Valutazioni e considerazioni

La tesi di Sanders si basa su un'interpretazione dell'argomento a sua disposizione. Come abbiamo visto, egli segue un programma metodologico chiaro. La sua metodologia è stata sottoposta a un attento esame da altri studiosi (Schnell 1989:102), e le sue conclusioni non hanno bisogno di essere elaborate nei minimi dettagli per valutare l'immagine di Gesù che risulta dal suo lavoro. Tuttavia, è necessario fare alcune osservazioni. Schnell ha sottolineato la circolarità del metodo di Sanders e l'ipotesi che Gesù abbia agito secondo un piano premeditato. Sanders ha inoltre caratterizzato l'intera vita di Gesù come governata da questo schema di escatologia della restaurazione.

L'opera di Sanders sottolinea il problema delle diverse immagini di Gesù. È in questa enfasi che dobbiamo cercare le nostre risposte. Nonostante le obiezioni al suo metodo, si deve ammettere che la sua ricerca ha dimostrato la plausibilità di Gesù come profeta escatologico. Non possiamo negare che l'azione del Tempio, alcuni dei detti di Gesù sul Regno, l'inclusione dei peccatori e la sua morte possano essere interpretati in modo escatologico. Ciò che Sanders dimostra qui, è che un ebreo del I secolo avrebbe potuto comprendere le azioni e le parole di Gesù in modo escatologico, se fosse stato incline in tal maniera. Sanders non ha dimostrato che Gesù fu un profeta escatologico ma, molto importante, dimostra senza dubbio che la vita di Gesù poteva essere interpretata in modo escatologico.

La domanda di questo mio studio rimane ancora: quale tipo di persona avrebbe potuto essere interpretato in modo escatologico, senza essere intrappolato negli angusti confini dell'escatologia della restaurazione?

Vita di Gesù, di artista sconosciuto (Colonia, 1420)

Per approfondire, vedi Serie cristologica.