Napoletano/Sostantivi
'E nommi (i sostantivi)
[modifica | modifica sorgente]Maiuscole
[modifica | modifica sorgente]Quasi tutti i sostantivi in Napoletano si scrivono con la lettera minuscola, eccetto i nomi di persona e i luoghi.
Genere dei sostantivi
[modifica | modifica sorgente]Ci sono tre generi per i sostantivi napoletani: maschile, femminile e neutro. Gli articoli per ognuno dei tre generi sono i seguenti:
singolare maschile | 'o |
singolare femminile | 'a |
singolare neutro | 'o (i sostantivi neutri sono caratterizzati dalla presenza di una doppia consonante iniziale) |
maschile, femminile o neutro quando la prima lettera del sostantivo è una vocale | ll' |
plurale maschile | 'e |
plurale femminile | 'e (anche qui c'è un raddoppiamento della consonante iniziale) |
N.B.: Nelle altre zone si trasformano gli articoli da o in u mentre quelle plurali da e in i. (Per maggiori informazioni, confronta la sezione della grammatica dedicata agli articoli.)
Questi articoli vengono dall'elisione di una delle lettere degli articoli in uso nel napoletano del '700 che si trovano, ad esempio, nella celebre canzone lo Guarracino: lo → o, la → a ecc. Nel napoletano antico l'articolo plurale era spesso li (es.: si li femmene purtassero la spada...[1])
Plurale
[modifica | modifica sorgente]Il genere di un dato sostantivo non è così evidente in Napoletano come lo è in Italiano. La maggior parte dei sostantivi maschili termina in o, la maggior parte dei sostantivi femminili termina in a: la maggior parte, ma non tutti. Non tutti i sostantivi cambiano la finale al plurale, le vocali alla fine delle parole sono spesso indistinte e ciò spesso non aiuta.
I sostantivi femminili "tendono" a raddoppiare la prima consonante quando sono al plurale (e lo fanno sempre se preceduti da 'e – tranne alcune eccezioni come 'e nvitate).
Il modo migliore per stabilire il genere di un sostantivo è desumerlo dal suo articolo , per esempio: 'o cunto, maschile; 'a lavannara, femminile; 'e cunte maschile plurale; 'e llavannare femminile plurale. A volte il plurale si forma all'interno della parola, per esempio: 'o guaglione maschile; 'e guagliune maschile plurale (la o diventa u); 'o cazone maschile singolare; 'e cazuni maschile plurale (anche qui la "o" diventa "u"). Alcuni sostantivi, come in italiano, cambiano genere dal singolare al plurale, ad es. 'a verza (femminile singolare) - 'e virze (maschile plurale).
Per quanto riguarda il neutro, è più facile riconoscerlo, dato che normalmente raddoppia la consonante iniziale. È solitamente utilizzato per:
- concetti astratti – 'o mmale (il male), 'o nniro (il colore nero)
- generi di cose – 'o ffolche (musica folk)
- elementi o minerali – 'o ffierro (ferro) [ma 'o fierro che si riferisce invece alla pistola, sost. maschile], 'o cchiummo (piombo)
- alimento – 'o llatte (latte), 'o ccafè (caffè) [confronta con 'o cafè che si riferisce invece a un locale tipo bar]
- sostantivi derivati da infiniti – 'o vvevere (il bere).