Pensare Maimonide/Maaseh Merkava

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Indice del libro
Visione di Ezechiele di Raffaello Sanzio
Visione di Ezechiele di Raffaello Sanzio
La Visione del Carro di Ezechiele, incisa da Matthäus Merian (1593-1650) - i Chayyot sono al centro

Il Segreto del Carro secondo Maimonide
Già ai tempi dei rabbini, la visione di Ezechiele sul carro era considerata conoscenza esoterica. Sebbene la maggior parte degli esegeti ebrei lo interpretino come un insegnamento metaforico su Dio, Maimonide lo interpretò come scienza e astronomia. Allora perché deve essere considerato un segreto? Perché Ezechiele aveva torto e la sua scienza era sbagliata.

Introduzione: Una Mishnah sui segreti[modifica]

(IT)
« Non si approfondiscono: »

(He)
« אין דורשין »

(IT)
« Questioni sessuali alla presenza di tre [persone] »

(He)
« בעריות בשלשה »

(IT)
« Né il racconto della creazione in presenza di due, »

(He)
« ולא במעשה בראשית בשנים »

(IT)
« E neanche il carro in presenza di uno, »

(He)
« ולא במרכבה ביחיד »

(IT)
« a meno che quella persona non sia saggia e comprenda in modo indipendente. »

(He)
« אלא אם כן היה חכם ומבין מדעתו »
(m. Chagigah 2:1)

Questi sono i segreti della Bibbia (סודי התורה). La Mishnah afferma che il carro non deve nemmeno essere usato come haftarah, cionondimeno leggiamo comunque il primo capitolo di Ezechiele durante Shavuot. Non sorprende che questa Mishnah abbia suscitato molte speculazioni. La promessa di conoscenza nascosta, riservata solo agli iniziati, è molto allettante.

Di cosa sono in possesso questi gruppi d'élite? La risposta non è affatto semplice. Anche se ai segreti vengono dati nomi ispirati a passi biblici, i loro significati più profondi ed esoterici non vengono dichiarati. Forse è giusto supporre che "il racconto del principio (מעשה בראשית)" – un riferimento a Genesi 1 – abbia qualcosa a che fare con la creazione. Ma "il racconto del carro (מעשה מרכבה)" – un riferimento a Ezechiele 1 – è così oscuro che è difficile persino identificarne l'argomento.

L'interpretazione maimonidea del Carro: Metafisica[modifica]

"I filosofi", tra cui Maimonide, sostenevano che il carro rappresentasse il tipo più difficile e importante di conoscenza filosofica. La filosofia classica e medievale credeva in una progressione della conoscenza in due fasi: fisica e metafisica. Lo studente di filosofia iniziava con "le scienze esatte", la logica e le scienze matematiche, che allenano la mente su argomenti più avanzati. Questi argomenti avanzati includevano le scienze naturali (fisica) e la scienza divina (metafisica e teologia), che include lo studio di ciò che può e non può essere conosciuto su Dio e perché.

Notando i due tipi basilari di argomenti avanzati, Maimonide scrisse che il "resoconto del principio" sta per scienze naturali e il "resoconto del carro" per la scienza divina.[1] Quest'ultima forma di conoscenza è ancora più esoterica della prima, che richiede una formazione approfondita per la quale la maggior parte delle persone non ha né tempo né inclinazione.[2] Nella Guida, Maimonide ribadisce che il carro sta per scienza divina (metafisica).[3]

Mistificazione[modifica]

Quindi perché deve essere tenuto segreto? Forse il punto è la mistificazione. La scienza divina ha un posto speciale nell'ordine di studio. L'essenza di Dio è del tutto inconoscibile, un "mistero terrificante e affascinante"[4] e non puoi rivelare né mantenere segreto ciò che non conosci. Se il carro divino/merkavah riguarda la scienza divina e include insegnamenti su Dio e gli angeli, sarebbe giusto che inducesse una persona a riconoscere quanto al di là della propria comprensione trattino tali questioni.

Il Carro non riguarda Dio[modifica]

Sebbene Maimonide affermi che il carro riguarda la metafisica, è anche chiaro che non riguarda affatto Dio (Guida 3:7).[5] Dio non appare da nessuna parte nel testo come Maimonide lo interpreta[6] e, se Maimonide ha ragione, non fa nemmeno parte del significato più profondo del testo stesso. Quindi se i misteri divini non sono inclusi nella visione di Ezechiele, di cosa tratta la visione e in che modo è metafisica?

Svelare i suggerimenti di Maimonide[modifica]

Maimonide è volutamente ooscuro quando si scrive del carro nella Guida. Maimonide segue qui i dettami della Mishnah che proibiscono l'insegnamento su questo argomento.[7] La sua soluzione preferita fu quella di scrivere dando suggerimenti, in modo da garantire che solo coloro che avessero letto la Guida e gli altri libri con sufficiente comprensione, capissero la sua interpretazione; colui che non è sofisticato non comprenderà ciò che intende chiarire.[8]

Guida alla Guida[modifica]

Come possiamo mettere insieme gli indizi e capire cosa dice veramente Maimonide riguardo alla merkavah? Lo stesso Maimonide affronta questo problema nelle istruzioni che offre all'inizio della Guida:

« Se desideri cogliere tutto ciò che contiene [la Guida], in modo che nulla ti sfugga, combina i suoi capitoli l'uno con l'altro... Devi imparare tutto ciò che deve essere appreso e studiarlo costantemente. »

Il modo per capire cosa indicano i suggerimenti di Maimonides è seguire entrambe queste istruzioni:

  1. Leggi reiterativamente per capire a cosa egli potrebbe alludere.
  2. Cerca di collegare i suggerimenti che compaiono in questi capitoli alle spiegazioni che egli sparge nelle parti precedenti della Guida.

Una volta che il puzzle è stato ricomposto, l'immagine che ne emerge è quella del cosmo nel suo insieme.[9] In altre parole, la visione di Ezechiele riguarda l'astronomia e la composizione dell'universo.[10] Ciò che rende la questione così complicata, è che la comprensione dell'universo di Ezechiele – secondo Maimonide – in realtà è diversa dalla comprensione dell'universo da parte di Maimonide. Nella lettura di Maimonide, Ezechiele presenta un resoconto di tutta la scienza naturale, di ciò che egli comprende sul mondo e di ciò che comprende sui cieli. Ma è un resoconto altamente idiosincratico, come dimostra un confronto con alcune altre spiegazioni di Maimonide riguardo al cosmo.

Discuteremo le implicazioni di ciò in una sezione successiva, ma prima cogliamo l'occasione per decomprimere alcuni suggerimenti di Maimonide e vedere come egli interpreti esattamente la visione. Useremo il significato delle quattro bestie (Ezechiele 1:5) come nostro esempio.

Dispiegare l'interpretazione di Maimonide[modifica]

Per approfondire, vedi La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah.
Il Cosmo maimonideo

Quattro Creature = Quattro Sfere[modifica]

Quattro esseri viventi tirano il carro di Ezechiele. Cosa rappresenta questo numero? Nella Mishneh Torah, Maimonide paragona il sistema solare a una cipolla, con i suoi strati concentrici che rappresentano i diversi pianeti.[11] All'epoca, si pensava che la terra fosse un globo situato al centro dell'universo e che i pianeti fossero incorporati negli strati sopra la terra, ogni pianeta appartenente a una sfera separata. Maimonide afferma che, a parte la terra, ci sono nove sfere, un'opinione condivisa dagli astronomi contemporanei.

Nella Parte 2 della Guida, Maimonide descrive in modo dettagliato le sfere in diversi capitoli. Contrassegna la loro importanza chiamandoli "una lampada che illumina le caratteristiche nascoste dell'intero trattato" e ribadisce che quando discute di cosmologia e scienza in generale, il suo scopo è quello di spiegare i resoconti del principio (Genesi) e del carro.

Ad un certo punto di questi capitoli, Maimonide sostiene che è possibile descrivere un universo con solo quattro sfere sopra la terra, piuttosto che i nove che lui e gli altri generalmente sostengono. Ecco un esempio di come Maimonide abbia lasciato indicazioni in un capitolo che puntano verso un altro capitolo:[12] Ezechiele, suggerisce Maimonide, è uno di quelli che contano quattro sfere anziché nove. Usando la sezione cosmologica come una "lampada" per far luce sul resto del libro, possiamo ragionevolmente postulare che, nella sua interpretazione del carro, Maimonide collega ciascuna delle quattro creature a una delle sfere celesti.

In questa prospettiva (o, meglio alla "luce" di ciò), è possibile comprendere un passaggio enigmatico sul carro.

Allegorizzare le Creature Viventi[modifica]

Ezechiele descrive quattro creature viventi, ognuna delle quali ha quattro facce. Uno dei volti è umano, uno è quello di un leone, un terzo è di un bue e il quarto è di un'aquila (1:10). All'apertura dei primi sette capitoli della terza Parte della Guida, che Maimonide dedica a spiegare la visione del carro, egli espone il significato delle quattro facce come segue.

« È noto che ci sono persone le cui facce assomigliano a quelle di altri animali, in modo che tu vedi alcune persone che sembrano leoni e altre che sembrano tori e così via. Secondo le tendenze delle loro forme le persone acquisiscono nomignoli. Questo è il motivo per cui dice "la faccia di un bue, la faccia di un leone e la faccia di un'aquila", tutte sono "facce umane" che tendono alle forme di tali specie. »
(Guida 3:1)

Non è immediatamente chiaro come questo commento dovrebbe aiutarci a comprendere il significato più profondo.[13] Tuttavia, supporre che le creature rappresentino le quattro sfere celesti ci aiuta a dispiegare il significato di questo brano.

Le Sfere come Creature Intelligenti[modifica]

Gli astronomi consideravano le sfere come un genus e ciascuna delle sfere, e i pianeti in esse contenuti, costituivano un'unica specie. Allo stesso modo in cui esseri umani e gatti sono specie diverse entrambe appartenenti al genere "animale", i pianeti sono ciascuno una specie diversa del genere "stella". Maimonide attira quindi l'attenzione sul fatto che ciascuna delle creature è raffigurata come specie alternativa.

Cosa dire della sua peculiare affermazione che le creature viventi sono veramente esseri umani che sembrano animali? Anche questo ha senso se compreso sullo sfondo delle teorie astronomiche a lui contemporanee.

Per spiegare come può essere che le sfere si muovano, fu ipotizzato che fossero esseri razionali, in quanto avrebbero dovuto essere in grado di rappresentare un pensiero su ciò per cui si stavano muovendo. È quindi appropriato che siano rappresentati da volti umani, poiché la differenza specifica degli umani, ovvero ciò che rende la specie umana diversa da qualsiasi altro animale, era ritenuta fosse la ragione. Poiché Maimonide assume che gli animali rappresentino le sfere, egli suggerisce che ognuno di loro possiede la stessa proprietà caratteristica dell'uomo, l'intelletto.

Perché segreto?[modifica]

Se la visione di Ezechiele è semplicemente astrofisica, perché i Saggi insistettero per mantenerla segreta? Perché è così potenzialmente inquietante?[14] Suggerisco che la chiave sta nelle differenze tra la visione del mondo da parte di Maimonide e quella che egli presume sia quella di Ezechiele.

Per chiarire questo punto, dobbiamo prima esaminare la visione di Maimonide rispetto a due antiche credenze scientifiche cruciali: l'astrologia e la musica delle sfere.

L'opinione di Maimonide sull'astrologia[modifica]

Maimonide attaccò ferocemente gli astrologi, sostenendo che le pratiche astrologiche sono idolatriche e che inoltre le loro previsioni erano semplicemente false poiché si basano su premesse false.[15] Oggi, molti pensano che l'astrologia sia connessa con la magia e la superstizione. Ma ai tempi di Maimonide, era considerata una scienza, sebbene molto meno certa di altre forme di scienza naturale.

L'idea era che i cieli si muovessero in modo ordinato e intelligibile. Nel fare ciò, influenzano ciò che accade quaggiù sulla terra.[16] Elaborare i movimenti precisi delle stelle e i modi in cui possono influenzare il mondo inferiore, poteva fornire informazioni su ciò che sarebbe dovuto accadere qui sulla terra.[17]

Nel suo totale rifiuto dell'astrologia, Maimonide respinse aspetti dell'astrologia che molti ai suoi tempi consideravano scientifici, compresi pensatori come Ibn Ezra e Gersonide. Il suo rifiuto sembra anche avere una sfumatura religiosa, poiché si accompagna alla sua enfasi sul ruolo che la volontà di Dio gioca nella creazione.

L'astrologia scientifica medievale presume un mondo meccanicistico e deterministico.[18] Si può prevedere cosa accadrà perché esiste una connessione precisa e nota tra ciò che accade in una parte del cielo e ciò che accade nel nostro mondo. C'è una causa/effetto intelligibile tra i due regni.

Al contrario, Maimonide sostiene che i movimenti celesti non sono comprensibili. Il modo in cui ci appaiono può essere descritto, ma non possono essere compresi perché i loro movimenti non sembrano seguire alcun modello intelligibile. Egli considera questo come prova, sebbene non una prova conclusiva, che il mondo sia come è perché Dio vuole che sia così.[19] Vale a dire, Dio non è costretto a creare il mondo in un modo che scorre lungo un corso determinato dalle leggi fisse della natura. Vi sono, quindi, aspetti della creazione che non sono compresi e potrebbero non essere aperti ad indagini scientifiche.

Maimonide può quindi essere inteso come rifiutasse il ruolo e la funzione delle sfere celesti non solo perché lo trovò insoddisfacente filosoficamente o empiricamente, ma perché limita il ruolo di Dio come creatore e mantenitore dell'universo.[20]

La Musica delle Sfere[modifica]

Una delle basi della scienza della predizione astrologica era la convinzione che i cieli fossero ordinati in un modo (letteralmente) armonioso, cioè che i cieli emettano un suono meraviglioso. Per Pitagora, come riporta Aristotele, gli intervalli tra le rispettive sfere sono razionali e corrispondono alle distanze matematiche tra le note musicali. E così ebbe inizio una lunga tradizione di credenza nella musica delle sfere,[21] che Maimonide respinse.

Egli afferma che i Saggi ebrei e Aristotele dibatterono la questione.[22] I Saggi seguirono Pitagora e sostennero che i cieli fanno musica, ma Aristotele li confutò. Maimonide spiega che ogni volta che c'è una dimostrazione scientifica conclusiva, tale dimostrazione dovrebbe essere accettata, indipendentemente dalla statura delle autorità che la respingono, e quindi in questo caso dobbiamo respingere i Saggi e accettare Aristotele.

Sebbene non sia il messaggio principale del suddetto racconto,[23] chiarificante è la riflessione sul punto di Maimonide alla luce di un altro passo nel racconto del carro, passo invece non spiegato da Maimonide nella Guida.

« Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell'Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d'un esercito. »
(Ezechiele 1:24 [24])

Sebbene Maimonide non lo dica esplicitamente, sembra che egli attribuisca la convinzione che le sfere facciano musica a Ezechiele e ad altri saggi. Lo suggerisce inserendo il capitolo sulla musica delle sfere nella sezione che spiega la visione.

Il segreto: la visione di Ezechiele è sbagliata[modifica]

Mettendo tutto ciò insieme, vorrei suggerire che il segreto Maimonide sta nascondendo a tutti tranne che ai suoi lettori più illuminati è che la visione di Ezechiele riflette una visione errata e obsoleta dell'universo. Ezechiele elabora un modello a quattro sfere; il modello corretto è di nove sfere. Ezechiele crede nella musica delle sfere e, quindi, nell'astrologia. Maimonide nega la verità di questo modo di pensare.

Come sottolinea Maimonide, in casi di fattualità e di teoria scientifici, anche i rabbini talmudici possono commettere errori. Questo potrebbe essere vero anche per i profeti. Questa affermazione esplosiva, secondo cui i profeti potrebbero sbagliare, e la grande "narrazione del carro" come una semplice presentazione allegorica di un sistema di astrofisica obsoleto e impreciso, potrebbero benissimo essere il motivo per cui Maimonide fece di tutto per mantenere il "vero significato" della visione ben nascosto.

Conclusione[modifica]

Tutto ciò colpirà probabilmente la maggior parte dei lettori come cosa recondita e non importante. Il quadro medievale dell'universo è stato completamente ribaltato in epoca moderna, quindi perché dovremmo prestare attenzione a ciò che Maimonide ha da dire sulla cosmologia? E cosa possiamo trarre dalla sua interpretazione di Ezechiele?

Una reazione potrebbe essere quella di indicare che la spiegazione di Maimonide è tutt'altro che peshat.[25] Egli interpreta tutto attraverso le lenti del filosofo medievale e non ha idea della visione del mondo di un giudaita del VI secolo p.e.v. vissuto a Babilonia.

Dobbiamo semplicemente cancellare l'interpretazione del carro da parte di Maimonide come errata (errata come Maimonide afferma sia quella dello stesso Ezechiele)? Sospetto che se Maimonide fosse in vita oggi, non avrebbe problemi a dire che si sbagliava, almeno nei dettagli. Dopotutto, egli afferma di aver escogitato l'interpretazione tramite le proprie intuizioni e congetture, non mediante una rivelazione divina.

È possibile che l'avrebbe interpretata in un modo completamente diverso o addirittura si sarebbe astenuto dal spiegarla del tutto. Tuttavia, è anche possibile che Maimonide desideri mantenere il messaggio generale e suggerire che un modo per leggere Ezechiele è collegarlo al tipo di spiritualità a cui Maimonide si oppone, sia perché pone troppa enfasi su una connessione emotiva con un falso Dio o perché basata sulla superstizione o sulla pseudoscienza.[26]

Senza dubbio, i detrattori possono ancora obiettare, sostenendo che Maimonide non ha capito la visione. Presumibilmente, i mistici tra tali detrattori direbbero che il contenuto è molto più profondo di quanto immaginasse Maimonide, percepito solo da pochi di generazione in generazione e mantenuto segreto tra loro.

Per approfondire, vedi Serie maimonidea.

Note[modifica]

  1. Cfr. per esempio, Mishneh Torah, Yesodei ha-Torah, 2:11 e 4:10.
  2. Autori successivi (Hasdai Crescas, per esempio) presero il "Rav" (come lo chiamavano, o anche "Rambam") per la sua interpretazione. Le scienze non sono esoteriche: vengono insegnate apertamente in altre nazioni. Perché la Mishnah avrebbe vietato di studiarle? Ancor più importante, perché conoscenze a disposizione di tutti gli altri dovrebbero costituire i segreti della Torah e una visione speciale del divino da parte degli ebrei? Si veda Hasdai Crescas, La luce del Signore, 4:10. Crescas era un critico della filosofia di Maimonide, ma anche uno dei suoi grandi espositori e difensori, Isaac Abravanel, si oppose all'identificazione dei filosofi e andò nei minimi dettagli per dimostrare che l'interpretazione di Maimonide è forzata.
  3. Per es., Guida, Introduzione alla Parte I.
  4. Mysterium tremendum et fascinans è la frase usata da Rudolf Otto in Das Heilige. Über das Irrationale in der Idee des Göttlichen und sein Verhältnis zum Rationalen (Il sacro. L'irrazionale nell'idea del divino e la sua relazione col razionale), 1917.
  5. Da notare che questo commento sembra distinguere la spiegazione di Maimonide della visione di Ezechiele dal suo resoconto dei contenuti della merkavah nella Mishneh Torah, in cui lo studio di ciò che può e non può essere conosciuto su Dio fa parte dello studio del carro. Qui Maimonide afferma che Dio non è raffigurato allegoricamente e sottolinea che Dio non è incluso nella visione: "capisci ciò!"
  6. Sebbene da una lettura peshat, sembra che Dio appaia – su un trono – in Ezechiele 1:26-28, Maimonide non pensava che "la sembianza della gloria di Dio" fosse la stessa cosa di Dio, quindi l'uomo non è Dio.
  7. Maimonide manifestò chiaramente dei conflitti nello scrivere la sua interpretazione. Da un lato, aveva la responsabilità di mantenere i segreti e non voleva rivelare ciò che credeva il profeta volesse nascondere. Dall'altro, sentiva anche il bisogno di insegnare e condividere la conoscenza divina con i suoi simili. Descrive questo dilemma nella sua introduzione alla Parte 1 della Guida:
    « Se dovessimo aderire alle parabole e all'occultamento di ciò che dovrebbe essere occultato... avremmo, per così dire, sostituito un individuo con un altro della stessa specie. Se, d'altra parte, spiegassimo cosa dovrebbe essere spiegato, sarebbe inadatto per il volgare. »

    Alla fine, decide che è necessario mettere per iscritto l'insegnamento segreto, con il rischio di rivelarlo a tutti. Quando ha terminato la sua spiegazione del carro, scrive: "Mi ci sono immerso profondamente con temerarietà".

  8. « Ti spiegherò cosa ha detto il profeta Ezechiele, la pace sia con lui, in modo tale che chiunque abbia ascoltato questa interpretazione possa pensare che non dico altro che ciò che indica il testo, ma che è come se avessi tradotto parole da una lingua all'altra o sintetizzato i significati esterni delle affermazioni. E se questa interpretazione viene ponderata con la massima cura da parte di colui per il quale è composto questo trattato e che comprende tutti i suoi capitoli, ciascun capitolo per volta, l'intera faccenda che mi è diventata chiara, sarà chiara anche per lui (Guida, Introduzione alla Parte 3). »
  9. Vale la pena notare che questa è un'interpretazione tradizionale di Maimonide, in linea con quelle offerte dai commentatori medievali. José Faur la rifiuta: "Le interpretazioni standard offerte dai commentatori della Guida si trovano in tale flagrante contraddizione con il testo biblico che per accettarli il lettore deve presumere che Maimonide fosse scritturalmente analfabeta" (Homo Mysticus, p. 18).
  10. In che modo l'astronomia conta come metafisica? Questa è una domanda difficile, e non sono sicuro che ci sia una risposta definitiva. Sebbene sia possibile che egli stia deliberatamente affermando una cosa quando ne crede un'altra, come parte del suo tentativo di nascondere la vera interpretazione del carro, dubito che sia un tentativo consapevole di ingannare le masse. Non percepirebbero comunque l'interpretazione. L'astronomia in sé non è metafisica, e neppure un'alta forma di scienza naturale (come la fisica) ma solo una delle scienze matematiche preparatorie. Maimonide afferma che il suo scopo è semplicemente quello di descrivere le configurazioni delle stelle, non di dirci perché sono così come sono. Tuttavia, potrebbe aver incluso discussioni sulle relazioni tra le sfere e le intelligenze nella metafisica, anche se non lo dice mai in modo esplicito. Se lo facesse, la visione di Ezechiele potrebbe essere classificata come una forma "inferiore" di metafisica, e ciò potrebbe indicare che la visione di Ezechiele non è così avanzata come si potrebbe pensare.
  11. Mishneh Torah, Yesodei ha-Torah, 3:3. Per quanto ne so, Maimonide fu il primo a usare questa metafora in ebraico. Sembra essere stata una nota immagine propedeutica nel pensiero arabo del tempo. L'ho notata due volte nelle Epistole dei Fratelli della Purezza, per esempio: "Ci sono nove sfere combinate una sopra l'altra come gli anelli di una cipolla" 1:56. Come Maimonide, i Fratelli della Purezza la usano per esprimere l'idea che le sfere sono concentriche e che non c'è vuoto tra loro. Cfr. Vol.2:28.
  12. Dalla lettura dei capitoli nella seconda parte della Guida, non è ovvio che si tratti della visione di Ezechiele, e dalla lettura dei capitoli nella terza Parte, non è ovvio che raffigurino il cosmo, o persino che accennino a quelli in Parte 2. Per comprendere il suggerimento o capire perché il capitolo accennato sia importante, il lettore deve "collegarli tra loro".
  13. Continuare a leggerlo non ci aiuta. Tutti e sette i capitoli sono scritti in modo simile e non sembrano chiarire nulla.
  14. Vale la pena notare che l'idea di mantenere segreta la conoscenza era un anatema per i filosofi medievali, che credevano che limitare la conoscenza fosse ingiusto. Aristotele apre la sua Metafisica con l'affermazione secondo cui "tutte le persone per natura desiderano sapere", pertanto imporre limiti che solo pochi sono autorizzati a superare, frustra la natura umana. Possiamo forse esser stati creati senza la possibilità di fare ciò che, per natura, dobbiamo fare? Inoltre, perché la verità dovrebbe essere tenuta segreta quando gli esperti hanno la responsabilità di aiutare quante più persone possibile a realizzare i propri potenziali? Immagino che anche Maimonide abbia affrontato questo problema, anche se in questo caso le sue braccia erano legate dal mandato rabbinico.
  15. Maimonide può essere considerato un precursore del rifiuto scientifico dell'astrologia, ed è giustamente celebrato per averla disprezzata. Mentre accettava che i cieli influenzassero ciò che accade nel mondo, egli era scettico sulle conclusioni che gli astrologi affermassero di essere in grado di trarre e sulle pratiche talismaniche che erano così comuni nella vita di tutti i giorni. Si veda Gideon Bohak, Ancient Jewish Magic, Cambridge University Press, 2008, p. 41. Anche Maimonide accettò l'uso di amuleti per scopi medicinali.
  16. Ciò era "evidente" per gli antichi dal modo in cui il sole riscalda il mondo e la luna sembra in qualche modo influenzare l'acqua attraverso le maree.
  17. Il pensiero arabo fu fortemente influenzato dall'astronomo Tolomeo, di cui parla Maimonide in merito ad Almagesto. Tolomeo scrisse anche un'opera astrologica, nota come Tetrabiblos, che rimase un importante libro di testo universitario secoli dopo Maimonide. Cfr. (EN) Progetto PTOLEMAEUS ARABUS ET LATINUS (PAL).
  18. Gersonidefu un famoso astrologo ebreo che spesso lo si reputa ultra-razionalista. Cfr. Tzvi Langermann, che spiega le basi scientifiche dell'astrologia di Gersonide in un'appendice alla traduzione inglese di Sefer Milhamot Ha-Shem, ("Le Guerre del Signore" — (EN) Levi ben Gershom, The Wars of the Lord, Jewish Publication Society of America, 1984).
  19. Molti studiosi di Maimonide obietterebbero senza dubbio che questa è solo la visione "exoterica" di Maimonide piuttosto che la sua vera opinione. Ma questa è una discussione per un altro studio, in un altro momento. Qualunque sia il punto di vista su tale questione, è utile spiegare anche la posizione "exoterica" di Maimonide. Non sono convinto che ci siano prove testuali o filosofiche sufficienti per indicare che, nel caso della volontà di Dio, non sia anche la sua vera posizione.
  20. Uno dei motivi per cui l'astrologia era ritenuta religiosamente problematica è che riduce il ruolo della libertà umana. Se le azioni sono determinate dalle stelle, gli esseri umani non sono liberi di agire senza costrizione. E senza la libertà di scegliere, la moralità potrebbe crollare. Dopo tutto, non ha senso incolpare qualcuno che non ha altra scelta che agire in un certo modo. Anche i comandamenti sembrano presumere la capacità di disobbedire. Che scopo avrebbero se non potessero essere disobbediti? Ora, si pensa che Maimonide sia stato un campione del libero arbitrio. Tuttavia, come nella nota precedente, alcuni studiosi hanno sostenuto che era un determinista non dichiarato. Anche qui, si dice, egli accenna solo alla sua vera posizione lasciando le masse al buio. Il problema della creazione ha fatto dibattere studiosi per secoli. Molti sostengono che Maimonide non credesse che il mondo fosse stato creato, proprio come non credeva veramente che Dio crei mediante la volontà, anche se sosteneva che l'avesse fatto. Tali credenze nascoste potrebbero fondersi con una visione deterministica del mondo anch'essa nascosta.
  21. Per un buon resoconto dell'origine e della storia dell'armonia universale e della musica delle sfere, si veda Jamie James, The Music of the Spheres: music, science and the natural order of the Universe, Grove Press, 1993.
  22. Questo argomento appare nel capitolo che precede quello in cui Maimonide espone la sua spiegazione di come dovrebbe funzionare la teoria della quattro sfere.
  23. Il messaggio principale è, apparentemente, che si dovrebbe riconoscere la verità sulla base degli argomenti che la sostengono piuttosto che sulla base della persona che lo afferma, anche quando ciò comporta opporsi a saggi più saggi di noi.
  24. וָאֶשְׁמַ֣ע אֶת־ק֣וֹל כַּנְפֵיהֶ֡ם כְּקוֹל֩ מַ֨יִם רַבִּ֤ים כְּקוֹל־שַׁדַּי֙ בְּלֶכְתָּ֔ם ק֥וֹל הֲמֻלָּ֖ה כְּק֣וֹל מַחֲנֶ֑ה
  25. Isaac Abravanel critica fortemente l'interpretazione di Maimonide, descrivendo in dettaglio la discordanza tra l'interpretazione di Maimonide e il testo biblico. "Egli non ha prestato attenzione ai versetti", scrive Abravanel. Alcuni potrebbero sostenere che non lo sapremo mai, ma Abravanel ha sicuramente ragione a dire che l'interpretazione non si adatta bene al testo.
  26. Forse Maimonide associava il passo biblico a ciò che considerava pseudo-scienza, e dal momento che pensava allo studio e alla comprensione scientifica come una componente integrale dell'adorazione di Dio, credere a tali teorie e basare le azioni su quelle credenze sarebbe stata una sorta di idolatria, persino quando le opinioni erano mantenute dal devoto puntiglioso.


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