Flora italiana/Liliopsida o Monocotiledoni/Arecidae: la sottoclasse delle Palme

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.
Indice del libro

Quadro generale[modifica]

La sottoclasse Arecidae comprende un solo ordine, le Arecali, e una sola famiglia, le Arecacee, indicate collettivamente con il nome comune di palme.

Ampiamente diffuse nelle aree calde di tutti i continenti, le palme annoverano circa 3000 specie, di cui una è indigena anche dell'Italia: la palma nana (Chamaerops humilis). Molte altre specie sono presenti in Italia come piante ornamentali.

Palme presenti in Italia[modifica]

Caratteristiche principali[modifica]

  • altezza variabile da meno di un metro a circa 30 m
  • fusto legnoso, flessibile
  • foglie grandi, composte, palmate (a ventaglio) o pennate
  • fiori riuniti in infiorescenze, protette inizialmente da una grande brattea
  • singoli fiori piccoli, unisessuali, con 6 tepali
  • 3, 6 o 9 stami oppure pistillo con ovario supero a 3 logge (a volte distinte)
  • frutto drupa (i datteri) o noce (tipo noce da cocco)
  • nella maggior parte delle specie ornamentali i frutti in Italia non si formano o non arrivano a maturità

Palme presenti in Italia[modifica]

Il seguente genere è indigeno in Italia:

  • Chamaerops, la palma nana (spontanea nel centro-sud lungo le coste)

Principali generi coltivati in Italia per ornamento (elenco incompleto):

  • Brahea, la palma blu del Messico
  • Butia, comunemente detta palma sudamericana
  • Jubaea, la palma da vino cilena (o semplicemente palma del Cile)
  • Livistona, il ventaglio cinese
  • Phoenix, la palma da datteri (spontanea nel bacino del Mediterraneo e occasionalmente avventizia in Italia)[1]
  • Syagrus, la palma regina o palma pindò
  • Trachycarpus, il trachicarpo o palma cinese o palma di Chusan
  • Washingtonia, comunemente detta palma americana

Note[modifica]

  1. A.Stinca, G.D'Auria, R.Motti, Sullo status invasivo di Bidens bipinnata, Phoenix canariensis, Pistia stratiotes e Tradescantia fluminensis in Campania (Sud Italia), in Informatore Botanico Italiano, vol. 44, n. 2, 2012, pp. 295-299. URL consultato il 24 novembre 2018.