Flora italiana/Magnoliopsida o Dicotiledoni/Hamamelidae: la sottoclasse del Faggio
Quadro generale
[modifica | modifica sorgente]La sottoclasse delle Hamamelidae, che qui abbiamo chiamato "sottoclasse del Faggio" da uno dei suoi rappresentanti noti in Italia, prende in realtà nome da un genere di alberetti nordamericani e asiatici, Hamamelis.
Questa sottoclasse comprende - almeno per quanto riguarda l'Italia - solo alberi e arbusti, con fiori unisessuali (solo stami o solo pistillo), poco appariscenti, privi di veri petali, in molti casi riuniti in grappoli incolori ("amenti"). Le foglie e i frutti sono invece assai diversi secondo i generi.
Si tratta di una decina di generi, ripartiti in quattro famiglie; i generi a loro volta comprendono solo una o due specie spontanee in Italia, con l'importantissima eccezione del genere Quercus (le querce).
Chiave di riconoscimento (Hamamelidae spontanee in Italia)
[modifica | modifica sorgente]foglie composte, imparipennate: Juglans foglie semplici, opposte: Buxus foglie semplici, alterne * foglie triangolari o romboidali: Betula * foglie lobate: Quercus * foglie ovali: ** frutto ghianda: Quercus ** frutto simile a una piccola pigna: Alnus ** frutto nocciola: Corylus ** frutto castagna: Castanea ** frutto faggiola: Fagus ** frutto con ala o involucro membranoso: Carpinus, Ostrya
Buxacee
[modifica | modifica sorgente]La famiglia delle Buxacee comprende principalmente piante legnose sempreverdi, proprie dei climi caldi e tropicali. In Europa (e in Italia) è rappresentata dal genere Buxus.
Caratteristiche generali
[modifica | modifica sorgente]Le Buxacee presenti in Italia hanno le seguenti caratteristiche:
- piante legnose a portamento cespuglioso
- foglie ovali, opposte, a margine intero, sempreverdi
- fiori poco appariscenti, con 4 "petali" bianchicci
- fiori unisessuali (solo stami o solo pistillo)
- fiori maschili e femminili sulla stessa pianta (monoica)
- il frutto è una piccola capsula (circa 1 cm) con molti piccoli semi
Buxacee italiane
[modifica | modifica sorgente]In Italia è presente il solo genere:
- Buxus, il bosso (2 specie), usato anche come ornamentale
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Rametto di B.sempervirens con foglie e fiori
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B.sempervirens (qui i frutti) in Italia è spontaneo solo nel Centro-Nord (+ Campania), fino a 800 m
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Questo è un tipico habitat naturale per il bosso (foto scattata in Corsica)
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B.balearica, proprio della penisola iberica, è spontaneo anche in Sardegna
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Il bosso è molto apprezzato nei giardini, soprattutto in forma di siepe
Fagacee
[modifica | modifica sorgente]La famiglia delle Fagacee, che prende nome dal genere Fagus, il faggio, comprende alberi e arbusti diffusi prevalentemente nell'emisfero boreale.
Caratteristiche generali
[modifica | modifica sorgente]Le fagacee italiane hanno le seguenti caratteristiche:
- portamento arboreo (generalmente alberi di grandi dimensioni)
- foglie alterne, semplici (non composte), a volte lobate, caduche o sempreverdi
- fiori unisessuali
- frutti secchi, di forma caratteristica (castagne, ghiande, faggiole)
Fagacee italiane
[modifica | modifica sorgente]In Italia crescono solo tre generi di Fagacee - ma il numero di specie appartenenti a uno solo di questi, il genere Quercus, è molto elevato. I generi sono:
- Castanea, il castagno (1 specie)
- Fagus, il faggio (1 specie)
- Quercus, le querce (una quindicina di specie, spesso ben differenziate anche nei nomi volgari: rovere, cerro, leccio, roverella, farnia, sughera eccetera)
Castagno
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Il castagno (qui fotografato a settembre) è ampiamente diffuso in tutta Italia, ma il suo indigenato è in discussione
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Colossale esemplare di castagno in abito invernale
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Le foglie del castagno sono molto grandi, a margine dentato
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Infiorescenze maschili di C.sativa
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Le infiorescenze femminili di C.sativa sono molto più piccole di quelle maschili
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Frutti acerbi di castagno
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Castagne nel riccio
Faggio
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Tipico aspetto di una faggeta. Il faggio in Italia è normalmente pianta di collina e di bassa montagna
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Le gemme del faggio, allungate e rossicce, sono molto caratteristiche
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Le foglie hanno margine appena ondulato, orlato da una sottile peluria
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Faggiola (frutto del faggio)
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Le faggiole a maturità si aprono, liberando i semi
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Esistono molte varietà ornamentali del faggio (qui la cultivar pendula)
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Tra le varietà ornamentali, molto rinomato è il faggio rosso (cv. purpurea)
Querce
[modifica | modifica sorgente]Farnia e rovere
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Esemplare isolato di farnia (Q.robur)
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Giovani foglie e fiori di farnia
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Foglie e ghiande di farnia (una guida per distinguere la farnia da querce simili è fornita qui
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Anche la rovere (Q.petraea) è una bella quercia imponente
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Foglie e ghiande di rovere; si noterà la somiglianza con la farnia
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Aspetto invernale di rovere
Roverella
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La roverella (Q.pubescens) è diffusa in tutta Italia, isole comprese
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Foglie di roverella (Q.pubescens)
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La roverella conserva per quasi tutto l'inverno le foglie secche attaccate ai rami
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Amenti di roverella
Cerro
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Visione d'insieme di un cerro (Q.cerris), che forma boschi (cerrete) in pianura e in collina
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Le foglie del cerro (diffuso in tutta Italia esclusa la Sardegna) sono profondamente incise
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La ghianda del cerro ha una cupula molto ricca di riccioli
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Esiste una certa variabilità nella forma delle foglie e dei frutti
Leccio
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Aspetto di un leccio (Q.ilex), la più importante delle querce sempreverdi nostrane
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Il leccio forma in natura, in condizioni favorevoli (basse quote al sud), estese leccete
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In condizioni meno favorevoli s'incontrano esemplari isolati e ridotti ad arbusti contorti, soprattutto sui versanti soleggiati
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Le foglie del leccio hanno pagine di colore diverso: verde scuro sopra, grigio verde sotto
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Le foglie del leccio hanno di solito bordo spinoso, ma c'è grande variabilità
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Infiorescenze maschili (amenti) di leccio
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Ghiande di leccio
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Il leccio è molto usato anche come pianta ornamentale; allo stato naturale cresce in tutta Italia, comprese le regioni alpine, a quote basse (al sud fin sopra i 1000 m)
Altre querce indigene caducifoglie
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Le foglie del farnetto (Q.frainetto) sono grandi e profondamente lobate
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Il farnetto (qui in un giardino botanico) è una quercia dell'Europa sud-orientale, spontanea anche nell'Italia centrale e meridionale (non in Sicilia e Sardegna)
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Nel parco della Caffarella alla periferia di Roma si mescolano varie querce caducifoglie, tra cui Q.dalechampii, specie dell'Europa Sud-Orientale presente in quasi tutta Italia[1]
Non illustrate:
- Q.congesta è un endemismo dell'Italia meridionale e insulare, limitata a Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna; qualche foto è disponibile qui.
- Q.sicula, endemica della Sicilia e forse sottospecie di Q.pubescens (roverella)[2]
Altre querce indigene sempreverdi
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La sughera o quercia da sughero (Q.suber) può formare boschi caratteristici, detti sugherete
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Quando le sughere (spontanee o coltivate) vengono sfruttate per la produzione del sughero, il tronco appare con un aspetto caratteristico
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La sughera (qui le ghiande ancora acerbe) cresce in Sicilia e Sardegna, dove viene anche coltivata, in Liguria, in tutta la penisola escluso il versante adriatico a nord della Puglia
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La quercia spinosa (Q.coccifera - qui le ghiande) in Italia è limitata alle basse quote di Sicilia, Sardegna e Puglia
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Foglie di quercia spinosa (detta anche quercia di Palestina)
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La cerrosughera (Q.crenata), forse ibrido naturale tra cerro e sughera, abita pianure e colline di quasi tutta l'Italia, Sardegna esclusa
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La vallonea (Q.macrolepis o altri sinonimi) vive in Grecia e Turchia; in Italia è spontanea solo in Puglia e forse in Campania
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Le ghiande della vallonea hanno cupule ricche di lunghi riccioli
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Il fragno (Q.trojana) è un'altra quercia greco-turca, presente in Italia solo in Puglia e in Basilicata
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Anche le ghiande del fragno hanno cupule ricche di ricci
Querce non indigene
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L'americana quercia rossa (Q.rubra) è apprezzata come pianta ornamentale per il colore vivace che assume in autunno
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Le foglie della quercia rossa (a volte utilizzata anche come pianta forestale) sono ben riconoscibili per i lobi appuntiti
Betulacee
[modifica | modifica sorgente]La famiglia delle Betulacee, che prende nome dal genere Betula, la betulla, comprende esclusivamente piante legnose (alberi e arbusti) dell'emisfero boreale (+ Ande). Molte specie sono adattate ai climi freddi.
Caratteristiche generali
[modifica | modifica sorgente]- alberi o cespugli
- foglie semplici, alterne, caduche d'inverno
- fiori poco appariscenti, unisessuali, quelli maschili riuniti in lunghe infiorescenze pendule (amenti)
- frutti secchi
Betulacee italiane
[modifica | modifica sorgente]In Italia crescono cinque generi di Betulacee:
- Alnus, gli ontani (4 specie)
- Betula, le betulle (2-3 specie)
- Carpinus e Ostrya, i carpini (in totale 3 specie)
- Corylus, il nocciolo (1 specie)
Ontani
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L'ontano comune (A.glutinosa) cresce spesso sulle rive di laghi o fiumi
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In condizioni favorevoli, l'ontano comune (presente in tutte le regioni d'Italia) può diventare un grande albero
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Le foglie dell'ontano comune sono quasi tondeggianti, con margine grossolanamente dentato
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I frutti assomigliano a piccole pigne; gli amenti maschili sono lunghi e penduli, mentre le infiorescenze femminili (vicino agli amenti) sono piccole e compatte
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L'ontano napoletano (A.cordata), qui fotografato in Corsica, è un'importante essenza forestale non specificamente legata all'acqua
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A.cordata è endemico di Corsica, Campania e Calabria (+Albania), ma è possibile incontrarlo in altre regioni, perché è stato largamente usato per rimboschimenti
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L'ontano bianco (A.incana) è un albero di medie o piccole dimensioni
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A.incana (qui la foglia) in Italia è limitato al centro-nord
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L'ontano verde (A.viridis) ha portamento cespuglioso e in Italia è limitato all'arco alpino
Betulle
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La betulla in Italia è comune solo al Nord, ma è presente in nuclei isolati anche nel Centro-Sud
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La corteccia della betulla, tipicamente bianca e liscia, negli esemplari più vecchi si scurisce e si spacca, ma conserva parti molto chiare
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La foglia della betulla è all'incirca triangolare
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La betulla dell'Etna (B.aetnensis) da molti è considerata una sottospecie di B.pendula
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B.pubescens (qui le foglie) in Italia è limitata all'arco alpino
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B.nana, la betulla nana (qui fotografata in Groenlandia), è un piccolo arbusto strisciante presente nelle Alpi svizzere e austriache
Carpini
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Esemplare maturo di C.betulus, diffuso nelle pianure e nelle colline di tutta Italia, escluse le isole maggiori
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Rametto di carpino bianco
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Frutti maturi di C.betulus
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La carpinella (o carpino orientale), C.orientalis, ha foglie nettamente più piccole del carpino bianco
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C.orientalis, diffuso nel Centro, nel Sud e in Sicilia, trova proprio in Italia il suo limite più occidentale
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Il carpino nero, Ostrya carpinifolia, ha foglie e fiori che assomigliano molto a quelli del carpino bianco
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I frutti del carpino nero sono invece inconfondibili
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Il carpino nero (qui la corteccia) è diffuso in tutta Italia comprese Sicilia e Sardegna
Nocciolo
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Il nocciolo è un piccolo albero che spesso s'incontra, allo stato spontaneo, in forma cespugliosa
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Il nocciolo (qui le foglie) è presente, sia allo stato spontaneo che coltivato, in tutta Italia
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Fiori maschili (riuniti in lunghi amenti penduli) e femminili di nocciolo
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Frutti acerbi di C.avellana, il nocciolo
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Occasionalmente è coltivato anche C.maxima, il nocciolo gigante (qui una foglia della varietà purpurea)
Juglandacee
[modifica | modifica sorgente]La famiglia delle Juglandacee, che prende nome dal genere Juglans, il noce, ha un gran numero di rappresentanti nella flora arborea del Nordamerica e dell'Asia. In Italia è presente il solo genere Juglans, che però non è indigeno.
Caratteristiche generali
[modifica | modifica sorgente]- alberi
- foglie composte imparipennate, alterne, caduche d'inverno
- fiori unisessuali poco colorati, quelli maschili in lunghi amenti, quelli femminili riuniti in piccoli mazzetti
- il frutto è una drupa che si apre a maturità, con un grosso nocciolo
Juglandacee presenti in Italia
[modifica | modifica sorgente]In Italia è diffuso (solo in coltura e occasionalmente rinselvatichito) un unico genere:
- Juglans, il noce (una sola specie è anche spontanea, avventizia)
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Il noce bianco, Juglans regia, è presente in coltura ma si è anche naturalizzato in tutta Italia fino a 1000/1200 m
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Aspetto invernale di un noce
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La corteccia di J.regia è molto chiara
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Fiori maschili di noce
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Fiori femminili di noce
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Frutti di noce (quelli maturi sono viola e si spaccano da soli)
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Foglie di J.regia
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Foglie e frutti di J.nigra, occasionalmente coltivato per il legno, per ornamento e come porta-innesto
Note
[modifica | modifica sorgente]- ↑ Le foglie profondamente lobate ricordano il farnetto; alcune foto sono disponibili su Acta Plantarum
- ↑ cfr. Forum Acta Plantarum