Flora italiana/Magnoliopsida o Dicotiledoni/Ranunculidae: la sottoclasse del Ranuncolo
Quadro generale
[modifica | modifica sorgente]AVVERTENZA. In questa sottoclasse i diversi studiosi includono un numero maggiore o minore di famiglie; a volte la fondono con la sottoclasse della magnolia. In questa sede dobbiamo sorvolare su queste problematiche.
Le Ranunculidae italiane sono quasi tutte erbe con fiori vistosi, come i ranuncoli, gli anemoni, i papaveri, le peonie. L'unico genere che abbia propriamente l'aspetto di albero è Platanus, il platano. Poche specie hanno portamento arbustivo o rampicante (le Berberidacee, alcune peonie, la vitalba).
I fiori possono essere sia regolari che irregolari, ma presentano petali chiaramente divisi tra loro fino alla base e non uniti in un tubo (corolla "dialipetala" e non "simpetala"). Diverse specie che hanno calice indistinguibile dalla corolla ("tepali" invece che "petali" e "sepali"), anche se questa non è una regola generale. Non di rado i petali (o tepali) sono più di cinque, a volte molto numerosi; il loro numero può variare anche all'interno dello stesso genere.
I frutti sono quasi sempre secchi (acheni, follicoli); l'eccezione più importante è rappresentata dalle Berberidacee. Nei frutti si possono riconoscere, di solito, diverse parti (p.es. diversi spicchi) che corrispondono alle divisioni dell'ovario nel fiore. Infatti, osservando l'ovario, si riconosce che è diviso in logge (carpelli), ciascuna terminante con un proprio stimma.
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Frutti di platano, composti da numerosi acheni
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Frutto immaturo di calta
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Frutto maturo di peonia
Nella flora spontanea italiana questa sottoclasse è rappresentata da oltre 30 generi, qui ripartiti in 8 famiglie, tra le quali quella delle Ranunculacee ha una posizione di primo piano, con una ventina di generi. (Non a caso il genere Ranunculus, il ranuncolo, ha dato nome alla famiglia e all'intera sottoclasse.)
Platanacee
[modifica | modifica sorgente]La piccola famiglia delle Platanacee comprende un solo genere di alberi, Platanus.
I platani sono piantati diffusamente lungo le strade, nei parchi e nei giardini di tutta Italia; si sono anche spontaneizzati (pianta avventizia) lungo alcuni corsi d'acqua, soprattutto al Nord[1]. Tuttavia, il platano fa parte della flora indigena italiana (cioè della flora spontanea indipendentemente dalle introduzioni operate dall'uomo) in Sicilia (p.es. alle Gole dell'Alcantara) e in alcune località dell'Italia Meridionale[2].
Caratteristiche generali
[modifica | modifica sorgente]- alberi vigorosi, con grossi rami
- in natura crescono sempre vicino a corsi d'acqua
- la corteccia si sfoglia lasciando evidenti chiazze chiare
- foglie grandi, semplici, palmate, caduche d'inverno
- fiori poco appariscenti, riuniti in infiorescenze globose
- fiori unisessuali (solo stami o solo pistilli) ma sulla stessa pianta
- i frutti sono piccoli acheni conici, ciascuno con un solo seme e un ciuffo di peli, riuniti a centinaia in sfere di pochi cm
Platanacee italiane
[modifica | modifica sorgente]Le Platanacee comprendono un solo genere:
- Platanus, il platano (presente in Italia con una sola specie indigena e 2-3 ornamentali)
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Vigoroso esemplare di platano sul ciglio di una strada; quest'albero è molto usato per alberature di strade e viali
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Fiori e foglie appena spuntate di platano
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Foglie e frutti di Platanus orientalis, unica specie di platano indigena nella flora italiana
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Singolo achenio di platano
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Aspetto invernale di un platano
Nelumbonacee
[modifica | modifica sorgente]Le Nelumbonacee sono una piccola famiglia di piante acquatiche, superficialmente simili alle ninfee, tanto che un tempo erano inserite nella stessa famiglia (Ninfeacee).
Sono tutte piante esotiche, coltivate per ornamento. Nelumbo nucifera si è spontaneizzata nelle aree paludose e lacustri di diverse regioni dell'Italia centrale e settentrionale.
Caratteristiche
[modifica | modifica sorgente]- piante non legnose
- vivono nell'acqua (i fusti sono immersi)
- le foglie (tutte o solo alcune) sono sostenute dai piccioli fuori dell'acqua
- foglie e fiori molto grandi
- fiori vistosi, petali numerosi
- frutti composti d'aspetto conico, formati da numerosi acheni
Nelumbonacee italiane
[modifica | modifica sorgente]In Italia è presente un solo genere (solo ornamentale e avventizio, non indigeno):
- Nelumbo, il fior di loto
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Fior di loto asiatico (Nelumbo nucifera) - una Nelumbonacea avventizia
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Fior di loto americano (Nelumbo lutea) con frutto acerbo
La chiave di riconoscimento comune a Ninfeacee e Nelumbonacee è riportata qui.
Berberidacee
[modifica | modifica sorgente]La famiglia delle Berberidacee comprende erbe e piante legnose dei climi temperati e caldi.
Caratteristiche generali
[modifica | modifica sorgente]Le Berberidacee presenti in Italia hanno le seguenti caratteristiche comuni:
- erbe perenni o arbusti (al centro-sud solo arbusti)
- foglie alterne, caduche, semplici o composte
- fiori con calice e corolla
- 4 sepali e 4 petali oppure 3 sepali e 6 petali
- stami in numero uguale ai petali
- frutto capsula o bacca
Berberidacee italiane
[modifica | modifica sorgente]In Italia sono presenti tre generi di questa famiglia:
- Berberis, il crespino, diffuso in tutta Italia (2 specie)
- Epimedium, l'epimedio, presente solo al Nord (1 specie)
- Mahonia, solo coltivata per ornamento
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Foglie e fiori di Berberis vulgaris
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Frutti di Berberis vulgaris
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Berberis aetnensis, esclusiva del Mezzogiorno (+ Sardegna)
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Epimedium alpinum in fiore
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Mahonia aquifolium, ornamentale
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Bacche di Mahonia aquifolium
Chiave di riconoscimento delle Berberidacee italiane
[modifica | modifica sorgente]erba perenne (alta 20-40 cm): Epimedium cespuglio * foglie semplici: Berberis * foglie composte: Mahonia
Ranuncolacee: v. modulo dedicato
[modifica | modifica sorgente]La famiglia delle Ranuncolacee (o Ranunculacee), che prende nome dal Ranuncolo, è una famiglia vastissima, diffusa praticamente in tutto il mondo, dai climi equatoriali a quelli polari. In Italia è rappresentata da oltre 20 generi spontanei con un grande numero di specie, gran parte delle quali ha fiori colorati e di buone dimensioni.
Data la vastità della famiglia e anche l'interesse che offre all'amante delle piante, le abbiamo riservato un modulo dedicato.
Papaveracee + Ipecoacee
[modifica | modifica sorgente]La famiglia delle Papaveracee, che prende nome dal genere Papaver, il notissimo papavero, comprende qualche centinaio di specie, quasi tutte erbacee, largamente rappresentate nelle regioni temperate dell'Europa, dell'Asia e del Nordamerica (anche se non esclusivamente in queste).
La famiglia delle Ipecoacee, che comprende in totale solo due generi, viene da alcuni unita alle Papaveracee. Qui la tratteremo congiuntamente a queste.
Caratteristiche generali
[modifica | modifica sorgente]- erbe
- fusto eretto con succo lattiginoso (acquoso nelle Ipecoacee), a volte colorato
- fiore regolare (irregolare nelle Ipecoacee), con 4 petali nettamente separati tra loro (dialipetalo)
- fiore ermafrodito con stami numerosi e pistillo sormontato da un disco (o da stimmi saldati tra loro)
- frutto capsula, a volte molto allungata (simile a una siliqua), con molti semi
Papaveracee italiane
[modifica | modifica sorgente]In Italia sono presenti i seguenti generi:
- Chelidonium, la celidonia, con un'unica specie
- Eschscholzia (ornamentale)
- Glaucium, il papavero giallo
- Papaver, il papavero
- Roemeria, la roemeria (o papavero viola)
a cui aggiungiamo qui l'unica ipecoacea italiana:
- Hypecoum, la cornacchina (2-3 specie)
Chiave di riconoscimento comune di Papaveracee, Ipecoacee e Fumariacee italiane
[modifica | modifica sorgente]fiori con petali uguali tra loro (attinomorfi): * capsula non allungata, sormontata da un disco solcato: Papaver * capsula allungata, non sormontata da un disco ** petali violetti: Roemeria ** petali rossi, arancioni o gialli: Chelidonium, Glaucium, Eschscholzia fiori con petali disuguali (zigomorfi): * 4 petali chiaramente separati, 2 grandi e lobati, 2 più piccoli e divisi in lembi: Hypecoum * petali sovrapposti a formare una sorta di tubo ** petalo superiore a sacco, frutto piccolo (max 5 mm): Fumaria ** petalo superiore non a sacco, frutto piccolo: Platycapnos ** petalo superiore a sacco, frutto allungato (oltre 1 cm): Corydalis
Principali specie di Papaveracee (+Ipecoacee) italiane
[modifica | modifica sorgente]Papaveracee a fiori gialli
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C.majus, unica specie del genere Chelidonium, è diffuso in tutta Italia isole comprese
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I frutti della celidonia assomigliano a baccelli (tecnicamente sono silique)
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La celidonia possiede una linfa arancione molto caratteristica
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Il papavero giallo (Glaucium flavum) è proprio delle spiagge e delle dune costiere
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Peraltro, il papavero giallo si può trovare anche nell'entroterra, a quote basse, in ambienti aridi
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Il papavero alpino (Papaver alpinum), qui fotografato sulle Dolomiti, è l'unico membro italiano del genere Papaver a fiori gialli
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Il papavero alpino comprende diverse sottospecie, diffuse negli ambienti di montagna (oltre 1700 m) delle Alpi e dell'Appennino Centrale
Papaveracee a fiori rossi
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Il papavero comune (P.rhoeas) con fiori e frutti
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Papavero in boccio
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Anche P.dubium, il papavero a clava, è diffuso in tutta Italia (isole comprese)
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Il papavero a clava si chiama così per la forma dei frutti, più stretti e lunghi di quelli di P.rhoeas
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P.apulum, il papavero pugliese, è una specie italo-balcanica; manca in Sardegna
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P.argemone, il papavero argemone, è limitato al Centro-Nord (Sardegna compresa)
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P.hybridum, il papavero spinoso, è diffuso in tutta Italia, isole comprese, sotto i 1200 m
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La capsula del papavero spinoso rende ragione del suo nome
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P.pinnatifidum, il papavero mediterraneo, è limitato in Italia a poche località, dalla Liguria alla Sicilia
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Il papavero cornicolato (G.corniculatum) appartiene al genere Glaucium, come il papavero giallo
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G.corniculatum condivide con G.flavum la preferenza per ambienti salmastri, ma è limitato al centro-sud
Papaveracee a fiori violacei
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Il papavero da oppio (P.somniferum) cresce anche in Italia, dov'è indigeno o naturalizzato fin dai tempi antichi
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Capsula acerba del papavero da oppio
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Il papavero setoloso (P.setigerum) assomiglia molto al papavero da oppio
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Il papavero setoloso (qui il frutto) è limitato al Centro-Sud (isole comprese) + Liguria
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Roemeria hybrida, il papavero viola o roemeria, è spontaneo in poche località del centro-nord; il frutto è simile a quello del genere Glaucium
Papaveracee ornamentali
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Alcune specie del genere Eschscholzia (soprattutto E.californica), tutte esotiche, sono apprezzate come ornamentali
Ipecoacee
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Hypecoum imberbe, la cornacchina a foglie grandi, è limitata a poche località di Lazio, Puglia, Sicilia e Sardegna
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Hypecoum procumbens, la cornacchina comune, è diffusa a quote basse nel Centro-Sud e nelle isole maggiori
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I frutti della cornacchina hanno forma di silique allungate
Fumariacee
[modifica | modifica sorgente]La piccola famiglia delle Fumariacee, da alcuni autori inclusa nelle Papaveracee, comprende una 15 di generi di erbe.
Caratteristiche generali
[modifica | modifica sorgente]- piante erbacee
- fiori piccoli, a tubo, ermafroditi, con 4 o 6 stami
- foglie solitamente composte
- frutto secco
Fumariacee italiane
[modifica | modifica sorgente]In Italia sono spontanei i seguenti generi:
- Corydalis, la colombina (ca. 5 specie)
- Fumaria, la fumaria o fumosterno (15-20 specie)
- Platycapnos (1 specie, a volte inclusa in Fumaria)
- Pseudofumaria (2 specie, a volte incluse in Corydalis)
La chiave di riconoscimento è riportata sopra, insieme alle Papaveracee.
Principali specie di Fumariacee italiane
[modifica | modifica sorgente]Colombina (Corydalis, Pseudofumaria)
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La colombina bianca (Pseudofumaria alba sin. Corydalis ochroleuca) vive in gran parte d'Italia, isole maggiori escluse
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La colombina gialla (Pseudofumaria lutea sin. Corydalis lutea) in Italia è limitata ad Alpi e Prealpi
Fumaria (Fumaria, Platycapnos)
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La fumaria bianca (F.capreolata), a fiori bianchi o rosa con punta scura, è presente in tutte le regioni d'Italia
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Anche la fumaria a ventaglio (F.flabellata), così detta dalla forma delle foglie, ha fiori bianchi, scuri in punta, ma in Italia è limitata alle regioni peninsulari e insulari fino a 800 m
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La fumaria dei muri (F.muralis) è specie dell'Europa occidentale, che, secondo alcune fonti, sarebbe presente in Sardegna, Sicilia, Toscana e Campania
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La fumaria comune (F.officinalis), apprezzata in omeopatia, ha fiori rosa più scuri in punta
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Frutti (acheni) di fumaria comune
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F.schleicheri, a fiori viola scuro, è una specie dell'Europa centrale presente in Italia solo al Nord e forse in Sardegna
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La fumaria di Vaillant (F.vaillantii) è diffusa irregolarmente in gran parte d'Italia, isole comprese, fino anche a 2000 m
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La fumaria a spiga (Platycapnos spicata sin. Fumaria spicata) in Italia è limitata a Campania, Sicilia e Sardegna
Non illustrate (le foto sono in genere disponibili su Internet p.es. su Acta Plantarum):
- Fumaria agraria, a fiori purpurei[1], cresce a quote basse al Sud, nelle isole, ma anche in Liguria e Abruzzo
- Fumaria barnolae sin. Fumaria bella, cresce a quote basse in diverse regioni d'Italia
- Fumaria bastardii, a fiori rosei o violacei[2], è diffusa a quote basse nell'Italia peninsulare e insulare
- Fumaria bicolor, a fiori bianchi o leggermente violacei[3], con punta viola scuro, è limitata a piccole isole (p.es. l'arcipelago toscano, Pantelleria ecc.) e zone costiere similari (p.es. il monte Argentario)
- Fumaria densiflora, a fiori rosa[4], è presente nelle regioni dell'arco tirrenico e adiacenti, dal Piemonte alla Sicilia, e in tutto il Mezzogiorno
- Fumaria gaillardotii, a fiori rosa a punta scura[5] (Centro-Sud e Isole)
- Fumaria judaica, del Mediterraneo orientale, è presente in Puglia e forse in Sicilia
- Fumaria macrocarpa è specie dei Balcani, presente anche in Sicilia
- Fumaria parviflora, a fiori biancastri con punta scura[6], è presente in quasi tutta Italia
- Fumaria petteri, in Italia limitata ad alcune regioni del Centro
Peoniacee
[modifica | modifica sorgente]La famiglia delle Peoniacee comprende soltanto il genere Paeonia, con qualche decina di specie, alcune delle quali sono presenti in Italia o come spontanee o come ornamentali.
Caratteristiche generali
[modifica | modifica sorgente]- erbe perenni o arbusti (fino a 2-3 m)
- foglie alterne, composte, caduche d'inverno
- fiori grandi, vistosi, regolari
- sotto il fiore ci sono una o più brattee
- il fiore è completo di calice, corolla, stami e pistilli
- il numero di sepali varia molto secondo le specie (da 2 a 9)
- anche il numero di petali varia molto (da 4 a 13)
- i petali sono uguali tra loro e non sono fusi in un tubo
- gli stami sono numerosi (anche 200); i pistilli sono 2-8
- il frutto è un follicolo
Peoniacee italiane
[modifica | modifica sorgente]L'unico genere della famiglia è presente anche in Italia:
- Paeonia, la peonia, spontanea in tutta Italia (con 3-4 specie e diverse sottospecie) e ornamentale
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P.mascula è spontanea sia al Nord che al Sud (e anche nelle isole maggiori), ma non in tutte le regioni
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I fiori della peonia (qui P.mascula) hanno molti stami e pochi ovari
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I frutti della peonia (qui ancora P.mascula) si aprono a maturità
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Il fiore della peonia (qui P.officinalis) è molto bello e si presta bene a essere usato anche per ornamento
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Questa P.officinalis è stata fotografata sulle Alpi Apuane
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P.officinalis (qui il frutto maturo) manca nel Mezzogiorno, in Sicilia e in Sardegna
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P.peregrina, la peonia pellegrina, propria dei Balcani, è spontanea in Italia solo sul Pollino[3]
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P.coriacea, endemica di Sardegna, Corsica e Spagna meridionale
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Nei giardini si possono incontrare peonie ibride e cultivar ornamentali di grande pregio
Note
[modifica | modifica sorgente]- ↑ Ente Parco Naturale della Valle del Ticino e Regione Piemonte - Il Percorso Didattico "Le Ginestre"
- ↑ E.Biondi, C.Blasi / G. Spampinato - Habitat Italia - 92C0: Foreste di Platanus orientalis e Liquidambar orientalis - SBI/Min.Ambiente/Natura 2000
- ↑ Parco Nazionale del Pollino - La vegetazione