Flora italiana/Magnoliopsida o Dicotiledoni/Ericali Teali e affini
Teacee
[modifica | modifica sorgente]La famiglia delle Teacee comprende alberi e arbusti diffusi soprattutto nei climi tropicali e subtropicali umidi. In Italia nessuna specie di questa famiglia è presente allo stato selvatico, neppure come avventizia, forse perché, in assenza di cure, non tollerano i freddi invernali del nord ma neppure le estati siccitose del sud.
Abbiamo voluto ricordare questa famiglia per l'importanza come pianta ornamentale di uno dei suo generi:
- Camellia, la camelia, arbusto con fiori grandi e vistosi
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Fiore semplice di una cultivar che non ha sfruttato la tendenza a raddoppiare il numero naturale dei petali
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Una cultivar a fiori doppi
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Sono state prodotte anche varietà a fiori bianchi (come questa C.japonica "nobilissima")
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... o rosa, come questa elaborata varietà intitolata Bernhard Lauterbach
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Anche i boccioli dei fiori di camelia sono grandi e decorativi
Balsaminacee
[modifica | modifica sorgente]La famiglia delle Balsaminacee comprende solo specie erbacee, quasi tutte appartenenti al vastissimo genere Impatiens, presente anche in Italia.
Caratteristiche generali
[modifica | modifica sorgente]- erbe
- fiori irregolari, a simmetria bilaterale, dotati di sperone
- frutto: capsula
- fusto carnoso e traslucido
Balsaminacee italiane
[modifica | modifica sorgente]In Italia è presente il solo genere:
- Impatiens, la balsamina o pianta di vetro (1 specie autoctona e alcune avventizie).
Allo stato naturale manca in Sicilia, Sardegna e Puglia.
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I.noli-tangere, la balsamina gialla o balsamina dei boschi, cresce a basse e medie quote nel Nord,nel Centro e in parte del Sud
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Capsula di balsamina dopo aver liberato i semi
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I,balfourii, originaria dell'Himalaia, si è naturalizzata nel centro-nord
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I.glandulifera, pure originaria dell'Himalaia, si è naturalizzata solo al Nord
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I.parviflora, a fiori bianchi o gialli, è avventizia al Nord e nel Lazio
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Particolare del fiore di I.parviflora
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I.balsamina, la balsamina per antonomasia, ampiamente coltivata per ornamento, si è spontaneizzata qua e là
Elatinacee
[modifica | modifica sorgente]Le Elatinacee sono una famiglia di erbe diffuse negli ambienti umidi dei climi temperati e caldi. Nonostante l'area di diffusione sia molto ampia e tocchi tutti e cinque i continenti. la famiglia comprende solo due generi, di cui uno solo è presente in Italia:
- Elatine, il pepe d'acqua.
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E.triandra, il pepe d'acqua a tre stami, è presente, oltre che al Nord, anche in Calabria e Sardegna
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Il pepe d'acqua cresce in acque basse o terreni molto umidi; le foglie sono opposte e i fiori poco appariscenti
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E.alsinastrum, il pepe d'acqua maggiore, può raggiungere altezze (dal fondo sommerso) di mezzo metro ed eccezionalmente anche di un metro
In Italia sono presenti le seguenti specie: alsinastrum, hexandra, hydropiper, macropoda, triandra. Nessuna di queste è presente nell'intero territorio nazionale. E.macropoda è specie dell'Europa occidentale, esclusiva in Italia di Sicilia e Sardegna. Le altre specie sono presenti al Nord (con areali diversi) e solo in qualche caso in poche regioni della penisola e/o in Sicilia.
Ipericacee
[modifica | modifica sorgente]Le Ipericacee o Guttifere comprendono, nel mondo, erbe, arbusti e persino piccoli alberi. Tutti i continenti ospitano un certo numero di specie di questa famiglia (in tutto ce ne sono oltre 500). In Italia è presente un solo genere, con una ventina di specie:
- Hypericum, l'erba di San Giovanni o ipèrico.
Caratteristiche generali
[modifica | modifica sorgente]Le ipericacee presenti in Italia hanno:
- portamento di erbe o piccoli arbusti
- foglie opposte a margine intero
- fiori quasi regolari, con 5 petali liberi tra loro e 3-5 sepali
- ovario supero con unico stilo
- stami molto numerosi (anche 100 in alcune specie)
- stami e ovario nello stesso fiore (fiori ermafroditi)
- frutto normalmente secco (capsula), più raramente carnoso (bacca)
Ipericacee italiane
[modifica | modifica sorgente]Avvertenza. Per semplicità, abbiamo scritto sempre il nome volgare solo nella forma che comincia con "iperico", ma è equivalente usare la forma che comincia con "erba di San Giovanni". P.es. iperico montano = erba di San Giovanni montana.
SPECIE PRESENTI IN TUTTA ITALIA (O QUASI)
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H.androsaemum, detto anche ciciliana o ruta selvatica, è un iperico sempreverde alto fino a 1 m, con fusto legnoso alla base
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H.androsaemum è apprezzato anche come ornamentale
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Frutti maturi di H.androsaemum (quelli acerbi sono verdastri, poi rossi). Questa è una delle poche specie di iperico che producono bacche invece che capsule.
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L'iperico irsuto (H.hirsutum) è caratterizzato dalla presenza di numerosi piccoli peli
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L'iperico irsuto ha meno stami di altri iperici. Non cresce in Sicilia e in Sardegna.
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L'iperico montano (H.montanum) cresce fino a 1800 m in tutta Italia, isole maggiori escluse
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L'iperico comune (H.perforatum), detto anche cacciadiavoli, è presente in tutt'e 20 le regioni italiane
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I frutti dell'iperico comune sono capsule di colore rossiccio
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Anche l'iperico alato o iperico quadrangolare (H.tetrapterum), così chiamato per il fusto spigoloso, è indigeno in tutt'e 20 le regioni d'Italia
SPECIE PRESENTI IN MOLTE REGIONI
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H.coris (iperico aghifoglio) è ben riconoscibile per le foglie quasi aghiformi
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L'iperico aghifoglio in Italia è limitato al Nord (+ Alpi Apuane), dove predilige terreni rocciosi, calcarei, fino a 2000 m
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H.hircinum, limitato al Centro-Sud (isole comprese), è detto erba caprina o ruta caprina per il suo forte odore di capra
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L'iperico prostrato (H.humifusum), qui fotografato insieme a Illecebrum verticillatum, presenta, come dice il nome, un portamento strisciante
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L'iperico prostrato ha un areale tipicamente discontinuo: in Italia cresce al Nord, in Toscana, Umbria, Marche, ma anche in Calabria, nonché in Sardegna
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L'iperico alpino (H.maculatum) è limitato all'arco alpino (dalla Liguria al Friuli) e all'Appennino abruzzese
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Frutti di H.maculatum. Questa specie cresce fino a 2000 m.
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L'iperico di Belleval (H.richeri) è una specie di montagna (1000-2400 m) presente nelle Alpi Occidentali e Centrali e in tutto l'Appennino fino alla Basilicata. Da non confondere con H.montanum
Non raffigurate:
- H.australe, l'iperico meridionale, limitato all'Italia peninsulare (+ Liguria) e insulare, fino a 500 m s.l.m. (per una foto vedere p.es. Acta Plantarum)
- H.perfoliatum, limitato all'Italia peninsulare e insulare (per una foto vede p.es. luirig.altervista.com)
SPECIE PRESENTI SOLO IN ALCUNE REGIONI
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H.aegypticum ha un areale decisamente mediterraneo: cresce in Grecia, in Sardegna, in Sicilia
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H.balearicum, endemico delle Baleari, è segnalato come specie avventizia in qualche località d'Italia
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L'iperico calicino (H.calycinum), apprezzato come pianta ornamentale per i suoi grandi fiori, si è naturalizzato in alcune località d'Italia
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L'iperico delle torbiere (H.elodes) è presente in Italia solo in Toscana
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H.mutilum è specie americana, che si è naturalizzata in alcune località (a quote basse)
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L'iperico occidentale (H.pulchrum) è così chiamato perché diffuso nell'Europa occidentale e centrale; in Italia è limitato a poche località della Liguria e della Puglia
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H.tomentosum è propria del Mediterraneo occidentale e trova il suo limite orientale in Italia (solo Sardegna, Campania, Basilicata, Sicilia)
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H.triquetrifolium è presente nel Mezzogiorno, nel Lazio e in Sicilia
Non raffigurate:
- H.annulatum (in Italia limitato alla Sardegna)
- H.barbatum, specie propria dei Balcani, è spontanea anche in Calabria
- H.hyssopifolium, a foglie quasi aghiformi come H.coris (con cui non va confuso), è limitato all'Appennino Centrale e alla Liguria (per una foto vedere p.es. luirig.altervista.org)
- H.spruneri, specie dei Balcani meridionali, è presente in Puglia e Basilicata (per una foto vedere p.es. luirig.altervista.org)
Actidiniacee
[modifica | modifica sorgente]La famiglia delle Actinidiacee non appartiene alla flora spontanea italiana; in Italia è presente solo allo stato coltivato, con il genere:
- Actinidia, il kiwi (2-3 specie solo coltivate).
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Il kiwi è il nome comune delle specie coltivate di Actinidia
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Actinidia è una liana rampicante, che viene spesso coltivata a pergolato
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Esistono peraltro molte forme di coltivazione dei kiwi
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I frutti di kiwi differiscono - secondo le specie e le cultivar - per consistenza, grandezza e anche colore
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Foglia di A.deliciosa
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Fiori maschili di A.deliciosa (le piante di kiwi sono unisessuali)
Ericacee (Pirolacee comprese)
[modifica | modifica sorgente]L'importante famiglia delle Ericacee comprende, nel mondo, oltre 3000 specie, per lo più con aspetto di arbusti. In Italia è rappresentata nel complesso da una quindicina di generi, che coprono una grande varietà di ambienti.
Su alcuni generi prevalentemente erbacei non c'è accordo tra gli studiosi. Alcuni autori li assegnano a una famiglia separata, le Pirolacee. Seguendo altri autori, li includeremo qui tutti nella stessa famiglia delle Ericacee.
Caratteristiche generali
[modifica | modifica sorgente]Le Ericacee più tipiche sono facilmente riconoscibili dalla forma del fiore, che ha l'aspetto di un piccolo orcio.
Le caratteristiche principali delle Ericacee italiane sono:
- arbusti, piccoli alberi o erbe (spesso con base legnosa)
- calice gamosepalo formato 4-5 pezzi
- corolla gamopetala (petali fusi tra loro), tipicamente (ma non sempre) a forma di piccolo orcio; a volte però i petali sono completamente o quasi completamente liberi
- 5 petali, 5 o 10 stami, stilo unico
- frutto secco (capsula) o carnoso (bacca, drupa)
- in alcune specie le foglie sono ridotte a squame o aghi
Ericacee italiane
[modifica | modifica sorgente]Appartengono alla flora spontanea italiana i seguenti generi (tutti con 1-2 specie ciascuno eccetto dove indicato):
- Andromeda, l' andromeda
- Arbutus, il corbezzolo
- Arctostaphylos, l' uva ursina
- Calluna, il brugo
- Empetrum, la moretta
- Erica, l' erica, che ha dato nome alla famiglia (ca. 7 specie)
- Loiseleuria, uno dei generi volgarmente chiamati azalea
- Rhododendrum, il rododendro
- Rhodothamnus, altro genere chiamato volgarmente rododendro
- Vaccinium, il mirtillo e altre erbe affini (ca. 5 specie)
a cui possiamo aggiungere 4 generi attribuiti da una parte degli studiosi alle Pirolacee:
Alcuni dei generi menzionati sopra comprendono anche specie ornamentali (alcune molto conosciute, come le azalee). A essi va aggiunto, per la sua importanza ornamentale, il seguente (non spontaneo in Italia):
Chiave di riconoscimento delle Ericacee italiane
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Principali specie di Ericacee italiane
[modifica | modifica sorgente]Ericacee con fiori a orcio: Erbe e arbusti striscianti
[modifica | modifica sorgente]ANDROMEDA
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L'andromeda (A.polifolia), propria delle regioni fredde (fiorisce anche in Lapponia), in Italia è una rarità, limitata alle Alpi centrali e orientali[1]
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L'andromeda, a foglie sempreverdi, è un'erba suffruticosa che può avere l'aspetto d'un piccolo cespuglio
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L'andromeda (qui i frutti) predilige terreni acidi di torbiera
ARCTOSTAPHYLOS (UVA URSINA)
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A. uva-ursi, l'uva ursina, è un arbusto strisciante (tecnicamente un suffrutice)
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L'uva ursina, diffusa nei climi temperati e freddi di tre continenti (Europa, Asia e America), in Italia è pianta di montagna
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L'uva ursina (qui le tipiche bacche rosse) cresce sia sulle Alpi che sugli Appennini (fino alla Campania)
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A.alpinus, l'uva ursina alpina, a frutti scuri, in Italia è limitata alle Alpi sopra i 1400 m
VACCINIUM (MIRTILLO)
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Il mirtillo nero (V.myrtillus) è notissimo per i suoi frutti eduli
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Il mirtillo nero, con vastissimo areale europeo, in Italia è limitato alle montagne del centro-nord
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Meno conosciuti sono i delicati fiori del mirtillo, con tipica forma a orcio
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Il mirtillo palustre (V.oxycoccos, anche V.microcarpum) è una pianta squisitamente nordica, in Italia limitato a poche località delle Alpi Centro-Orientali
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Il falso mirtillo (V.uliginosum) è molto simile al mirtillo nero, ma i suoi frutti sono insipidi e perciò trascurati
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Il falso mirtillo (qui i fiori) cresce a medie e alte quote (fino a 3000 m) sia sulle Alpi che sull'Appennino Settentrionale e Centrale
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Il mirtillo rosso o uva di monte (V.vitis-ideae) assomiglia all'uva ursina, con cui non va confuso
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Il mirtillo rosso (qui i fiori) in Italia cresce solo sulle Alpi e sull'Appennino Settentrionale
(...)
Ericacee con fiori a orcio: Arbusti e alberetti
[modifica | modifica sorgente]ARBUTUS (CORBEZZOLO)
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Il corbezzolo (A.unedo) è un piccolo albero che produce in inverno grappoli di fiori bianchi
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Il corbezzolo è un componente fondamentale della macchia mediterranea ma è presente anche in altri ambienti a clima mite (in quasi tutta Italia)
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I frutti del corbezzolo impiegano circa un anno per maturare, sicché si possono avere contemporaneamente fiori e frutti
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I frutti del corbezzolo (bacche) sono commestibili ma alquanto insipidi
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I tronchi degli esemplari molto vecchi hanno un aspetto caratteristico
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Sia il corbezzolo nostrano che altre specie esotiche (qui A.andrachne) sono piantati come ornamentali in parchi e giardini
(...)
Ericacee arbustive con altri tipi di fiori
[modifica | modifica sorgente]Ericacee erbacee (Pirolacee) con altri tipi di fiori
[modifica | modifica sorgente]Polemoniacee
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Note
[modifica | modifica sorgente]- ↑ A.Michelucci - Andromeda polifolia in Forum Acta Plantarum (cons.25.08.2012)