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Greco antico/Aggettivi verbali

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Indice del libro

Gli aggettivi verbali sono dei particolari aggettivi derivati dal tema verbale e si declinano come aggettivi della prima classe. Esistono due tipi di aggettivi verbali, che hanno due diverse sfumature di significato.

Aggettivi verbali del I tipo

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Hanno una flessione a tre uscite come gli aggettivi della prima classe a tre uscite con il femminile in alfa impuro lungo: -τός, -τή, -τόν. Questo tipo di aggettivi verbali esprime un'idea di possibilità passiva (come gli aggettivi latini in -bilis), ma talvolta anche attiva (es. "che può sciogliere"), o di risultato passivo (come il participio perfetto latino, con cui inoltre condivide le uscite: -tus/-τός):

λυτός, λυτή, λυτόν = solubile; sciolto.

Aggettivi verbali del II tipo

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Hanno una flessione a tre uscite come gli aggettivi della prima classe a tre uscite con il femminile in alfa puro: -τέος, -τέα, -τέον. Questo tipo di aggettivi verbali esprime un'idea di necessità passiva:

λυτέος, λυτέα, λυτέον = che si deve sciogliere, da sciogliere

Questi aggettivi verbali del secondo tipo, se seguiti dal verbo εἰμί, formano la costruzione perifrastica passiva, comportandosi come il gerundivo latino.

Formazione degli aggettivi verbali

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Si formano solitamente sul tema verbale. A seconda del tipo di uscita del tema possono esserci alcune modificazioni.

Temi in vocale

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Le eventuali vocali brevi si allungano davanti al suffisso:

  • βάλλω (βαλ-/βλη-) → βλητός, βλητή, βλητόν / βλητέος, βλητέα, βλητέον
  • δηλόω (δηλο-) → δηλωτός, δηλωτή, δηλωτόν / δηλωτέος, δηλωτέα, δηλωτέον

I verbi con la caratteristica -αν- che nel presente hanno il tema in consonante e che nel tema verbale presentano un ampliamento -ε- si comportano come i temi in vocale:

  • αὐξάνω (αὐξ.ε-) → αὐξητός, αὐξητή, αὐξητόν / αὐξητέος, αὐξητέα, αὐξητέον

Temi in gutturale e labiale

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Se sonora (γ, β) o aspirata (χ, φ)[1] si assimila all'occlusiva sorda della desinenza mutandosi nella rispettiva occlusiva sorda (κ, π); se è già occlusiva sorda, ovviamente, non si modifica:

  • πράσσω (πραγ-) → πρακτός, πρακτή, πρακτόν / πρακτέος, πρακτέα, πρακτέον.
  • λαμβάνω (λαβ-/ληβ-) → ληπτός, ληπτή, ληπτόν / ληπτέος, ληπτέα, ληπτέον
  • ἔχω (ἑχ-) → ἑκτός, ἑκτή, ἑκτόν / ἑκτέος, ἑκτέα, ἑκτέον
  • γράφω (γραφ-) → γραπτός, γραπτή, γραπτόν / γραπτέος, γραπτέα, γραπτέον

Temi in dentale

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La dentale del tema (τ, δ, θ) si muta regolarmente in sibilante (-σ-) davanti alla dentale della desinenza:

  • ἐργάζομαι (ἐργαδ-) → ἐργαστός, ἐργαστή, ἐργαστόν / ἐργαστέος, ἐργαστέα, ἐργαστέον.
  • πείθω (πιθ-/πειθ-/ποιθ-) → πειστός, πειστή, πειστόν / πειστέος, πειστέα, πειστέον

Temi in liquida e rotata

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Questi temi non presentano difficoltà:

  • στέλλω (στελ-/σταλ-) → σταλτός, σταλτή, σταλτόν / σταλτέος, σταλτέα, σταλτέον
  • καθαίρω (καθαρ-) → καθαρτός, καθαρτή, καθαρτόν / καθαρτέος, καθαρτέα, καθαρτέον
  1. L'aspirata in questo caso non provoca quindi assimilazione della consonante successiva, ma si assimila perdendo l'aspirazione.