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Si dicono equazioni polinomiali di secondo grado ad una incognita quelle riconducibili alla forma
Queste possono essere di tre tipi:
- pure (quando , quindi del tipo )
- spurie (quando , quindi del tipo )
- complete ()
Si dicono pure le equazioni di secondo grado riconducibili alla forma
, dove quindi scompare il termine di primo grado (quando cioè si ha che ).
L'equazione diventa quindi: .
Abbiamo due casi:
- a e c sono discordi (hanno segno diversi)
- a e c sono concordi (hanno lo stesso segno)
Se a e c sono discordi, allora la soluzione sarà quel numero il cui quadrato è uguale a , quindi .
Se e sono concordi invece si ha che è un numero positivo e quindi il suo opposto, , è negativo. Si ottiene quindi:
<numero_negativo>,
ma questa equazione non ha soluzione (in ) perché non esiste nessun numero reale che elevato alla seconda dia come risultato un numero negativo.
Quindi se è positivo, l'equazione ha due soluzioni opposte, se è negativo non ha soluzioni nel campo reale.
Si dicono spurie le equazioni di secondo grado riconducibili alla forma
L'equazione si può ricondurre alla forma .
Per la legge di annullamento del prodotto,
Le soluzioni sono quindi e
e
Si dicono complete le equazioni di secondo grado riconducibili alla forma
Partiamo dall'equazione ridotta alla forma canonica:
con e
Moltiplichiamo entrambi i membri per :
Aggiungiamo quindi a entrambi i membri, dopo aver spostato il termine noto:
Il primo membro è quindi scomponibile come quadrato di un binomio:
Il secondo membro di questa equazione è chiamato discriminante, in quanto discrimina, differenza il procedimento di calcolo della soluzione. È indicato con la lettera greca (delta maiuscola). Analizziamo i tre casi:
- L'equazione non ha soluzioni in , in quanto la quantità è sempre positiva o nulla, essendo elevata al quadrato.
- In questo caso risolviamo normalmente l'equazione:
- L'equazione ha quindi due soluzioni, una e una .
- L'equazione diventa quindi , cioè ; quindi, per la legge dell'annullamento del prodotto, .
Calcoliamo il discriminante:
A questo punto risolviamo, con :
Sussistono particolari relazioni tra le due soluzioni di un'equazione:
Prendiamo ora un'equazione di secondo grado completa ridotta a forma normale:
Dividiamo entrambi i membri per a:
Possiamo sostituire quindi e :
Cioè:
Questo può essere utile ad esempio se si vuole trovare due numeri sapendo la loro somma e il loro prodotto:
Si procede quindi come una normale equazione di secondo grado completa.
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