I promessi sposi/Analisi del capitolo 1
Il primo capitolo può essere paragonato per molti versi a una ouverture di melodramma.
Se l'overture in musica è la parte introduttiva dell'opera, che anticipa tutti i temi musicali in essa presenti, il primo capitolo mostra tutti i tipi di sequenze tipiche del romanzo del Manzoni.
La prima scena, la descrizione a volo d'uccello del paesaggio del lago di Como, presenta una doppia valenza temporale, in quanto la descrizione del paesaggio del '600 è uguale a quella dei tempi in cui Manzoni scrive: per questo egli si riferisce a luoghi ben definiti (usando aggettivi come "quel").
In questa scena diagetica (cioè riflessivo/descrittiva, ma non narrativa) è presente per la prima volta una caratteristica della narrazione manzoniana, l'ironia (una figura retorica che dice una cosa quando in realtà si vuole dire il suo contrario).
La seconda scena, di tipo mimico, introduce il primo personaggio del romanzo, don Abbondio, tramite una descrizione focalizzatrice dell'ambiente, cioè che oltre a fornire indicazioni puramente informative, anticipa in qualche modo lo stato d'animo o il carattere del personaggio che verrà.
La terza sequenza è una digressione sul fenomeno dei bravi e della dominazione spagnola: anche questo passo si gioca sull'ironia, in quanto con i nomi dei governatori che man mano emanano le grida contro i bravi, come dice il Manzoni:
Questa sequenza evidenzia le ricerche storiche effettuate da Manzoni per il componimento del uso romanzo come uno dei temi del romanzo, la giustizia.
A partire dalla narrazione
[modifica | modifica sorgente]7 novembre 1628
Descrizione prima geografica e poi topografica del Lago di Como (Quel ramo ... diventar città) ed ironica riflessione sulla dominazione spagnola nel 1600 (Ai tempi ... della vendemmia)
...un gran borgo al giorno d'oggi e che s'incammina a diventar città: Manzoni fa una previsione sul futuro di Lecco.
- Don Abbondio e i bravi
Abitudini di don Abbondio con descrizione della strada.
- Don Abbondio incontra i bravi, i quali lo minacciano affinché non celebri il matrimonio.
Descrizione dell'abbigliamento dei bravi. Digressione di commento alla fine del dialogo
- Don Abbondio torna a casa e parla del problema a Perpetua che gli consiglia di rivolgersi all'arcivescovo.
Don Abbondio usa il “Voi”, Perpetua il “Lei”. Parlando con Perpetua non mostra la solita vigliaccheria, anzi si sfoga ed a volte usa termini di basso registro (schioppettate, baggianate...).
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