I promessi sposi/Confronto tra don Rodrigo e l'Innominato
Confronto fra il palazzotto di don Rodrigo ed il castello dell'Innominato
[modifica | modifica sorgente]Basta solo come il Manzoni descrive le due magioni per farci capire quanto siano diverse: sebbene siano entrambi in posizioni sopraelevate, il castello dell’Innominato si trova in una valle uggiosa, circondata da gole e rupi, completamente isolata dal resto del mondo. Don Rodrigo dimostra il suo potere mettendo la propria casa più in alto di quelle dei suoi servitori, l’Innominato proibendo a chiunque di vivere dove vive lui, a meno che non sia sotto sua richiesta, e quindi sotto al suo tetto.
Don Rodrigo vuole dimostrare di essere il signore assoluto del paesello circondandosi di contadini a lui fedeli, rendendo il suo castello il centro di un piccolo impero, facendolo apparire come una rocca in mezzo ai flutti rispetto alle case che tentano di risalire la collina. La rocca dell’Innominato appare come l’unico edificio nel raggio di chilometri, circondato dal nulla. Don Rodrigo tiene due bravi fuori dalla porta, a far compagnia a due loro simili, degli avvoltoi appesi alla porta; i bravi sono smaniosi di entrare, di mangiare, di far baldoria, perché si sentono sicuri sotto la protezione del loro capo. I bravi dell’Innominato non abbassano mai la guardia, restano attenti, controllano le zone anche lontane dal castello, per avere tutto il tempo di reagire nel caso degli indesiderati superassero il primo controllo.
La principale differenza fra le due abitazioni-fortezze, i due padroni e il loro modo di pensare, è essenzialmente che Don Rodrigo cerca di ostentare il suo potere, di farlo vedere alla gente che passa vicino alle sue terre o le attraversa. Questo dipende dal fatto che il signorotto tiene in gran conto l’altrui opinione, mentre l’Innominato sa di avere molto potere, e preferisce che i visitatori lo capiscano da soli, senza particolari indizi; l’unico elemento che un po’ appare sono gli stanzoni lunghi, bui, che contribuiscono perfettamente a creare l’atmosfera tetra che le dicerie e le leggende hanno creato attorno a questo strano personaggio.