Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Esempi/Memorie magnetiche
Le memorie magnetiche sono un tipo di memoria di massa che utilizzano campi magnetici per memorizzare i dati. Sono solitamente più economiche rispetto alle memorie ottiche e possono essere facilmente cancellate e riscritte. Tra le memorie magnetiche comuni vi sono i dischi rigidi (HDD) utilizzati in molti computer desktop e laptop, le cassette audio e video, e le schede di memoria floppy disk. Queste memorie hanno una velocità di accesso relativamente lenta rispetto alle memorie a stato solido (SSD), ma offrono una capacità di archiviazione molto più elevata. Le memorie magnetiche sono costituite principalmente da una base in metallo o plastica su cui è depositato un materiale magnetico, come ferro o nichel. Il materiale magnetico viene utilizzato per creare i bit di dati, che rappresentano i valori 0 e 1 della memoria. Il supporto magnetico viene quindi ricoperto da una pellicola protettiva per evitare danni alla superficie e preservare i dati memorizzati. I dischi rigidi utilizzati in molti computer sono costituiti da piatti di alluminio o acciaio, sui quali è depositato un materiale magnetico che viene letto e scritto da una testina di lettura/scrittura montata su un braccio mobile. Nelle memorie magnetiche ad alta densità, come i dischi rigidi di ultima generazione, la dimensione di un bit può essere molto piccola, di solito inferiore a un nanometro. Ciò consente di ottenere una densità di archiviazione molto elevata e di memorizzare grandi quantità di dati su un singolo dispositivo. Tuttavia, queste dimensioni molto ridotte rendono anche più difficile la produzione e la stabilità a lungo termine dei dati memorizzati. Nelle memorie magnetiche ad alta densità, come i dischi rigidi di ultima generazione, la dimensione di un bit può essere molto piccola, di solito inferiore a un nanometro. Ciò consente di ottenere una densità di archiviazione molto elevata e di memorizzare grandi quantità di dati su un singolo dispositivo. Tuttavia, queste dimensioni molto ridotte rendono anche più difficile la produzione e la stabilità a lungo termine dei dati memorizzati.