Micro e nanotecnologia/Microtecnologia/Tecniche litografiche
Tecniche litografiche
[modifica | modifica sorgente]La litografia è una tecnica di trasferimento di un disegno o motivo (pattern) su una superficie. Originariamente sviluppata come metodo di stampa artistica nel XIX secolo, è divenuta, nel campo della microtecnologia, uno strumento fondamentale per la fabbricazione di dispositivi a scala micrometrica e nanometrica.
Cenni storici
[modifica | modifica sorgente]Il termine litografia deriva dal greco λίθος, lìthos, "pietra" e γράφειν, gràphein, "scrivere". Fu inventata nel 1798 da Alois Senefelder, che utilizzò una lastra di pietra calcarea per riprodurre testi e disegni sfruttando la repulsione tra acqua e sostanze grasse. Successivamente, Nicéphore Niépce e altri sperimentatori ne studiarono applicazioni fotografiche, aprendo la strada all’uso di materiali fotosensibili.
A partire dagli anni ’50 del XX secolo, con lo sviluppo dei primi circuiti integrati, la litografia venne adattata come processo di microfabbricazione: nacque così la fotolitografia, basata sull’uso di radiazione luminosa per incidere pattern su materiali semiconduttori.
Principio generale
[modifica | modifica sorgente]Il processo litografico, nella sua forma moderna, consiste nel trasferire un disegno microscopico su un substrato mediante l’uso di una maschera e di un materiale fotosensibile (photoresist). Le fasi principali sono:
- Deposizione del resist: il substrato (di solito un wafer di silicio) viene ricoperto da un sottile strato di materiale fotosensibile.
- Esposizione: la superficie viene irradiata attraverso una maschera che contiene il disegno da trasferire. Le aree illuminate subiscono una modifica chimica.
- Sviluppo: le parti del resist modificate vengono rimosse con un opportuno solvente, lasciando scoperti i settori da lavorare.
- Trasferimento del pattern: il disegno può essere trasferito sul substrato in due modi principali:
- Etching: le aree non protette dal resist vengono incise mediante processi di etching rimuovendo selettivamente il materiale sottostante.
- Lift-off: il materiale (ad esempio un metallo) viene depositato sull’intera superficie tramite evaporazione o sputtering; successivamente, il resist residuo viene dissolto, “sollevando” lo strato sovrastante e lasciando il film solo nelle regioni dove il resist era stato precedentemente rimosso.
L'etching è più adatto per pattern incisi nel substrato, mentre il lift-off è impiegato soprattutto per la realizzazione di contatti metallici o strati funzionali depositati.
Questo principio, comune a tutte le tecniche litografiche, differisce soltanto per il tipo di radiazione o particella utilizzata per l’esposizione.
Tipi di litografia
[modifica | modifica sorgente]A seconda del tipo di fascio impiegato per incidere il resist, si distinguono diverse tecniche:
- Litografia ottica – utilizza luce ultravioletta o profonda (DUV, EUV) per pattern con risoluzioni fino a pochi nanometri.
- Litografia elettronica (EBL) – impiega un fascio di elettroni focalizzato, ideale per scritture dirette e strutture a scala nanometrica.
- Litografia a raggi X – usa fotoni di alta energia per pattern molto fini, con minori effetti di diffrazione.
- Litografia a fascio ionico – sfrutta ioni accelerati per incidere direttamente la superficie o modificare localmente il resist.
Ognuna di queste varianti presenta vantaggi e limiti in termini di risoluzione, velocità di esposizione, costo e compatibilità con i materiali.
Parametri e limiti di risoluzione
[modifica | modifica sorgente]La risoluzione di una tecnica litografica è influenzata da diversi fattori:
- Lunghezza d’onda della radiazione o energia delle particelle utilizzate.
- Numerical aperture (NA) del sistema ottico o del fascio.
- Spessore e contrasto del resist.
- Processi di sviluppo ed etching successivi.
Per le tecniche ottiche, la risoluzione limite è spesso approssimata dalla relazione:
dove è la lunghezza d’onda e un coefficiente tecnologico che tiene conto delle condizioni operative.
Importanza nella micro e nanotecnologia
[modifica | modifica sorgente]La litografia è alla base di quasi tutti i processi di microfabbricazione:
- definizione dei circuiti nei microchip;
- realizzazione di microdispositivi elettromeccanici;
- creazione di nanostrutture e pattern periodici per nanotecnologia e fotonica integrata.
Ogni miglioramento nella litografia – ad esempio l’introduzione della luce EUV o di tecniche di proiezione multiple – consente un salto generazionale nella miniaturizzazione dei dispositivi.
Bibliografia
[modifica | modifica sorgente]- Campbell, S. A., The Science and Engineering of Microelectronic Fabrication, Oxford University Press (2001).
- Madou, Marc J. Fundamentals of Microfabrication and Nanotechnology, three-volume set., CRC Press, 4ª ed. (2018).
- Plummer, J. D. Silicon VLSI technology: fundamentals, practice and modeling, Pearson Education India, (2009).