Taumaturgia messianica/Capitolo 20

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Guarigione del muto indemoniato (Matteo 9:32-34)[modifica]

Continuando il punto esposto nella storia dei demoniaci geraseni (Matteo 8:28-34), Matteo fornisce un altro caso del potere di Gesù nel guarire le persone indemoniate:

« Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: "Non si è mai vista una cosa simile in Israele!". Ma i farisei dicevano: "Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni". »
(Matteo 9:32-34)

Significato della guarigione del muto indemoniato[modifica]

Cristo esorcizza un muto, di Gustave Doré (1865)

In sostanza, questa storia è simile a quella degli indemoniati di Gadara. Ma aggiunge una nota sull'opposizione dei farisei; accusarono Gesù di scacciare i demòni "per opera del principe dei demòni" (v. 34). I farisei esprimevano opposizione non solo a questo particolare atto di liberazione, ma a tutti i casi in cui Gesù scacciava i demoni. Dissero: "Egli scaccia i demòni", con la parola demòni al plurale. I farisei, ovviamente, si sbagliavano nella loro valutazione. Ma il fatto che la loro valutazione fosse una valutazione generale solleva la questione del perché Gesù abbia scacciato i demoni in così tante occasioni. La risposta è abbastanza ovvia: il potere di Satana è vinto. Se è così, l'intera raccolta di casi di liberazione dai demoni punta al futuro, verso la liberazione decisiva e culminante dal potere di Satana e la morte nella crocifissione e nella risurrezione. Rimandiamo al Capitolo 16 per una discussione più estesa sull'esorcizzare i demoni. Discuteremo ancora l'opposizione tra il regno di Dio e il regno di Satana quando arriveremo al Capitolo 24.

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Cristo esorcizza un indemoniato di Julius Schnorr von Carolsfeld (XIX sec.)
Per approfondire, vedi Ecco l'uomo, Gesù e il problema di una vita, Indagine Post Mortem, Interpretare Gesù in contesto, Noli me tangere e Serie cristologica.