Utente:Riccardo Rovinetti/Sandbox 13
Abbiamo detto che la chimica è la scienza che studia la materia e l'energia; ma cosa sono esattamente queste due cose?
Per millenni filosofi, alchimisti e scienziati si sono posti questa domanda, ed è solo di recente (XX secolo) che l'uomo è stato in grado di darsi una risposta esaustiva.
Gli atomisti
[modifica | modifica sorgente]I primi a porsi il quesito su quale fosse l'intima struttura della materia furono i filosofi greci. Leucippo e Democrito (V secolo a.C.) sostenevano che la materia fosse composta da microscopici corpuscoli detti atomi. Questi erano indistruttibili e infatti il nome atomo, dal greco ἄ-τομος (letteralmente senza-pezzi), significa indivisibile. Essi, secondo i due filosofi, sono sempre esistiti e si muovevano, separati dal vuoto, incessantemente; avevano anche forme, pesi e temperature diverse.[1]
La loro teoria tuttavia cozzava con quella di un loro precedente, Anassagora (VI secolo a.C.), il quale sosteneva che la materia fosse divisibile all'infinito: secondo lui, preso un oggetto potevo spezzarlo a metà, in quarti, in decimi, in millesimi e così via all'infinito.
Chi di loro avesse ragione non si saprà fino al XX secolo, e per ora non si vuole certo rovinare al lettore la sorpresa. Comunque le teorie di questi filosofi erano pensieri astratti; erano logici ma non erano provati da alcun esperimento scientifico, e quindi rimasero semplici congetture per più di 25 secoli.
John Dalton
[modifica | modifica sorgente]Dimostrazione della teoria atomica
[modifica | modifica sorgente]Teoria del flogisto
[modifica | modifica sorgente]Note
[modifica | modifica sorgente]- ↑ Bertand Russel, op. cit., pag 83.