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== Le cifre significative e i relativi calcoli ==
* '''Moltiplicazioni e divisioni''': bisogna lavorare con un numero di cifre significative pari al valore che ne ha di meno. È come dire che il valore che ne ha di meno va a "rovinare" la misura. Ad esempio se calcolo l'area di un rettangolo con a = 7,1 cm e b = 3,589 cm, si farà A = a • b = 7,1 • 3,589 = 25,4819 cm² = 25 cm²: ho quindi ridotto il risultato a due cifre significative, poiché 7,1 ne aveva due.
* '''Addizioni e sottrazioni''': il risultato avrà un numero di cifre decimali pari a quello che ne ha di meno. Ad esempio: 4,32 cm + 6 cm = 10.32 cm = 10 cm (il secondo valore non aveva cifre decimali e così deve essere anche il risultato finale).
{{Clear}}
Per capire quanto la misura sia precisa e accurata si va a calcolare l'errore della misura.
{{Colore di sfondo|#feffaa|'''L’errore è lo scarto che esiste tra la misura effettuata e la misura reale di un certa grandezza.'''}}
Nonostante incorrere negli errori di misura sia davvero molto comune è possibile ridurli prestando molta attenzione all’uso degli strumenti di misura. Infatti per ciascuno strumento di misura dobbiamo considerare la '''portata''' e '''sensibilità''' (vedi sopra). In genere minore è la portata, ovvero più piccolo è il valore massimo che si può misurare, maggiore è la sensibilità dello strumento, nel senso che più piccola è l’unità minima in grado di misurare.
Oltre alla portata e alla sensibilità bisogna tenere conto degli '''errori sistematici''' e degli '''errori accidentali'''.
* '''Errori accidentali'''. Come dice la parola stessa, non si possono prevedere e neanche evitare perché sono dovuti a fattori ambientali di cui non si è tenuto conto ma possono essere ridotti ripetendo più volte la stessa misura e facendo poi una media aritmetica dei valori ottenuti. La bontà delle misure, comunque, dipenderà dalla sensibilità dello strumento utilizzato (se lo strumento è poco sensibile, probabilmente l’errore commesso sarà trascurabile) e dalla sua precisione (se lo strumento è molto preciso effettuando più misure queste saranno diverse le une dalle altre). Questi errori <u>{{Colore di sfondo|#feffaa|influenzano soprattutto la precisione della misura}}</u>.
* '''Errori sistematici.''' Questi incidono sulle singole misurazioni, in genere
}} Si classificano in:
** '''Strumentali''': qualora si utilizzano strumenti poco precisi o mal tarati
** '''Ambientali''': come per esempio la presenza di correnti d’aria o di campi magnetici
==== Errore assoluto ====
'''Tutte le misure quindi,''' per i motivi suddetti, a
<big>'''X = X<sub>m</sub> ± 𝛅<sub>x</sub>'''</big>
L’errore assoluto ci permette di individuare un range all’interno del quale si colloca la misura reale.
==== Errore relativo ====
X<sub>m</sub> = valore medio
L’errore relativo non ha unità di misura, è quindi
Anche l’errore relativo è importante perché ci dà un’idea di quanto è buona la misura effettuata e la sua precisione.
in genere si considerano
== Le equivalenze, anche con multipli “estremi” (mega, giga, tera - micro, nano, pico) ==
== La notazione scientifica e gli ordini di grandezza ==
Studiando le scienze ci si troverà spesso ad avere a che fare con numeri molto piccoli (
Per scrivere un numero in notazione scientifica dobbiamo utilizzare le potenze di dieci e convertirlo nella forma
Considera il numero 12300000000 m
# inserisci la
# riscrivi il numero con la virgola riportando
# considera il numero iniziale e conta di quante cifre hai spostato la virgola, ovvero il numero di cifre dopo la virgola (es nel numero 12300000000 ci sono dieci cifre dopo la virgola), perché quello sarà l'esponente del 10
# scrivi il numero nella forma
[[File:Solubilità_diretta_e_inversa.svg|sinistra|miniatura|Solubilità di una sostanza al variare della temperatura]]
* '''Diagramma cartesiano'''. Sicuramente lo conoscerai già, poiché viene utilizzato per
[[File:Istogramma_con_i_3D.png|miniatura|322x322px|Istogramma generico]]
* Anche gli '''istogrammi''' ( chiamati '''ortogrammi''' o '''diagrammi a barre''') dovrebbero esserti abbastanza noti. Questi grafici possono presentare le barre verticali o orizzontali, ovvero dei rettangoli la cui base è uguale per tutti (o l’altezza nel caso di istogramma a barre orizzontali), mentre l’altezza cambia. Questa tipologia di rappresentazione viene utilizzata per rappresentare la frequenza di un determinato fenomeno, per cui maggiore sarà la frequenza tanto più alti (o lunghi nel caso si utilizzino le barre orizzontali) saranno i rettangoli. Per costruire un istogramma bisogna disegnare i due assi e, a seconda che sia verticale o orizzontale, su un asse si riporta il nome del dato e sull’altro la sua frequenza [grafico 1.6.2 - istogramma a barre verticali della frequenza delle temperature
* '''Diagramma a torta'''. Quando studierai la composizione chimica dell’atmosfera terrestre di sicuro ti imbatterai in un ''aerogramma'' o ''diagramma a torta'' in cui
* '''Cartogramma'''. È una
<gallery>
File:Bmi istogramma.png|Indice di massa corporea
== Le formule inverse ==
Sapendo che <math>v=\frac{S}{t} </math> e conoscendo '''''v''''' e '''''S''''', si è in grado di calcolare '''''t'''''
Come tutte le discipline scientifiche anche la chimica, la biologia e le scienze della Terra utilizzano formule per descrivere i vari fenomeni. Sebbene l’insegnante durante la lezione fornisca in genere le formule dirette, è importante che ciascuno studente impari a ricavarsi le formule inverse in modo da non sovraffollare la testa di formule inutili.
==== Esempi ====
* La densità è data dal rapporto tra massa e volume: <math>d=\frac{m}{V} </math> '''.''' se si vuole trovare la massa '''''m''''' posso farlo col metodo matematico, dividendo entrambi i lati per V, oppure col metodo "sposta" e sposto il volume dall'altra parte e da sotto va sopra (moltiplicando la densità) e si ottiene: <math>V\cdot d=m</math> (che ovviamente è uguale a <math>m=V\cdot d</math>)'''.'''
* La forza è data dalla massa per la sua accelerazione: <math>F=m\cdot a </math>. Se devo trovare l'accelerazione posso usare il metodo matematico, dividendo entrambi i lati per m, oppure il metodo "sposta", spostando la massa sotto la forza (era sopra e quindi va sotto). La formula diventa <math>\frac{m}{V} = a</math> che vista al contrario diventa <math>a = \frac{m}{V}</math>.
* '''Esempio di proporzionalità diretta''': una persona che cammina a velocità costante percorre lunghezze che sono direttamente proporzionali al tempo impiegato. Ad esempio se in 1h percorre 5 km, in tre ore verranno percorsi 15 km, in 6h farà 30 km.
* '''Esempio di proporzionalità inversa''': abbiamo un rettangolo che ha la caratteristica di avere l'area costante di
==== La proporzione ====
* se l'incognita è interna (es. C) la formula sarà <math>C = \frac {A \cdot D}{B} </math> che viene anche verbalizzata come "''l'incognita interna è uguale al prodotto degli esterni fratto l'altro interno''".
Il ragionamento logico: se percorro 97 km in 45' allora percorrerò 258 km in x'. (Si noti che viene mantenuto l'ordine logico delle grandezze ''lunghezza : tempo = lunghezza : tempo'') Scriviamo l'espressione matematica. '''97 km : 45' = 258 km : x''''.
Risolviamo (l'incognita è esterna quindi la formula sarà del tipo <math>D = \frac {B \cdot C}{A} </math>) quindi x = (258 km * 45') / 97 km = 120 minuti
== Attività ==
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