Il futuro indicativo si usa per parlare di fatti futuri, ma in piemontese è molto usato anche per esprimere una supposizione o un dubbio:
Avèj pa por: a sarà mach 'l vent
Non avere paura: sarà solo il vento (potrebbe essere solo il vento).
Per la formazione del futuro I si aggiungono le desinenze sotto riportate alla radice del verbo. Nota che la I e la II coniugazione al futuro I sono uguali.
I verbi la cui radice termina con "-g" dolce (bog-é) o "-c" dolce (mac-é) e "-r" (cor-e) aggiugnono una semivocale "ë" per facilitare o rendere chiara la pronuncia. Si ha quindi "bogëraj, bogëras, bogërà, bogëroma, bogëreve, bogëran", "macëraj, macëras, macërà, macëroma, macëreve, macëran" e "corëraj, corëras, corërà, corëroma, corëreve, corëran".
I coniugazione
II coniugazione
III coniugazione
Mi i vard-raj
Mi i discut-raj
Mi i fin-iraj
Ti it vard-ras
Ti it discut-ras
Ti it fin-iras
Chiel a vard-rà
Chiel a discut-rà
Chiel a fin-irà
Noi i vard-roma
Noi i discut-roma
Noi i fin-iroma
Voi i vard-reve
Voi i discut-reve
Voi i fin-ireve
Lor a vard-ran
Lor a discut-ran
Lor a fin-iran
La coniugazione del futuro ha un altro standard, accettato e comunissimo, originario del piemontese orientale, e leggermente più simile al futuro italiano come suono:
I coniugazione
II coniugazione
III coniugazione
Mi i vard-reu
Mi i discut-reu
Mi i fin-ireu
Ti it vard-raj
Ti it discut-raj
Ti it fin-iraj
Chiel a vard-rà
Chiel a discut-rà
Chiel a fin-irà
Noi i vard-roma
Noi i discut-roma
Noi i fin-iroma
Voi i vard-ré
Voi i discut-ré
Voi i fin-iré
Lor a vard-ran
Lor a discut-ran
Lor a fin-iran
Non è difficile sentire dalla stessa persona l'uso alternato di forme della prima e della seconda tabella, dal momento che vengono usate e comprese senza distinzioni rigide.