Piemontese/Verbi/Coniugazione interrogativa

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Coniugazione interrogativa

Vi sono due possibilità di fare l'interrogazione. Una è quella di utilizzare la frase affermativa ed il tono di voce interrogativo, (segnalata per iscritto solo dal punto interrogativo), l'altra, come già accennato, consiste nell'uso dei pronomi personali interrogativi dopo il verbo. Con questi pronomi, che abbiamo già visto a suo tempo, non viene più richiesto il pronome personale verbale prima del verbo, ma può comunque esserci (poco comune).

  • Per i tempi semplici (senza ausiliare), il pronome interrogativo si mette dopo il verbo, ad es cos fas-to? = cosa fai?
  • Per i tempi composti si mette dopo l'ausiliare: cos l'has-to fait? = cosa hai fatto?.

Si nota che con questa forma le desinenze verbali vengono "adattate", mentre le voci dell'indicativo imperfetto e del condizionale presente diventano quelle più arcaiche. Si è visto che il pronome personale interrogativo della seconda persona plurale non viene più usato, e questa voce fa l'interrogazione come in italiano.

Le forme interrogative dei verbi ausiliari possono eliminare la consonante eufonica, in quanto cade la sua funzione, in particolare se la parola precedente termina per consonante.

Si noti che questa coniugazione interrogativa riguarda soltanto il modo indicativo ed il condizionale.

Riportiamo di seguito alcuni esempi, e quindi la completa coniugazione interrogativa per il verbo avèj = avere e per il verbo = fare.. Notiamo che anche la prima persona singolare spesso usa l'interrogazione con solo accento interrogativo, anziché la coniugazione negativa.

Verbo esse = essere, presente indicativo:

son-ne ... ?, ses-to ... ?, é-lo ... ? (anche l'é-lo ... ?), som-ne ... ?, i seve-vo... ?, son-ne ... ? (anche son-lo ... ?)

Verbo esse = essere, imperfetto indicativo:

j'er-ne ... ?, j'erës-to ... ?, j'er-lo ... ? (femm. l'é-la ... ?), j'er-ne ... ?(anche j'erom-ne ... ?), i j'erës-vo ... ?, j'er-ne ... ? (anche j'er-lo ... ?)

Verbo avèj = avere (coniugazione interrogativa completa):

Indicativo

---- Presente Imperfetto Futuro sempl. Passato Trapassato Futuro ant.
1^ pers. sing. (l') hai-ne (l') avij-ne? (l') avrài-ne? (l') hai-ne avù? (l') avìj-ne avù? (l') avrai-ne avù?
2^ pers. sing. (l') has-to (l') aviës-to? (l') avras-to (l') has-to avù? (l') aviës-to avù? (l') avras-to avù?
3^ pers. sing. (l') ha-lo (l') avij-lo? (l') avij-lo? (l') ha-lo avù? (l') avij-o avù? (l') avrà-lo avù?
1^ pers. plur. (l') om-ne? (l') aviom-ne? (l') avrom-ne? (l') om-ne avù? (l') aviom-ne avù? (l') avrom-ne avù?
2^ pers. plur. i l'eve-vo? i l'avìe-vo i l'avreve-vo? i l'eve-vo avù? i l'avìe-vo avù? i l'avreve-vo avù?
3^ pers. plur. (l') han-ne? (l') avij-ne? (l') avran-ne? (l') han-ne avù? (l') avij-ne avu? (l') avran-ne avù?

Condizionale

----- Presente Passato
1^ pers. sing. (l') avrij-ne? (l') avrij-ne avù?
2^ pers. sing. (l') avriës-to? (l') avriës-to avù?
3^ pers. sing. (l') avrij-lo? (l') avrij-lo avù?
1^ pers. plur. (l') avriom-ne? (l') avriom-ne avù?
2^ pers. plur. i l'avrìe-vo? i l'avrìe-vo avù?
3^ pers. plur. (l') avrij-ne (l') avrij-ne avù?

Si nota che per il verbo avere il pronome personale interrogativo della terza persona plurale può anche essere "-lo" oltre che "-ne".

Si nota ancora esplicitamente che la terza persona singolare usa il pronome personale interrogativo "-lo" per il maschile ed il pronome personale interrogativo "-la" per il femminile.

Riportiamo qui sotto questo tipo di coniugazione negativa per il verbo = fare.

Indicativo

---- ---- Presente Imperfetto Futuro sempl. Passato Trapassato Futuro ant.
1^ pers. sing. cosa faccio?, ... etc... còs fass-ne còs fasij-ne? còs farai-ne? còs l'hai-ne fàit? còs i l'avìa fàit? còs l'avrai-ne fàit?
2^ pers. sing. cosa fai?, ... etc... còs fas-to còs fasies-to? còs faràs-to còs l'has-to fàit? còs l'aviës-to fàit? còs l'avras-to fàit?
3^ pers. sing. cosa fà?, ... etc... còs fa-lo còs fasij-lo? còs farà-lo? còs l'ha-lo fàit? còs l'avij-lo fàit? còs l'avrà-lo fàit?
1^ pers. plur. cosa facciamo?, ... etc... còs fom-ne? còs fasiom-ne? còs farom-ne? còs l'om-ne fàit? còs l'aviom-ne fàit? còs l'avrom-ne fàit?
2^ pers. plur. cosa fate?, ... etc... còs i feve-vo? còs i fasìe-vo? còs i fareve-vo còs i l'eve-vo fàit? còs i l'avìe-vo fàit? còs i l'avreve-vo fàit?
3^ pers. plur. cosa fanno?, ... etc... còs fan-ne? còs fasij-ne? còs faran-ne? còs l'han-ne fàit? còs l'avij-ne fàit? còs l'avran-ne fàit?

Condizionale

----- Presente Passato
1^ pers. sing. farìj-ne? (l') avrìj-ne fàit?
2^ pers. sing. fariës-to? avriës-to fàit?
3^ pers. sing. farij-lo? avrij-lo fàit?
1^ pers. plur. fariom-ne? (l') avriom-ne fàit?
2^ pers. plur. i farìe-vo? i (l') avrìe-vo fàit?
3^ pers. plur. farij-ne (l') avrij-ne fàit?

Notiamo che quando l'interrogazione è sostenuta dalle parole cos ... ? = cosa ... ?, chi ... ? = chi ... ?, përchè ... ? = perché ... ?, andova ... ? = dove ... ?, lòn ... ? = quello, cosa ... ? la coniugazione negativa piemontese può essere usata, e viene usata spesso. Se però viene usato, come spesso capita, il rafforzativo che, allora la forma interrogativa di cui sopra non può essere usata e si fa l'interrogazione col tono di voce (graficamente con il punto interrogativo). Pertanto:

  • cosa fai? = còs fas-to? oppure còs ch'it fas? (cos che it fas?)
  • perché è andato? = përchè l'é-lo andait oppure përchè ch'a l'é andàit?
  • cosa vuoi? = lòn ch'it veule? non esiste una corrispondente espressione senza il "che".

Si noti ancora che si dice: còs veus-to? oppure cos it veule?. Da cui si deriva che nella forma interrogativa piemontese la seconda persona singolare del verbo termina sempre per "s".

Concludiamo con quache esempio, che compara le due forme per fare l'interrogazione.

Frase in italiano Interrogazione a "?" solo Interrogazione con pron. pers. interr.
Saresti andato tu al posto mio? - --> It sarìe andait ti a mè pòst? - --> Sariës-to andàit tì a mè pòst?
Faceva caldo a Torino? A fasìa càod a Turin? Fasij-lo càod a Turin?
Entri o stai fuori? It intre ò it ëstas fòra? Intrës-to ò stas-to fòra?
Se lui andasse, andermmo anche noi? Se chiel a andèissa, i andrìo 'dcò noiàutri? Se chiel a andèissa, andrij-lo 'dcò noiàutri?
Quando arriverà, tu sarai uscito? Cand che a rivrà, ti it saras surtì? Cand che a rivrà, ti saras-to surtì?
Entriamo a vedere? I introma a vëdde? Introm-ne a vëdde?

Notiamo che che tra gruppi di consonanti, quando necessario, si introduce una ë eufonica, oppure la "e" si trasforma in "ë", come per (verbo intré = entrare) che fà, ad esempio, ìntrës-to? = entri?

Se vi sono particelle pronominali associate al verbo o la particella locativa, allora non si usa la coniugazione interrogativa se il tempo è semplice (senza ausiliare). È invece possibile usare la coniugazione interrogativa se il tempo è composto (con ausiliare). Ad esempio:

fai questo?; lo fai? = fas-to sòn?; it lo fas?

lo hai finito? glielo hai dato?= l'has-to finìlo? l'has-to dajlo?

Coniugazione negativa

Segue una costruzione diversa rispetto all'italiano. La negazione nen oppure pa viene messa dopo il verbo (per i tempi semplici) o dopo l'ausiliare e prima del participio (per i tempi composti):

Lor a bèivo nen = Loro non bevono; Lor a l'han nen beivù = Loro non hanno bevuto.

Ti it vade pa = Tu non vai, tu non vai mica.

I son pa fòl = non sono mica fesso.

La negazione con ha spesso un valore rafforzato rispetto alla negazione con nen, sebbene come uso locale le due negazioni possano essere anche del tutto intercambiabili.

Si nota che il meccanismo di costruzione della negazione è diverso tanto dall'italiano quanto dal francese. Il piemontese non equivale al francese. Notiamo che la locuzione italiana non ... mica ... in piemontese suppone la negazione con l'uso del solo , senza il nen.

Notiamo la seconda persona singolare dell'imperativo, che in italiano è particolare: va, non andare. In piemontese anche questa persona si comporta in modo regolare: va, va nen.

Nell'infinito e nel gerundio la negazione nen può assumere lo stesso posto che ha in italiano. nen fè, nen fasend = non fare, non facendo, ma può anche rimanere, in modo più corretto, dopo il verbo (in questo caso il gerundio usa la forma terminante in -a). Qualche esempio:

A non fare storie hai solo da guadagnare = a fé nen ëd lande it l'has mach da vagnéje (per le altre particolarità della frase vedere la Sintassi)

  • A non andare ci rimetti = a nen andé it i-i gionte
  • Non facendo la spesa resti senza = fasenda nen la spèisa it reste sensa ma anche fasenda nen la spèisa it reste sensa
  • Non bevendo avrai sete = nen beivend it l'avras sèj ma anche beivend nen it l'avras sèj
  • Nulla cambia per la presenza di particelle pronominali o locative. Esempi:
  • Non te lo dico = i tlo diso nen
  • Non te lo ho detto = i l'hai nen ditlo
  • Non c'é = a-i é nen

Coniugazione interrogativo-negativa

Anche in questo caso vi sono due possibilità: negazione con tono di voce interrogativo, oppure l'associazione della forma interrogativa alla negazione. In questo caso la negazione viene dopo l'interrogazione. La particella negativa assume sempre la posizione dopo il verbo oppure dopo l'ausiliare:

  • it fas-to nen? = non fai? it l'has-to nen fait? = non hai fatto?
  • j'erës-to pa andàit? = non eri andato?
  • introm-ne nen? = non entriamo?

Nel caso in cui non sia usata la forma interrogativa piemontese, la forma negativa è ancora quella vista sopra, e si ha:

  • i veule nen andé? = non volete andare?
  • i l'eve nen vorsù andé = non avete voluto andare?

Quindi si fa la solita negazione, pronunciata con voce interrogativa.

Nella forma interrogativo-negativa le differenze tra nen e diventano ancora più labili, o scompaiono del tutto."non sei andato? = ses-to pà andàit? = ses-to nen andàit?".

Anche in questo caso la presenza di particelle pronominali non facilita l'uso della coniugazione interrogativa piemontese, che risulterebbe macchinosa, nei tempi semplici (senza ausiliare), mentre questo è possibile nei tempi composti (con ausiliare):

Esempio:

  • it lo fas nen? = non lo fai? (la forma "lo fas-to nen?" sarebbe, come minimo, inusuale).
  • l'has-to nen dajlo? = non glelo hai dato?