Piemontese/Gerundio

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Gerundio[modifica]

Il gerundio ha due forme: una semplice e l’altra composta.

Il gerundio semplice indica un’azione contemporanea a quella del verbo della preposizione principale. Il gerundio semplice dei verbi regolari si forma aggiungendo al tema verbale le desinenze:

-and(a) per i verbi in (es. pensand, pensanda)

-end(a) per i verbi in -e (es. sentend, sentenda)

-iend(a) per i verbi in -i (es. capiend, capienda)

In genere si può premettere la preposizione an al gerundio semplice, e aggiungere anche una a alla d finale, se la parola che segue comincia con una consonante. (Es. andasend për bolé i l’oma trovà… an fasend coma ch’i l’hai mostrate mi, it ësbalie nen… an lesend ël giornal).

In genere, i verbi irregolar all’imperfetto indicativo lo sono pure al gerundio dove conservano la stessa anomalia nel tema. Esempi:

fé - fasìa - fasend (an fasend atesion as ësbalia ‘d meno)

vnì - vnisìa - vnisend (an ëvnisend a Turin u l’oma forà na gòma).

dé - dasìa - dasend

Posposto al verbo sté oppure andé il gerundio semplice forma un’azione in progresso. Es. i stagh ëstudiand (sto studiando), a stasìa travajand (stava lavorando), sò stat a va pegiorand (il suo stato va peggiorando); ël malumur ëd la popolassion a andasìa chërsend).

Quando il gerundio è accompagnato da un soggetto, anche se pronome, in genere questo segue il verbo. Es. rivand chila, tuti a saran content (arrivando lei, tutti saranno contenti); essendje ti le còse a cambieranno (essendoci te le cose cambieranno).

Valore nominale del gerundio. Il gerundio può essere usato con valore nominale. Oltre alle unità lessicali come: agenda, merenda, educanda, mudande, sono considerate nomi, ma che un tempo erano participi futuri passivi latini, come i termini reverend, laureand. Allo stesso modo il gerundio può avere un valore aggettivale; es. ël reverend parco; a son ëd laureand an meini-a.

Il gerundio composto si forma premettendo il gerundio semplice dell’ausiliare esse o avèj al participio passato del verbo in questione. Es. avend pensà, avend sentù, essend partì/a.