Costigiola/Fico

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Fico comune - illustrazione

Il fico (Ficus carica) è un albero dei climi subtropicali temperati, appartenente alla famiglia delle Moraceae. Rappresenta la specie più nordica del genere Ficus e produce il frutto detto comunemente fico. Testimonianze della sua coltivazione si hanno già nelle prime civiltà agricole di Palestina (è citato anche nel Vangelo) ed Egitto, da cui si diffuse successivamente in tutto il bacino del Mar Mediterraneo.

Il fico gradisce climi caldi non umidi, si adatta a qualunque tipo di terreno purché sciolto e ben drenato, non tollera a lungo temperature inferiori ai -10, -12 °C. Non è raro incontrare piante di fico sorte su vecchi muri o nelle pareti dei pozzi.

Come posso riconoscere questa pianta?[modifica]

Il grande fico vicino alla base di Costigiola
Particolare del fico in primavera

Il tipo di foglia e il portamento della pianta soo inconfondibili.

La specie ha due forme botaniche che semplicisticamente possono essere definite come piante maschio e piante femmina, dato che la prima (pianta maschio, o caprifico) costituisce l'individuo che produce il polline con frutti non commestibili, mentre la seconda o fico vero (pianta femmina che produce frutti commestibili) produce i semi contenuti nei frutti. La distinzione botanica è molto più complessa: se vuoi approfondire e comprendere i meccanismi di impollinazione e fruttificazione, vai alla pagina di Wikipedia.

Il fico è un albero dal tronco corto e ramoso che può raggiungere altezze di 6–10 m; la corteccia è finemente rugosa e di colore grigio-cenerino; la linfa è di un bianco latte; i rami sono ricchi di midollo con gemme terminali acuminate coperte da due squame verdi, o brunastre.

Le foglie sono grandi, scabre, oblunghe a 3-5 grandi lobi, di colore verde scuro sulla parte superiore, più chiare ed ugualmente scabre sulla parte inferiore.

Quello che comunemente viene ritenuto il frutto del fico è in realtà una grossa infruttescenza carnosa, piriforme, ricca di zuccheri a maturità, detta siconio, di colore variabile dal verde al rossiccio fino al bluastro-violaceo, cava, all'interno della quale sono racchiusi i fiori unisessuali, piccolissimi; una piccola apertura apicale, detta ostiolo, consente l'entrata degli imenotteri pronubi; i veri frutti, che si sviluppano all'interno dell'infiorescenza, (che diventa perciò una infruttescenza) sono numerosissimi piccoli acheni. La polpa che circonda i piccoli acheni è succulenta e dolce, e costituisce la parte commestibile.

Il fico ha, annualmente, due distinte fruttificazioni:

  • i fioroni, che si formano da gemme dell'autunno precedente e maturano alla fine della primavera o all'inizio dell'estate
  • i fichi o forniti, che si formano da gemme in primavera e maturano alla fine dell'estate dello stesso anno.

Esistono varietà che producono solo fioroni, altre che producono solo forniti, altre che producono entrambe, (di norma con una delle due fruttificazioni di maggior rilievo come qualità o quantità ed una seconda di rilievo minore)

Attenzione, però[modifica]

Tutte le parti del fico, ma soprattutto il lattice e le foglie, sono urticanti e irritano pelle e mucose. È diffusa la credenza che il lattice del fico aiuti ad abbronzarsi. L'applicazione di lattice di fico sulla pelle e successiva esposizione di questa alla luce solare intensa comporta invece lesioni ed ustioni, anche gravi. La sensibilizzazione è enfatizzata dal calore e dalla esposizione ai raggi ultravioletti, soprattutto in soggetti predisposti; è invece limitata da semplice risciacquo con acqua e permanenza lontano dall'irraggiamento solare, anche indiretto, per qualche ora.

Oltre a consumare i frutti freschi o essiccati, il lattice di foglie e rametti di fico sono stati usati in passato per far cagliare il latte, nella produzione di formaggi artigianali.

I frutti freschi, assunti in quantità, hanno un effetto lassativo. Il lattice che sgorga dai tagli su frutti immaturi, parti verdi e giovani rametti contiene amilasi e proteasi; per la sua azione caustica e proteolitica un tempo veniva utilizzato per eliminare calli e verruche.

Dove la posso trovare a Costigiola?[modifica]

Due alberi li trovi davanti al lato sud della base, altri lungo il percorso della fontana.

Inverno[modifica]

Primavera[modifica]

Estate[modifica]

Settembre è il momento della raccolta dei fichi, frutti molto gustosi e altamente energetici. Sono ricchi di vitamine A e B, proteine, zuccheri e sali minerali (potassio, magnesio, calcio).

Li puoi mangiare crudi. Se non li mangi subito, conservali in frigo e per non più di tre giorni, altrimenti inacidiscono; prima di consumarli, però, lasciali un'ora fuori del frigo, saranno più gustosi.

Oppure prepara una buona marmellata, che utilizzerai più avanti per confezionare dolci (crostate, cornetti ...) o per mangiarla con il pane o con il formaggio.

Autunno[modifica]

Riferimenti[modifica]

Piante presenti a Costigiola

Alberi: Acero campestre (Opio) · Bagolaro · Biancospino · Carpino bianco (Càrpane) · Carpino nero (Carpanéa) · Ciliegio · Ciliegio canino · Corniolo · Fico · Gelso (Moraro) · Ligustro · Nocciòlo · Olivo · Olmo campestre · Orniello · Pruno selvatico · Robinia (Cassia) · Rovere · Roverella
Arbusti: Dondolino · Edera · Pungitopo · Rosa canina (Stropacu'i) · Rovo (Russa) · Scotano · Vitalba, Clematide (Visoni)
Erbe: Acetosa · Aglio orsino · Anemone · Anemone di bosco · Anemone gialla · Anemone fegatella (Erba Trinità) · Camomilla · Colombina cava (Ga'éti) · Ciclamino · Dente di cane · Elleboro verde · Falsa ortica (Ciuci) · Fragola · Geranio selvatico · Latte di gallina · Malva · Piantaggine · Pimpinella · Polmonaria · Pratolina · Primula · Salvia dei prati · Scilla · Stellaria garofanina · Tamaro (Tanoni) · Tarassaco, Dente di leone, Soffione (Pissacàn) · Vedovelle celesti · Vedovina · Veronica · Viola
Muschi e licheni