Costigiola/Rovo
Il rovo (Rubus fruticosus), in dialetto vicentino le russe (al plurale), è una pianta spinosa, appartenente alla famiglia delle Rosaceae, diffusa in tutta Italia, infestante in quanto tende a diffondersi rapidamente: si sradica con difficoltà, né il taglio né l'incendio risultano efficaci, anche gli erbicidi danno scarsi risultati. Ama il sole e tollera poco l'ombra degli altri alberi, perciò si trova ai margini dei boschi e lungo i sentieri – dove spesso forma delle vere barriere intransitabili - nelle siepi e nelle macchie.
Specialmente in associazione con la vitalba, il rovo può creare dei grovigli inestricabili spesso a danno degli alberi che vengono aggrediti e soffocati, una situazione che quasi sempre segnala il degrado del bosco.
Come posso riconoscere questa pianta?
[modifica | modifica sorgente]Dalle spine, presenti dappertutto: sui tralci e persino sotto le foglie
Il rovo ha rami, striscianti o eretti, lungi da 20 cm. a 3 m. e anche più, muniti di molte spine curve. Come tutte le Rosacee, le sue foglie sono formate da 3/5/7 foglioline dentate, picciolate, biancastre sulla pagina inferiore, solitamente glabre in quella superiore.
In maggio-giugno su alcune piante sbocciano i fiori, biancastri o rosati, costituiti da cinque petali e da molti stami; su queste piante troverai le more.
Come viene utilizzata?
[modifica | modifica sorgente]I contadini talora utilizzavano la pianta per delimitare le proprietà e difendere i campi dagli animali al pascolo.
Alcuni uccelli fanno il loro nido in mezzo ai rovi, che con le loro spine li difendono dai predatori.
Dai fiori del rovo le api succhiano il nettare, con cui producono il miele.
- Nella farmacologia popolare
Il decotto delle foglie di rovo era considerato un efficace astringente; veniva anche usato usare come lozione per il viso o per gargarismi contro le malattie della bocca.
La medicina popolare utilizzava l'infuso di rovo per la cura del diabete
Dove la posso trovare a Costigiola?
[modifica | modifica sorgente]Un po' dappertutto; i punti più evidenti sono i tratti a nord-est del Percorso del prato superiore - dove forma una barriera che impedisce l'accesso al bosco - e del Percorso della fontana - dove impedisce di avvicinarsi alla parete rocciosa.
Inverno
[modifica | modifica sorgente]Primavera
[modifica | modifica sorgente]Già verso la fine dell'inverno il rovo allunga i suoi tralci in mezzo all'erba secca per conquistare il prato.
Usa:
- I germogli primaverili sono ottimi lessati (solo una scottatura) e consumati con olio, sale e limone, così come molte altre erbe selvatiche primaverili.
- I germogli, colti quando il sole è alto, lavati e lasciati a macerare in una brocca di acqua fredda tutta la notte, danno una deliziosa e aromatica acqua depurativa, tradizionalmente usata per favorire la digestione e depurare l'organismo dalle tossine accumulate durante l'inverno.
- Puoi usare le prime foglie, dopo averle raccolte ed essiccate all’ombra, per preparare un infuso, cioè un the molto aromatico.
Estate
[modifica | modifica sorgente]Agosto-settembre. E’ il momento di raccogliere le more: oltre ad assere gustose, essehanno discrete proprietà nutrizionali e contengono le vitamine C e A.
Le puoi mangiare fresche o usarle come guarnizione di dolci, yogurt e gelati, oppure per preparare marmellate e gelatine, oppure bevande come sciroppi, vino e acquavite (ratafià).
Autunno
[modifica | modifica sorgente]Riferimenti
[modifica | modifica sorgente]- Wikipedia contiene una voce su Costigiola/Rovo
Piante presenti a Costigiola
Alberi:
Acero campestre (Opio) · Bagolaro · Biancospino · Carpino bianco (Càrpane) · Carpino nero (Carpanéa) · Ciliegio · Ciliegio canino · Corniolo · Fico · Gelso (Moraro) · Ligustro · Nocciòlo · Olivo · Olmo campestre · Orniello · Pruno selvatico · Robinia (Cassia) · Rovere · Roverella |