Latino/Seconda declinazione
Alla seconda declinazione appartengono sostantivi maschili, femminili e neutri con il tema in -o.
Declinazione
[modifica | modifica sorgente]Maschili e femminili in -us
[modifica | modifica sorgente]I sostantivi maschili e femminili che al nominativo singolare escono in -us hanno la stessa flessione; il vocativo sing. ed il nominativo sing. non coincidono, come accade, invece, per tutte le altre declinazioni latine in cui le uscite dei due casi sono sempre simili; nell'esempio, lupus, i, lupo (maschile):
Caso | Singolare | Plurale |
---|---|---|
Nominativo | lupŭs | lupī |
Genitivo | lupī | lupōrum |
Dativo | lupō | lupīs |
Accusativo | lupŭm | lupōs |
Vocativo | lupĕ | lupī |
Ablativo | lupō | lupīs |
Ci sono poi, tre nomi che sono neutri, ma che hanno le uscite dei casi retti (nominativo, accusativo e vocativo) in -us. Stiamo parlando di virus,-i (veleno); pelagus,-i (mare) e vulgus,-i (volgo). Per il plurale, questi nomi utilizzano altri sostantivi della terza declinazione.
Maschili in -er
[modifica | modifica sorgente]Un gruppo di sostantivi solo maschili ha il nominativo singolare uscente in -er: essi seguono la stessa flessione dei sostantivi in -us tranne che per il vocativo singolare, che in questo caso è uguale al nominativo. Una parte di questi sostantivi mantiene la e del nominativo per tutta la declinazione (es. puer, pueri = fanciullo); un'altra parte, invece, la perde, ed è il gruppo più numeroso ( es. aper, apri = cinghiale)
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Neutri in -um
[modifica | modifica sorgente]I sostantivi neutri hanno il nominativo in -um; bisogna ricordare che, come accade per tutti i sostantivi neutri di tutte le declinazioni, hanno i tre casi diretti (nominativo, accusativo e vocativo) con uscite simili sia nel singolare che nel plurale; per gli altri casi la flessione è identica a quella dei sostantivi femminili e maschili.
Caso | Singolare | Plurale |
---|---|---|
Nominativo | bellŭm | bellă |
Genitivo | bellī | bellōrum |
Dativo | bellō | bellīs |
Accusativo | bellŭm | bellă |
Vocativo | bellum | bellă |
Ablativo | bellō | bellīs |
Vir
[modifica | modifica sorgente]Alla seconda declinazione appartiene anche un sostantivo, l'unico assieme ai suoi composti, con il nominativo singolare in -ir, vir, viri = l'uomo, la cui flessione è identica a quella dei sostantivi in -er:
Caso | Singolare | Plurale |
---|---|---|
Nominativo | vir | viri |
Genitivo | viri | virorum |
Dativo | viro | viris |
Accusativo | virum | viros |
Vocativo | vir | viri |
Ablativo | viro | viris |
Particolarità
[modifica | modifica sorgente]Anche nella seconda declinazione vi sono delle particolarità che riguardano sia i casi sia il numero.
Particolarità dei casi
[modifica | modifica sorgente]- Genitivo singolare
- alcuni sostantivi che escono in -ius o in -ium possono avere oltre che la normale uscita in -ii anche un'uscita in -i (forma contratta).
- Vocativo singolare
- i nomi propri che al nominativo singolare escono in -ius ed i sostantivi filius, genius, oltre all'aggettivo possessivo meus invece della regolare uscita in -e presentano una uscita in -i (tranne Darius che esce regolarmente in -e, Darie).
- Genitivo plurale
- può essere in -um, invece che in -orum, in vir ed i suoi composti, nei nomi di monete o misure, nei nomi di popolo, ed altri sostantivi:
- vir, virum (o virorum)
- liberi, liberum (o liberorum)
- deus, deum (o deorum)
- Danai, Danaum (o Danaorum)
- faber, fabrum (o fabrorum).
Particolarità del numero
[modifica | modifica sorgente]Vi sono dei singularia tantum come:
- aurum, i, (l'oro),
- argentum, i, (l'argento),
- pontus, i, (il mare);
e dei pluralia tantum come:
- Argi, -orum ( Argo),
- Delphi, -orum (Delfi),
- liberi, -orum (i figli),
- spolia, -orum (il bottino/le spoglie),
- Superi, -orum (gli dèi Superni),
- Inferi, -orum (gli dèi Inferi).
Il sostantivo locus -i (luogo) presenta due plurali diversi per genere e per significato:
loci-locorum m. (i passi di un libro)
loca-locorum n. (i luoghi)
Origini
[modifica | modifica sorgente]- Nominativo singolare: poiché il tema di tutti i sostantivi di seconda era in -o, si aveva il nom. in -os, divenuto per oscuramento -us. Stesso discorso vale per i sostantivi in -er, che avendo originariamente il tema in -ro, nominativo -ros, con la caduta di -os finale sono divenuti in -er. Taluni si sono trasformati in -rus.
- Genitivo singolare: già all'origine così, non ha subito trasformazioni.
- Dativo singolare: era in -oi.
- Accusativo singolare: era in -om, poi trasformatosi in -um per oscuramento.
- Vocativo singolare: era uguale al puro tema, con apofonia vocalica qualitativa (alternanza o/e).
- Ablativo singolare: era in -od ed ha subito la caduta della dentale finale di parola.
- Nominativo plurale: Inizialmente in -oi, poi -ei, poi, ancora, contraendosi, è diventato -i, ma non per i sostantivi in -ius, che, non contraendo, sono rimasti in -ii.
- Genitivo plurale: usciva in -om, ma si è trasformato in -orum per analogia con la 1^ declinazione.
- Accusativo plurale: usciva in -ons, ma ha subito la caduta della nasale.