Vai al contenuto

Latino/Supino

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.
Indice del libro

Il supino latino è un nome verbale della quarta declinazione (dal tema -u).

Presenta solo due forme:

  • un accusativo (di direzione) in -um (impropriamente detto "supino attivo"),
  • un ablativo (di limitazione) in (impropriamente detto "supino passivo").

Il supino attivo costituisce, se presente, la quarta voce del paradigma. Ad esempio nel verbo agō, agis, ēgī, actum, agĕre il supino in -um è "actum".

Il supino passivo si ottiene aggiungendo la desinenza al tema del supino (es. actū).

Uso e traduzione

[modifica | modifica sorgente]

Il supino in -um ha un valore di direzione o fine di un movimento (è infatti un accusativo). Si trova quindi nelle proposizioni che contengono verbi di moto con funzione finale e va quindi tradotto con una proposizione finale implicita:

Cōnsul īvit Rōmam dictum hoc Cloeliae: Il console venne a Roma per dire ciò a Clelia
Brūtus ad Senātum vēnit Caesarem occīsum: Bruto venne in Senato per uccidere Cesare

Il supino in è proprio dei verbi transitivi attivi e deponenti, per i quali è una delle due eccezioni della coniugazione che hanno forma passiva con significato passivo (l'altra eccezione è il gerundivo); ha una funzione di ablativo di limitazione usato spesso in relazione ad aggettivi come facilis, difficilis, horribilis:

Facilis dictū: facile a dirsi, da dire
Difficilis actū: difficile a farsi, da fare
Horribilis vīsū: orribile a vedersi, da vedere