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Ridere per ridere/Aspetti interpersonali

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Contadino che ride, di David Teniers il Giovane (1630)

Aspetti interpersonali dell'umorismo nella salute mentale

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Per approfondire, vedi Attachment theory.

Come abbiamo visto nello sviluppare questo wikilibro, l'umorismo tipicamente si manifesta nel contesto dell'interazione sociale. Fino a tempi recenti, tuttavia, come in altri settori della psicologia dell'umorismo, gran parte della ricerca sull'umorismo e sulla salute mentale tendeva a ignorare la sua natura intrinsecamente sociale. Considerare l'umorismo come una forma di interazione interpersonale ci permette di pensare a come esso possa contribuire alle relazioni sociali, che a loro volta possono avere un impatto sulla salute psicologica dell'individuo.

Numerose ricerche indicano che le relazioni sociali hanno una profonda influenza sul livello di felicità e sul benessere psicologico generale (per una rassegna, cfr. Berscheid e Reis, 1998). Riassumendo la ricerca in quest'area, Harry Reis (2001) ha affermato che "there is widespread evidence that socially involved persons are happier, healthier, and live longer than socially isolated persons do" (p. 58). Ad esempio, le persone sposate, in media, tendono ad avere una salute mentale e fisica migliore rispetto alle persone non sposate. La ricerca ha anche dimostrato che le persone con migliori abilità sociali, che consentono loro di formare relazioni strette e soddisfacenti, hanno meno probabilità di sperimentare depressione, disturbi d’ansia e altre forme di malessere psicologico (Segrin, 2000). Relazioni significative con gli altri sono importanti anche per fornire supporto sociale, che può proteggere l'individuo dagli effetti negativi dello stress (Berscheid e Reis, 1998). D'altro canto, numerose ricerche dimostrano che la solitudine è legata all'infelicità e a una serie di problemi mentali e fisici (Berscheid e Reis, 1998).

L'importanza della connessione sociale per il benessere ha probabilmente una base biologica. Gli psicologi evoluzionisti considerano le relazioni sociali come uno dei fattori più importanti responsabili della sopravvivenza della specie umana (D. M. Buss e Kenrick, 1998). Il significato evolutivo delle relazioni strette è enfatizzato anche dalla teoria dell'attaccamento (Bowlby, 1982), che suggerisce che la capacità di formare attaccamenti interpersonali sicuri ha origine nella relazione tra i bambini e i loro caregiver, e continua a svolgere un ruolo importante nelle relazioni strette e nella capacità di regolare le emozioni durante tutta la vita.

Alla luce delle funzioni sociali dell'umorismo discusse in precedenza in questo libro, sembra ragionevole proporre che l'umorismo possa svolgere un ruolo nell'avvio e nel mantenimento di relazioni sociali soddisfacenti e durature, come quelle con amici intimi, coniugi e colleghi di lavoro (Shiota et al., 2004). Queste relazioni, a loro volta, possono contribuire in modo positivo al livello di salute mentale dell'individuo. Oltre a migliorare il godimento della relazione da parte dei partner attraverso interazioni giocose, l'uso socialmente esperto dell'umorismo può aiutare ad affrontare e risolvere le difficoltà e facilitare la risoluzione dei conflitti che inevitabilmente si verificano in tutte le relazioni.

Inoltre, l'umorismo condiviso dai partner durante i periodi di stress della vita può essere un modo importante per aiutarsi a vicenda ad affrontare la situazione. Pertanto, le interazioni umoristiche tra i partner possono essere un modo per regolare le emozioni, aumentare il divertimento positivo e ridurre i sentimenti di angoscia originati all'interno o all'esterno della relazione stessa. D'altra parte, usi disadattivi dell'umorismo, come la presa in giro aggressiva o l'umorismo autodistruttivo, possono avere effetti dannosi sulle relazioni. In particolare, gli individui che utilizzano l'umorismo in questi modi malsani possono avere difficoltà ad avviare e mantenere relazioni strette, con relative conseguenze negative per il benessere.

Umorismo come facilitatore di relazioni sane

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Alcuni studi correlazionali hanno esaminato le associazioni tra le misure dei tratti dell'umorismo e diverse variabili rilevanti per le relazioni personali. Ad esempio, è stato scoperto che le scale dell'umorismo self-report sono correlate positivamente con le misure di intimità (Hampes, 1992, 1994), empatia (Hampes, 2001), assertività sociale (Bell et al., 1986) e fiducia interpersonale (Hampes, 1999). Come notato nel Capitolo 5, gli studi sulle coppie di fatto e copie sposate hanno dimostrato che gli individui che percepiscono il proprio partner come dotato di un buon senso dell'umorismo tendono ad essere più soddisfatti della propria relazione, rispetto a coloro che vedono il proprio partner come meno divertente (Rust e Goldstein, 1989; Ziv e Gadish, 1989). Inoltre, le persone felicemente sposate spesso attribuiscono la loro soddisfazione coniugale, almeno in parte, all'umorismo che condividono con il proprio coniuge (Lauer et al., 1990; Ziv, 1988a). I ricercatori che hanno osservato gli stili di interazione tra i coniugi sposati durante le discussioni sui problemi del loro matrimonio hanno scoperto che i coniugi che sono più soddisfatti del loro matrimonio, rispetto a quelli che sono sposati infelicemente, mostrano livelli più alti di umorismo e risate, e più risate ricambiate durante queste discussioni (Carstensen et al., 1995; Gottman, 1994).

Tuttavia, ci sono anche prove che l'umorismo possa svolgere un ruolo sia negativo che positivo nelle relazioni intime, in particolare negli uomini. Lefcourt e Martin hanno scoperto che, tra le donne, i punteggi del CHS erano correlati positivamente con la soddisfazione coniugale e l'impegno positivo in una discussione problematica tra coniugi, mentre per gli uomini punteggi CHS più alti erano associati a una minore soddisfazione coniugale e a una maggiore distruttività (affetti negativi e negatività verbale) durante la discussione (Lefcourt e Martin, 1986). Uno studio sulle coppie appena sposate (descritto nel Capitolo 5) ha rilevato che una maggiore espressione di umorismo da parte dei mariti durante una discussione problematica, se accompagnata da livelli più elevati di importanti eventi stressanti nella vita della coppia, prevedeva una maggiore probabilità che le coppie venissero separate o divorziate 18 mesi dopo (Cohan e Bradbury, 1997). Gli autori hanno suggerito che l'uso dell'umorismo da parte dei mariti durante i periodi di stress può essere un modo per loro di far deviare temporaneamente i problemi ed evitare l'ansia associata al parlarne, ma senza affrontarli attivamente e risolverli. Pertanto, l'umorismo espresso dal marito nel contesto di un forte stress esistenziale potrebbe essere associato a un minore disagio nel breve termine ma non alla stabilità coniugale a lungo termine.

La possibilità di effetti negativi come anche positivi dell'umorismo nelle relazioni è coerente con la nostra discussione in questo Capitolo. È solo di recente, tuttavia, che i ricercatori hanno iniziato ad affrontare questi problemi nel contesto delle relazioni, tentando di identificare forme di umorismo negative e positive. In uno studio qualitativo sulle relazioni di coppia, ad esempio, Amy Bippus (2000b) ha tracciato una distinzione tra l'umorismo che ha una funzione di legame e tipi più negativi, come l'umorismo crudele, inappropriato e prepotente che può essere dannoso per la relazione. Inoltre, il Relational Humor Inventory recentemente sviluppato, progettato per studiare l'umorismo nelle relazioni intime, contiene scale separate per valutare gli usi positivi, negativi e strumentali dell'umorismo da parte di ciascun partner (de Koning e Weiss, 2002). I dati preliminari indicano che queste diverse scale sono associate in modo differenziale ai livelli di soddisfazione relazionale dei coniugi.

Alcuni studi recenti hanno utilizzato l'HSQ anche per esaminare le associazioni tra questi stili di umorismo potenzialmente sani e malsani e le variabili che hanno a che fare con le relazioni intime. Ad esempio, negli studi iniziali con l'HSQ (R. A. Martin et al., 2003), si è appurato che gli individui con punteggi più alti nell'umorismo affiliativo e punteggi più bassi nell'umorismo autodistruttivo tendevano a riportare livelli più elevati di intimità nelle loro relazioni intime. Inoltre, l'umorismo auto-migliorante era correlato positivamente al grado in cui i partecipanti si sentivano soddisfatti del supporto sociale fornito dai loro amici, mentre l'umorismo autodistruttivo era correlato negativamente con questa variabile.

Martin e Dutrizac hanno scoperto che punteggi più alti di umorismo affiliativo e di auto-miglioramento erano associati a livelli più bassi di solitudine e ansia interpersonale, mentre un umorismo autodistruttivo più elevato era correlato a livelli più alti di questi sentimenti negativi (R. A. Martin e Dutrizac, 2004). Alcuni studi hanno anche esaminato le associazioni tra le scale HSQ e le misure relative all'attaccamento. In uno studio su studenti universitari libanesi, Martin e Kazarian hanno scoperto che i partecipanti con punteggi più alti nella scala dell'umorismo autodistruttivo avevano una probabilità significativamente maggiore di riportare un attaccamento ansioso nelle loro relazioni con gli amici intimi (Kazarian e Martin, 2004). D'altro canto, quelli con punteggi più alti di umorismo affiliativo avevano significativamente meno probabilità di riportare stili di attaccamento evitanti.

Similmente, nel loro studio sugli studenti delle scuole superiori e universitari belgi, Saroglou e Scariot (2002) hanno riportato una correlazione tra umorismo autodistruttivo e attaccamento insicuro nelle relazioni dei partecipanti sia con i loro amici che con le loro madri. L’umorismo autodistruttivo era anche associato a modelli del sé più paurosi-evitanti e ansiosi-ambivalenti. Nel complesso, questi risultati indicano che l'umorismo affiliativo e di auto-miglioramento sono associati a una varietà di indicatori relazionali positivi, mentre l'umorismo autodistruttivo è particolarmente correlato alle esperienze più negative delle relazioni in generale.

Altri studi hanno esaminato le associazioni tra gli stili umoristici sull'HSQ e la soddisfazione dei partecipanti per relazioni specifiche. Come parte della sua tesi di dottorato, Patricia Doris (2004) ha chiesto agli studenti universitari che avevano una relazione di coppia di valutare il proprio stile di umorismo e quello dei loro partner utilizzando l'HSQ, nonché la loro soddisfazione per la relazione. Si è scoperto che le autovalutazioni e le valutazioni dei partner sull'umorismo affiliativo e di auto-miglioramento erano associate a una maggiore soddisfazione relazionale. D'altra parte, un maggiore uso dell'umorismo aggressivo in se stessi o nel proprio partner era associato a una maggiore insoddisfazione per la relazione di coppia.

Parimenti, in uno studio sull'umorismo nell'avvio e nel mantenimento di amicizie delle stesso sesso tra studenti universitari, un'altra studentessa dottorale, Jennie Ward (2004), ha scoperto che gli individui che si impegnavano in un umorismo più affiliativo e meno aggressivo venivano valutati dai loro amici come più piacevoli nell'interagire con loro e soddisfando funzioni di amicizia più positive, come la compagnia, l'intimità, la sicurezza emotiva e l'affetto. Questi studi suggeriscono che l'uso dell'umorismo affiliativo e (in misura minore) di auto-miglioramento può essere benefico per la soddisfazione della relazione, mentre l'umorismo aggressivo in entrambi i partner sembra essere particolarmente associato all'insoddisfazione della relazione.

Queste correlazioni differenziali tra le scale HSQ e la soddisfazione nelle relazioni intime suggeriscono che gli stili di umorismo sani possono essere visti come un tipo di competenza sociale, mentre gli stili di umorismo malsani possono essere correlati a deficit di abilità sociali. Per verificare questa ipotesi, Jeremy Yip e R. A. Martin hanno esaminato l'HSQ, così come la forma dei tratti dell'STCI, in relazione alle sottoscale dell’Interpersonal Competence Questionnaire (ICQ) (Buhrmester et al., 1988), una misura del grado in cui i partecipanti percepiscono di possedere varie abilità sociali necessarie per avviare e mantenere relazioni soddisfacenti (Yip e Martin, 2019). I risultati hanno mostrato che punteggi più alti nell'umorismo affiliativo e di auto-miglioramento e nell'allegria dei tratti erano associati a maggiori abilità riportate sia nell'avviare relazioni (ad esempio, "Finding and suggesting things to do with new people whom you find interesting and attractive") sia nella rivelazione/confidenza personale (ad esempio, "Confiding in a new friend and letting her or him see your softer, more sensitive side").

Al contrario, un maggiore uso dell'umorismo aggressivo era correlato a minori capacità riferite sia nel fornire supporto emotivo (ad esempio, “Helping a close companion cope with family or roommate problems”) sia nella gestione dei conflitti (ad esempio, “When angry at a companion, being able to accept that he or she has a valid point of view even if you don't agree with that view"), mentre il tratto allegria era associato positivamente con entrambe queste abilità. Infine, un maggiore uso dell'umorismo autodistruttivo è stato associato a una minore capacità di impegnarsi in affermazioni negative (ad esempio, "Telling a companion you don't like a certain way she or he has been treating you").

Modelli simili di correlazioni tra HSQ e ICQ sono stati riportati anche da Nicholas Kuiper e dai suoi colleghi (2004). Nel complesso, questi risultati forniscono supporto all'idea che le forme positive di umorismo possono essere viste come un tipo di abilità sociale, mentre l'umorismo aggressivo e autodistruttivo può essere considerato un deficit di abilità sociali. Questi risultati di correlazione devono essere seguiti da ulteriori ricerche che esplorino più in dettaglio i modi appropriati e inappropriati in cui l'umorismo viene effettivamente utilizzato in ciascuno di questi ambiti di abilità sociali.

Gli studi discussi finora hanno esaminato le correlazioni tra le scale dell'umorismo e le valutazioni complessive della soddisfazione relazionale. Questo approccio alla misurazione della soddisfazione richiede ai partecipanti di fare generalizzazioni su un gran numero di interazioni con un'altra persona che hanno avuto luogo in un lungo periodo di tempo e di riassumere questo processo complesso in un'unica valutazione. Per ottenere valutazioni più orientate al processo e prossimali della qualità delle interazioni sociali, due studi recenti hanno utilizzato metodi di diario quotidiano, ottenendo valutazioni ripetute delle esperienze positive e negative dei partecipanti con le interazioni sociali quotidiane così come si sono verificate per un periodo di diverse settimane.

John Nezlek e Peter Derks (2001) hanno chiesto ai partecipanti di tenere un registro giornaliero ogni giorno per due settimane, registrando tutte le loro interazioni sociali della durata di più di 10 minuti e valutando ciascuna per divertimento, livello di intimità e sentimenti di fiducia in se stessi. Utilizzando HLM per analizzare i dati, i ricercatori hanno scoperto che i partecipanti con punteggi più alti nella Coping Humor Scale valutavano le loro interazioni sociali quotidiane come più soddisfacenti e riferivano anche di provare maggiore fiducia in se stessi durante queste interazioni. Tuttavia, l'umorismo coping non era correlato al numero totale di persone con cui interagiva ogni giorno o all'intimità percepita delle interazioni. Gli autori hanno suggerito che le persone che usano l'umorismo per affrontare situazioni possono essere più piacevoli con cui stare, fornendo agli altri forme di supporto più positive attraverso il loro umorismo, con conseguente maggiore divertimento ed efficacia nelle interazioni.

Nell'altro studio di questo tipo, Gwen Dutrizac e R. A. Martin hanno condotto uno studio simile sul diario quotidiano delle interazioni sociali utilizzando l'HSQ come misura dell'umorismo (R. A. Martin e Dutrizac, 2004). Hanno chiesto ai partecipanti universitari di tenere un diario delle interazioni sociali quotidiane due giorni alla settimana per tre settimane. Si sono concentrati solo sulle interazioni con "gli altri vicini", come amici intimi, partner romantici, genitori e fratelli. Alla fine di ogni giornata, i partecipanti hanno indicato con quante persone vicine hanno interagito quel giorno, il numero di interazioni verbali e attività positive e negative che hanno avuto con queste persone e la frequenza con cui hanno dato e ricevuto risposte empatiche in queste interazioni.

Le analisi HLM hanno rivelato che un umorismo affiliativo più elevato nell'HSQ era associato ad attività quotidiane positive più frequenti con gli altri vicini (fare cose divertenti insieme), mentre l'umorismo auto-migliorante era correlato a interazioni verbali positive più frequenti (impegnarsi in conversazioni piacevoli). D'altra parte, sia l'umorismo aggressivo che l'umorismo autodistruttivo erano correlati a comunicazioni e attività verbali negative più frequenti (ad esempio, discussioni e critiche). Inoltre, l'umorismo di auto-miglioramento era associato a un maggiore dare e ricevere risposte empatiche, mentre l'umorismo aggressivo era correlato a un minore dare e ricevere empatia. Come Nezlek e Derks (2001), non si è riscontrata alcuna correlazione tra le scale HSQ e la frequenza complessiva delle interazioni con gli altri, suggerendo che l'umorismo è correlato alla qualità ma non alla quantità delle interazioni sociali. Presi insieme, questi due studi forniscono un'ulteriore prova del fatto che un maggiore utilizzo di stili umoristici adattivi e un minore utilizzo di stili umoristici aggressivi e autodistruttivi sono legati a interazioni quotidiane più soddisfacenti con gli altri.

Un altro approccio per indagare il ruolo dei diversi stili di umorismo nelle relazioni è osservare direttamente l'umorismo degli individui mentre interagiscono con i partner della relazione. È stato recentemente sviluppato un affidabile sistema di codifica osservativa per valutare il grado in cui gli individui si impegnano in ciascuno dei quattro stili di umorismo identificati dall'HSQ durante le interazioni sociali. Questo metodo è stato utilizzato in uno studio recente per valutare il grado in cui ciascun membro di coppie eterosessuali usava umorismo affiliativo e aggressivo durante una discussione di 10 minuti su un problema nella loro relazione (Martin, Campbell e Ward, 2006). I risultati hanno indicato che, sebbene entrambi gli stili di umorismo fossero positivamente correlati con le valutazioni della comicità degli osservatori (dimostrando che entrambi sono effettivamente divertenti), avevano risultati relazionali molto diversi. Più si osservava che un individuo usava l’umorismo affiliativo durante la discussione, più il suo partner riferiva un aumento dei sentimenti di vicinanza, meno disagio emotivo, una maggiore percezione che il problema fosse stato risolto e una maggiore soddisfazione generale per la relazione. Al contrario, più gli individui usavano un umorismo aggressivo, meno i loro partner sentivano che il problema era stato risolto e meno soddisfatti erano della relazione nel complesso. Pertanto, questo studio è stato in grado di mostrare un collegamento diretto tra questi stili di umorismo positivi e negativi e i successivi sentimenti e percezioni dei partner relazionali, dimostrando che l'umorismo può avere effetti sia positivi che negativi sulle relazioni intime, a seconda che sia utilizzato in termini affiliativi o in modi aggressivi.

In sintesi, la ricerca sulle relazioni sociali utilizzando l'HSQ, sebbene ancora piuttosto limitata, ha fornito un supporto generale all'idea che questi stili di umorismo positivi e negativi siano correlati in modo differenziale con una serie di variabili che hanno a che fare con le esperienze di relazioni intime degli individui, che a loro volta sono importanti per la salute mentale. Livelli più elevati di umorismo sia affiliativo che auto-migliorante tendono ad essere associati a una maggiore abilità nell'avviare relazioni e nell'autodivulgazione di informazioni personali, interazioni più positive con gli altri vicini, relazioni più soddisfacenti con amici e partner affettivi e livelli più bassi di solitudine e di ansia interpersonale. L'umorismo affiliativo è anche correlato a livelli più bassi di attaccamento evitante e a una maggiore intimità nelle relazioni, mentre l'umorismo auto-migliorante è associato a un maggiore supporto sociale percepito e al dare e ricevere empatia.

Al contrario, un maggiore uso dell'umorismo aggressivo è correlato a interazioni negative più frequenti con gli altri, a una minore capacità di dare e ricevere empatia, a una ridotta capacità di gestire i conflitti e fornire empatia nelle relazioni sociali e a una minore soddisfazione nelle relazioni di coppia e di amicizia, sia per se stessi che per il proprio partner. Pertanto, sebbene l'umorismo aggressivo sia meno fortemente correlato alle variabili del benessere emotivo complessivo (come abbiamo visto in precedenza), sembra essere particolarmente associato a deficit di abilità sociali e stili di interazione sociale disadattivi e quindi a relazioni più insoddisfacenti.

Infine, un maggiore uso dell'umorismo autodistruttivo tende ad essere associato a una ridotta capacità di affermarsi nelle relazioni, a interazioni più negative con gli altri vicini, a livelli più elevati di solitudine, ansia interpersonale e attaccamento ansioso e insicuro, e a una minore percezione di intimità e di supporto sociale. Nel complesso, quindi, le caratteristiche legate al nevroticismo dell'umorismo autodistruttivo che sono state osservate con variabili di benessere generale sembrano trasferirsi anche nei sentimenti dell'individuo riguardo alle relazioni sociali, sebbene, a differenza dell'umorismo aggressivo, questo stile di umorismo negativo non sembra essere legato a sentimenti negativi e insoddisfazione nei propri partner relazionali.

È importante notare, tuttavia, che molti di questi studi erano correlazionali, utilizzando misure dei tratti dell'umorismo, e non erano quindi in grado di determinare la direzione della causalità tra umorismo e soddisfazione relazionale. Sono necessarie ulteriori ricerche che utilizzino metodi osservativi per determinare se diversi stili di umorismo hanno effetti causali sui risultati delle relazioni. Inoltre, ulteriori ricerche che utilizzino procedure di campionamento degli eventi potrebbero essere utili per studiare l'uso dell'umorismo negli eventi sociali quotidiani così come si verificano in contesti naturali (per una discussione di questa metodologia, cfr. Reis, 2001).

Aspetti interpersonali della gestione dell'umorismo

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Sebbene l’umorismo sembri svolgere un ruolo nel facilitare relazioni personali sane, è anche importante notare che le relazioni sociali probabilmente svolgono un ruolo significativo nell’uso dell’umorismo per affrontare lo stress della vita, di cui ho discusso in precedenza. Come abbiamo visto in questo wikilibro, l'umorismo si presenta tipicamente nel contesto delle interazioni sociali, e questo è probabilmente vero anche per l'uso dell'umorismo in coping. Come si è visto nello studio sui prigionieri di guerra in Vietnam (Henman, 2001), gli individui di solito non iniziano a ridere o a fare battute sui loro problemi quando sono da soli. Invece, l'umorismo assume tipicamente la forma di commenti scherzosi e altri tipi di comunicazione giocosa tra gli individui durante o subito dopo il verificarsi di eventi stressanti.

Ad esempio, scherzando tra loro nel corso di una situazione lavorativa particolarmente stressante, i colleghi potrebbero essere in grado di alterare la loro valutazione della situazione e quindi ridurre al minimo la quantità di emozioni negative che potrebbero altrimenti essere suscitate. In alternativa, mentre sono seduti insieme in un bar alla fine di una giornata stressante, potrebbero iniziare a scherzare e a ridere su alcuni eventi della giornata, riuscendo così ad alleviare la tensione e a gestire le emozioni residue. Parimenti, l'umorismo di coping può sorgere quando una persona descrive le sue esperienze di una situazione stressante recente o in corso a un amico intimo o a un partner romantico. L'umorismo può essere introdotto nella discussione dall'individuo che ha sperimentato l'evento stressante o dall'ascoltatore che fornisce supporto emotivo. In entrambi i casi, l'umorismo può fornire all’individuo stressato un modo alternativo di guardare al fattore stressante, alleviando i sentimenti di angoscia e rafforzando le emozioni positive. Pertanto, come ha sottolineato la sociologa Linda Francis (1994), l'umorismo può essere utilizzato per gestire le emozioni degli altri così come le proprie.

Ad oggi, solo pochi studi hanno esaminato questi aspetti interpersonali dell'umorismo come meccanismo di coping. In uno studio recente, Sharon Manne e colleghi (2004) hanno osservato interazioni di 10 minuti tra donne sottoposte a trattamento per cancro al seno e i loro coniugi. A queste coppie è stato chiesto di discutere una questione correlata al cancro identificata dalla paziente come un problema e per la quale desiderava il sostegno del suo partner. Ogni discorso durante la discussione è stato codificato per vari tipi di interazione sociale, compreso l'umorismo benevolo e non sarcastico. Analisi sequenziali hanno mostrato che quando i mariti rispondevano con umorismo alle auto-rivelazioni dei pazienti affetti da cancro, i pazienti successivamente tendevano a riferire livelli significativamente più bassi di angoscia riguardo al loro cancro. Questi risultati suggeriscono che l'uso sensibile dell'umorismo da parte del marito in risposta alla moglie che condivide le sue preoccupazioni e ansie riguardo al cancro al seno può ridurre la minaccia del cancro, aiutandola ad acquisire una prospettiva e a ridurre i sentimenti di angoscia.

Anche la ricerca di John Gottman e colleghi (1998), discussa nel Capitolo 5, mostra come l'umorismo possa essere un modo per regolare le emozioni nel proprio coniuge. Questo studio ha rilevato che, quando le coppie sposate erano impegnate in discussioni sui problemi del loro matrimonio, l'uso dell'umorismo non sarcastico da parte delle mogli era predittivo di una maggiore stabilità coniugale nei sei anni successivi, ma solo quando l'umorismo delle mogli portava a una riduzione del battito cardiaco dei mariti durante la conversazione. Questa scoperta suggerisce che l'umorismo può essere utile durante i periodi di stress coniugale quando viene utilizzato come un modo per calmare emotivamente il proprio coniuge e quindi consentirgli di rimanere impegnato negli sforzi di risoluzione dei problemi.

Anche Amy Bippus (2000a) ha studiato i risultati sperimentati dagli individui quando i loro amici usano l'umorismo nel tentativo di confortarli durante i periodi di stress. In questo studio, agli studenti universitari è stato chiesto di completare un questionario su un momento recente in cui hanno confidato ad un amico un'esperienza o un problema emotivamente sconvolgente e l'amico ha risposto con umorismo. I risultati hanno indicato che l'efficacia della risposta umoristica dell'amico (cioè il grado in cui ha prodotto un aumento degli stati d'animo positivi e dei sentimenti di empowerment e una diminuzione della ruminazione sul problema) dipendeva dalla qualità (cioè, divertimento e tempismo appropriato) dell'umorismo, la sua rilevanza per il problema e il grado in cui sembrava essere dato intenzionalmente. Inoltre, le risposte umoristiche sembravano essere più efficaci quando venivano fornite nel contesto di una relazione in cui l'umorismo è una parte tipica delle interazioni tra i partner, dove entrambi i partner normalmente usano l'umorismo per affrontare lo stress (come dimostrato dai punteggi elevati sul CHS) e quando l'umorismo veniva presentato in un modo che trasmetteva sentimenti di preoccupazione e assenza di critiche negative o denigrazione e forniva una prospettiva alternativa sul problema.

In sintesi, un numero limitato di ricerche ha esaminato il contesto interpersonale in cui l'umorismo viene utilizzato per far fronte allo stress e i processi di interazione sociale che sono coinvolti. Questo è un argomento potenzialmente molto fruttuoso per indagini future. Ad esempio, la ricerca futura potrebbe indagare gli effetti dell'umorismo quando viene introdotto dalla persona che sta sperimentando stress rispetto a quando viene introdotto dalla persona che fornisce supporto sociale, nonché i relativi benefici di diversi stili e argomenti di umorismo con diversi tipi di stressori.

Per approfondire, vedi Serie delle interpretazioni e Serie dei sentimenti.