Lombardo/Elisione

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.
Lombard L'ortografia di riferimento per questa pagina del corso di lombardo è la Nuova Ortografia Lombarda
Indice del libro

L'elisione è la caduta di una vocale o di una sillaba di una parola.

In lombardo esistono casi di:

  • apocope (caduta della vocale o della sillaba finale);
  • aferesi (caduta della vocale o della sillaba inziale);
  • sincope (caduta di una vocale o o una sillaba all'interno della parola).

Graficamente l'elisione è rappresentata attraverso l'utilizzo dell'apostrofo <'>.

Apocope[modifica]

L'apocope è la caduta della vocale o della sillaba finale di una parola. Non si lascia uno spazio quando l'apocope avviene e la parola che segue inizia per vocale.

Standard[modifica]

L'apocope è standard e quindi obbligatoria quando:

  • un articolo con almeno due lettere terminante in vocale è seguito da una parola che inizia per vocale (o <h>).
Esempio (in dialetto milanese):
La inguria la è verda (NO) ←→ L'inguria l'è verda (SI) (in italiano: L'anguria è verde)
Esempio (in dialetto milanese):
La cà la era grossa (NO) ←→ La cà l'era grossa (SI) (in italiano: La casa era grossa)
  • un soggetto debole di 2ª persona singolare è seguito da una parola che inizia per vocale (o <h>).
Esempio:
Ti te hevet fad (NO) ←→ Ti t'hevet fad (SI) (in italiano: Tu avevi fatto)
  • "ghe" (o "ga") è seguito da una parola che inizia per vocale (o <h>).
Esempio (in dialetto milanese):
Ghe hoo de andà (NO) ←→ Gh'hoo de andà (SI) (italiano: Devo andare)

Non standard[modifica]

Ci sono casi in cui invece non è standard ed è quindi facoltativa, ovvero quando:

  • "che" (o "ca") è seguito da una parola che inizia per vocale.
Esempio (in dialetto milanese):
I ore che inn (standard) ←→ I ore ch'inn (non standard) (in italiano: Le ore che sono)
  • "de" seguito da parola che inizia per vocale
Esempio (in dialetto milanese):
Gh'hoo de andà ←→ Gh'hoo d'andà (in italiano: Devo andare)
  • "se" davanti a pronome personale soggetto debole di 2ª persona singolare in dialetto milanese
Esempio (in dialetto milanese):
Se t'heet fad? ←→ S' t'heet fad? (in italiano: Cosa hai fatto?)
  • il pronome riflessivo/impersonale "se" si trova davanti a consonante in alcuni dialetti (per esempio bergamasco o pavese)
Esempio (in dialetto bergamasco):
Se poeul fà ←→ S' poeul fa (in italiano: Si può fare)

Aferesi[modifica]

L'aferesi è la caduta della vocale o della sillaba iniziale di una parola. Si lascia sempre uno spazio prima dell'apostrofo se preceduto da un'altra parola.

Standard[modifica]

L'aferesi è standard quando:

  • il pronome "come" viene utilizzato nella sua forma contratta.
Esempio (in dialetto milanese):
'Me la va (in italiano: Come va?)
  • il pronome "cosse" viene utilizzato nella sua forma contratta.
Esempio (in dialetto milanese):
'Se l'ha fad? (in italiano: Cosa ha fatto?)

Non standard[modifica]

L'aferesi non è standard quando:

  • una parola che inizia per vocale è preceduto da una parola che inizia con vocale.
Esempio (articolo in dialetto milanese):
Quand che dervi el restell ←→ Quand che dervi 'l restell (in italiano: Quando apro il cancello)
Esempio (preposizioni in dialetto pavese):
Re ad Cipri → Re 'd Cipri (in italiano: Re di Cipro)
Esempi (preposizione in dialetto pavese):
Fioeul ad la nebia → Fioeul 'd la nebia[1] (in italiano: Figlio/ragazzo della nebbia)
Ti at see → Ti 't see (in italiano: Tu sei)
Note
  1. perché "l" di "fioeul" non si pronuncia in pavese

Sincope[modifica]

La sincope è la caduta di una vocale o di una sillaba all'interno di una parola. Non si lascia mai uno spazio né prima né dopo l'apostrofo.

Standard[modifica]

La sincope è standard quando:

  • si utilizza la forma contratta di parole come ancamò.
Esempio (in dialetto milanese):
L'è ancamò chì ←→ L'è an'mò chì (in italiano: è ancora qui).