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Carmina (Catullo)/41

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Indice del libro


(LA)
« 

Ameana [1] puella defututa
Tota milia me decem poposcit[2],
Ista turpiculo puella naso,
Decoctoris amica Formiani [3].
Propinqui, quibus est puella curae,
Amicos medicosque conuocate:
Non est sana puella, nec rogare
Qualis sit solet aes imaginosum [4].

 »
(IT)
« 

Ameana, ragazza strafottuta,
me ne ha chiesti diecimila tondi tondi,
‘sta ragazza dal naso schifosetto,
amica del fallito di Formia.
Parenti, che vi prendete cura della ragazza,
convocate gli amici e i medici:
la ragazza non è sana. E non suole
chiedere come sia fatta allo specchio che riflette.

 »
(Fonte: → Wikisource )

Note al testo

  1. Forse la stessa amica di Mamurra descritta nel carme 43.
  2. Poposci è perfetto a raddoppiamento di posco. Nota che l’unità di misura (sestertium) rimane sottintesa.
  3. Mamurra, chiamato in causa qui e nei carmi 29, 43, 57, 94, 105, 114, 115.
  4. Aes imaginosum letteralmente sarebbe il bronzo immaginoso, pieno di immagini e quindi lo specchio. L’accusativo è dovuto al verbo rogo, che si costruisce proprio con il doppio accusativo.

Analisi stilistica

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Sintesi della poesia

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Il messaggio

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