Carmina (Catullo)/71

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Indice del libro


Testo[modifica]

(LA)
« 

Si cui[1] iure bono sacer[2] alarum obstitit hircus,
aut si quem merito tarda[3] podagra secat,
aemulus iste tuus[4], qui vestrum exercet amorem,
mirifice[5] est a te nactus utrumque malum.
nam quotiens futuit, totiens[6] ulciscitur ambos:
illam affligit odore, ipse perit podagra[7].

 »
(IT)
« 

Se ad uno a buon diritto si piantò un maledetto caprone nelle ascelle,
o se la lenta podagra giustamente mutila uno;
questo tuo rivale, che pratica il vostro amore,
magnificamente ha ottenuto da te entrambi i malanni.
Tutte le volte che scopa, altrettante vendica entrambi:
affligge lei con l'odore, lui muore di podagra.

 »
(Fonte: → Wikisource )

Note al testo

  1. pronome indefinito semplice. La congiunzione Si lo fa preferire al più comune Aliquid, aliquid
  2. Maledetto. Ciò che è sacer appartiene infatti alla sfera del divino (sanctus è qualcosa che
    viene portato in quella sfera), e quindi non può essere toccato senza essere reso impuro. Può dunque indicare un oggetto messo da parte per una divinità, o una persona ad essa dedicata, e quindi esclusa dal contatto umano. Di qui doppio valore di ‘sacro’ e di ‘maledetto’
  3. Metonimia. l’espressione è ripresa da Hor. sat. 1,9,32. L’aggettivo è usato in senso attivo, ‘che rallenta’; anche quello della podagra è un tema topico: gli spiacevoli effetti della malattia sono ben descritti da Celso, 4,31 da cui si rileva che il sudore e il cattivo odore erano collegati al morbo
  4. aemulus iste tuus: varie le ipotesi in merito; secondo alcuni potrebbe anche trattarsi dello stesso Catullo - vestrum: l’interpretazione cambia a seconda che si consideri il carme rivolto a Rufo, e allora vestrum è l’amore di Rufo e del suo rivale per Lesbia; nel caso in cui invece destinataria sia Lesbia, vestrum è l’amore della ragazza (Lesbia) e dell’amante (il rivale) - exercet amorem: locuzione cara a Catullo (cfr. 68,69 valentem exercete iuventam).
  5. mirifice: cfr. supra 69,7 neque mirum; l’avverbio esprime la sorpresa - †a te: il testo è corrotto e sono state proposte diverse varianti, tra cui apte.
  6. quotiens... totiens: in correlazione iterativo-distributiva - futuit: è il termine esplicito dell’atto sessuale, attestato principalmente nei graffiti e rimasto nelle lingue romanze - ambos: diverso da uterque, indica qui l’indissolubilità della coppia di amanti.
  7. odore... podagra: ablativi strumentali-causali - perit: pereo ha spesso il valore di ‘essere disperatamente innamorato’, ma il ‘morire’ è, come il ‘combattere’ metafora comune ad indicare il compiersi dell’atto sessuale. Qui dunque perit indica icasticamente l’amante che mentre ‘assale in amore’ per la podagra ‘muore’

Analisi stilistica[modifica]

Sintesi della poesia[modifica]

Secondo alcune ipotesi, qui Catullo si riferisce a Celio Rufo, uno dei numerosi uomini di Lesbia, già bersaglio del Carme 69 o a un terzo rivale Nel Carme 69 si dice che Rufo emanava un cattivo odore dalle ascelle e che possedeva la gotta, un'infiammazione dolorosa nella zona delle articolazioni del piede. Essere a conoscenza di ciò si rivela utile per comprendere il significato dei versi.

Il poeta spiega che nel caso in cui un altro uomo dovesse ritrovarsi a letto con Lesbia, riscontrerebbe di conseguenza, e indirettamente, gli stessi mali di Rufo sopra citati; intende così che sia stata proprio la donna, avendo avuto rapporti prima con l'uno e poi con l'altro, ad aver contratto per prima la malattia e a fare da tramite in questo contagio.

Tante volte i due avranno rapporti sessuali e altrettante il rivale in amore, oltre a punire la donna con la propria puzza disgustosa, castigherà anche se stesso restando straziato dalla gotta.

"...aut si quem merito tarda podagra secat…"(v.2)

Giunti a  questo punto però, l'enfasi sulla punizione ben meritata si spiega solo se l'aemulus di Celio Rufo è un suo compagno e se le problematiche di cui ora soffre sono state riscontrate di recente, tali da apparire come una sorta di sciagura mandata  dal cielo per punirlo di aver rubato la donna all'amico.

Il tema[modifica]

Il poeta, geloso, maledice i rivali in amore, passati presenti e futuri e lo stesso fa con Lesbia, colpevole di avergli preferito chiunque e che pur di avere nuovi amanti ha sopportato persino il disgustoso odore di Rufo. In questi versi Catullo ci appare sincero ed immediato nell'esprimere la consapevolezza degli adulteri di Lesbia, tematica principale dei versi.

Il messaggio[modifica]

Il tema del carme 71 riguarda uno dei molteplici tradimenti di Lesbia, una matrona di alto lignaggio, sposata con un importante uomo politico e amata con tormentata passione al di fuori degli schemi socialmente accettati. Qui Catullo forse si riferisce al tradimento della sua amata con Celio Rufo. Per comprendere meglio il Carme, per capire chi sia Rufo e che rapporti abbia con Catullo è opportuno che si legga anche il carme 69