Laboratorio di chimica in casa/Distillatore

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Gli oli essenziali sono eteri ciclici contenuti in fiori e bucce di piante. Possono essere estratti mediante spremitura o distillazione in corrente di vapore. Il distillatore usato per l'estrazione degli oli essenziali è un particolare tipo che sfrutta il vapore per estrarre e trasportare via gli oli dal materiale vegetale.

Teoria[modifica]

Dato che gli oli essenziali hanno alti punti di ebollizione ma si degradano a basse temperature non è possibile distillarle normalmente, per questo si ricorre ad un'aggiunta di vapore acqueo che oltre ad estrarre gli oli dal materiale vegetale esso abbassa la pressione parziale dei componenti altobollenti abbassandone la temperatura di ebollizione.

Si ricorre all'acqua non solo perché abbassa la temperatura di ebollizione degli oli ma anche perché permette di separarli in una fase distinta, essendo immiscibili.

Apparato sperimentale[modifica]

Il vero apparato sperimentale è composto da una caldaia per la produzione di vapore, un contenitore di raccolta del materiale vegetale, un condensatore e un contenitore di raccolta e separazione del distillato. In realtà si può ovviare all'uso della caldaia montando l'apparato di una distillazione semplice e ponendo nel pallone di bollitura sia il materiale vegetale che l'acqua.

Trucchi da chimico[modifica]

Se il vapore non riuscisse ad evitare la degradazione degli oli si può sfruttare anche ad una atmosfera ridotta(<1atm) attaccando semplicemente il distillatore ad una pompa a vuoto.

Importanza nella chimica[modifica]

l'uso di composti "estranei" alla sostanza che si vuole recuperare per migliorare le condizioni di lavoro in cui si svolgono le estrazioni è uno stratagemma molto usato in chimica che sfrutta interazioni chimico-fisiche tra le molecole. Queste interazioni pur essendo molto deboli si presentano con un enorme numero perciò diventano significative su scala macroscopica.