In questo modulo ci si occuperà di dare una caratterizzazione delle funzioni che risolvono l'equazione di Laplace, anche dette funzioni armoniche.
Definizione
Segue direttamente dalla definizione che ogni funzione armonica
. Per capire quale sia la forma analitica di
studiamo il caso monodimensionale e quello di dimensione
:
Per il caso monodimensionale non si ricavano particolari informazioni. Infatti se
si avrà che:
Che significa semplicemente trovare:
Il caso
è piuttosto interessante invece. Infatti sarà possibile osservare che, in virtù dell'isomorfismo
, vi è uno stretto legame tra funzioni olomorfe e soluzioni dell'equazione di Laplace, ovvero funzioni armoniche.
Si ricorda che se
è olomorfa in
essa coincide con il suo sviluppo di Taylor nell'intorno di un qualsiasi punto
ed è di classe
. Si potrà quindi scrivere
e dovrà soddisfare le condizioni di Cauchy-Riemann:
Il legame tra funzioni olomorfe e funzioni armoniche di cui si parlava sopra è esplicitato dal seguente teorema.
Sia
una funzione olomorfa in
. Allora
e le funzioni
sono armoniche in
.
Per ipotesi
è olomorfa, dunque soddisfa le condizioni di Cauchy-Riemann:
Derivando rispetto a
la prima equazione e rispetto a
la seconda si ottiene:
Sottraendo membro a membro:
Quindi
, ovvero
è armonica in
. Dove si può concludere che
in virtù del teorema di Schwarz, essendo
. Analogamente, derivando la prima delle equazioni di Cauchy-Riemann rispetto a
e la seconda rispetto a
, si può provare che anche
è armonica in
.
Un'importante semplificazione nello studio delle funzioni armoniche si ottiene andando a considerare funzioni armoniche radiali. In
si considerano le funzioni armoniche tali per cui è vero che:
Da definizione si ha che
deve essere
. Si nota che il passaggio alle funzioni armoniche radiali può far sorgere dei problemi in
, pertanto (almeno preliminarmente) si richiede che
. Dovendo lavorare con funzioni radiali è necessario derivare l'espressione per il laplaciano:
In definitiva:
La cosa interessante che si nota è che il passaggio alle funzioni armoniche radiali consente di riscrivere l'equazione di Laplace come un'equazione differenziale ordinaria del secondo ordine:
Da cui si ricava integrando una volta:
Integrando di nuovo e tornando in
si ricavano le soluzioni fondamentali del laplaciano in
:
In genere si utilizzano questi parametri (soprattutto nei problemi di elettromagnetismo):
L'oggetto di studio dei prossimi moduli dunque saranno le funzioni armoniche, le loro proprietà e la risoluzione esplicita delle equazioni di Laplace e di Poisson.