Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cile

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Indice del libro

Essendo uno stato di antica data di indipendenza, ci si potrebbe attendere che il Cile abbia sviluppato una salda democrazia, ma in pratica questo è stato lungamente ostacolato dalla presenza ingombrante dei militari. Il caso ultimo e più mediaticamente eclatante è stato il golpe di Pinochet, durato al potere dal 1973 fino al 1992. Nonostante i contenziosi con l'Argentina, il Cile, paese andino per eccellenza assieme al Perù, ha forze armate relativamente piccole e non ha una grande industria bellica, con qualche prodotto di nicchia, per esempio a suo tempo modelli originali di bombe antisommergibile, ma soprattutto con l'ENAER, una locale ditta con discrete capacità nel campo aeronautico, tanto da avere prodotto su licenza il C-101 e macchine originali come il PILLAN, nonché aggiornamenti di apparecchi già disponibili. Di fatto, come accaduto in altri casi, l'embargo internazionale ha aiutato a sviluppare una base industriale autarchica, che oltre all'ENAER ha visto sempre più coinvolta la Cardoen per i mezzi terrestri, mentre i cantieri ASMAR hanno avuto parte importante nel mantenere le capacità navali nazionali. Da notare che le F.A. cilene sono sempre state finanziate in larga misura grazie alla 'Legge del Rame' che è una delle principali risorse naturali cilene, il cui ricavato delle vendite viene destinato per il 10% al bilancio militare.

Origini[1][modifica]

Il Cile divenne una realtà militare molto tempo fa. Nel 1536, solo pochi decenni dopo la scoperta delle Americhe, l'Armata spagnola venne impegnata in una guerra coloniale, e il Cile divenne un campo militare del Viceré del Perù. Nel 1603 Alonso de Rivera istituì l'esercito cileno, con lo scopo di sconfiggere una popolazione locale, gli indiani Araucanos. Nel 1810 il Cile dichiarò la sua indipendenza. La Spagna, oramai decadente non avrebbe dovuto essere particolarmente interessata a quel lembo di terra sottile, posto tra le Ande e l'Oceano Pacifico, quanto di più lontano esistesse nelle Americhe dalla madrepatria, ma solo nel 1826 venne riconosciuta l'indipendenza di quella colonia. Subito venne creato un esercito nazionale indipendente, che venne organizzato sul modello francese e ben presto impegnato in guerre con quelli che divennero i nemici 'storici' ovvero la Bolivia e il Perù nonché con l'ex-madrepatria. Le guerre ebbero luogo nel 1836-38 con i vicini, nel 1866 fu la volta della Spagna e nel 1879-84 ancora con i confinanti. Nel frattempo continuò la guerra contro gli indomiti Araucanos, per combattere i quali venne istituito il primo esercito cileno nel XVII secolo. Si ebbero alcune decisive battaglie fino a che nel 1881 vennero sconfitti, dopo una guerra con pochi precedenti nella storia umana, poiché durò 345 anni. Nel frattempo l'organizzazione dell'esercito cileno aveva cambiato fisionomia. I Francesi, modello originariamente ispiratore, erano stati sconfitti in maniera umiliante dai Prussiani nel 1870. Perché non prendere questi ultimi a modello? E così fu, come spesso accade alle nazioni relativamente recenti, desiderose di rifarsi ai modelli 'classici' disponibili; nel 1886 arrivò un primo istruttore prussiano e poi un gruppo di consiglieri. La 'prussianizzazione' dell'esercito durò non meno di 24 anni, ma questo 'stile' è rimasto, così da far definire l'Esercito cileno come 'l'ultimo baluardo' delle tradizioni prussiane. Quanto al servizio militare, questo inizialmente era basato su professionisti, mentre la leva venne istituita solo nel 1900. 13 anni dopo venne istituita una scuola di aviazione a Santiago, come in tanti altri Paesi dell'epoca, che all'inizio degli anni '10 cominciavano ad essere interessate all'aviazione militare. Solo il 21 marzo 1930 il servizio aereo, posto allora sotto il controllo dell'Esercito e Marina, divenne indipendente (quarta a livello mondiale). Era fornito di aerei dalla Gran Bretagna, poi alla fine degli anni '30 comprò aerei italiani e tedeschi, dimostratisi inidonei ad operare in Cile e rapidamente rimpiazzati. Infatti nel 1941 arrivò una missione americana che offrì assistenza nel riorganizzare l'Aviazione e soprattutto 231 aerei, che per la prima volta diedero all'Aviazione cilena una forza apprezzabile e stabile.

Nel dopoguerra, Esercito e marina cilene ebbero ingenti aiuti americani, grazie al Trattato di Rio del 22 settembre 1947 e poi alla firma del trattato MAP nel '52. Così, centinaia di carri armati M4, 24, 41, semicingolati ed blindo M3 vennero forniti, assieme ad un minor numero di artiglierie, fucili, armi leggere. La Marina ebbe a sua volta un certo numero di navi anche di una certa importanza. Gli aerei continuarono ad essere principalmente di fornitura europea.

1985[2][modifica]

Il Paese era all'epoca suddiviso in sei complessi di sicurezza, o divisioni, interni. Di queste, tra le più importanti e note erano la Divisione 2 con le grandi città e i centri addestrativi principali delle F.A., la 5 fronteggiava l'Argentina, la 6 la Bolivia e il Perù.

Esercito[modifica]

Era organizzato in 6 comandi di divisione, significativamente una per divisione di cui sopra. Ogni comando divisionale aveva:

  • 3 reggimenti di fanteria
  • 1 da montagna andino
  • 1 di artiglieria da campagna
  • 1 di artiglieria da montagna
  • 1 battaglione genio e unità di supporto.

Totale forze:

  • 6 comandi divisionali
  • 2 reggimenti corazzati (AMX-30, M41)
  • 8 di cavalleria di cui 3 meccanizzati (M41)
  • 24 di fanteria di cui 14 con due battaglioni, 10 di Fanteria delle Ande con 1-4 battaglioni
  • 10 gruppi d'artiglieria
  • 1 reggimento genio
  • 7 battaglioni genio
  • 1 battaglione forze speciali
  • 1 raggruppamento aviazione dell'Esercito con un battaglione di aviazione e uno di supporto, con 28 elicotteri e 37 aerei, tra cui 10 SA 330FL Puma, 10 SA 315B Lama, 3 UH-1H, 6 CASA C.212 Aviocar, 18 Cessna R172 Hawk.

In tutto l'Esercito cileno, definito come 'l'ultimo esercito prussiano del mondo' per certe ascendenze nella sua fondazione e 'filosofia' aveva un organico di 53.000 uomini e una riserva di 240.000. 30.000 uomini dell'Esercito attivo erano in servizio di leva, della durata di due anni.

Nonostante l'embargo internazionale che ha lasciato isolato via via il Cile, non sono mancate negli anni '70 forniture di armi da parte di altre Nazioni, non sempre 'democratiche'. Il Brasile ha fornito, onde rimpiazzare molti materiali USA della Seconda guerra mondiale, 200 potenti blindo Engesa EE-9 Cascavel e 250 EE-11 Uturu APC, tutti con una meccanica simile di origine americana. La Cardoen costruì il MOWAG Piranha, nonostante che esso fosse un progetto svizzero e la Svizzera è sempre stata assai attenta a limitare l'export delle armi a nazioni di dubbie attitudini 'democratiche'. La disponibilità di 2 moderni APC 6x6 ha aiutato molto l'Esercito a modernizzarsi con una buona quantità di mezzi della categoria.

Materiali:

  • Corazzati: 21 AMX-30, carri M4A3 Sherman, carri leggeri AMX-13. M3A1, M41A3. Blindo EE-9 Cascavel, APC M113A1, Piraha, EE-11, M3
  • Artiglieria: obici americani e italiani da 105mm, tedeschi FH 18 da 105mm, semoventi F.Mk3 da 155mm. Mortai da 60 mm M19, 81mm M1/M29, Hotckhiss-Brandt da 120 mm.
  • Armi controcarri: cannoni SR da 57mm M19, M40A1 da 106mm, missili Mamba e MILAN
  • Armi contraerei: cannoni GAI-CO1 da 20 mm, Rh202 da 20 mm, K63 da 35mm, M1 e L/70 da 40 mm.
  • Armi portatili: fucili SIG510, G3, FN FAL da 7,62 mm., mitra Madsen M53 da 9mm e MAC10 da 11,43mm, mitragliatrici MAG e MG42/59 da 7,62 mm, M2HB da 12,7mm.

Aeronautica[modifica]

Forse le azioni più note dell'aviazione sono stati gli attacchi aerei nei bui giorni del golpe dell'11 settembre 1973, con diversi Hunter immortalati da foto e filmati d'epoca, nondimeno l'Aeronautica cilena ha una tradizione ben antecedente al golpe di Pinochet. Infatti si tratta della quarta aviazione per epoca di fondazione come corpo aereo indipendente. La sua forza non è tuttavia dello stesso livello del lignaggio storico, e negli anni '80 soffriva della scarsità di ricambi per via dell'embargo internazionale sempre più stringente. La soluzione autarchica ha avuto una soluzione con la costituzione di una industria che si occupava di costruire 80 addestratori base Piper PA-28 Dakota nella denominazione di T35 Pillàn, e di 37 jet + opzione di altri 23 CASA C.101BB, designati in Cile T36 Halcon.

In termini di organizzazione vi erano tre comandi: tattico, personale, logistico.

Il comando tattico era quello dotato di aerei da combattimento, con una forza totale di 4 stormi e due squadre autonome. Ogni stormo aveva anche una squadriglia autonoma con aerei leggeri per il collegamento, ed elicotteri.

Dotazioni:

  • 2 gruppi con 26 Hunter Mk.71 e 5 T.Mk.72
  • un gruppo con 15 F-5E e 2 F5F supersonici, armabili con bombe di tipo americano, nazionale, missili AIM-9 e anche un piccolo numero (forse erano gli unici disponibili in sud america) di AGM-65 Maverick nella versione A.
  • 1 gruppo intercettori con 14 Mirage 50 e 2 biposto. Si tratta della versione più recente del Mirage di prima generazione, con l'Atar 9K-50 del Mirage F.1, aerei potenti ma che non hanno avuto molto successo causa la concorrenza del Mirage F.1 stesso. Essi sono equipaggiati con radar Cyrano e missili R.550 e Shafir.
  • Un gruppo COIN con 29 degli originari 34 A-37B, comprati alla metà anni '70.
  • 2 gruppi da ricognizione con 2 Learjet 35A, 9 C-101, 2 dei tre Canberra PR.mk9 comprati in anni recenti, ex-RAF
  • 9gruppi trasporto per un totale di 64 aerei ed elicotteri tra cui 2 C-130H, 5 DC-6, 17 DHC Twin Otter, 6 SA315B Lama e 13 UH-1H.
  • Il settore addestramento aveva uno stormo e tre scuole di volo su T-37C, T-34 e altri tipi.
  • Infine vi erano le difese aeree, con 5 squadre di artiglieria e 4 radar. La dotazione di armi era di mitragliatrici M55 quadruple da 12,7mm, RH-202 binate da 20 mm, K63 da 35mm, un paio di dozzine di vecchi cannoni da 37mm M1A1, e alcuni missili Blowpipe, apparentemente gli unici SAM cileni.

Marina[modifica]

Con un organico di 22.500 uomini, di cui appena 3000 di leva, la marina cilena era un servizio piuttosto grande e ben sviluppato.

La dotazione di navi comprendeva:

  • 2 sottomarini Typ209 e 2 'Oberon'
  • 2 cacciatorpediniere classe 'County', 2 'Almirante', 2 'Allen M. Summer' FRAM II
  • 2 fregate 'Leander'
  • mezzi leggeri: 3 'Saar 4' missilistiche, 4 siluranti 'Lurssen', 3 grosse vedette, 4 vedette costiere, e navi pattuglia-rimorchiatori
  • Navi ausiliarie: 2 nave idrografica, 2 per addestramento, 4 da trasporto, 3 cisterne, 1 nave deposito sottomarini, 2 rimorchiatori e altre navi ancora.

Altre forze:

Aviazione navale: un gruppo di 6 pattugliatori EMB-111N, uno di trasporti con 4 C.212 e 3 EMB-111N, uno di addestramento con 10 PC-7 e infine un gruppo di elicotteri su 10 Aluette III e 5 Bell 206A, per un totale di 4 gruppi e 38 velivoli. La cosa più notevole è che tutto questo era gestito da un totale di appena 500 uomini.

Marines: come tutte le altre marine sudamericane, anche questa aveva un robusto contingente di fanti di marina, con un totale di 5.000 uomini in 4 gruppi a livello di battaglione, specializzati in guerra anfibia, ma soprattutto in termini difensivi, ovvero di difesa costiera e sicurezza locale. Vi era anche un reparto Commando. L'equipaggiamento era assai consistente con 16 obici leggeri M101 da 105 mm, ben 35 M114 da 155 mm, diversi APC MOWAG Roland, veicoli anfibi LVTP-5, 20 cannoni vecchi contraerei M1A1 da 37 mm, alcuni lanciamissili SAM Crotale-Cactus e 16 cannoni GPFM-3 da 155mm. Le armi portatili erano le stesse dell'esercito, tra cui figuravano 50 mortai leggeri da 60 mm e 50 medi da 81.

Guardia costiera: era una piccola forza per compiti litoranei, con 10 vedette armate di due cannoni da 20 mm e due cariche di profondità. Esse erano impiegate in pattugliamenti costieri e anti-contrabbando.

La marina cilena aveva beneficiato del sotterraneo aiuto dato alla Gran Bretagna per la campagna delle Falklands: i due caccia 'County' entrati in servizio erano ex-RN come anche una nave da rifornimento RFA. Altri mezzi navali importanti erano 4 corvette SAAR israeliane, 2 sottomarini 'Type 209' tedeschi del tipo da 59,5 m (1.000/1.285 t, 10-22 nodi, 8 tls da 533 mm prodieri per almeno 14 armi), i due vecchi ma validi 'Oberon' (grandi navi da 90 m e 2030/2410 t, 6+2 tls con 22 siluri o 44 mine, 12-17,5 nodi e 200/340 m di profondità operativa) e 3 navi da sbarco 'Batral' di progettazione francese e costruzione locale.

Paramilitari[modifica]

Questa era data dai Carabinieros, 27.000 uomini, armi da guerra e 20 APC 4x4x MOWAG Roland, aerei, elicotteri e una flotta di vedette di piccole dimensioni.

1992[3][modifica]

Per quest'anno cruciale per il Cile, con la fresca fine della dittatura di Pinochet, sono disponibili dati dettagliati di tutte le F.A. cilene. L'ex-dittatore non venne deposto con la forza, ma fu una transizione 'democratica'. Pinochet, tuttavia, rimase Comandante in capo dell'esercito, un incarico non propriamente di basso rilievo. All'epoca vi era la leva organizzata in due anni di servizio per tutti gli uomini da 18 a 45 anni, ma in pratica venivano scelti i migliori 30,000 coscritti che dopo la fine della leva facevano parte della riserva attiva e poi, fino ai 45 anni, della seconda riserva.

Esercito[modifica]

La suddivisione del Cile in 13 regioni amministrative non si trova pari pari anche nell' organizzazione dell'esercito, la più territoriale delle forze armate. Esso era ripartito in 7 distretti militari, ciascuno con una divisione.

  • I Divisione, QG Antofagasta, correlata alla 2a Regione
  • II Divisione, Santiago, 3,4,5 e 6a Regione più la Regione metropolitana (della capitale)
  • III Divisione, Concepciònm 7 e 8a Regione
  • IV Divisione, Valdivia, 9 e 10ima Regione
  • V Divisione, Punta Arenas, 12 ima Regione
  • VI Divisione, Arica assieme alla 12a Brigata di Parinacota e 13ima Brigata ad Iquite. Tutte erano raggruppate nel 1er Cuerpo de Ejercito, basato ad Arica come la Divisione locale. Tutti coprivano la 1a Regione
  • VII Divisione, Coyhhaique, per l'11a Regione

Ecco l'organizzazione, che riesce a seguire meglio con le singole specialità ripartite per divisioni, che il contrario a causa dell'eterogeneità dell'organizzazione delle varie divisioni:

  • 2 o 3 reggimenti di fanteria normale, ciascuno su 2-3 battaglioni, * 1-5 reggimenti di fanteria da montagna, una quantità enorme motivata dalla natura del Cile. L'unica eccezione è per la I Divisione, che non aveva truppe da montagna. I reggimenti possono essere di tipo 'Renforzados' con unità d'appoggio come compagnie controcarro o batterie d'artiglieria o mortai pesanti.
  • 1-2 reggimenti di cavalleria, 1 per la I e II Divisione, gli altri con 2
  • 1 reggimento di artiglieria
  • 1 reggimento del Genio
  • 1 battaglione logistico
  • 1 battaglione da trasporto, ma solo nella II e IV Divisione
  • 1 battaglione commandos eccetto la VII con una sola compagnia, e la VI al contrario, con un intero reggimento.
  • 1 unità di telecomunicazioni, che sono battaglioni oppure, per la I, III e IV divisione, reggimenti.
  • 1 compagnia controcarro per la I Divisione
  • 1 gruppo motociclisti da ricognizione per la II Divisione
  • 1 battaglione controcarro e 1 squadrone esploratori per la V Divisione
  • 1 squadrone esploratori, per la VII Divisione.
  • 1 squadrone a cavallo per la II e VII Divisione.

1 battaglione trasporti e 2 reggimenti comunicazioni erano posti sotto il comando dell'Esercito.

Questo significa che ogni divisione, generalmente parlando, aveva almeno 2 reggimenti di fanteria, 1 di fanteria di montagna, 1 di cavalleria, 1 di artiglieria, 1 del genio, 1 battaglione logistico, 1 battaglione commandos, 1 battaglione tlc. Si tratta di una struttura piuttosto atipica per un esercito, basata su numerose unità leggere, con un numero inusitato di reggimenti (almeno 6) e parecchie unità minori. Ogni battaglione, l'unità tattica base, era su 2 o 3 battaglioni, per cui ogni divisione ne aveva almeno 18-20 unità.

In tutto l'Esercito cileno aveva 53.000 persone, tra cui anche diverse donne, e 30.000 di queste erano di leva, come spiegato, di due anni e passaggio alla riserva pronta e ridotta fino a 45 anni. La forza in termini reggimentali ammontava complessivamente a:

  • 25 reggimenti di fanteria di cui:
    • 4 da montagna
    • 7 da montagna rinforzati
    • 1 di fanteria meccanizzato
    • 10 motorizzati
    • 3 di fanteria motorizzati rinforzati
  • 10 reggimenti di cavalleria corazzata
  • 7 reggimenti di artiglieria
  • 6 reggimenti e 1 battaglione del Genio
  • 5 reggimenti e 3 battaglioni per tlc
  • 1 reggimento + 4 battaglioni e 1 compagnia commandos
  • 7 battaglioni logistici
  • 3 battaglioni di trasporto

In tutto, 54 reggimenti, 8 battaglioni e 1 compagnia.

Ed ecco la dotazione materiale dell'esercito cileno:

  • 329 carri: 150 M-51 Super Sherman, 50 M-24, 60 M-41, 47 AMX-13, 21 AMX-30B.
  • 310++ blindati: 30 EE-9 Cascavel, 250 Mowag Piranha 6x6 e Mowag/FAMAE 8x8, 100 M113A1, 30 EE-11 Urutu e diversi Cardoen VTP-1 Orca, BMS-1 Alacran, M-3 e M-3 White.
  • Veicoli vari: moto Suzuki DR-260 e 460 da ricognizione, veicoli leggeri Dodge M-37, Toyota Land Cruiser, Jeep M-38 e i più recenti M-151, Land Rover Santana 88 e 109, autocarri leggeri tedeschi Mercedes-Benz 1113 e UNIMOG, M-325 Command Car, modelli Engesa, modelli americani M-35 e Mack, Yee Loong Motors BOOBT, portacarri Nissan, Hino e Mack.
  • Artiglieria: 72 obici da 105 mm M101, 36 M-56 e 18 LFH-18, diversi M-68 e oltre 12 semoventi Mk F-3 da 155 mm
  • Artiglieria contraerei: cannoni singoli HS-639 e binati Oerlikon da 20 mm, missili Blowpipe, semoventi TCM-20-Piranha.
  • Armi controcarro: lanciarazzi M72, Armbrust, LAW-80, Striker,cannoni SR M-18 da 57 mm, M20 da 75 mm, 'semoventi' M40A1 da 106 mm, missili MILAN, MAPATS e 3000 Mamba.
  • Armi di fanteria: fucili SIG SG-510-4 in fase di rimpiazzo con il SIG SG-542, alcuni FN-FAL 50-00 e HK G-3 e HK-33, tutti da 7,62 mm, vecchi fucili Mauser M-95, M-1904 e M-1 Garand convertito al 7,62 NATO, mitra Madsen M-53, Taurus M-12, Jatimatic e Ingram MAC-11 da 9 mm, previsione per la FAMAE SAF mod. PT. Mitragliatrici MG42/59, HK-21 e FN-FALo 50-42 da 7,62 mm, M2HB da 12,7 mm. Mortai da 60 mm M19 e FAMAE Commando, M1, M29 e FAMAE-ECIA da 81 mm, Brandt M 120M-65 da 120 mm.
  • Aviazione dell'esercito: 10 SA.315 Lama, 9 SA.330 Puma, 3 SA.332 Super Puma, 3 UH-1H, 2 Bell 206B, 10 Hughes 530F e 15 F-280C. Aerei ad ala fissa costituiti da 6 CASA C-212, 2 CN-235, 18 Piper R-172 Hawk XP, 8 Pa-236 e 3 Navajo, 1 Cessna Citation II.

Note:

  • Corazzati: la forza principale era ancora basata sugli M-51 Super Sherman, presenti in 150 mezzi circa e dotati di cannone a media pressione calibri 105 mm, del modello francese D-1508. Tuttavia alcuni erano stati visti equipaggiati con il cannone HVMS da 60/70 mm, arma ad altissima velocità iniziale israeliana. Vi erano anche 60 M-41 Walker Bulldog e 47 AMX-13, entrambi carri postbellici, ma di tipo leggero. Alcuni AMX erano stati trasformati in bulldozer. Altri 50 carri erano i vecchi M-24 Chaffee, che nonostante la loro limitata corazzatura erano dei mezzi molto veloci e rapidi (anche se non quanto gli M-41 successivi, che pure pesavano di più). Soprattutto, erano stati riarmati con un'arma molto più potente del 75/37 mm originale, ovvero il pezzo israeliano da 60 mm con munizioni decalibrate ad altissima velocità iniziale. I carri nominalmente più potenti erano gli AMX-30B, ma di una commessa di 50 mezzi solo 21 risultavano consegnati, essendo gli altri bloccati causa embargo post-Pinochet. In sostanza, i carri cileni erano un buon numero, ma si trattava di mezzi medi o leggeri della Seconda guerra mondiale o del dopoguerra, quindi obsoleti. Del resto nella regione andina non v'era molto bisogno di carri armati, il che escludeva battaglie corazzate con l'Argentina, che pure era un nemico potenziale e che, differentemente dal Cile, poteva agevolmente tagliare in due il Paese se lo avesse attaccato al centro. Un avversario più plausibile, la Bolivia, era del resto anche più debole in termini di carri armati.

Il Perù costituiva un altro nemico storico, ma come le altre nazioni confinanti non era nella migliore condizione per affrontare una guerra per via delle condizioni economiche alquanto depresse. Restava semmai da vedere se i carri cileni, una volta riarmati con cannoni moderni, sarebbero stati capaci di affrontare con successo i T-55 peruviani, come a suo tempo dimostrato dagli israeliani contro gli arabi. Di sicuro, l'incremento di precisione e potenza di fuoco dell'armamento principale è di notevole importanza per l'efficienza dei carri armati e in questo senso, i carri cileni erano stati aggiornati al meglio, anche se presumibilmente senza grandi cambiamenti nei sistemi di tiro. La piccola flotta di AMX-30B era schierata al Sud del Paese e così non poteva fornire nessun aiuto rapido contro l'eventuale avanzata dei peruviani. Pur essendo più moderni, erano comunque pochi e di dubbia efficienza dopo molti anni di embargo.

I blindati leggeri erano nell'insieme più moderni. Vi erano solo piccole aliquote di M113, ma soprattutto esistevano i mezzi ruotati Piranha 6x6 e 8x8 che la MOWAG svizzera, nonostante l'embargo per la dittatura militare, aveva consentito di produrre dalla locale FAMAE. Si tratta di un mezzo importante per i Cileni, con 250 mezzi già in servizio e altri in ordine. La loro capacità era accresciuta dalle numerose versioni speciali, che di fatto li avevano trasformati da mezzi da trasporto truppe e veicoli di supporto di fuoco. 20 avevano la torretta biposto con cannone Cockerill da 90 mm, un'arma belga a media pressione, simile a quella delle 30 Cascavel. Altri 50 avevano il compito di supporto di fuoco indiretto, muniti com'erano di mortai pesanti francesi da 120 mm Brandt. Se si considera il numero esiguo di artiglierie, specie semoventi, si può apprezzare meglio il valore di questa forza di veicoli portamortai. Il pezzo da 120 mm ha minore gittata ma uguale efficacia rispetto agli obici da 105 mm (entrambi con granate da circa 15 kg). La principale limitazione è l'impossibilità di tiro diretto, per esempio controcarri, ma la traiettoria curva consente di superare ostacoli e colpire con la massima efficacia possibile grazie all'impatto pressoché verticale col terreno (il che causa il micidiale espandersi delle schegge radenti al suolo in tutte le direzioni). Altre versioni hanno ricevuto armamenti non meno specifici, come i cannoni da 20 mm israeliani TCM-20 e i missili controcarro Mamba, e altre ancora erano in programma, quali la MARTE per il controllo delle unità d'artiglieria, la LINCE antiaerea e una versione con cannone da 60 mm.

I primi erano in precedenza i complessi Maxon Mount da 12,7 mm quadrupli. Pur essendo residuati bellici americani, la loro semplice costruzione e rapidità di orientamento erano molto apprezzate e l'arma rimase in servizio per decenni (anche in Italia). Il segreto del suo successo era il fatto di avere sostituito i volantini con un motore elettrico che permetteva un agevole inseguimento degli apparecchi e l'uso anche da parte di un solo uomo, con 800 colpi disponibili. Ma i proiettili da 12,7 mm non potevano portare un carico esplosivo significativo e questo diede un'idea agli Israeliani: e se si fossero sostituite le 4 m² con un carico equivalente di 2 cannoni Hispano-Suiza da 20 mm HS 404? Il risultato, messo assieme con tecnologie degli anni '40 e pochi aggiornamenti, è stato un cannone antiaereo valido, che si ritrovò nel 1973 ad abbattere, secondo le statistiche israeliane, il 60% degli aerei arabi distrutti dall'antiaerea. Nonostante la velocità di alzo e brandeggio di 60 gradi al secondo (nel tipo originario), resta difficile non stupirsi di tanto successo. Soprattutto, se si considera che si tratta di tecnologie obsolete, incluso il collimatore M18 reflex e i due caricatori a tamburo da 60 colpi l'uno. Se si compara il TMC-20 con la Rh-202, mitragliera paricalibro binata, questa ha un volume di fuoco complessivo di 2.000 c.min contro 1.400, 560 colpi pronti contro 120, velocità iniziale di 1.000 ms contro 850 e calcolatore balistico. Ci si può solo meravigliare di quanto efficace potrebbe essere l'antiaerea leggera più moderna prendendo il TCM-20 come comparazione. I Mamba sono i successori dei Cobra, i primi missili tedeschi post-bellici, apparsi già nel 1957 da parte della MBB. Questi missili hanno un raggio di 2 km contro 1,6 dei predecessori, sono collegabili a gruppi fino a 12 rampe anziché 8 per scatola di controllo, e hanno qualche altra caratteristica migliorata, inclusa la capacità perforante passata da 150 a 500 mm. Per il resto sono ancora missili relativamente primitivi, molto simili ai predecessori, apparsi però nel 1972, quando i MILAN della generazione successiva erano già una realtà. Questo ne limitò il successo, nel senso che il successore del Cobra fu il Milan franco-tedesco. Sono missili dall'aria abbastanza 'aggraziata', con grandi alette fisse trapezioidali cruciformi e filoguida manuale. Ne sono stati costruiti parecchi per clienti meno facoltosi di quelli che potevano permettersi armi più sofisticate, e tra questi il Cile. Vi erano anche i mezzi contraerei con i discussi Blowpipe, SAM inglesi portatili degli anni '70, che comunque rappresentarono la prima realizzazione europea della categoria. Infine altri Piranha avevano il radar israeliano EL-2106H per la scoperta a bassa quota.

I vecchi semicingolati americani M3 e le autoblindo M3 White avevano ricevuto nuovi motori diesel Detroit Diesel 53T 6V. Persino un nuovo semicingolato, il BMA-1 ALACRAN è stato sviluppato in Cile, come anche i camion corazzati Cardoen VTP-1.

Artiglieria: i soliti obici da 105 mm M-56 e M-101, ma anche 18 FH-18 tedeschi dell'epoca bellica. Le armi semoventi erano gli Mk F.3 da 155 mm, alcuni dei quali di provenienza israeliana, e i Soltam M-68 da 155 mm ricevuti nel 1978. In prova vi erano non meno di due artiglierie da 155 mm, il sistema CC-5 Cardoen/Armscor da 45 calibri, e il G-6 semovente. I cannoni HS-639 antiaerei erano presenti assieme a impianti binati Oerlikon nel caso delle armi da 20 mm, i paricalibro TCM-20 semoventi su Piranha e missili Blowpipe.

Automezzi: numerosi tipi provenienti da tutto il mondo, dalle Land Rover Santana 88 e 109, veicoli portacarri giapponesi della Hino e Nissan, nonché gli americani Mack. Motociclette da ricognizione Suzuki DR-260 e 460.

Armi di fanteria: i fucili SIG 510 erano in corso di sostituzione con l'SG 542, costruito dalla FAMAE su licenza, e sempre del calibro 7,62 NATO, quindi il passaggio su cartucce di medi potenza, come il 5,56 mm, non si era ancora verificato, con il vantaggio della potenza dei colpi, ma lo svantaggio di munizioni e armi eccessivamente pesanti. La congerie di vecchie armi vedeva l'M-1904 e il Garand convertiti al 7.62 NATO. Su questo le donne facevano l'addestramento basico, forse perché con il suo sistema a recupero di gas offriva un rinculo minore. Il mitra Madsen danese, a suo tempo famoso e molto diffuso, era in corso di sostituzione ma la JATIMATIC finlandese si dimostrò nelle sue prime serie un'arma innovativa ma catastrofica in termini di efficienza e affidabilità. Il mitra SAF-PT di progettazione locale lo dovrebbe avere sostituito senza difficoltà. La FAMAE produceva anche i mortai da 120 su licenza, come del resto quelli spagnoli ECIA da 81 mm. I cannoni SR da 106 mm, controcarri, erano montati su Land Rover Santana 88 'Ligeros', sulle Jeep M-38 e 151, ma le armi controcarro più recenti erano i lanciarazzi inglesi LAW-80, i missili MAPATS israeliani su veicolo M-325 Command Car, e i lanciagranate Striker per i commandos, di fornitura sudafricana.

Aviazione dell'Esercito: venne fondata solo nel 1970 e aveva 52 elicotteri e 38 aerei, per un totale di tutto rispetto, 90 apparecchi esatti. I mezzi erano piuttosto moderni, tra cui 12 Puma e Super Puma, 6 C-212 e due moderni CN-235.

Le scuole dell'esercito erano presso la Escuela Militar 'Bernardo O'Higgins' di Santiago per il primo grado della formazione degli ufficiali, poi l'Academia de Guerra e l'Academia Politecnica Militar (in pratica l'Università militare), ma vi era anche una scuola sottufficiali di Santiago, scuole specifiche per le specializzazioni di fanteria di San Bernardo, artiglieria a Linares, cavalleria corazzata a Quillota, genio a Tejas Verdes, telecomunicazioni a Santiago, truppe da montagna di Rio Blanco, paracadutisti e commandos a Peldehue.

L'efficienza e la popolarità dell'esercito non erano stati molto intaccati dalla dittatura e continuava ad essere un esempio di standard più efficiente dei tipici eserciti sudamericani.

Aeronautica (Fuerza Aerea de Chile o FACh)[modifica]

L'aeronautica cilena è stata senza dubbio quella che ha sofferto di più dell'embargo internazionale. Nonostante questo, è stata istituita una ditta aeronautica di un certo livello, l'ENAER, ha costruito l'addestratore leggero T-35 Pillan e il T-36 Halcon, il primo di progetto originale e il secondo di produzione su licenza spagnola. L'organizzazione era data da 4 Brigadas Aereas con un'Ala Base (Stormo) oppure, nel caso della I, due. Tutte le Ala hanno da uno a 4 Grupos de Aviaciòn, incaricato anche della logistica, ufficiali amministrativi, manutenzione e difesa basi. Nel caso delle Ali 1 e 4 vi erano anche una Escuadrilla de Enlace che significa squadriglia di collegamento, mentre tutti avevano un Grupo de Artillerìa Antiaerea dai N. 21 al 25, e un Grupo de Comunicaciones Electronicas (N 31-35) con funzioni di attività C3I e sorveglianza aerea. Per quest'ultimo scopo dispongono di radar di scoperta aerea Thomson-CSF e Elta.

La difesa antiaerea era attuata con missili Mistral e Blowpipe, sistemi di difesa radar MYGALE, cannoni da 20 mm Oerlikon GAI-CO1 e FAMIL, con i Grupos 23 e 24 dotati di Crotale-SAM ex-sudafricani, poi però ceduti ad un altro Paese sudamericano e modernizzati dalla Matra. Il Grupo N 23 aveva anche cannoni GDF-003 da 35/90 mm. Tutti disponevano di blindati Cardoen VTP-2 e Makina Carancho.

Ecco le Brigade Aeree:

  • I Brigada: QG Los Condores, Inique. Aveva gli stormi (Ala) 1 e 4, con i Grupos 1, 7 e 8. Il Grupo 1, dell'Ala 4 aveva anche una squadriglia di collegamento, la Los Condores.

L'Ala 4 era la scuola Tattica di volo, con i piloti che avevano conseguito il brevetto dalla Escuelade Aviaciòn di Santiago; a quel punto col Grupo 1 effettuavano 40 ore di volo e poi la metà venivano inviati per il corso tattico avanzato di 100 ore, spesso volate sul deserto più arido del mondo, quello di Atacama, ma anche sulla zona meridionale del Paese nelle peggiori condizioni meteo. La scuola Cuna del Condores aveva 12 ENAER/CASA T-36 e 4 A-36, monoposto d'attacco.

I T-36 Halcon cileni avevano un telemetro radar e un cannone SCAR-81 in un pod, bombe Mk 81 da 113 kg e altre bombe HE e CBU prodotte in Cile.

La squadriglia di collegamento aveva 3 SA.315B Lama, 2 ENAER/Piper PA-28-236 'Dakota' e 2 DHC-6 Twin Otter. Anche questa squadriglia era usata per addestramento, per i piloti non ammessi al corso avanzato: 50 ore di volo sui Lama oppure 40 sui DHC-6. Infine vi erano il reparto antiaereo N.24 e quello di guerra elettronica (CE) N.34.

L'Ala 1 aveva i Grupos 7 e 8, con base a Cerro Moreno e Antofagasta. Il Grupo 7 era di intercettori, che dal settembre 1974 ebbe 15 F-5E e 3 F-5F con missili AIM-9J e Shafir a guida IR. Non è facile trovare un'altra unità altrettanto malamente danneggiata dall'embargo come questa, che si ridusse a 4 aerei efficienti nel 1987. Per sostituirli nel 1988 si trattò con Israele per vendere gli F-5 e comprare 12 Kfir con motori Atar 9K-50 (per aggirare l'embargo posto sul motore J79 da parte dell'adirata potenza USA) per un costo di 60 milioni di dollari. La cosa non andò in porto e venne invece iniziato il programma TIFFANY da eseguirsi in Israele, per dotare gli F-5 di HUD, INS, RWR Caiquen, lancia-chaff Eclipse e nuovo radar ELTA. In tutto sono stati modificati 13 F-5E e 3 F-5F, modificati anche per i missili AIM-9P.

Il Grupo 8 venne equipaggiato con gli Hunter Mk 71, ricevuti dal 1967 in 53 esemplari anche per il Grupo 7 e per il Grupo 9. Il 9° venne sciolto per carenza di aerei nel 1981 e il 7° venne riequipaggiato con gli F-5. Nel 1982 vennero consegnati 12 FGA Mk.9 e 2 T.Mk 67 per fornire parti di ricambio. Il programma di aggiornamento AGUILA era vertente su importanti aggiornamenti nel settore dell'avionica. Il programma, del 1983, verteva sull' RWR CAIQUEN II e dispenser Eclipse. I sistemi di comunicazione vennero sostituiti e i sei o più differenti tipi di cruscotti vennero sostituiti con uno unificato; infine vennero adottati i missili Shafir, tra i pochi AAM vennero adottati su di un Hunter. Il totale ancora in carico erano 17 Mk.71, assieme a 4 FR. Mk.71 da ricognizione e 4 biposto (che curiosamente hanno posti affiancati) T Mk.72. La squadriglia da collegamento del 1° Stormo ha solo 2 elicotteri Lama SA.315B, e il Grupo CE n.31, che aveva anche la responsabilità della manutenzione di tutti i Grupi CE, la difesa antiaerea da parte del Grupo de Artilleria N.21

La IIa Brigada Aerea aveva l'Ala 2 con i Grupos 2, 10 e 11.

  • Il Grupo 2 aveva base a Los Cerrinos con ricognizione fotografica ad alta quota, marittima e ECM, suddiviso in due Escuadrillas. Quella de Reconoscimiento con due CANBERRA PR. Mk9, dei 3 consegnati nel 1982, la Escuadrilla de Guerra Electronica aveva invece il Beech A99 PETREL, modificato con l'ESM ENAER ITATA. 3 erano del modello BETA con radar panoramico e 3 PETREL ALFA avevano un radar per la ricerca marittima con portata superiore all'altro. La Escuadrilla de Servicio Aerofotogrametrico aveva 2 Learjet 35A, 2 DHC-6 e un Beech King Air 100, tutti dotati di macchine fotografiche WILD RC-10, e tutti delle presenze 'fisse' nell'organico delle F.A. del Terzo mondo, soprattutto sudamericane.
  • Il Grupo 10 costituiva la principale unità, con 2 C-130H, 2 C-130B, 4 Boeing 707-320, 3 Beech 99A, 3 UH-1H, 2 MBB Bo-105CB-4 e un MBB Bk-117. I C-130 erano usati come aerei per il trasporto anche nel caso delle basi antartiche e altri 2 erano in consegna, mentre un Boeing doveva diventare addirittura un AWACS, un IAI Phalcon, e gli altri 3 sarebbero stati modificati come aerocisterne-trasporti. Grazie all'impiego nella forza ONU per il Kuwait postbellico era atteso il rinforzo per gli elicotteri UH-1 con macchine ex-US Army.

Riassumendo:

  • Grupo 1, addestramento, 12 ENAER/CASA T-36 e 4 A-36
  • Grupo 2, ricognizione: 2 CANBERRA PR. Mk9, 6 Beech A99 PETREL, 2 Learjet 35A, 2 DHC-6 e 1 Beech King Air 100
  • Il Grupo 3, attacco al suolo: 10 A-37B
  • Grupo 4, caccia: 15 Mirage 50, 1 Mirage IIIB
  • Grupo 5, collegamento: 6 DHC-6-100/300, 5 T-35B e 2 Bo-105CB-4
  • Grupo 6, trasporto e attacco: 4 DHC 6-300 e 4 UH-1H
  • Gruppo 7, caccia, attacco: 13 F-5E e 3 F-5F
  • Grupo 8, attacco: Hunter 17 Mk.71, 4 FR. Mk.71, 4 T Mk.72
  • Grupo 10, trasporto: 2 C-130H, 2 C-130B, 4 Boeing 707-320, 3 Beech 99A, 3 UH-1H, 2 MBB Bo-105CB-4 e un MBB Bk-117.
  • Il Grupo 11, addestramento: 8 T-35A Pillan e 9 ENAER/Piper PA-28-236 Dakota
  • Grupo 12: 24 Cessna A-37B
  • Grupo 19, collegamento: 2 DHC-6-300 e 1 Bo-105.
  • Una squadriglia collegamento con 3 SA.315B Lama, 2 ENAER/Piper PA-28-236 'Dakota' e 2 DHC-6 Twin Otter
  • Una squadriglia collegamento con 2 elicotteri Lama SA.315B
  • La pattuglia LOS HALCONES, 5 Extra 300 e un PA-28-236.
  • Escuadrilla de Plenadores, alianti: 3 LET-13, 6 L-23T, 3 Janus C e un GROB Standard CIRRUS 3 O-1 Bird Dog
  • 2 squadriglie accademia aerea: 50 T-35A/B e 25 T-37B/C.

Totale aerei in carico:

  • 13 F-5E e 2 F-5F(superstiti di 15 F-15E e 3 F-5F) 25 Hunter (su 53 consegnati) di cui 17 FGA. Mk 71, 4 FR Mk-71A e 4 T. Mk 72, 16 Mirage III e 50, 2 Canberra PR Mk.9, 10 A-37B
  • 25 T-37B/C, 16 DHC-6, 3 LET-13, 6 L-23T, 3 Janus C, 1 GROB Standard CIRRUS, 3 O-1 Bird Dog, 63 T-35, 5 Extra 300, 2 C-130H, 4 Boeing 707, 12 ENAER/CASA T-36, 4 A-36, 9 Beech A99 PETREL, 2 Learjet 35A, 1 Beech King Air 100, 21 ENAER/Piper PA-28-236 Dakota.
  • 5 Bo-105, 1 BK-117, 7 UH-1, 5 SA.315B.

Totale, 31 caccia supersonici, 39 jet d'attacco, 37 jet d'addestramento, 128 aerei di seconda linea, 13 alianti, 18 elicotteri. Totale: 266 aerei di tutti i tipi.

Armada naval[modifica]

All'epoca essa verteva essenzialmente sui 4 caccia County, 2 sottomarini Type 209 e 2 Oberon, 4 fregate Type 12, 3 navi anfibie 'Batral' e 1 rifornitore di squadra; quasi tutte queste unità erano inglesi di seconda mano, il che sembrava abbastanza OK per la logistica, anche se poi la durata in servizio non si sarebbe dimostrata pari alle attese. Ma questo aveva ancora da venire, mentre l'ultimo incrociatore cileno, l'O'HIGGINS, venne radiato proprio quell'anno, l'ultimo dei suoi 54 anni di vita operativa.

Marina Cilena, dal dopoguerra agli anni '90[modifica]

Con il dopoguerra molte cose avvennero, tra queste un rinnovamento nel settore navale, iniziato quando molti ufficiali cileni vennero inviati negli USA per imparare le tecniche di guerra navale moderna. La marina cilena ebbe modo di ricevere armi, munizioni e soprattutto navi in maniera del tutto gratuita, ma queste includevano anche unità non particolarmente adatte alle sue esigenze e di cui non sentiva realmente la necessità, né in effetti venne smentita dagli sviluppi degli anni successivi. Nel 1951 gli USA ricorsero ad uno stratagemma per limitare la probabile corsa agli armamenti che le più potenti nazioni sudamericane avrebbero potuto intraprendere, come già accaduto in passato, per competere tra di loro. Essendovi già la Guerra fredda e quella di Corea da gestire gli americani non volevano altri guai e così, paradossalmente, giocarono d'anticipo. Fornirono 2 incrociatori classe 'Brooklin', ciascuno con 15 cannoni da 152 mm, ma piuttosto vecchiotti e non molto protetti, a Cile, Argentina e Brasile. Le navi cilene ebbero l'USS Brooklin e il Nashville, trasferite il 30 giugno e il 21 novembre e indi ribattezzate O'HIGGINS e PRAT. La classe di questi incrociatori, veterana della guerra, venne ceduta per i due terzi, inclusa la capoclasse, alle marine sudamericane, ma non arrivarono invece i ben più moderni incrociatori leggeri 'Cleveland' che, anche se muniti di soli 12 cannoni, erano non solo più potenti,ma anche ben più numerosi. La flotta cilena rimase piuttosto piccola, ma 4 anni dopo vennero ordinati i 2 caccia 'Almirante' alla Gran Bretagna. Questo andò a discapito di un'altra modernizzazione della vecchia corazzata LATORRE, ovvero, in origine, l'HMS Canada, sempre fornita dagli inglesi,ma oramai davvero troppo vecchia per valere l'investimento. I caccia ALMIRANTE WILLIAMS e A.RIVEROS vennero realizzati dalla VIckers-Armstrong con tecnologie piuttosto simili a quelle del precedente conflitto, ed avevano 4 cannoni da 102, 6 nuovi cannoni da 40/70 mm, 5 tls da 533 mm, 2 lanciarazzi SQUID. Nonostante questo limitato armamento, stazzavano 3.330 t, quasi il doppio dei caccia del periodo bellico. La loro fornitura prese tempo, con la fornitura nel 1960 e 1962. Nel frattempo la vecchia LATORRE era stata tolta dal servizio, quando subì un'esplosione in sala macchine. La fine del servizio dell'ultima corazzata cilena avvenne nel 1959.

A quel punto arrivò la prima nave americana di media stazza, il TEKESTA, prestato per 5 anni col nome di YELCHO e usata come nave oceanografica. Questo accadde nel 1960 e l'anno dopo arrivarono due degli ultimissimi sottomarini americani FLEET, l'USS SPRINGER e SPOT,ribattezzati THOMSON e SIMSON. L'US Navy era riluttante a cedere anche i siluri, ma alla fine fornì armi Mk 14 e Mk 27. Anche questo non era che l'inizio: nel 1962 vide altre due navi fornite dagli USA, 2 caccia 'Fletcher' che erano il WEDLEY e il ROOKS. Trasferite il 26 giugno 1962 presero il nome di BLANCO ENCALADA e COCHRANE. Tutte queste navi non erano in condizioni realmente buone ma alla fine degli anni '60 vi erano come navi principali: 2 incrociatori leggeri, 4 caccia, 2 sottomarini, 4 navi anfibie e la rifornitrice ARAUCANO, nave cisterna danese del 1967.

I caccia ALMIRANTE videro una innovazione, per la Marina cilena: 2 complessi da 40 mm erano stati sostituiti dalla ASMAR con i lanciamissili Sea Cat inglesi, pensati proprio per sostituire le armi Bofors. Questo piccolo passo, quasi minimalista, introdusse l'Armada nell'era missilistica. Nel settore anfibio vi erano 4 LST forniti dagli USA, chiamati AGUILA, HEMMERDINGER, ARAYA e TORO. Sostituivano le due vecchie AKA PINTO e ERRARURIZ ed erano munite di mezzi da sbarco ELICURA e OROPELLO. La linea anfibia, invero non indifferente, era data da 4 APD, comprate dagli USA nel '66, SERRANO,ORELLA, RIQUELME e URIBE. Chiamate fregate dai cileni, potevano trasportare una compagnia rinforzata da sbarco anfibio e 4 LCVP.

Per i cileni l'era delle navi d'attacco iniziò nel 1966 quando vennero ordinate 4 Lurssen da 134 t: GUALCONDA, FRESIA, QUIDORA e TEGUALDA, costruite in Spagna dai cantieri Bazan. Vennero dislocate all'estremo Sud (per poca gioia degli equipaggi, perché lì Sud significa Terra del Fuoco-Capo Horn) con l'intento di sbarrare la strada alla flotta argentina, che era nell'insieme superiore, inclusa la presenza di una portaerei. La situazione della flotta cilena non era delle migliori all'inizio degli anni '70, persino prima del golpe (che comunque la influenzò molto poco), tanto che i 2 incrociatori erano praticamente impossibili da mantenere entrambi in servizio, il sottomarino THOMSON doveva addirittura essere radiato, ma anche ENCALADA e COCHRANE erano in condizioni giudicate 'pessime'. Insomma, restavano i due ALMIRANTE e 1 sottomarino come navi di prima linea, accanto alle 4 motosiluranti. A quel punto venne posto in atto un piano di ammodernamento, non ulteriormente dilazionabile: si tornò dal vecchio forniture, la Gran Bretagna, per 2 fregate Type 12 'Leander', 2 sottomarini 'Oberon', e l'aggiornamento dei due ALMIRANTE. Indubbiamente la collaborazione con la Gran Bretagna nel settore navale diede migliori soddisfazioni dei 'pacchi' ricevuti dagli USA. Dopo tutti questi aggiornamenti, finiti a Golpe concluso, (1975) il Cile aveva gli ALMIRANTE aggiornati dai cantieri Swan Hunter con missili antinave Exocet, logica evoluzione rispetto ai lanciasiluri antinave che erano andati a sostituire a mezzanave; e il radar Plessey AWSI fu nel suo campo un passo in avanti almeno altrettanto importante. Le due 'Leander', la CONDELL e LYNCH vennero fornite nel 1973-74 ed essendo da subito armate con gli Exocet, furono loro a stabilire l'inizio dell'era missilistica antinave nella flotta cilena, anche se dovetto fare a meno della torre binata Mk 6 da 114 mm prodiera. Quanto ai sottomarini, i cantieri Scott's Shipbuilding & Engineering costruirono anche qui ex-novo, l'O'BRIEN e lo HYATT,il quale ultimo ebbe tuttavia una esplosione a bordo che ne ritardò l'entrata in servizio. In entrambi i casi vennero forniti solo nel 1976. Nel frattempo due caccia A.M. Sumner FRAM II vennero ottenute dagli USA, ultime e migliori della non fortunata serie di navi ex-USA ricevute dai cileni. Vennero ribattezzate MINISTRO PORTALES e M. ZENTENO, sostituendo giusto in tempo i due vecchi 'Fletcher. Nonostante i problemi nel mantenere operativi i due BROOKLYN, nel luglio 1971 arrivò niente di meno che un incrociatore leggero svedese, il GOTA LEJON prontamente ribattezzato LATORRE, e che consentì di mantenere una prima linea di 2 incrociatori con il terzo mediamente, ai lavori. L'epoca era non sospetta: era in carica Alliende, e Pinochet era solo il suo generale di fiducia. La nuova nave era di qualcosa più veloce dei due 'Brooklyn'. All'epoca esistevano ancora parecchi incrociatori dell'era 'classica', anche se oramai erano una specie in estinzione che trovò ultima dimora nei mari australi.

Dopo il '73 per la Marina cilena vi furono dei problemi di difficile soluzione. Il regime di Pinochet ebbe aiuti per almeno i primi 2 anni di governo, poi però scattò (un attimino in ritardo, a dire il vero) un embargo internazionale che rese quasi impossibile procurarsi delle nuove navi. Inoltre, nel '76 vi fu una tensione che sfiorò la guerra aperta con l'Argentina. Affrontare la guerra avrebbe potuto essere una possibilità concreta, ma con che mezzi? L' incrociatore O'HIGGINS si era arenato nel 1974, restando gravemente danneggiato ed era in riserva a Talcahuano, il sottomarino THOMSON venne radiato nel '73, il SIMSON era in riserva dal '75. Non v'era molto su cui contare ma si cercò di recuperare all'operatività quanto disponibile. L'incrociatore venne rimesso in funzione nel 1978, e il SIMSON venne recuperato alla 'vita' con gli organi del THOMSON. Il tutto venne organizzato dai cantieri ASMAR, che per la cronaca significa Arsenale Navale Cileno. Anche i due nuovi caccia americani vennero riequipaggiati con 4 Exocet. Tutta la flotta venne approntata a questo livello nel '78 e poi inviata nel Cile Meridionale, segno evidente che la minaccia potenziale era ancora l'Argentina piuttosto che il Perù. A quel punto, arrivò un aiuto eterodosso: Papa Giovanni Paolo II, di fresca nomina al soglio di Pietro, intervenne diplomaticamente e impedì che la guerra scoppiasse davvero, e la flotta argentina ritornò a Talcahuano e Valparaisio. Chissà come si sarebbero sviluppati gli eventi, con importanti ripercussioni anche nella NATO, se vi fosse stata questa guerra 4 anni prima di quella delle Falklands: quest'ultima sarebbe stata combattuta? E se sì, a quali condizioni? Di sicuro rimase che, ancora una volta, anche due nazioni rette da dittatori di estrema destra possono entrare in guerra una contro l'altra, persino se hanno trattati internazionali segreti come l'Operazione Condor.

Le cose nel frattempo si evolsero in maniera meno ovvia di quanto sarebbe sembrato solo pochi anni prima: l'O'HIGGINS, dato per spacciato solo pochi anni prima, era stato aggiornato al punto che fu il PRAT ad essere radiato per mantenerlo in servizio, dopo essere stato momentaneamente ribattezzato CHACABUCO. I caccia ENCALADAE COCHRANE vennero radiati e posti in riserva, stavolta definitivamente, e ben presto anche il SIMSON tornò ad un'operatività quantomeno dubbia. In aggiunta, il LATORRE era sempre più difficile da mantenere operativo per carenza di pezzi di rispetto. Nel 1979 venne comprata una coppia di SAAR IV israeliane con missili Gabriel e cannoni da 76 italiani. Erano le CASMA e CHIPANA. Nonostante la differenza di ambiente operativo, si dimostrarono addirittura ideali per i mari cileni meridionali. Evidentemente il Canale di Beagle era ancora il problema maggiore, ma nel frattempo a Nord il Perù si era rinforzato con quasi 50 Su-20/22 e 4 fregate LUPO, capaci di sopraffare qualunque cosa i cileni avrebbero potuto mandargli contro. Inoltre in generale, i sottomarini, l'aviazione e l'esercito peruviano erano superiori. Se non vi fossero stati altri problemi, ovvero la scarsa efficienza del materiale sovietico (non per colpa dello stesso quanto piuttosto per problemi di logistica), le tensioni con l'Ecuador e la guerriglia di SEndero Luminoso, la cosa avrebbe potuto essere anche peggiore. Nel frattempo l'Argentina stava comprando una squadriglia di Super Etendard e ben 10 fregate MEKO.

Nonostante la dittature, il Cile iniziò a rivolgersi, per la terza volta nella sua storia, in Gran Bretagna, il che rese parecchi risultati in termini di aggiornamento. Il rifornitore HMS TIDEPOOL venne venduto ai cileni, ma mentre navigava per la nuova patria scoppiò la Guerra delle Falklands e così venne 'ripresa al volo' e utilizzata dalla marina di Sua Maestà. Alla fine della guerra, ancora indenne, venne ridata al Cile, con il nome con cui era già stata ribattezzata mesi prima: ALMIRANTE MONTT. Fu a quel punto che, dopo la guerra e la collusione con la Gran Bretagna, questa ebbe modo di trasferire parecchie navi, infrangendo per l'ultima volta l'embargo: i 4 caccia COUNTY Batch 2, che sebbene vecchie, erano navi di tutto rispetto, con lanciamissili SAM a medio raggio, 2 a corto, 4 MM.38 Exocet, 2 cannoni Mk 6, 1 elicottero e 2 lanciasiluri. Ognuna costò solo 22 milioni di dollari, praticamente il prezzo del metallo visto che si trattava di navi da quasi 6000 t, classificate ufficialmente cacciatorpediniere solo per motivi politici, mentre a tutti gli effetti erano incrociatori missilistici grossomodo paragonabili a quelli americani tipo i LEAHY o BELKNAP. In effetti erano definiti correntemente, in servizio, incrociatori. Avrebbero dovuto essere mantenute in servizio per tutti gli anni '80 per le loro eccellenti prestazioni come navi comando, mentre i 4 meno recenti Batch 1 erano stati messi fuori servizio o, nel caso del London, venduto nel febbraio dell'82 al Pakistan (dove divenne il BABUR e venne privato del Sea Slug Mk 1).

L'HMS NORFOLK venne venduto nel 1981 e ceduto nel 1982, per i tagli inflitti alla Marina che l'avrebbero quasi azzerata senza la successiva guerra (per esempio con la prevista radiazione delle due navi anfibie classe FEARLESS, assolutamente fondamentali per la campagna delle Falklands), l'HMS ANTRIM nel 1984, il GLAMORGAN nel 1986 e il FIFE nel 1987. Vennero ribattezzati rispettivamente: PRAT,COCHRANE, LATORRE, BLANCO ENCALADA. Come si vede, si tratta di nomi ricorrenti nella marina cilena, né sarebbero state le ultime con questo nome. Anche le scorte dei SAM Sea Slug vennero fornite all'Armada cilena.

I caccia ANTRIM e GLAMORGAN erano stati impiegati alle Falklands, dove le loro caratteristiche di navi robuste e spaziose gli consentirono un efficace ruolo di navi di comando e controllo, mentre lo stesso non si poteva dire del sistema antiaereo, pur basandosi su due differenti tipi di missili antiaerei a corto e medio raggio (totale: 62 missili), ma piuttosto obsoleti. L'ANTRIM venne colpito da una bomba inesplosa, e il GLAMORGAN venne centrato da un Exocet che distrusse l'hangar e l'elicottero Wessex al suo interno, ma la nave si salvò dalle fiamme grazie alla solida costruzione, restando la nave più danneggiata tra quelle che vennero mantenute in servizio.

ebbero modifiche per migliorare la loro capacità elicotteristica, con un hangar reso capace di ospitare gli elicotteri medi Super Puma. Questo comportò la rimozione dell'obsoleto Sea Slug, che peraltro era l'unico SAM a medio raggio disponibile in Cile (con capacità anche anti-superficie, introdotte con l'Mk 2, la versione presente sui Batch 2).

I caccia ENCALADA (ex-FIFE) e il COCHRANE (ex-ANTRIM) sono stati modificati dall'ASMAR in caccia portaelicotteri con hangar e ponte ora capaci di ospitare i Super Puma (di fatto l'unico equivalente dei Sea King tra gli elicotteri francesi), dotati di armi come i siluri ASW e i missili Exocet. L'elimiminazione del Sea Slug, che era proprio a poppavia del ponte di volo, non era forse strettamente necessaria: le navi di questo tipo erano già in grado di ospitare un elicottero medio come il Wessex, uno dei quali distrutto a bordo dell'Antrim da un Exocet, durante la Guerra delle Falklands. Ma forse si volle rimuovere un sistema semplicemente obsoleto e con poche parti di ricambio, nonostante che tutte le attrezzature disponibili vennero comprate dalla Royal Navy. La loro dotazione di missili comprendeva anche armi a corto raggio Sea Cat, il che per la prima e unica volta nella storia della Royal Navy significava la presenza di due tipi di SAM a bordo della stessa nave (un concetto ripreso, per esempio, dai ‘Tromp’ olandesi, piuttosto simili in stazza e aspetto, ma con sistemi americani più moderni). Anche questi missili erano piuttosto obsoleti e inadatti alla lotta antimissile: era pertanto previsto di sostituirli con i SAM israeliani BARAK, molto superiori in gittata (12 contro 6 km) e capacità antimissile.

La dotazione di missili BARAK era prevista anche per i caccia ALMIRANTE e le LEANDER. Le due fregate hanno ricevuto anche un hangar più grande per gli elicotteri SA.365 Dauphin 2 al posto dei vecchi Alouette III. La flotta dei sottomarini Oberon ha visto un aggiornamento da parte dell'ASMARe affiancati dai due nuovo THOMSON e SIMSON, che sono i sottomarini Type 209-1300 ordinati in Germania nel 1980 e forniti nel 1984-85 con tanto di siluri SST-4 da 35 nodi e filoguida-guida attiva. Quindi, tra COUNTY e Type 209 gli anni '80 conobbero un miglioramento di tutto rispetto per la Marina cilena, nonostante i problemi politici. La nave ANGAMOS si occupava del loro supporto a distanza dalla base operativa.

Nel frattempo il MINISTRO ZENTENO è stato radiato per tenere il PORTALES, in migliori condizioni, operativo. Anche l'O'HIGGINS venne radiato con l'arrivo dei COUNTY, e tenuto in riserva fino al 1991 a Talcahano. All'epoca vi erano in servizio anche le cisterne ARAUCANO e ALMIRANTE MONTT, l nave appoggio, SARGENTO ALDEA che era un vecchio rimorchiatore classe Apache, del '43, trasferito al Cile nel '71.

Altre due SAAR del tipo III sono state comprate da Israele: si trattava dell'HANIT e HETZ, ribattezzate COVADONGA e IQUIQUE, venendo mantenute a nord del Paese come anche il cacciasommergibili PAPUDO, del 1970, costruito dall'ASMAR sulla base del progetto americano PC-1638. Le APD erano, al 1991-92, rimaste una sola, l'URIBE, usata per addestramento a Talcahuano. Delle 4 LST e due LCU venne rimpiazzata dalle 3 BATRAL: MAIPO, RANCAGUA e CHACABUCO.

Le navi da trasporto sono la nave antartica PILOTO PARDO del '58, in Olanda, l'AQUILES (costruita dall'ASMAR su progetto canadese) che sostituisce l'omonima di costruzione danese. Vi erano anche i pattugliatori FUENTEALBRA e CABO ODGER erano di costruzione nazionale, riclassificati navi di collegamento costiero, mentre nel frattempo entravano in servizio 10 pattugliatori brasiliani e 6 DABUR israeliani.

La ESMERALDA era la nave scuola, costruita a Cadice nel '52, che serviva per i cadetti dell'Accademia navale ARTURO PRAT e della scuola di Quirinquina, vicino Talcahuano. Nel '91 arrivò l'ACHILLES, un'altra fregata Type 12, ribattezzata MINISTRO ZENTENO, modificata dall'ASMAR e forse dotata poi di BARAK e di Dauphin, mentre poi arrivava, nel 92, la DIOMEDE (=GENERAL BAQUEDANO) per sostituire il PORTALES che viene utilizzato come pontile a Puerto Williams.

Altre navi che erano interessati a comprare i cileni erano il caccia HMS BRISTOL, ovvero l'unico, potente caccia Type 82 costruito, con missili Ikara ASW, Sea DART ed elicottero Lynx. Una nave rimasta unica perché le portaerei che doveva scortare vennero annullate col programma del '66. Un'altra delle navi inglesi di cui si era interessati a comprare era la cisterna HMS TIDESPRING, completando tutta la flotta di superficie principale con le navi di origine britannica. La fornitura offerta dagli USA per una nave oceanografica e una cisterna, ancorché gratuite, venivano invece viste con scetticismo, perché non vi erano certo stati precedenti favorevoli con le navi americane e gli standard erano oramai per navi britanniche.

La fanteria di Marina era stata creata con un decreto del Libertador don Bernardo O'Higgins, decreto Supremo datato 16 giugno 1818, assieme alla marina del nuovo stato. Erano destinati a 'sparare coi fucili dalle coffe, usare il machete negli abbordaggi, i cannoni e le baionette negli sbarchi'. Prima ancora di questa formale istituzione erano presenti 25 soldati sulla Aguila, un brigantino che divenne la prima nave della Marina cilena, dal 17 marzo 1817. In seguito ci si basò sempre di più nell'uso delle artiglierie data la maggiore distanza tra le navi combattenti e così nel 1866 divenne il Battaglione di Artiglieria di Marina, con guarnigioni basate anche a terra. Nondimeno vi furono anche sbarchi come quello del 1879 durante la Guerra del Pacifico (contro Perù e Bolivia). Dal 1887 divenne una forza di difesa costiera e così fino al 1938, dopo di che divenne una 'Difesa costiera' a tutti gli effetti. Il 3 marzo 1964 vide l'inizio di una riorganizzazione che gli diede nuovamente la fisionomia di una realtà composita, anche vertente su truppe da sbarco oltre che l'imprescindibile difesa costiera, così vitale per il Cile. La fanteria di marina era basata, nel 1992, su di un robusto corpo di 5.200 uomini suddivisi in 4 distaccamenti: N.1 LYNCH, Iquique, N.2 MILLER, Vina de Mar, N.3 SARGENTO ALDEA, Talcahuano, N.4 COCHRANE, Punta Arenas. Un quinto raggruppamento era in formazione per basarla niente di meno che all'Isola di Pasqua. In sostanza, ogni distaccamento aveva il seguente organico: un battaglione rinforzato di fanteria, una batteria di artiglieria campale e antiaerea, una compagnia logistica e una di incursori subacquei. La forza di mezzi corazzati ha un battaglione d'assalto anfibio N.51, basato vicino Valparaiso, con circa 30 vecchi LVTP-5, che oltre alla manutenzione onerosissima, hanno anche motori a benzina decisamente assetati, per cui erano tenuti in riserva. Le risorse corazzate erano una quarantina di MOWAG Roland per tutti i vari distaccamenti, blindati 4x4 antecedenti i successivi Piranha, ma a suo tempo assai diffusi, anche con torretta da 20 mm. Avrebbero dovuto, in alcune versioni, avere missili Crotale, ma questi sono stati venduti da un altro Paese del Sud America, e come rimpiazzo vi sono stati i Blowpipe. Altri mezzi sono i camion 6x6 CATT, nuovi veicoli di produzione nazionale. Le prove per i nuovi mezzi FAMAE/MOWAG o Cardoen/MOWAG della famiglia Piranha non avevano per il momento avuto successo in termini di ordini. Le artiglierie erano 16 obici M-101 da 105/22 mm e 35 M-114 da 155/23. Le armi individuali standard erano invece 5.500 M-16A1 e 500 HK 33 comprati nel '75. La forza d'appoggio comprendeva mitragliatrici M60, mortai da 60 e 81 mm, mentre gli incursori avevano mitra M-3 da 11.43 mm ex-USA, cedute nel 64 in conto MAP. Erano a sostituire con le FAMAE SAF. Quanto alle armi controcarro vi erano ancora i vecchi ma potenti M40A1 da 106 mm su Jeep M-151. In generale i Marines cileni sono considerati truppe d'élite, le migliori truppe cilene, altamente motivati, addestrati e ben selezionati. La loro capacità vennero messe alla prova nella missione ONU in Cambogia, dove operarono di recente.

Nel 1995 le forze erano calate leggermente a circa 4.500 elementi (da qui in poi[4]). Il comando era a Valparaiso (Comando Generale del Corpo); 4 distaccamenti di Fanteria di Marina; un btg mezzi anfibi, Raggruppamento incursori; Scuola di fanteria di Marina, Centro di Addestramento Reclute, Centro di Appoggio Logistico e Centro di Approvvigionamento. All'epoca era stata fatta già la guarnigione dell'Isola di Pasqua, mentre v'era anche il Nucleo di Sicurezza del CSM della Marina e le unità definibili come 'Polizia Militare'. I Distaccamenti erano costituiti da un Comando, btg di Fanti di Marina, Nucleo Incursori, btr di artiglieria campale e una btr antiaerea, più supporti. Questo almeno in teoria, visto che in pratica v'erano delle variazioni con riduzioni o rafforzamenti a seconda delle situazioni. Il Nr.1 'Lynch' era nato quando nel '42 come unità d'artiglieria costiera per il settore settentrionale del Cile e così venne formato come Regimiento de Defensa de Costa Nr.1 'Lynch'. Dal '47 arrivarono anche unità d'artiglieria mobili e il 15 luglio 1964 con la riforma del corpo.

Anche in seguito è rimasto soprattutto un'unità d'artiglieria per le necessità di fornire copertura alle coste settentrionali. Il Nr. 2 'Miller' era a suo tempo il Reggimento di difesa costiera Nr. 3 'Condell', ma nel '56 accanto alle due batterie presenti (una da 20 e una da 155/38 mm) venne creata una compagnia di fanti di Marina. Dal '62 è diventato il Raggruppamento Nr.2 e dal 5 gennaio 1967 è stato dedicato a Miller e non più a Condell. La sede era a Vina del Mar. Con gli anni, da artiglieria costiera è diventato via via una forza da assalto anfibio vera e propria. Il Destacamento Intanteria de Marina Nr.3 'Aldea' (questa la denominazione completa nella lingua madre) è anch'essa figlia di un gruppo di artiglieria costiera, diventato negli anni '20 un reggimento, con armi anche contraeree e un treno armato. Nel '64 è diventato un Distaccamento di fanteria di Marina e bastato a Talcahuano, dove è presente dal '66 il C.A.R. dei Marines cileni. IL Nr. 4 'Cochrane' è il più a Sud dei Distaccamenti e deriva da una Compagnia di fanteria di Marina nata nel 1949, dal '52 divenuta battaglione e dal 13 febbraio 1962 reggimento con l'attuale denominazione. A queste unità si aggiungevano anche il Raggruppamento Commandos per funzioni antiterrorismo e SpecOps, basato a Valparaiso, ma con nuclei per ciascuno dei Distaccamenti. La Scuola di Fanteria di Marina 'Jaime Charles' è di vecchia costituzione -1867- e dal 1915 basata a Vina de Mar. Ha vari corsi anche per ufficiali, incursori, paracadutismo ecc. Il Centro di Appoggio Logistico nacque come unità d'artiglieria nel 1888, ma negli anni '40 era già un magazzino logistico e nel '64 è diventato centro logistico a tutti gli effetti. Dal '93 è stato spostato da Vina de Mar a Concon. Esegue manutenzione di 2 e 3° livello e rifornimenti di materiali per le varie unità del Corpo. Quanto ai materiali, vi erano nel 1995 ancora circa 30 vecchi ma sufficientemente validi pezzi M114 da 115/23 mm e 16 M101 da 105/22 mm, entrambi residui della II GM (gittate rispettivamente 14 e 11 km), più 16 GPFM da 155 mm, di maggior gittata ma usati solo come postazioni statiche di difesa. Quanto alla contraerea, essa aveva cannoni da 35 mm e SAM Blowpipe. Le armi c.c. erano gli M40 SR da 106 mm e missili MAMBA su mezzi Roland 4x4 blindati. L'appoggio di fuoco contava anche sui mortai da 60 mm e un numero simile (50 circa) medi da 81 mm, nonché su quelli da 107 mm, tenuti peraltro in riserva. Ai livelli più bassi c'erano i fucili M16A1 comprati dal 1974 (ovvero dopo il golpe militare) e HK-33 tedeschi (del '75). Come arma d'appoggio vi è la M60, mentre i blindati comprendono (sempre al 1995) circa 40 Roland tedeschi e per il Battaglione di Assalto Anfibio circa 12 vecchi LTVP-5 più altrettanti in riserva per ridurre i costi di manutenzione della flotta (non vi sono invece i ben più efficienti LTVP-7). Il Cile ha costruito su licenza i mezzi svedesi BV-206, di cui nel '95 8 erano stati comprati da poco tempo, con la speranza di comprarne di più data la loro idoneità a funzionare bene anche nelle condizioni delle aree meridionali del Paese. Per movimentare tutte le forze di sbarco, v'erano le tre piccole LST MAIPO, RANCAGUA, CHACABUCO costruite negli anni '80, anche se dislocanti solo 1407 t a pieno carico (progetto francese del tipo 'Batral'). Esse portano 140 uomini e 7 carri armati. Due ancora più piccoli mezzi erano gli LCM da 750 t ELICURA e OROMPELLO, del periodo 1963-67. In tutto i Fanti di Marina erano una componente altamente professionale e tra i migliori delle F.A. cilene. In futuro non si prevedevano riduzioni, ma piuttosto miglioramenti nelle componenti dei materiali, oramai obsoleti: specie nel settore blindato, della difesa aerea mobile e per le navi da sbarco, troppo poche per gestire al meglio il consistente corpo dei fanti di marina cileni.

La piccola aviazione navale era costituita da diversi Grupos che nondimeno erano gestiti solo da 600 persone in tutto. Comprendevano nondimeno il Grupo HS-1, che stava sostituendo gli Aluette III con 4 BO-105 e 3 AS.332 Super Puma, seguiti da un quarto e 4 Dauphin 2. Dei due tipi maggiori si è già detto l'utilizzo, i BO-105 sono invece stati comprati per le navi appoggio, SAR e altri compiti. Sia i Dauphin e i Super Puma hanno siluri ASW ed Exocet, con i relativi sensori di scoperta. Il Grupo VP-1 ha invece 6 EMB-111AN con sensori di scoperta, e infine due Dassault Falcon 200 con gli stessi compiti. Uno degli '111 venne equipaggiato con un grosso radome, forse per un esperimento con radar AEW. In ogni caso questi bimotori leggeri brasiliani avevano sistemi ESM in aggiunta al radar e ad un armamento leggero di lanciarazzi. I Falcon avevano funzioni diverse: uno era per il trasporto VIP e l'altro, per quanto possa sembrare incredibile, ha un radar CSF VARAN e poteva lanciare Exocet: praticamente un mini-Atlantic o una sorta di Super Etendard. Il ruolo del trasporto, infine, viene soddisfatto dal VC-1 con 3 C-212 3 EMB-111CN Bandeirante. Ultima unità da menzionare, la scuola di volo con un gruppo, il VT-1, dotato di 8 moderni Pilatus PC-7 e 4 elicotteri Bell 206, mentre l'istituto idrografico della marina aveva un Piper PA-31 Navajo.

Le basi dell'Aviazione navale sono Torquemada (Con-Con) che è quella principale, le secondarie sono invece Almirante Von Schroeder (torna ancora il prussianesimo cileno..) di Punta Arenas e la base di Guardamarina Zanartu di Puerto Williams. Da qui i 600 uomini e i reparti con 34 velivoli, di cui 23 aerei ad ala fissa (quasi tutti spagnoli e brasiliani) e 11 elicotteri americani,tedeschi e francesi.

Nel 1993 [5]le cose presero una diversa evoluzione anche rispetto a quanto si prevedeva l'anno prima. Anzitutto il BRISTOL, che era la nave di maggiori capacità su cui la marina cilena poteva sperare di mettere le mani. Veterana della Guerra delle falklands, era caratterizzata da un parco completo di sensori e armi, e in particolare dal suo sistema di propulsione misto che segnava il passaggio dalle turbine a vapore a quelle a gas con un complesso COSAG (COmbined, Steam and Gas) con 2 turbine ad ingranaggi e due R.R. Olympus della stessa potenza, ovvero 15.000 hp per ciascun gruppo motore, tutti combinabili per una velocità di 28 nodi su 2 assi, e un dislocamento di 7.100 t a pieno carico. Per questo apparato motore essi avevano tre fumaioli, due per le turbine a gas e l'altro per quelle ad ingranaggi. Ma forse proprio questo sistema di propulsione non era nelle migliori condizioni di conservazione, e questa nave ibrida gas-vapore venne trovata in pessime condizioni, chiudendo così la possibilità di iniziare una nuova vita con la Marina di Santiago. Per il resto la flotta era costituita dai 4 COUNTY, dalle 4 fregate LEANDER, i caccia ALMIRANTE modernizzati con gli Exocet e più di recente con i BARAK, 2 motocannoniere SAAR 2 e 2 SAAR 4 o RESHEF. Per compiti d'attacco subacqueo vi erano i sottomarini: 2 OBERON e 2 Type 209/1400 (o 1300?), il rifornitore ALMIRANTE MOTT, 4 motosiluranti classe GUALCONDA (le navi comprate nel '66) e 6 pattugliatori DABUR, oltre a 4 corvette e alcune navi minori in costruzione per la Guardia costiera, e le navi anfibie di cui sopra, essenzialmente le 3 BATRAL.

Il Cile, militarmente parlando è una delle nazioni più difficili da difendere che si possa immaginare. Del resto, la sua forma allungata è dovuta alla Cordigliera delle Ande, che per lo stesso motivo che causa l'esistenza di questo Paese (per la separazione dall'Argentina), è anche la sua protezione. Per aiutare la Marina cilena a difendere le sue 4.800 km di coste vi è l'Aviacion de Armada de Chile, costituita il 16 marzo 1923, e con la sua principale base a Vina del Mar, a 130 km da Santiago, ad Ovest. Aveva 5 esquadrones. A dire il vero già nel 1919 l'Armada aveva già cominciato l'attività con alcuni aerei ceduti dagli inglesi come ricompensa degli aiuti fatti da parte dei Cileni: il primo di tutti era un Sopwith Baby idro, poi un altro seguì e infine arrivarono 3 Avro 504K. Questi aerei erano basati a Las Torpederas, una baia vicino a Valparaiso, che ospitava la principale base della rispettabile Marina del Cile. Seguirono poi vari apparecchi quali i 5 Short 184, un Felixtowe F2A, e nel '26 8 Dornier Wal con due motori Napier Lion o R.R. Eagle da 450 hp. L'anno dopo la base venne spostata a Quintero per agevolare le operazioni con gli idrovolanti. Gli aerei catapultabili arrivarono nel '29 sotto forma di 4 Fairey 3F Mk.IVC, in particolare operanti dalla corazzata ALMIRANTE LATORRE. Arrivarono aerei, oramai dimenticati, come 2 Fairey Seal, ma il 21 marzo 1930 l'aviazione di marina venne riunita a quella terrestre. Per ritornare ad un'aviazione indipendente per la Marina bisognerà aspettare il 1953, grazie anche alle nuove forniture, stavolta non inglesi ma statunitensi. In particolare, l'Aviazione di Marina divenne una pioniera nell'uso di elicotteri con i 3 Bell 47G, seguiti nel '54 da 3 cargo C-45. Tanto per cambiare, la base venne spostata ancora, a El Belloto, sempre non molto distante da Villa de Mar. Dopo vari decenni ne venne cambiata ulteriormente la residenza, con la creazione di una base aerea in zona, compatibile a con lo sviluppo edilizio della zona. La sua inaugurazione avvenne nel 1989.

Nel 1999 l'organizzazione era basata sulla Comandancia de Armada, che comandava la flotta, come del resto l'aviazione navale, entrambe con un comando indipendente[6]. Era una piccola forza aerea e quindi, suddivisa in due sole unità di volo, la Fuerza Aérea Naval No.1 e la No.2, oltre il servizio di meteorologia.

E veniamo al descrivere nel dettaglio l'Aviazione navale. La FAN1 (la sigla delle unità di cui sopra) era a Vina Mar con 3 Escuadrones, sul tipo di quelle dell'US Navy: VP-1, VC-1 e HU-1 e il VT-1 (che però dipende dall'Escuela de Aviacion Militar), oltre al centro logistico, sistemi di sicurezza e logistici e così via. Da notare che il centro logistico di questa base era indipendente da quello della Marina. Inoltre su questa base si svolgevano le attività di manutenzione fino a livello intermedio per aerei ed elicotteri delle squadriglie, nonché la revisione dei motori, cellule, impianto idraulico etc. etc. Sempre sulla stessa base era basata la HA-1 Cougar: ora questa era una vera stranezza, perché era sì un'unità aeronavale, ma alle dipendenze dirette dell'Armada (Marina) e non dell'Aviazione navale; però la manutenzione era sempre in carico all'aviazione navale. La più piccola FAN2 di Punta Arenas era invece a Sud, a protezione della zona 'sensibile ' del confine con l'Argentina. Aveva tre diverse sedi: Punta Arenas e le piccole basi di Dawson e Puerto Williams. Lì c'erano pochi aerei: l'Embraer P.111, un C.212 e uno o due Bo.105. Macchine utilizzate per la sorveglianza e per il soccorso, con manutenzione fino al secondo livello effettuata a Punta Arenas. Infine, per essere pignoli, esisteva una piccola base aerea anche vicino a Iquique, dove stazionavano un elicottero Bo.105 e un P.111 da trasporto-pattugliamento.

E ora i mezzi: all'inizio degli anni '90, grazie anche alla fine del regime dittatoriale di Pinochet, vennero comprati elicotteri e aerei nuovi e decisamente all'altezza della situazione. Questi erano gli elicotteri Cougar e i P-3 Orion. I primi erano stati comprati, nuovi, e messi in servizio con l'HA-1 (Escuadron de Helicopteros de Ataque 1), che avrebbe avuto gli AS.432SC Super Puma, di cui 6 vennero consegnati nel 1990-93 come rimpiazzi dei molto più piccoli e vecchi Alouette III, a cui è stato aggiunto anche un AS.332.SC da trasporto. Ma i primi hanno il radar di ricerca e il secondo no. I Super Cougar erano destinati all'attacco contronave con missili AM.39 Exocet, ma avevano anche sensori ASW con un sonar a profondità variabile, data-link con le unità navali e altre moderne apparecchiature, nonché due siluri Mk 46 o cariche di profondità. Questo Escuadron, dunque, è alle dipendenze dirette della flotta e permette una capacità d'intervento sia con base a terra che imbarcata. In pratica i Cougar cileni sono l'equivalente dei Sea King, e operano anche a bordo dei caccia 'County' e delle due fregate 'Leander'. Per quello che riguarda gli aerei, il VP-1 (che significa Vuelor de Patrullaye 1) aveva le risorse più importanti, ovvero gli EMB-111AN (P-111) per missioni a breve raggio, ma soprattutto i P-3A Orion, ex-US Navy, che pur essendo gli aerei più vecchi del tipo in questione, erano macchine molto potenti rispetto ai loro 'fratellini', versione pattugliatore del C-95 Bandeirante comprata circa vent'anni prima perché gli USA avevano rifiutato dei vecchi P-2V Neptune richiesti dall'Armada. In ogni caso, se il P-3A era quello più importante dei due, anche l'aereo brasiliano, con radar di scoperta, razzi da 70 mm, lanciatori di falsi bersagli, ECM e attrezzature di navigazione, era pienamente all'altezza della situazione per i compiti meno impegnativi. A questi 6 velivoli (dipinti con varie combinazioni di colore o tenute uniformi in grigio e azzurro), normalmente è suddivisa equamente tra basi settentrionali e meridionali. L'Orion nella versione nota come UP-3A vennero consegnati dagli stock dell'US Navy dopo una richiesta cilena del 1992: 7 americani e uno ex-spagnolo vennero selezionati a Davis-Mountain. La versione cilena è stata ricavata in pratica disarmando tutti gli apparecchi dei loro sistemi di bombardamento e antisommergibile, il che peraltro ha lasciato la Marina senza una capacità a lungo raggio ASW. Il primo arrivò già nel marzo 1993. In seguito sono stati aggiornati con l'aiuto di industrie avioniche estere, quasi di sicuro israeliane. Visto che 4 di questi Orion sono stati destinati al pattugliamento marittimo è verosimile che abbiano anche riacquisito la capacità di trasporto armi, cosa invero non difficile ad ottenersi. Due altri aerei, con un livrea blu, hanno compiti da trasporto, mentre quelli da pattugliamento sono in bianco e grigio. Gli ultimi due aerei non erano usati per attività di volo ma per addestramento a terra e come fonti di ricambi. I reparti VP-1 e HA-1, punte di diamante della minuscola aviazione navale cilena, sono stati impegnati (pur avendo solo una dozzina di macchine) in missioni ed esercitazioni anche con USA e Canada, naturalmente nell'Oceano Pacifico.

Le altre unità sono destinate a compiti di seconda linea: il VC-1 (Vuelor de Cargo 1) aveva compiti di trasporto, con 8 aerei di 3 tipi: C.212M-100 per trasporti aerei a corto raggio (uno era basato a Punta Arenas), 4 consegnati nel '78 appena dopo i 4 C-95 Bandeirante da trasporto, che erano arrivati nel '76. Poi c'era il Falcon 20 per trasporto VIP e come 'bersaglio radar' per le esercitazioni. Era il superstite di due apparecchi, l'altro venne venduto anni prima.

L'addestramento era fatto in casa, nonostante l'esiguità dell'aviazione navale: c'era una forza di ben 10 PC-7 turboelica nel VT-1 (Vuelor de Entrenamiento 1), che originariamente facevano parte di un ordine di 24 apparecchi destinati al Guatemala: quest'ultimo ne poté però pagare solo 12 causa problemi economici. Così 10 dei 12 invenduti sono stati consegnati ai Cileni, nonostante l'embargo internazionale. Giunsero infatti nel 1980, e sostituirono 5 vecchi T-34A e 1 T-34B, a loro volta rivenduti all'Uruguay (sempre per la sua marina). Dopo la valutazione di un Cessna O-2 Skymaster nel '97 ne sono stati ordinati, ex-USAF, altri 10 e assegnati al VT-1, sebbene facciano parte delle forze di pattugliamento marittimo.

Quanto all’ultimo degli escuadron, l’HU-1 aveva gli elicotteri da trasporto Bell 206 A e B, nonché i Bo.105. I Bell erano usati per il trasporto e collegamento, nonché per l’addestramento: ma inusitatamente, erano anche equipaggiabili per missioni SAR o addirittura ASW (forse caso unico al mondo nel caso dei Jetranger). Anche qui si parla di piccoli numeri: 4 A consegnati nel ’70 e poi 4 B. Più dei 6 Bo.105, che comunque erano presenti in tutto il Paese. Svolgevano missioni di controllo inquinamento, anticontrabbando, polizia marittima e supporto alle missioni antartiche. Vennero comprati durante gli anni ’80, tra i pochi acquisti che riuscirono a bucare l’embargo internazionale. Il Bell 230 preso in leasing nel ’94 non ha avuto seguito con qualche ordine.

Quanto alla formazione dei piloti navali, questa iniziava con i 4 anni all'Accademia navale. Dopo avere seguito i corsi, veniva imbarcato per un anno sulla nave scuola Esmeralda, poi altri due su di una nave da guerra, diventando a tutti gli effetti ufficiale e scegliendo eventualmente di far parte dell'Aviazione navale. In tal caso veniva mandato a Vina del Mar. Qui, in altri 2 anni, erano insegnati il pilotaggio, ma anche il controllo del traffico aereo, ECM etc. Etc. Per quello che riguarda il pilotaggio, questo comportava 240 ore su PC-7 e AB.206 (ottenendo così il doppio brevetto, aerei ed elicotteri). Alla fine di questi sette anni di percorso, erano diplomati 6-8 nuovi ufficiali piloti l’anno, bastevoli per il servizio aeronavale.

La piccola Aviazione di Marina cilena, in tutto, era così equipaggiata nel ’99:

  • 6 EMB-111AN Bandeirulha
  • 1 Dassault Falcon 20 Guardian 2
  • 10 Pilatus PC-7 Turbo-Trainer
  • 3 EMB-110C(N) Bandeirante
  • 3 CASA C.212AA/M-100 Aviocar
  • 6 AS-532SC Cougar
  • 1 Aerospatiale AS-332SC Super Puma
  • 6 Enaer (MBB) Bo.105CB-4
  • 3 Bell Model 206A(ASW) SH-57 Jet Ranger
  • 6 Lochkeed P-3A/UP-3A Orion
  • 11 Cessna O-2A Skymaster.

Totale: 56 velivoli, 40 aerei e 16 elicotteri.

Da notare che i quantitativi dei velivoli sono praticamente quelli consegnati, anche se molti anni prima. L’attrito, ovvero le perdite subite per incidenti, nonostante il Cile sia stretto tra Pacifico, Ande e Antartide, sono state quindi decisamente basse.

Note[modifica]

  1. Marambio, Cristian: Le F.A. Cilene, settembre 1992,pag. 36-47
  2. Armi da guerra 107
  3. Marambio, Cristian: Le F.A. Cilene, settembre 1992,pag. 36-47
  4. Fatutta, Francesco: La fanteria di marina cilena, RID 1995
  5. English, Marian: Marine Latino-Americane: il declino continua RID ottobre 1993,pag. 50-54
  6. Westerhuis, Roger:La Aviacion Naval de l'Armada, Aerei Giugno 1999 p. 48-53