Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cina-6

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Indice del libro

L'invenzione della polvere da sparo si perde nella notte dei tempi, attorno all'anno 1000. Pare che sia stata proprio la Cina, come per tantissime altre cose, ad inventarla. Le prime applicazioni furono degli ordigni di tipo semplice, utilizzabili sia come giochi pirici (ovvero i fuochi d'artificio) che come armi da guerra. In effetti, qui va corretto quello che in genere si dice in merito ai razzi: è giusto dire che i missili se ne differenziano per la presenza di un sistema di guida, ma è anche vero che la programmazione 'di volo' è stata introdotta proprio con i razzi: i tempi e gli effetti delle detonazioni ne sono un esempio, basta guardare le figure che fanno nel cielo i loro evoluti discendenti delle saghe d'estate. Dire ad un oggetto 'arrivato a questo punto tu scoppio in mille pezzi' sembra banale adesso, ma non dev'essere stato così secoli fa. Comunque sia, i cinesi moderni non sono immemori della loro tradizione e anzi, hanno fatto del loro meglio, con limiti di tecnologia e di denaro, per costruirsi una completa panoplia di armi che partono dai razzi controcarri e arrivano agli ICBM e ai razzi vettori per sistemi spaziali.

La dipendenza dalla tecnologia sovietica era pesante: del resto era la sola fonte di tecnologie avanzate disponibile. La collaborazione con gli occidentali è arrivata poi. La 'rottura ideologica' con l'URSS segnò in maniera irreversibile la decadenza del blocco comunista, anche se la guerra del Vietnam portò limitatamente le due superpotenze ancora dalla stessa parte. Ma per le tecnologie avanzate cinesi i problemi non finirono. Di fatto, tra la fine della collaborazione con l'URSS e l'avvio della distensione con l'Occidente e soprattutto con gli USA passarono oltre 10 anni in cui la Cina visse in un limbo senza risorse esterne di cui aveva disperatamente bisogno. A peggiorare le cose ci si mise anche la Rivoluzione culturale di Mao, che portò alla fame la Cina e non produsse niente di concreto nel processo di 'modernizzazione' forzata del Paese. Le cose tornarono ad una certa 'normalità' negli anni '70, ma nel frattempo molte tecnologie disponibili erano invecchiate. Questo era vero a maggior ragione per l'aeronautica e le tecnologie missilistiche. Fu sempre negli anni '60 che i Cinesi videro nascere la loro 'atomica', a cui anche Guccini dedicò una apposita canzone. La Cina mancava però di sufficienti vettori per recapitare il suo modesto arsenale nucleare. In particolare, se aerei tattici e missili balistici non mancavano, quello che era pressoché assente erano invece i missili balistici a lungo raggio, soprattutto gli ICBM, che sono andati incontro a innumerevoli ritardi. Come se non bastasse, il numero stesso di questi ICBM è rimasto bassissimo, dell'ordine di poche unità pronte al lancio.

In generale la tecnologia cinese era rimasta a quella sovietica degli anni '50. Ora questa era totalemente obsloleta negli anni '70, quando anche le nuove generazioni di sistemi d'arma erano indietro rispetto alla precisione e alle prestazioni garantite dai sistemi occidentali, ma soprattutto da quelli americani. I missili AT-3 controcarri erano obsoleti, ma i sovietici avevano una nuova generazione di armi controcarri e i cinesi no; i missili SA-2 erano obsoleti ma i sovietici avevano una nuova generazione e ne stavano mettendo a punto un'altra, per giunta con vettori differenziati e altamemente mobili. I Cinesi invece erano appena in grado di produrre copie dei vecchi sistemi russi, e come se non bastasse c'era il problema qualitativo. Si è detto spesso e non senza ragione che l'URSS fosse anche qualitativamente inferiore, per varie ragioni, nella produzione di armi avanzate, rispetto all'Occidente: il che ovviamente si ripercuoteva anche sulle prestazioni effettive e l'affidabilità. Ma non era sempre così e spesso venivano fuori armi di tutto rispetto: i missili SA-6 o la genia di missili balistici SS-17-20, per esempio. La Cina invece non era semplicemente in grado di produrre sistemi tanto complessi, e oltretutto la stessa qualità dei materiali, anche quelli relativamente semplici, lasciava di molto a desiderare. Le copie cinesi dell'SA-2 per esempio, o dei missili SS-N Styx antinave, o le munizioni HEAT per i razzi RPG: tutte realizzazioni ben inferiori sia come prestazioni che come affidabilità agli originali sovietici.

Ci sono voluti molti anni e la partecipazione di molte aziende occidentali per riuscire a migliorare la situazione. Anche così, mentre la Cina stava cercando di staccarsi dalla dipendenza delle tecnologie degli anni '50 sovietiche, sono accaduti fatti politici sfavorevoli: sicuramente la repressione della piazza Tien Ammen, del giugno 1989, è stato un clamoroso autogol, che ha troncato gli aiuti che gli USA stavano offrendo. In pratica, in tutto questo caos ha fatto in tempo a ritornare l'URSS, anzi la Russia, offrendo la sua tecnologia avanzata a prezzi 'stracciati' e senza troppe restrizioni: missili e armi di ogni genere sono state vendute, riuscendo nondimeno solo molto parzialmente a colmare lo iato creatosi tra lo stato dell'arte bellica e quanto disponibile nell'Esercito cinese. In particolare, lo standard di riferimento erano chiaramente gli avversari Taiwanesi, che negli anni '90 ebbero aiuti fondamentali da parte americana e francese per uscire dalla decadenza a cui il loro strumento militare sembrava altrimenti condannato. A parte questo, un confronto non tanto lontano si riaffacciava, quello con l'US Navy che chiaramente sarebbe stata, in caso di guerra, dalla parte di Taiwan. Anche se la Storia si ripete, non succede mai esattamente negli stessi termini e soprattutto la 'Guerra al Terrore' ha ridotto gli attriti: il terrorismo islamico dopotutto non piace nemmeno alla Cina. Inoltre, anche le tensioni politiche non cambiano il fatto che il deficit commerciale americano con la Cina rende quest'ultima un creditore di altissime somme verso gli Stati Uniti, in cambio di forniture di prodotti e beni: una relazione che non esisteva con l'URSS e che i politici americani non possono certo far finta di ignorare.

In ogni caso, a parte tutto questo, vedremo poi di analizzare le famiglie di missili cinesi, che sono realmente molte. Generalmente parlando le realizzazioni indigene sono poche: molte di più invece le copie di sistemi russi, europei o americani. Le famiglie in generale sono: missili Styx, SA-2, AT-3, AA-2 sovietici; Crotale ed Exocet francesi; Sparrow e Aspide sono pure parte del catalogo. I missili balistici di vecchia generazione sono i vari CSS-1 a medio raggio (1.200 km), CSS-2 a medio raggio (3.200 km), CSS-3 ICBM da 7000 km, e poi i successivi CSS-4 e CSS-5 ICBM da 8000-13.000 km.

I missili cinesi sono stati sviluppati nel corso degli anni per ogni genere di applicazione e in decine di progetti diversi, ma la dipendenza da tecnologie estere, accettata per recuperare in fretta il gap con le principali nazioni industrializzate, ha portato spesso a copie più o meno migliorate di progetti vecchi o quantomeno parzialmente superati. Tutto questo è vero anche per le armi nella categoria degli ordigni aria-aria (ovvero nati per il combattimento ed intercettazione aerea) che sono per lo più copie di progetti russi o europei, spesso migliorati con il tradizionale pragmatismo cinese, ibridando tecnologie estere tra di loro, o con sviluppi (sempre più numerosi) autoctoni.

Ecco un elenco delle armi AAM di produzione cinese:

  • PL-1, versione cinese dell’ AA-1 Alkali sovietico, probabilmente mai molto diffuso e oramai verosimilmente tolto dalla linea.
  • PL-2 versione dell’AA-2 Atoll sovietico, a sua volta una versione non autorizzata del Aim-9 americano
  • PL-5 migliramento del precedente: motore più potente, sensore più sensibile e maggiore agilità, specie nel modello PL-5B
  • PL-7 presumibilmente un miglioramento del precedente, compararabile con i Sidewinder L
  • PL-8 clone dell’Matra R.550 Magic francese, difficile capire il motivo di questa ennesima realizzazione data la presenza di un diverso filone evolutivo (americano-russo), forse per ragioni legate all'export più che al mercato interno
  • PL-9 clone del Rafael Python israeliano, uno dei più potenti missili della categoria
  • PL-10 clone dello AIM-7 Sparrow a medio raggio e guida radar.
  • PL-11 clone dell’Selenia Aspide, a sua volta basato sulle prime versioni dello Sparrow, aggiornandone le tecnologie (l'Aspide è entrato in servizio nel 1977, 19 anni dopo lo Sparrow E). Probabile anche l'adozione di una versione con guida radar attiva (un piccolo radar nel muso, come già accaduto per le versioni avanzate dell'Aspide e Sparrow, non entrate in servizio).

Nucleare(1950-99)[modifica]

Con 13 Paesi confinanti, che vanno dall'Afghanistan alla Corea del Nord, la Cina ha avuto inevitabilmente problemi con il vicinato in un continente che è stato profondamente scosso, nonostante la sua antica civiltà e i suoi molti ed elaborati regni, dal colonialismo occidentale, come accadde con le famose 'guerre dell'oppio' nel XIX secolo. La Cina moderna, sorta dalle ceneri della terribile guerra civile (e contro i giapponesi invasori), e sopravvissuta ai 'balzi rivoluzionari' di Mao, è non meno interessata di un tempo a controllare gli equilibri nella regione, specie con il piccolo ma ricco Giappone e con l'indebolita Russia. Ai tempi dell'URSS gli scontri di frontiera non mancarono. I cinesi, oltretutto, non sono certo solo in Cina: in tutto il continente asiatico meridionale, e fino in Africa ve ne sono comunità numerose. Lo yuan è diventato moneta stabile ed apprezzata nonostante che la Cina avesse, 10 anni fa, solo il 3% degli scambi commerciali (con una popolazione pari a 1,2 mld di persone) che avvenivano a livello mondiale. Tokyo era già in affanno economico, ma il premier dell'epoca, Obuchi, non volle presentare scuse formali per l'invasione giapponese sulla Cina e i successivi orrori: giusto a stento ha espresso un 'rimorso'. Questo e i programmi militari giapponesi, per quanto sostanzialmente privi di capacità offensive, sono stati visti molto male dai Cinesi, che hanno continuato a fare affidamento sull'arsenale nucleare come strumento principale della loro politica, in attesa, se e quando capiterà, di avere una componente convenzionale credibile. Le F.A. cinesi, all'epoca almeno strumento trainante del PCC e fortemente ideologizzate (nonostante le millennarie tradizioni marziali, Mao pronunciò che il potere 'nasce dalla canna del fucile'). L'esercito aveva 3 milioni e passa soldati, come del resto l'Italia nel settembre 1943, quando stava dando fondo alla sua popolazione (di circa 40 milioni di persone) per reggere l'urto degli Alleati. Questo potenziale umano, poco spendibile in battaglie moderne, era tuttavia di per sé impressionante, tanto che McArthur voleva addirittura risolvere la guerra in Corea con le armi nucleari e l'URSS, pure molto più avanzata tecnicamente, non espanse gli scontri del '69 ad Amur ed Ussuri.

Certamente i Cinesi avrebbero avuto problemi nello schierare un forte esercito offensivo, strutturato in maniera tale che riesce molto bene, come dimostrato dalla disastrosa offensiva contro il Vietnam del '79 (in cui i Cinesi pare persero 20.000 uomini, ma si ritirarono dopo avere distrutto alcune città di confine e avere 'sufficientemente punito' i loro ex-alleati), campagna che consegnò il regime di Hanoi tra gli Alleati dell'URSS. Del resto la Cina aveva, ed ha, predilezione per i regimi che offrano un controllo stabile della popolazione, ma senza riguardi per la 'democrazia' o i diritti umani: Corea del Nord, la Cambogia di Pol Pot, e la Birmania dei Generali ne sono un esempio concreto. La Cina tende a difendersi a mantenere rapporti di buon vicinato con gli altri Paesi, e le sue forze terrestri, per lo più milizia, non sono capaci di eseguire azioni d'attacco ed offensive a lungo raggio, non almeno per la maggior parte delle sue unità terrestri, aeree e navali. Il deterrente nucleare è allora un sistema di una sua brutale efficacia nel ristabilire i rapporti di forza con nazioni più moderne e operativamente capaci. Ecco dunque lo status di quell'arsenale a cui Guccini dedicò una canzone dei suoi primi anni, successiva proprio a quella che parve un altro passo avanti del progresso della Rivoluzione culturale: l'Atomica cinese.

La prima esplose il 27 ottobre 1965. Da allora la Cina è diventata la quarta potenza nucleare e, a tutt'oggi, è la terza a disporre di ICBM. Il test si svolse, come anche gli altri, in un posto desolato e infausto per il suo clima, il Lob Nor, nel deserto del Gobi, il posto del 'lago che cammina', per il percorso storico che un bacino d'acqua della regione ha fatto durante i secoli, spostandosi lungo la pianura. La prima bomba H venne tirata giù da un bombardiere (forse era un H-6/Tu-16) il 17 giugno 1967, un tempo di sviluppo rimarchevole per un tale programma. Così la Cina era diventata in pochi anni una potenza nucleare, nonostante la sua arretratezza e la rottura 'ideologica' con l'URSS. Fatto non meno importante, i suoi test nucleari si svolsero quando gli USA si stavano impegnando al massimo in Vietnam, non tanto lontano dai suoi confini, tant'è che vi furono anche combattimenti aerei tra le due nazioni (in uno dei quali vennero abbattuti due A-6A Intruder, e in un altro un F-4B), sia pure con una tensione mantenuta più bassa possibile. Ora che la Cina era una potenza atomica, non era più facile trattarla da paria delle grandi nazioni, anche se non poteva competere con l'arsenale nucleare americano e sovietico, quest'ultimo proprio in quegli anni in vista della parità nucleare con Washington.

Così accadde anche con l'URSS, che non mancò di puntare alcuni dei suoi numerosi missili atomici contro città e infrastrutture cinesi. Certo è che, nonostante gli anni passati, la Cina non è riuscita appieno a sviluppare la sua capacità di deterrenza nucleare.

Il CSS-1 è stato il primo missile cinese, simile all’SS-3 "Shyster" sovietico, con 1200 km di gittata e testata da 20 kt.Era a singolo stadio e a propellente liquido. Chiamato T1 Tong Feng(Vento dell'est),è stato immesso in servizio tra il 1966 e il 1970,e radiato nei tardi anni '80.Le prime versioni avevano una testata da 15kT,poi sostituita con una da 25kT,e verso la fine della loro carriera,alla maggior parte di questi missili è stata montata una testata termonucleare. Furono usati come minaccia per i territori sovietici dell'estremo oriente quando i rapporti tra Cina e URSS si incrinarono, consentendo di guadagnare tempo per schierare nuove armi di distruzione.

IL CSS-2 è un MRBM, con gittata di 3.000 km, a singolo stadio e propellente liquido. Si pensa che ne sia stato costruito un piccolo numero (meno di 60) per riempire il gap che si era creato a causa dei ritardi del programma del primo ICBM cinese negli anni '70. I CSS-2 sono puntati principalmente verso i bersagli nell'Asia centrale e orientale, anche se alcune fonti presumono che questo missile può essere ri-dispiegato in altri luoghi. Ciò non sembra possibile, perché il CSS-2 non è né mobile, né facilmente trasportabile, e si sarebbero dovute costruire nuove postazioni di lancio e magazzini di stoccaggio. Tutti i missili sono stati ritirati dal servizio nel 1990.

Il CSS-3 è un missile ICBM a due stadi e a propellente liquido, del quale un numero limitato di esemplari è stato schierato in silos sotterranei tra gli anni '70 e i primi anni '80. È stato il primo ICBM cinese,con un raggio stimato di 7000 km.I CSS-3 sono concentrati nella Cina occidentale,forse puntati verso la Russia e l'Europa centrale.La produzione di questo missile è stata piccola,e forse non ne sono stati costruiti più di 50.Presumibilmente trasportano una testata termonucleare da 2MT.

Il CSS-4, vero nome DF-5 (Dong Feng-5) è un missile balistico intercontinentale (ICBM, InterContinental Ballistic Missile) cinese sperimentato per molto tempo, tra il 1971 e il 1981, mentre i sovietici schieravano gli ultimi SS-9, gli SS-17, SS-18 e SS-19 (tutti molto più avanzati e distruttivi); è stato sviluppato dalla China Academy of Launch Vehicle (CALT), ma con pochi esemplari schierati, da 24 a 36. Peggio che mai, i silos di lancio, nel 1999, erano circa 4-10, più le ricariche (stimate in una ventina al massimo). Quest'arma, dai tempi di sviluppo particolarmente lunghi, venne tirata per la prima vola nel settembre 1971, ma inizialmente fu reputato buono solo come vettore spaziale FB-1, usato come vettore di 5 lanci del 1975-76. I motori erano 4 YF-22 e un altro YF-22 nel secondo stadio. Nel '77 vennero tirati altri missili, 4 almeno, fino a che l'ultimo lancio avvenne nel febbraio 1980, dopo di che divenne operativo. Era un buon periodo per i Cinesi, che stavano recuperando parzialmente i ritardi della 'Rivoluzione Culturale' con esercitazioni nel Mar Giallo che ebbe, nel 1980, anche due lanci di DF-5, uno dei quali andato fino a 9.600 km, mentre l'altro fu forse un fallimento visto che si fermò dopo circa 1.300 km.

È un’arma da 180 ton. e testata da 5 megatoni. Una versione migliorata DF-5A ha consentito di aumentare la testata da 3 a 3,2 ton. e di incrementare la gittata max di circa 1.000 km, portandola a ben 13.000. Quest'arma è stata designata per colpire obiettivi negli USA, come dimostra la sua elevata gittata massima. Due siti sono stati localizzati a Luoming, ma altri dovrebbero essere stati addirittura concepiti per funzionare come dispositivi di lancio mobili. In questo modo, anche se sono meno di un centesimo degli ordigni americani, non sarebbe possibile colpire tutti i missili cinesi prima che venissero lanciati, e poiché ciascuno può distruggere una grande città, i risultati di un eventuale scambio di colpi nucleari non sarebbero piacevoli nemmeno per la potenza mondiale che avesse attaccato Pechino.

Le prime versioni venivano poste in tunnel orizzontali posti nel fianco di una montagna, mentre successivamente sono stati riposizionati in sili verticali; sono stati creati diversi finti sili contigui a quelli veri, per dare una incertezza sulla posizione dei missili stessi in caso di attacco preventivo di un avversario. Le versioni attuali hanno una maggiore prontezza operativa rispetto alle prime, che fra l'altro dovevano essere rifornite immediatamente prima del lancio, in quanto il carburante è altamente corrosivo ed instabile. Il missile forma anche la base di una delle piattaforme di lancio per satelliti cinese, Il CSL-2. Ma uno sviluppo più interessante era previsto con le MIRV: fino a 6 da 600 kg per il DF-5A, mentre il tipo originario sarebbe rimasto con lo stesso tipo di testata singola. Vari siti sono stati localizzati a Luoming e Xuanhua.

Al 1999 erano in corso di sviluppo altri tre sistemi nucleari a raggio intercontinentale. Uno era il DF-31/JL-2 e un altro il DF-41.

Il primo è stato progettato dal Secondo Corpo d'Artiglieria e da vari centri di ricerca attorno al 1991. Esso è stato sperimentato per la prima volta il 29 aprile 1992 ma non ebbe successo, così come nel secondo tentativo. Si sa che il 4 lancio, coronato da successo, ebbe luogo nel il 28 dicembr 1996. Quest'arma tristadio è il capostipite degli ICBM cinesi a propellente solido, dalla reattività ben maggiore (ma così anche il costo) di un missile a propengolo liquido. La sua gittata sarebbe di circa 8.000 km, ed era previsto che entrasse in servizio attorno al 2000. Con quest'arma, simile grossomodo all'SS-25 sovietico, era possibile dare alle forze cinesi una capacità operativa prima non presente, anche perché quest'arma è installata in lanciatori mobili, presumibilmente una versione del russo MAZ-537 12x12. Non è chiaro se avesse anche testate indipendenti (MIRV) che gli avrebbero accresciuto notevolmente la letalità. Con quest'arma (DF sta per Dong Feng, 'vento dell'Est') i gap di circa 20 anni nelle progettazioni di missili balistici con la Russia, e ancora di più con gli USA, sarebbe stato ridotto in maniera significativa. Inoltre il JL-2 ne sarebbe stata la versione navale per sottomarini SSBN. Questi ultimi erano presenti in un solo esemplare, lo XIA, con 12 ordigni balistici JL-1. Quest'unità, pur nascendo come versione allungata degli 'Han', una serie di 5 SSN iniziata nel 1974. I primi missili sublanciati vennero però usati con un sottomarino diesel-elettrico varato nel 1964, approntato con l'aiuto dei Sovietici.

Infatti le sue dimensioni sono simili a quelle del Trident C-4 americano. L'entrata in servizio era prevista per il 2001 o il 2002, comunque in ritardo sui tempi previsti. La versione navale JL-2 sarebbe stata destinata agli SSBN Type 094 con sedici missili per unità, prevedibilmente per il 2005 posto che i tempi di sviluppo dei sottomarini nucleari cinesi sono sempre stati molto aleatori, così come i risultati finali. La testata sarebbe di 250 kT, o di un MT senza falsi bersagli, o MIRV da 50-90 kT, dei quali però non si conoscevano test entro il 1999.

Quanto al DF-41, esso è una specie di ingrandimento del DD-31 con un raggiod i 12.000 km, presumibilmente con un terzo stadio di lancio, il che naturalmente non ha consentito di usarne una versione navale. Si presumeva di metterlo in servizio nel 2002, con una testata da 2.000 kg, con 3-6 MIRV. A confronto, il Minuteman ha 3 MIRV da 1.100 kg totali su 12.900 km, l'MX aveva invece 10 MIRV per 3.950 kg su 11.000 km. Proprio in tempi recenti c'era stato un problema di spionaggio, che riguardava addirittura le MIRV W88 da 475 kT, usate in otto esemplari per l'Mk5 del Trident D-5, sviluppati dai laboratori nucleari di Los Alamos.

DF-5--DF-31--DF-41:

  • Progettazione: Accademia Cinese di Lancio di Veicoli Tecnologici (CALT)---Accademia Tecnologica dei Motori Missilistici (ARMT)---idem
  • Dimensioni: lunghezza 32,6--10--15 m, diametro 3,35--2--2 m
  • Peso: 183--20--30 t
  • Gittata: 12-15.000 km---8.000 km--12.000 km
  • CEP: 2.000 m?--500--700 m
  • Testata: 3-3,2 t, RV o MIRV; 1 RV per 700 kg; 3-6 MIRV per 1.000-2.000 kg[1]

Missili antinave[modifica]

Uno dei più moderni è il C-802[2], arma subsonica largamente costruita e nota anche come Yingji-82 o CSS-N-8 Saccade. È in servizio dal 1989 ed è un prodotto della China Haiying Electronichal Techology Academy, o Terza Accademia o ancora CHETA.

Le dimensioni sono di 6,392 m (lunghezza) x 0,72-1,22 m (ap. alare) x 36 cm (diametro). Il raggio d'azione è vario: il C-802 arriva a 120 km, il C-802A a 180, il C-803 a 350 km ed oltre, e il C-805 addirittura a 500 km. La massa del tipo base è di 715 kg e la testata di 165 kg.

Quanto alla quota di volo, è di circa 5-7 m, e la velocità pare che vari tra 0,9 mach in crociera, e ben 1,6 in attacco. La guida è INS con radar attivo finale.

Tra le sue caratteristiche vi è una ridotta RCS e una bassa quota d'attacco, mentre la percentuale di colpi a segno stimata (molto ottimisticamente) arriva al 98%. Molto interessante è il range di vettori, tra sottomarini, mezzi terrestri, navi, aerei. Solo all'export à noto come C-802 e non come Y-82. Quest'arma, molto simile all'Exocet, non è nata dal nulla: la sua origine è sul YJ-8 o C-801, la differenza è principalmente che al razzo di sostentamento (a parte il booster) si sostituisce il turbogetto e serbatoi che allungano la fusoliera dell'arma. In questo modo il raggio d'azione, prima piuttosto ridotto (ma pur sempre al livello degli Exocet, 40 km per il tipo base e 80 per il YJ-81 o C-801A) aumenta a 120 km. Attualmente è installato sulle navi più moderne come le Type 051B Luhai, e altre navi più vecchie aggiornate. Il problema è reperire le informazioni per la designazione oltre-orizzonte, o altrimenti la lunga gittata non serve a molto, anche se il turbogetto è più discreto e non lascia il fumo e la scia di fuoco dei motori a razzo (come del resto nel contronto Harpoon/Exocet). In tutto l'Iran ne avrebbe comprati circa 60 lanciatorio YJ-82 dopo il 1991. Il modello aerolanciato è il YJ-82K o C-802K, 4 sono imbarcabili sui bombardieri JH-7, che purtroppo per i Cinesi, sono piuttosto rari. Vi è anche la modalità d'attacco controcosta, contro bersagli terrestri fissi. Gli altri aerei che possono essere usati con quest'arma sono i bombardieri H-6, (Iran) i SU-24, F-4, le navi classe Alvand e Kadam, e le F-22P Pakistane.

Il raggio d'azione è stato ulteriormente aumentato con il YJ-83, che segue il YJ-82 e YJ-82K, ovvero i C-802 e 802K; il nuovo tipo noto anche come C-803, arriva a 150-200 km e se aviolancaito, ad oltre 250. Il KD-88 e YJ-85 (C-805) sono gli ultimi tipi e dedicati almeno nell'ultimo caso ad attacchi terrestri. Il Noor è un'ulteriore evoluzione iraniana. Per il resto il missile è basicamente sempre simile al YJ-8, con 4 ali a delta frontali, 4 superfici di controllo, fusoliera allungata, e prese d'aria tra le pinne principali. Dopo avere accelerato a 0,9 mach, vola a circa 10-20 m a seconda dello stato del mare (più è agitato e più deve volare alto, ma questo non è uno svantaggio, perché con il mare agitato aumenta anche il clutter, per cui non è detto che venga avvistato prima dalla nave), qualcosa di meno dei 20-30 m del C-801. Attaccato il bersaglio localizzato dal radar, scende a 3-5 m da pochi km di distanza, qualcosa di meno del C-801 anche in questo caso grazie al sistema di guida perfezionato, che permette anche manovre evasive per non offrire un facile bersaglio alle difese CIWS. Segue una picchiata sul bersaglio fino a colpirlo alla linea di galleggiamento. Il radar è monopulse, quindi un tipo difficile da disturbare anche per sistemi moderni (prima erano impiegati apparati a scansione conica); la testata è una SAP-HE da 165 kg e vi è una maggiore probabilità di mettere colpi a segno rispetto al C-801.

Tra gli utenti, la Marina Algerian (3 corvette locali della classe 'Djebel Chenoua'), Bangladesh (due fregate), Indonesia (FPB 57 da attacco veloce), Iran (60 missili, che proteggono lo stretto di Hormuz, dovevano essere 150 ma la pressione USA ha fatto saltare il resto della consegna), e forse -tramite Iran- Hezbollah. Attualmente gli Iraniani hanno copiato il C-802 e ne producono il clone migliorato Noor. I Pakistani hanno comprato molti missili di questo tipo, e infine vi sarebbe anche la Birmania tra i clienti con delle corvette. Infine la Marina Thailandese sta radiando i C-801 per rimpiazzarli sui caccia Type 053HT con i C-802.

Sembrava che il C-802 venne usato per colpire la INS Hanit, ma poi è stato stabilito che si trattava piuttosto di un più piccolo Kowsar iraniano. La nave israeliana pare non avesse attivato alcun sistema antimissile perché non si pensava alla presenza di tali armi e per non colpire gli aerei della HHA tutt'attorno.

Il C-802 è un ordigno molto interessante anche per i programmi di aggiornamento, come l'uso di un laser-altimetro ad alta precisione e soprattutto più difficile da rilevare per i sensori nemici; il radar di controllo sarebbe anche associato ora ad un sensore IR di derivazione aeronautica (tipo quelli dei missili serie PL), un back-up utile in caso di disturbo del radar; è disponibile anche un sensore TV simile a quello del C-701, il tutto è intercambiabile con due sensori con caratteristiche diverse (forse radar-IR e IR-TV), aumentando le possibilità di colpire. Oramai sono anche disponibili anche sensori più sofisticati come sensori IR a doppia banda, il tutto è aggiornabile alle basi navali senza mandare le armi in ditta. In ogni caso fino alla fine del 2006 non pare siano stati posti ordini per queste testate duali, a parte la combinazione IR+radar. Molto importante, per ricevere le informazioni sui bersagli più lontani, e aggiornate alla situazione attuale, è il datalink, come quello spesso presente sui grossi missili russi e sull'OTOMAT. Attualmente vi sono test come quelli in coabitazione con gli idro Harbin SH-5 con un rdar britannico, e poi il nuovo pattugliatore Y-8X. Il datalink è stato sviluppato per il C-803, ma è tornato buono anche per aggiornare il precedente C-802, specie nelle ultime versioni con raggio d'azione sempre più grande. Vi è stato anche un nuovo datalink associato al sistema radar e IR, che permette al pilota di vedere le immagini e scegliere il bersaglio, così da colpire anche obiettivi al suolo. Le rampe di lancio sono di tipo unificato nel settore aereo, così che teoricamente un po' tutti gli aerei cinesi potrebbero usare il C-802 per l'attacco. Il container di terra e navale è standardizzato. Esso contiene attualmente combinazioni di C-801, C-802 e anche il CY-1 ASW, l'interpretazione locale del MILAS e quindi con funzioni antisommergibile. L'ultimo aggiornamento è il ricevitore GPS o GLONASS, pare che sia stato d'aiuto reperire dei pezzi lasciati dalle JDAM in Jugoslavia, dove colpirono anche 'accidentalmente' l'ambasciata cinese. Con questo ricevitore è possibile aumentare l'efficienza e anche il raggio perché ottimizza il profilo di volo, e permette il volo a bassa quota con l'aiuto di mappe digitali senza usare un radar TFR specifico. Per ora non è stato messo in servizio. Nel 2006 a Zhuhai venne mostrato in occasione dell'airshow il C-802A con raggio di 180 km, con sistema di guida radar, e già immesso in servizio in Cina. Non pare che vi siano stati aggiornamenti esportati per i C-802, almeno finora. Il KD-88 è il tipo aria-superficie da attacco terrestre (KongDi-88), anch'essa rivelata nel 2006. Simile allo SLAM, ha una portata di circa 200 km, ma conserva ancora la testata relativamente piccola di 165 kg. Ha un sistema di guida con datalink, INS e radar ed è usato da H-6 e JH-7A. Non è chiaro se abbia anche un GPS e sistemi di guida radar passiva. Infine il YJ-2 ne è l'alternativa economica con guida solo GPS o GLONASS, tecnologie usate anche per convertire vari missili C-801 per attacchi al suolo come YJ-1.

Non bastando ancora tutti questi progressi, il C-805 è indicato come missile da 400 km con sistema TERCOM e GPS per gli aerei, e un simile tipo derivato dal YJ-82 per i sottomarini Type 093. Infine vi è anche la possibilità che la Cina stia sviluppando il VJ-85, versione del VJ-8 da 120 km per attacco terrestre e la versione analoga (da 250 km) del VJ-83, possibilmente per i sottomarni 'Song' e 'Yuan', nonché varie navi di superficie.


Tra i SAM sono importanti gli HQ-7, ovvero HongQi (Bandiera rossa) 7, all'export come FM-80. L'arma è usata per uso navale e terrestre. All'export venne resa nota tale disponibilità nel 1989 e il costo è decisamente basso per gli standard moderni: 162.000 dollari per il lanciatore e appena 24.500 per il missile.

Quest'arma è nata grazie all'avvinamento della Cina all'Occidente in funzione antisovietica, negli anni '70, quando era necessario ammodernare le tecnologie disponibili, troppo legate a quelle sovietiche degli anni '50. Così molte nazioni occidentali diedero una mano, da Israele agli USA, un processo interrotto largamente dopo la strage di Tienammen di 20 anni fa. Tra i materiali importanti c'erano gli efficaci missili Thomson-CSF Crotale, attorno al 1978-79, ovviamente per compiti di valutazione, ma in pratica per appropriarsi delle tecnoligie, come del resto i radar TSR 3004 Sea Tiger in banda E e F, il tutto installato sul caccia Kaifeng della classe 051 Luda, e sul caccia Harbin della classe Type 052 Luhu. La competizione fu con il missile HQ-61 e vinse il Crotale, così la Seconda accademia venne incaricata di copiarlo, come accadde per il radar con il 23° Istituto e per i mezzi terrestri, il 206imo Istituto. I Francesi presumibilmente erano al corrente e lasciarono fare se non addirittura aiutarono, sta di fatto che non hanno mai fatto causa ai Cinesi per questo plagio. Del resto nemmeno accadde per Sparrow, Aspide e altri missili occidentali. In appena 3-4 anni i Cinesi, forse non da soli, ebbero modo di completare il lavoro, tanto che i primi erano pronti per i test nel 1983 e vennero posti in produzione di serie nel 1986 o poco più tardi; l'FM-80 è il tipo export. Negli anni '90 è stato dispiegato un crescente numero di questi missili per le basi di Esercito, aeronautica e marina, quest'ultima finalmente con un missile SAM di bordo, ma dopo è arrivato l'HQ-9 a più lungo raggio, sebbene si è anche ventilato recentemente che viene sviluppato il tipo a lancio verticale dell'HQ-7, il che farebbe pensare ad una rivitalizzazione del modello.

Vi sono molti sistemi di lancio, dai veicoli a bunker corazzati a rimorchi, come nel caso dell'esercito. Un battaglione HQ-7 ha 3 sezioni di lancio e 1 di supporto, le prime hanno ciascuan un radar di ricerca da 18 km di raggio e la capacità di seguire 30 bersagli, collegata con 3 lanciatori dotati di 4 generatori di 40 kW l'uno, sistema di guida elettro-ottico e 4 o 8 celle di lancio, più altri sensori e sistemi di comunicazione via cavo. La sezione supporto ha 10 mezzi complessivi in un gruppo. Il tipo navale è lanciato con un sistema a 8 celle con navi come le fregate Type 054 e ricariche per 8, 16 o 24 missili, inizialmente da portare a mano nei sistemi di lancio, poi con un sistema automatico. Il radar è un Type 360 simile a quelli terrestri e connesso al ZJK-4 (TAvitac clonato) delle navi. Nel 1998 la CNPMIEC produsse un HQ-7 con gittata maggiore e camera di inseguimento IR anziché TV, la FM-90.

In tutto, si tratta di un'arma potente per le corte distanze e quote, pur mantenendo un peso relativamente ridotto, e una minaccia di un certo livello per i caccia Taiwanesi.

Caratteristiche FM-80: dimensioni 3 x 0,156 x 0,55 m, peso 84,5 kg, raggio 500-8.600 m (bersagli a 400 m.sec), 10 km (300 m.sec), 12 km (elicotteri); velocità mach 2,3, quota 30-5000 m, comando radio; probabilità di colpire 70-80%, aggancio fino a 18 km e inseguimento fino a circa 17 per il radar collegato, 15 km per la telecamera.

Note[modifica]

  1. La Cina e il suo deterrente nucleare, RID maggio 1999
  2. [1]