Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Indonesia

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Nata come Repubblica di Indonesia con la dichiarazione d'indipendenza dall'Olanda del 17 agosto 1945, la nuova nazione non mancò di dover lottare contro gli inglesi a Giava e gli olandesi successivamente, fino a che riuscì ad affermare la sua esistenza dopo 4 anni di guerra. L'Indonesia non mancò di avere nemmeno conflitti interni con ribellioni e guerriglia per l'intero decennio degli anni '50, ma anche il tentativo di estendere la propria influenza alla Malaysia, dove vi fu una spietata lotta contro le truppe inglesi per anni, soprattutto nelle zone tra Kailmantan e Sarawak-Sabah, ma gli inglesi erano molto più esperti ed ebbero la meglio sul pur insidioso nemico. Seguirono lotte interne contro i guerriglieri comunisti, cosa che accadde dopo la fine di Sukarno e l'arrivo al potere di Suharto. Prima i sovietici avevano una considerevole influenza tanto che cedettero anche uno dei grandi incrociatori 'Sverdlov ' che venne ribattezzato 'Irian', ma poi demolito per mancanza di parti di ricambio dopo la fine della fase 'filo-sovietica'.

Questo MiG-21, assieme ai MiG-19, faceva parte della fase 'sovietica' dell'Indonesia

Il fatto è che dopo l'ottenimento dell'indipendenza del 1949, gli sviluppi degli 8 anni successivi erano per un sistema politico democratico, ma il tentativo di democratizzare l'arcipelago con le sue 15.000 isole (di cui solo 1.000 popolate in maniera permanente) e 300 etnie diverse fallì per vari motivi, tra cui la cattiva situazione economica del neo-stato. Allora il presidente Sukarno provò con la 'Democrazia guidata' e fu un tracollo economico con tanto di isolamento internazionale che portò nel '63 anche al confronto con la Malesia. In più vi fu un fallito golpe comunista nel '65 (il Gerakan September Tiga Puluh o l'Affare Gestapu), e come conseguenze alla fine arrivò la perdita di potere per Sukarno e massacri di comunisti e di persone di etnia cinese. A quel punto Sukarno non era più all'altezza della situazione e trasferì il potere l'11 marzo 1966 al Capo dell'Esercito il gen Suharto, eletto 3 anni dopo presidente dell'Assemblea di Consultazione Popolare o Dewan Perwakilan Rakyat, DPR). In seguito a questo fatto l'Indonesia che si era spostata a sinistra nello scenario politico mondiale ritornò 'in asse' con l'ingresso nell'ASEAN, cofondata nel 1967.

Suharto eletto presidente

A parte questo, non finirono certo i guai per l'Indonesia che continuò ad essere sì una repubblica, ma con una specie di dittatura di fatto del 'Piccolo Padre' Suharto per i successivi decenni, movimenti separatisti a Sumatra nell'Aceh, fin dal '49 mossi da integralisti islamici (da notare che l'Indonesia, per quanto possa sembrare strano, è la nazione islamica più popolosa del mondo), movimenti indipendentisti anche a Papua nell'Irian Jaya dal '63, Timor Est dal '76, tensioni tra uomini d'affari cinesi e indonesiani (rispettivamente chiamati cukong e pribumi).

Sotto Suharto la filosofia politica era sostanzialmente: 1-credere in un Dio supremo (non necessariamente nell'Islam), 2-al tempo stesso, anche nell'Umanesimo, 4-nell'Unità nazionale indonesiana 5-giustizia sociale per tutti.

L'insieme era chiamato 'Pancasila'.

Per tenere sotto controllo la situazione vi era anche un altro fondamento dell'Indonesia suhartiana: la Dwi Fungsi, ovvero la Doppia Funzione delle F.A., sia come combattenti sia come forze politico-sociali per lo sviluppo nazionale (rispettivamente questi ruoli erano chiamati kekuatan pertahana da keamana e kekuatan sosial politik. Quanto al futuro, per stare al passo dei tempi senza esagerare si adottava la filosofia dell' 'Alon alon asal kelakon che significa 'un passo alla volta'. Nel frattempo si riduceva il numero dei seggi dell'Assemblea di Consultazione Popolare riservati ai militari, che tra l'altro non solo sedevano in parlamento, ma erano anche non eletti ma nominati dai vertici delle F.A. Quanto alla vita politica più in generale, esistevano due partiti: Partai Demokratis Indonesia e Partai Pengangunan Persatuan, ma anche un'organizzazione politica chiamata Golongan Karya o GOLKAR. L'Indonesia, parte dell'ASEAN come detto sopra, divenne nel 1992-95 presidente dei Paesi non Allineati e ospitò la conferenza del novembre 1994 a Bagor, Giava Occidentale, dell'APEC. L'Indonesia, un'altra 'tigre asiatica' cresceva nel 1995 del 7.5% come PIL anche se la cosa non permetteva di darle che un reddito medio-basso pro-capite, pur sempre migliore di qualche decennio prima quando era considerata una Nazione a basso reddito pro-capite. Nel '94 il reddito pro-capite era di 750 dollari-anno. Il 60% della forza lavoro dell'epoca, 60 milioni di operai, aveva solo un'istruzione elementare e l'indice di disoccupazione (e di sotto-occupazione, interessante che fosse considerata questa situazione personale, che attualmente nelle statistiche occidentali tende a 'sparire') era del 39,9%. Nel frattempo, giovava ricordare come le riforme per la 'deregulation' imposte delle 'benefiche' organizzazioni come l'FMS venissero prese lentamente in considerazione con due pacchetti di leggi in merito del '92 e del '95. La Cina nel frattempo aveva assorbito, nel '94, quasi il 23% del volume mondiale degli investimenti esteri (le radici del suo 'boom' sono piuttosto profonde..), e anche India e Vietnam all'epoca si stavano 'adeguando' per raccogliere investimenti esteri.

I comandi in Indonesia, aggiornato al 2007

I rapporti con gli USA sono stati altalenanti, e la repressione dell'opposizione e di movimenti indipendentisti, come nell'eccidio di Dili del '91 li hanno spesso raffreddati. Come testimonia la vendita di F-16, comunque, la fase in cui gli USA erano visti come un nemico sono passati da un pezzo, essenzialmente Suharto ha dato una svolta anche se non sempre convincente, rispetto a Sukarno. Con la Cina la cosa era diversa. Inizialmente alleata specialmente nei tardi anni '50,ma poi si ebbero problemi nel '59 e nel '60 con leggi che limitavano la libertà di movimento dell'etnia cinese in Indonesia, fino a che nel '63 vi furono scontri etnici (termine 'political correct' che ha sostituito il più classico e diretto 'scontri razziali'), che videro la Cina cercare di porre rimedio politicamente. Le cose non fecero che peggiorare e i sistemi comunisti visti con ostilità nelle F.A. indonesiane. Poi vi furono le conseguenze dell'Affare Gestapu, il complotto fallito ai danni di Sukarno con conseguenti massacri che coinvolsero anche i cinesi. Con Suharto le cose se possibile sono andate anche peggio, con una interruzione delle relazioni diplomatiche nel '68 fino al 1985, quando ricominciò un processo di distensione, che vide il culmine con l'accordo formale di Giakarta dell'8 agosto 1990: un evento importante, a cui assistettero sia Suharto che Li Peng, ma che fu obnubilato dalla crisi del Kuwait iniziata da circa una settimana. In seguito le cose sono andate via via normalizzandosi, anche se qualche timore e problema è rimasto a lungo, specie tra i militari indonesiani, nei confronti della Cina.

Con i giapponesi stranamente, nonostante la truce esperienza della Guerra mondiale, le cose non sono andate malissimo. Nel '58 vennero ristabilite normali relazioni diplomatiche, mentre il presidente Sukarno sposò una giapponese. I legami furono più stringenti soprattutto dal 1970, tanto che il Giappone è diventato il principale investitore estero dell'Indonesia nonché meta dell'export di Giakarta. Basti dire che a metà anni '90 il 75% delle importazioni giapponesi di petrolio passava per lo stretto di Malacca e altre vie controllate dell'Indonesia. Il Giappone,con la sua ingerenza militare (vedi il film 'Addio al Re' di J. Milius) del tempo bellico aveva sostanzialmente chiuso, tanto che in sostanza non pare abbia mai avuto ingerenze militari o politiche negli affari interni indonesiani.

Con l'Australia l'Indonesia ha lavorato poi segretamente per 2 anni fino ad annunciare nel '96 un trattato di difesa. L'Australia a suo tempo considerava l'Indonesia come il suo più prossimo nemico, ma le cose sono cambiate da molti anni e ora con questo patto le F.A. australiane erano poste in condizione di difendere l'Indonesia (e viceversa) da attacchi ostili. A dire il vero, l'unica minaccia in qualche modo assimilabile a questa necessità era la Cina, che non era in buonissimi rapporti con l'Indonesia (almeno, non ancora) e forse nemmeno con l'Australia. Di fatto, tra le possibili situazioni d'attrito vi eranbo i diritti rivendicati dai Cinesi su di un tratto di mare della Cina in cui vi erano giacimenti di gas sfruttati con un costo di 44 mld. di dollari australiani (una cifra enorme) dall'Indonesia e da un consorzio nippo-americano.

Tra le possibili contromosse, nulla di strano nell'uso delle proprie F.A. (ovvero le ABRI, Forze Armate Indonesiane) in complesse esercitazioni come la KANGAROO '95 che ha visto 17.000 militari australiani e alcuni reparti indonesiani in azioni congiunte, mentre per migliorare la propria posizione internazionale l'Indonesia ha portato contingenti sotto mandato ONU in Cambogia e Bosnia. Ma tutto questo, ovviamente, non ha cancellato i problemi dell'Indonesia, sia politici che etnici.

Nel 1975, come la Turchia con Cipro l'anno prima, l'Indonesia di Suharto invase l'isola di Timor, che fino al 7 dicembre di quell'anno era sotto controllo portoghese, non prima di un appello ai partiti filoindonesiani locali per essere aiutati contro i comunisti del Freitilin che controllavano vasta parte del territorio. A tutt'oggi Timor non è un capitolo chiuso, tanto da richiedere lo schieramento di contingenti ONU, specie per proteggere i cristiani. L'Indonesia, il più popoloso degli stati a prevalenza musulmana, in effetti è una impressionante anomalia. Caratterizzato dall'essere un immenso arcipelago, con territori interni controllati ancora a fatica se per nulla, specie a Borneo, dove tribù primitive di cacciatori di teste sono ancora, o lo sono state fino a poco tempo fa, presenti, lo stato indonesiano è uno strano mix di modernità in pochi centri costieri e arretratezza per le località interne. Catastrofi periodiche date dall'essere molto vicino alla 'Cintura del fuoco' del Pacifico, con eruzioni e maremoti, non fanno altro che rendere le cose più difficili.

1985[1][modifica]

L'Esercito[modifica]

Con una suddivisione territoriale del genere non stupirà che anche l'esercito è diviso in un sistema territoriale, con i comandi da 1 a 4 chiamati KOWILHAN, caratterezzati dall'essere interforze- I 4 KOWILHAN controllavano 17 KODAM che sono comandi a livello divisionale, con 2 brigate di fanteria l'uno ma solo p er i 3 di Giava e quello di Jakarta, mentre gli altri erano a livello di brigata singola. L'equivalente navale era il KODAERAL, 8 presenti e il KODAV, 5 per l'Aeronautica. Non finiva lì: v'erano anche il KOSTRAD per la riserva strategica direttamente sotto il controllo del presidente, il KOPPASSANDHA per le forze speciali. Fuori dalle F.A. vi erano anche 17 KOMDAK per la polizia, dipendenti dal governatore di regione -Daerah e sopra di questi, dal ministero dell'Interno.

Il totale delle forze disponibili per l'Esercito era di 210.000 effettivi.

  • 1 brigata cavalleria corazzata del KOSTRAD
  • 1 battaglione carri autonomo
  • 7 battaglioni cavalleria corazzata autonomi
  • 4 divisioni di fanteria su due brigate +supporti
  • 6 brigate di fanteria autonome di cui 3 assegnate al KOSTRAD
  • 11 reggimenti di fanteria autonomi
  • 33 battaglioni di fanteria autonomi
  • 2 brigate di fanteria aerotrasportabile del KOSTRAD
  • 4 battaglioni di fanteria aerotrasportati autonomi
  • 2 reggimenti di artiglieria da campagna su 3 gruppi
  • 8 gruppi di artiglieria da campagna autonomi
  • 1 reggimento di artiglieria per la difesa aerea su 3 gruppi
  • 7 gruppi di artiglieria della difesa aerea autonomi
  • 4 batterie di artiglieria contraerei autonome
  • 4 gruppi para-commando forze speciali per il KOPPASSANDHA
  • 1 reggimento genio pontieri su 2 battaglioni
  • 6 battaglioni genio pontieri autonomi
  • 10 distaccamenti genio pontieri autonomi

Inoltre vi erano anche le navi per i marines: 14 navi da trasporto, 1 da sbarco corazzati, 20 mezzi da sbarco LCU e 2 rimorchiatori.

L'Aviazione dell'esercito su un gruppo elicotteri e uno aerei: 6 Bell 205, 6 Bell 212, 2 Alouette III, 16 MBB BO 105, 26 Super Puma, 2 Aero Commander 680, 1 Beech 18, 7 NC-212 Aviocar.

Le armi disponibili erano un misto di materiale francese (in realtà ex-olandese, lasciato nelle colonie), britannica, molte armi sovietiche, e alcune locali che sono concentrate nell'arsenale di Bandung.

  • Corazzati: carri AMX-13FL-10, PT-76, autoblindo Saladin, Ferrett, Commando; APC AMX-VCI, Saracen, BTR-40, BTR-152, ACMAT VBLA, Commando V-150, Commando Ranger
  • Artiglierie: Cannoni da montagna M48 da 76 mm, da campagna M42 da 76 mm, obici da 105 someggiabili M56 da 105 mm, da campagna M101 da 105 mm, obici medi M1938 da 122 mm, semoventi Mk 61 da 105 mm. Mortai M1 da 81 mm, da 82 e 120 sovietici, UBM-52 da 120 mm.
  • Armi controcarri: lanciarazzi M20 da 89 mm, SR M67 da 90 mm, M40A1 da 105 mm, missili ENTAC
  • Armi contraerei: Rh-202 binati da 20 mm, Oerlikon da 20 mm, cannoni M1 da 40 mm, L70 da 40 mm, S-60 da 57 mm
  • Armi portatili: BM59 (la versione Beretta automatica dell'M1, ovvero l'equivalente dell'M14, una rarità), fucili mitragliatori Madsen da 7.62 mm, DPM da 7.62 mm, mitragliatrici SGM da 7.62 mm e M2 da 12.7 mm

Marina[modifica]

Ovviamente molto sviluppata data la natura di arcipelago, la Marina aveva una forza non indifferente di 29.000 uomini, aiutata da una forza navale di 1000 e un corpo di marinese di ben 12.000 su due reggimenti da 3 battaglioni l'uno, uno da addestramento, un reggimento di supporto e uno logistico.

I carri usati dai Marines indonesiani sono 20 PT-76, 50 APC del tipo AMX-10P e gli AMX-10PAC 90 che sono un tipo speciale: con sistemi di galleggiamento potenziati (vale anche per gli altri AMX-10P indonesiani) e un cannone da 90 mm che li ha trasformati in carri armati leggeri anfibi. Infine v'erano 30 BTR-50. Artiglierie da 122 mm, presenti in 40 esemplari, e cannoni Bofors L70 da 40 mm e in futuro v'erano anche i missili Rapier SAM.

L'aviazione navale era costituita da 10 elicotteri Wasp navali ex-olandesi, 18 GAF N22B Nomad, 14 altri elicotteri e aerei leggeri per collegamento. Altri 4 NC-212, 18 nuovissimi trasporti NC-235 e 26 elicotteri Super Puma erano in ordine per moltiplicare la forza dell'aviazione navale e supporto marines.

Le navi sovietiche a suo tempo erano quelle più diffuse: ben 104 scafi forniti nei primi anni '60. Ma la mancanza di parti di rispetto e l'obsolescenza le avevano già fatte ritirare quasi tutte.

  • Sottomarini: 2 'Type 209' e un altro in ordinazione, dai primi anni '80, con un programma per 6 battelli del tipo da 59.6 m e circa 1200 t
  • fregate: 3 'Fathaillah, 3 'Tribal', 4 'Claud Jones', 2 'Riga0
  • forze leggere: 2 PB 57 da attacco veloce, 8 navi PSSM Mk 5 con gli MM.38, 2 siluranti TCN45, 3 grosse navi 'Krondstadt' (ex-sovietiche), 4 'Kraljevica' ex-jugoslave, 5 'Attack' ex-australiane, 1 PC461 ex-USA, 8 vedette costiere (di cui 6 francesi da 38 m), 5 aliscafi Boeing, altri 40 programmati.
  • Navi MCM: 2 dragamine oceanici T43 ex-sovietici, 4 cacciamine 'Lerici'.
  • Forze anfibie: 15 LST, 4 mezzi da sbarco LCU, 40 mezzi da sbarco leggeri LCM, 20 mezzi da sbarco personale LCVP
  • Navi appoggio: 4 idrografiche, 2 appoggio sottomarini, 1 officina, 2 cisterne, 3 cisterne portuali, 2 trasporti, 3 da addestramento, 1 posacavi, 30 navi varie, alcune vecchie navi sovietiche usate come pontoni addestrative, deposito etc.

Aeronautica[modifica]

Con una forza di 29.000 effettivi, l'Aeronautica indonesiana non aveva che pochi aerei da combattimento di prima linea, ma soprattutto aveva macchine da trasporto e collegamento:

  • 1 gruppo con 11 F-5E e 4 F-5F
  • 2 gruppi d'attacco su 30 A-4E e 4 TA-4H ex-USA e HHA
  • 1 gruppo di 15 OV-10F
  • 3 gruppi addestratori con 12 Hawk Mk 53 consegnati in due lotti nel 1980, T-34C, T-41, FFA AS202 Bravo
  • 1 gruppo ASW con 5 UH-16, 3 Boeing 737 con radar SLAR da 160 km di portata, e 1 C-130H-MP
  • 4 gruppi trasporti ad ala fissa e 3 elicotteri: 22 C-130B/H/HS e L-100, 21 NC-212 Aviocar della Nurtario, 3 NC-235 in fase d'acquisizione, in rimpiazzo dei vecchi C-47. L'ala rotante verteva su SA 330 Puma e SA 332 Super Puma, BO 105 e BK 117, Super Puma e Bell 412, questi ultimi 4 tipi erano, particolare assolutamente notevoli, TUTTI prodotti su licenza dalla Nurtario. Sostituivano gli elicotteri Bell 47G e UH-34T.

Infine vi erano 5 battaglioni di fanteria leggera con i compiti di intervento rapido dove ve ne fosse stata la necessità più che altro per compiti antinsurrezionali.

Classe Fatahillah[modifica]

Queste fregate leggere sono state le prime unità importanti costruite appositamente per la Marina Indonesiana, dopo che essa, nel corso degli anni, ha immesso in servizio numerose unità navali di costruzione sovietica, incluso un incrociatore Classe Sverdlov, chiamato Irian. Sono state pensate per prestare servizio tra le isole dell'arcipelago indonesiano, se necessario sostenendo combattimenti di media intensità in situazioni in cui la minaccia aerea non sia eccessiva. Si tratta di navi assai piccole, simili alle francesi A-69, ma equipaggiate con armamenti anche più pesanti, più veloci e con più sensori di ricerca e controllo. Esse sono state costruite, oltre che progettate, nei cantieri olandesi con i nomi di 'Fatahillah' (361), 'Malahyati' (362) e 'Nala' (363).

Lo scafo è costituito da una struttura compatta, con ponte di coperta continuo, quasi senza cavallino di prua. Il ponte di coperta a prua è lungo, anche perché ha molte delle armi di bordo, mentre è molto corto a poppa. Le fiancate dello scafo si prolungano come fianchi delle sovrastrutture ai lati. Queste sovrastrutture sono sistemate su di una tuga alta un ponte con una plancia di rilevanti dimensioni, dietro alla quale si erge un albero a struttura piramidale, come su certe costruzioni sovietiche, dietro ancora vi è una struttura per il condizionamento aria, poi il grosso e basso fumaiolo, e infine una piccola sovrastruttura di poppa, vicina alla fine dello scafo.

Sono dotate di equipaggiamenti di alto livello, come una cittadella con protezione NBC, mentre indispensabile per le temperature elevate si è dimostrato anche un impianto di condizionamento aria. Un altro sistema di bordo è un impianto di stabilizzazione con pinne laterali.

In termini di motorizzazione, la nave è dotata di una sofisticata soluzione CODOG su 2 assi, equipaggiata con 2 diesel tedeschi, per le andature a velocità di crociera, mentre per l'andatura a piena potenza può essere sostituito con una turbina inglese del tipo aeronautico Olympus, capace di portare la nave a 30 nodi.

La dotazione di sensori vede una serie di apparati olandesi, come il radar di scoperta aerea e di superficie, sulla struttura poppiera, per le medie distanze, mentre sulla sommità dell'albero piramidale di prua esiste il radar di controllo del tiro. Un sistema LIROD, ovvero apparato optronico di osservazione a immagine termica con telemetro laser, è pure presente per il tiro delle artiglierie, forse soprattutto quelle di poppa, visto che non hanno un radar dedicato. Si è trattato di uno dei sistemi più innovativi nel campo dell'elettronica navale dell'epoca. Un sonar a scafo consente un certo livello di capacità antisom. unitamente all'armamento di bordo. Infine, da sottolineare la presenza di un sistema ECM completo, con un apparato ESM e lanciatori di falsi bersagli inglesi, mentre esiste anche un apparato di inganno siluri.

Tutto questo notevole parco di elettronica è controllato da un sistema automatico Daisy che correla i dati di combattimento e li elabora, permettendo di coordinare i vari sensori.

L'armamento è molto pesante, e come nel caso delle A-69, parte da un cannone di grosso calibro a prua, in questo caso addirittura da 120 mm, automatico, di costruzione Bofors. Esso è capace di sparare 40 colpi al minuto, e svolge funzioni di difesa aerea come di bombardamento. Uno o 2 impianti di artiglieria contraerea da 40 mm pure Bofors sono presenti a poppa. Poi vi è un lanciatore di siluri Mk 32 per fiancata con 12 armi complessive (2 ricariche) e un lanciarazzi da 375 mm binato Bofors, automatico, dietro il cannone, della stessa famiglia dell'arma delle A-69, ma più moderno e leggero.

La lotta antinave è svolta da una batteria di 4 MM.38 missili Exocet a mezza nave, tra il fumaiolo e la struttura poppiera, anche se non si tratta dei più recenti MM.40, forse installabili in 8 esemplari, ma la nave è arrivata in servizio prima che essi fossero disponibili.

La NALA ha una struttura diversa, in quanto ha a poppa 2 cannoni da 40 mm e non uno, e soprattutto ha un hangar per un elicottero leggero MBB BO-105 da ricognizione, che ha una soluzione originale. L'hangar è costituito dal ponte di volo, ripiegabile a scatola attorno all'elicottero quando questo è a bordo. Il prezzo da pagare in negativo è stato la rimozione, per motivi verosimilmente non legati alla presenza dell'elicottero, dei lanciasiluri.

In sostanza, l'armamento comprende, in termini di munizioni, 400 colpi da 120 mm, 3000 da 40 mm, 4 missili antinave, 12 siluri e 54 razzi ASW (da 320kg l'uno).

  • Ordine: agosto 1975
  • Dislocamento: 1.160 t standard, 1.450 t p.c.
  • Dimensioni: lunghezza 84 m, larghezza 11,1 m, pescaggio 3,3 m
  • Propulsione: Configurazione CODOG (Combined Diesel or Gas) 1 turbina gas R-R. Olympus TM3B da 22.360hp, 2 diesel MTU da 8000hp, su 2 assi; velocità 30 nodi; Autonomia 3.300 km di raggio (forse alla massima velocità)
  • Equipaggio: 89
  • Sensori di bordo: 1 radar da scoperta aerea e superficie DA-05, 1 navigazione Decca AC1229, 1 WM-28 controllo tiro, 1 sistema LIROD, 1 sistema Daisy elaborazione dati, 1 sonar a scafo PHS-32

Sistemi difensivi 1 ESM SUSIE I, 2 lancia-chaf Corvus, 1 sistema anti-siluro T Mk 6

  • Armamento: 1 cannone da 120 mm, 1 o 2 da 40 mm, 2 da 20 mm; 4 MM.38 Exocet, 1 lanciarazzi ASW binato Bofors, 2 lanciatori tripli Mk 32 per 12 siluri A244 o Mk 44, (ultimamente anche SAM portatili)

Riassumendo tutti questi dati, le navi di tale classe sono di progettazione e costruzione olandese, hanno sensori prevalentemente olandesi, missili francesi, cannoni e razzi svedesi, siluri italiani e americani, elicottero tedesco, motori tedeschi e inglesi. Un tipico prodotto, in sostanza, di esportazione, che ha necessitato di una attenta coordinazione per la sua realizzazione[2].

Caccia indonesiani[3][modifica]

I primi caccia furono ex-macchine giapponesi e di altre provenienze avventurose, ma presto arrivarono i P-51 Mustang che erano piuttosto apprezzati, con la loro lunga autonomia e versatilità sono state usate in Malaysia contro gli inglesi, senza mai essere intercettati dai veloci ma goffi Gloster Javelin. Stranamente già all'epoca erano disponibili i primi e potenti C-130A che erano usati come rifornitori delle truppe presenti in Malaysia, tanto che uno venne abbattuto da un Javelin.

I caccia F-86 Sabre del tipo con motore Avon vennero ordinati nel febbraio del 73, erano ovviamente ex-RAAF dov'erano stati rimpiazzati dai Mirage IIIO. Questi validi Sabre con il potente turbogetto Avon e due cannoni da 30 mm (praticamente un ibrido con l'Hunter..) rimpiazzarono i vecchi MiG oramai senza parti di rispetto, e operarono con il No.14 Squadron salvando dalla totale cancellazione la comunque minuscola forza da caccia indonesiana. Questo squadrone venne ribattezzato Satuan Sergap F-86 nel febbraio '74. Poi arrivarono altri 5 F-86 come rimpiazzi per le perdite, già nel luglio '76. Infine, dal 1 settembre 1978 l'unità venne ribattezzata SkU 14 ma i Sabre non durarono molto: vennero rimpiazzati dagli F-5 nei primi anni '80.

Benché prima del 1977 l'Aeronautica indonesiana ovvero la Tentara Nasional Indonesia-Angkatan Udara (TNI-AU) fosse equipaggiata con aerei sovietiche, ma dopo le relazioni con l'Occidente migliorarono e non bastò molto tempo che arrivarono anche i primi caccia made in USA. Nel 1978 vennero offerti 8 F-5E per rimpiazzare i subsonici Avon Sabre CA-27. In effetti ne vennero comprati 4 E e 4 F nel 1980, per il No.14 Squadron di Madiun-Iswahydi. Nel frattempo altri 4 vennero comprati del tipo E, pare ordinati già dal 1978. Quando nel 1989 arrivarono i prestigiosi F-16 gli F-5 passarono un poco in secondo piano, ma la SABCA belga venne premiata nel marzo 1995 per mettere in atto la modernizzazione degli F-5, tanto per utilizzarli come addestratori pre-operativi per i sofisticati F-16. I nuovi componenti che vennero installati erano un HUD della GEC-Marconi, un RWR Skyguard, ADC, sistema di gestione carichi, HOTAS, MIL-STD-1553B, nonché la versione (V)5 del radar APG-69(V)3.

Nell'Agosto del 1986 l'Indonesia divenne una delle meno note utenti del famoso caccia F-16, firmando una letter of agreement per un totale di 12 F-16A/B Block 15 OCU (Operational Capability Upgrade). Questo avrebbe rimpiazzato definitivamente i caccia MiG-21 presenti nei reparti con una operatività oramai molto scarsa. Il primo venne consegnato l'11 dicembre 1989 e l'ultimo nel '90 per lo Skwadron Udara 3 di Ishwahyudi, Java, al posto degli aerei OV-1F Bronco (spediti al redivivo SkU.1, sempre per compiti COIN). I caccia F-16 vennero considerati bene a sufficienza perché nel 1995 l'Indonesia (nonostante un leader tutt'altro che 'su standard democratici') dichiarò di volere altri 64 F-16 per altri 4 squadroni, e anche per 28 F-16 pakistani, pagati già ma tenuti all'AMARC, causa l'embargo contro il programma nucleare pakistano (gli F-16 sono vettori validi per attacchi nucleari). In tutto sono stati però consegnati solo 9 Block 20, con contratto del 1996, senonché il programma venne dilazionato di almeno un anno date le violazioni dei diritti umani che seguirono alle rivolte del giugno 1996.

Serials:

  • 87-0713/0720, General Dynamics F-16A Fighting Falcon, in Indonesia TS1605/TS1612
  • 87-0721/0724, General Dynamics F-16B Fighting Falcon, in Indonesia come TS1601/TS1604


Più di recente è arrivato il tempo degli aerei da combattimento Su-30, anche qui giudicati interessanti. Una prima intenzione, maggiore delle possibilità, era per 12 apparecchi, designati Su-30KI, ma dopo vi è stata un dura crisi economica (quella delle 'Tigri asiatiche' di fine anni '90), poi il colpo di grazia del tremendo Tsunami di Santo Stefano 2004. Nonostante questo, si è voluto comunque procedere a comprare 2 Su-27SK e 2 Su-30MK, sperando beninteso di acquistarne di più nel futuro, quando sarà possibile fare questo impegnativo passo. Ovviamente non si tratta solo di costi d'acquisto, ma anche di supporto e di addestramento, che per ogni aereo di questo tipo ammontano a milioni di dollari l'anno (basti pensare solo alle 100-200 ore annue necessarie per sfruttarne le capacità da parte dei piloti, ciascuna costante qualche decina di migliaia di dollari)[4].

1993: Marina[5][modifica]

Destino ultimo delle Type 12/Van Spejik olandesi è stato raggiungere la marina Indonesiana

L'immenso arcipelago indonesiano conta un numero superiore a 14.000 isole, per cui la Marina Indonesiana Tentera Nasional Indonesia Angkatan Lauf o TNI-AL)e le capacità di trasporto aereo sono priorità, come del resto la suddivisione in presidi dell'Esercito. Salvaguardare le linee di comunicazioni navali, la lotta antipirateria, protezione risorse ittiche etc.etc. Per tutto questo vi erano 28.000 uomini della Marina e ben 12.000 dei Marines, e un'aviazione militare da circa 1000 elementi, insomma praticamente tutto come 8 anni prima.

Le basi erano: Tanjung Priok (vicino Jakarta), Ujung (Surabaya), Sabang, Medan, Teluk Ratai (Sumatra), Makasar, Manado (Mar di Celebes), Balikipapan nel Borneo orientale, Biak della N.Guinea, Tajung Pinang e Pekan Baru. La base più importante era Ujung, sede anche dell'Eastern Command. Il Comando occidentale, era a Taluk Ratai. VI erano anche il Training Command, Military Sea Communication Command. La principale base orientale ad Jayapura nei primi anni '90.

Le navi erano molto aggiornate rispetto a pochi anni prima:

  • 2 sottomarini 'Type 209' da 1300 t, consegne 1977-81, revisione 1986-88. I programmi per altri 4 non hanno avuto esito
  • 6 fregate 'Van Spejik' ex-olandesi con cannoni da 76 mm, missili Harpoon, sistemi di tiro optronici LIROD, il tutto su di uno scafo da 2.850 t a pieno carico.
  • Una fregata da 1.860 t con missili MM.38 e siluri da 533 mm SUT, sistema di tiro WM-28, sistema di combattimento SEWACO; è un'unità particolare utilizzata come nave addestrativa.
  • Le navi 3 classe 'Fatahillah' erano ancora in servizio, ma non più come navi principali per via di quelle ex-olandesi. Avevano cannone da 120 mm, missili MM.38, lanciagranate ASW da 375 mm. etc., 3 fregate classe 'Tribal' chiamate localmente Type 81 con cannoni Mk 4 da 114 mm, 2 lanciamissili quadrinati Sea Cat GWS.21, mortaio ASW Mk.10, ponte per elicottero Wasp.
  • Poi vi erano 2 fregate 'Paul Jones', vecchie navi da 2000 t ex-americane
  • 2 motocannoniere missilisticha 'Dagger' da 270 t costruite dalla Korea Tacoma con cannone da 57 mm e missili MM.38
  • 8 motosiluranti FPB-57 da ben 400 t con due lanciasiluri con siluri SUT da 533 mm
  • 8 navi pattuglia 'Sibarau'. Probabilmente tra queste anche le 4 PB57 da 420 t di progettazione tedesca e costruzione indonesiana, armate con un cannone Bofors da 57 mm (le armi svedesi erano apparentemente molto popolari in Indonesia, utente anche del potente 120 mm) e con radar WM-28 olandese. Potrebbe essere anche che queste navi erano in realtà parte delle motosiluranti, dalle foto appaiono armate anche con tubi lanciasiluri.
  • 18 navi pattuglia costiere 'Kal Kangean'
  • 5 aliscafi Boeing 'Jetfoil' (nessuna traccia degli altri 40 pianificati).
  • 2 cacciamine 'Tripartite' (quindi la notizia sui 'Lerici' era sbagliata: in effetti si trattava delle navi malaysiane)

ex olandesi, dotate di sistemi moderni di dragaggio Oropesa OD-3 meccanici, SA Marine SA-203 acustici, Fiskars F-82 magnetici, 2 veicoli filoguidati PAP-101 Mk 4, il tutto coordinato da un sistema di comando Thomson IBIS IV o DUBM-40B.

I programmi d'ammodernamento erano originariamente molto consistenti: 22 nuove fregate da pattugliamento da 2.800 t per ciascuna delle flotte, Orientale e occidentale. e una 45ima (!) di riserva, il tutto costruito dalla PT PAL di Surabaya. Concorrenti cinesi, olandesi e tedeschi si sono a lungo battuti per ottenere tale mastodontico contratto. Ma poi accadde l'imprevisto.

Accadde cioè che la Germania Orientale si riunificasse con quella occidentale e che quest'ultima non considerasse di mantenere in servizio le navi dell'ex-nemico. Così ci pensarono gli indonesiani di fronte a tale abbondante offerta di 'usato', a prenotarsi un'intera flotta di 39 navi, eccole:

  • dragamine 'Kondor II' da 400 t del 1972 in poi
  • 12 navi LST 'Frosch I' da 1950 t e 2 'Frosch II', 1976-80
  • 16 corvette lanciamissili 'Parchim', costruite nel 1981-85

Da notare che i 'Frosch' erano grossomodo equivalenti delle piccole e popolari 'Polnocny' ma più grandi, le corvette erano una sorta di versione degradata delle 'Grisha' ma ancora navi da 1200 t capaci di 30 nodi e armate con armi ASW, cannone binato da 57 mm e missili SAM SA-N 5 Strela. Sono state revisionate nei cantieri tedeschi e poi spedite in Indonesia, dove nel 1993 erano già praticamente messe tutte in servizio, rinnovando quasi i fasti della precedente 'ondata' di 104 navi sovietiche tra cui l'incrociatore IRIAN. DA notare che la vendita è stata possibile solo perché la Germania di Kohl non considerava l'Indonesia un'area di 'tensione o di guerra' e che quest'ultima era una delle 36 che hanno richiesto le armi dell'ex-DDR, uno degli Stati del Patto meglio armati. Altri programmi erano la costruzione di 3 sottomarini Type 209 a Surabaya e 10 cacciamine 'Tripartite'.

Infine l'aviazione navale, che all'epoca contava 12 N-24B Nomad, 6 N-24LS -dotati di radar e battellini di salvataggio-, 4 NC-212 con radar AN/APS-128, 2 'Super Puma' con radar OMERA ORB-3211, 9 preistorici Wasp HAS Mk.1 e 4 moderni Bo.105C.

Un piano ulteriore era lo spostamento del comando flotta Occidentale da Tanjung Priol a Teluk Ratai a Lampung, con una spesa di 2.7 milioni di dollari.

Da segnalare il Custom service con 72 motovedette e la Maritime Safety Agency che dal 1978 si occupava di protezione marittima con 4 navi 'Korap', 5 'Kujang', 4 'Golik', e infine 6 motovedette 'PAT.01'. Data l'endemica presenza di pirati in quest'area del globo, il da fare per questo servizio era decisamente assicurato.


Aviazione, al 2008[6][modifica]

Quale è la nazione musulmana più grande del mondo? L'Indonesia, che è anche uno di quelli più ad Est, se non il più orientale in assoluto. Con 300 etnie e 230 mln di abitanti, vi sono l'87% di musulmani nell'arcipelago. L'aviazione è necessaria, anche se poco sviluppata. Il 9 april 1946 si costituì una piccola forza aerea autonoma, passata la dominazione giapponese (limitata alle coste), combattendo contro gli Olandesi e ottenendo l'indipendenza delle ex-Indie olandesi nel 1949. Negli anni '60 vi fu un flirt tra il leader Sukarno e l'URSS, con aerei anche impegnativi (Tu-16) e navi fino al livello di un incrociatore (l'Irian), fino a quando il 30 settembre arrivò al potere il nuovo 'padre della Patria', Mohamed Suharto, che dichiarò fuorilegge il Partito comunista e avvicinandosi definitivamente all'Occidente. La TNU-AU (Tentara Nasional Indonesian-Angktan Udara) perse molta parte dei suoi organici, pur ottenendo negli anni '70 dic caccia Sabre australiani e gli Hawk Mk.53 inglesi, più 16 OV-1 Bronco, ma l'invasione di Timor Est nel 1975 significò la fine dell'assistenza americana, almeno per un certo periodo di tempo. Negli anni '80 però arrivarono anche gli F-16, ma nel 2003 l'Indonesia è tornata ad interessarsi ai Russi e alle loro forniture, più semplici da ottenere senza troppe implicazioni politiche. Vennero inizialmente consegnati 2 Su-17SK e due Su-30MK, più due Mi-35P per l'aviazione dell'Esercito. Poi c'è stato lo Tsunami e le cose non sono certo migliorate per i bilanci militari.

L'aviazione ha la principale base ad Iswahjudi, nella regione vulcanica di Madium, Giava Est, con lo stormo 3 e i suoi gruppi: lo Skwadron Udara 3 con F-16A e B, il 14 con gli F-5E e F, e il 15 con gli Hawk Mk.53. Questi sono usati dai piloti per gli aviogetti con 30 ore di volo per passare poi ai caccia, anche se alcuni restano come istruttori. TUtti gli aerei sono usati com il Comando Operazioni 2, che in tutto ha 10 F-16C Block 15 OCU, comprati nel 1986-90 (Programma Peace Bima Sena), due persi per incidenti e gli altri usati come caccia con missili AIM-9P e AGM-65; data la sospensione dei rifornimenti americani dal 1997 è difficile mantenere questi pochi aerei in servizio, anche se c'è stato un allentamento dell'embargo nel 2005. I caccia indonesiani sono attualmente tutti in vari toni di grigio e blu, molto eleganti nell'insieme. La maggior parte del budget è stata autorizzata per i Su-27 e 30, mentre gli F-5E del 1982 vennero comprati in 12 esemplari e altri 4 per i tipi F. 8 E e tutti gli F vennero aggiornati con il programma MACAN negli anni '90 grazie al supporto della SABCA, con varie migliorie come l'HUD e RWR. Gli Hawk vennero comprati nel 1980 con 20 esemplari e nel 1997 essi ebbero anche ruolo per la pattuglia acrobatica Jupiter, prima con ben 8, poi con 3 aerei più 2 nuovi Mk.109 e 2 F-16. Nel 2002 vi fu una collisione in volo tra due hawk che causò lo scioglimento definitivo della squadriglia. Ne sono rimasti attualmente solo 6 e nel 2007 si è annunciata la loro prossima sostituzione, con candidati possibili quali il K-8 e l'L-159, insomma aerei con prestazioni modeste e costi parimenti non eccessivi. Nonostante questo i piloti volano anche 15-20 ore al mese, spesso combattendo contro altri aerei di tipo diverso e spostandosi anche su altre basi, più la collaborazione con le F.A. australiane e di altre nazioni ASEAN, e infine non mancano le esercitazioni con gli USA, le 'Cope West'. Nell'insieme non è poco per un'aviazione rimasta praticamente senza aerei. Per rimpolarne i ranghi vi saranno i Sukhoi. Alle dipendenze del Koopsau II vi è la base Hasanddin d iMakassar (Celebes). Lo Sk. Udara 11 aveva gli A-4 Skyhawk, radiati nel 2004. Ora vi sono i Sukhoi 27 e 30, inizialmente si pensava a 12 più 8 in opzione, ma nel gennaio 1998 vi fu una forte crisi delle economie della regione, Indonesia inclusa e già i primi 4 aerei hanno comportato ben 192,6 mln di dollari (inclusi due elicotteri d'attacco). Ma obiettivamente, per una nazione così grande, sono una forza irrisoria, che non riesce a mantenere l'equilibrio con le altre nazioni dell'ASEAN. Come nel caso venezuelano, anche qui i successori degli F-16 sono i Flanker e nel 2007 venne annunciato un contratto di 300 mln per altri 3 SK e 3 Su-30MK2 (biposto), in consegna dal 2008. Si pensa ad una forza complessiva di 50 caccia di tutti i tipi per ottenere la necessaria copertura aerea delle regioni più importanti, ma per farlo è necessario andare a prestito (dai Russi) e magari concedere la base di Biak per le missioni aerospaziali, essendo ideale per i lanci di satelliti con la sua posizione proprio all'Equatore. Nella stessa base vi è anche lo Sk. Udara 5 con 3 Boeing 737 Surveiller, con lo SLAR di osservazione marittima (circa 160 km di portata). I Flanker piacciono molto ai piloti, che bisogna prima si abituino alla posizione della cloche centrale anziché laterale come sugli F-16, e alle misure metriche. I Su-30 sono volati con due piloti e non un pilota e navigatore. I motori, nonostante molti miglioramenti pare abbiano una vita utile ridotta rispetto a quelli occidentali (? Ma già nel 1992 si dichiaravano 1.000 ore di TBO) ma l'autonomia è molto elevata, ideale per pattugliare l'Indonesia.

Sulla base di Juanda vi è l'aviazione navale indonesiana o Dinas Penerbanang Tentara Nasional Indonesia Angkatan Laut o TNI-AL. VI sono elicotteri Nurtanio-Bell 412 (attualmente la Nurtanio è diventata la Indonesian Aerospace), per missioni SAR (4 in tutto, Sk. Udara 400); per i pattugliamenti vi sono i GAF N-23 australiani e i NC-212MPA PAtmar spagnoli, una per tipo, con il secondo dotato di un valido set di sensori da ricerca radar e optronica, la AMASCOS della Thales, con un radar da 180 km di portata e un FLIR da 15. Nondimeno sembra che vengano graditi più i Nomad per le manovre a bassa velocità. Però dopo il 2007, quando sono arrivati i CASA NC.212MPA, hanno perso il set di avionica di missione specifico per la ricognizione marittima. Certo che con 55.000 km di coste e 17.000 isole la possibilità di ricognizione non è mai esuberante, con problemi legati più che ai rapporti con altre Potenze, al controllo dell'inquinamento, della pirateria e del contrabbando, specie a Sumatra; in generale però si stima che i 3 quarti delle acque territoriali ne siano interessati; a questo si aggiunga la pesca illegale e la pirateria, specie ad Ovest: la Malacca, con il suo famoso stretto, è uno dei posti più pericolosi al mondo; ma in generale l'Indonesia, semplicemente ideale per tali attività criminali, dà i 'natali' ad un terzo di tutti gli atti di pirateria al mondo (fonte: International Maritime Bureau). I pattugliatori marittimi sono disarmati e non possono contrastare i battelli pirata, per cui devono dare l'allarme a navi di superficie. Collaborano ai pattugliamenti anche le altre nazioni della regione. La grande base di Suribaya ha anche gli squadroni 200, 400, 600 e 800, che hanno rispettivamente addestratori TB-9C (4),TB-10 (5) e Bonanza (2) per il primo, più elicotteri EC-120B per l'addestramento basico; i piloti sono poi inviati a Suryadharma o anche in Australia per completare il corso. Il '400 ha invece 6 NB 412 e sei NBO-105CB, e persino due vecchi Mi-2. Il tutto serve per compiti antinave, ASW e SAR, grazie anche ad alcuni Puma NAS-332F con missili Exocet; prossimamente dovrebbero arrivare anche 3 nBO-105S con radar di ricerca. Lo Sk 600 ha invece ben 12 NC-212M-200 che però sono usati per il trasporto leggero e non per pattugliamenti; sono usati soprattutto dai 'marines' del 1° corpo (Paskar). Infine lo Sk.800 ha 3 NC-212MPA e 16 Nomad a Juanda, oltre ad 8 a Tanjung Pinang. Annullato un ordine per 10 PZL- M-28, si vorrebbero altri Super Puma e qualche P-3 Orion, ma anche qui esistono problemi economici, che hanno obbligato persino a rinunciare agli economici velivoli polacchi.


Situazione attuale[7][modifica]

Attualmente le F.A. armate indonesiane, attualmente, hanno come comandante il generale Joko Santoso. Per il servizio militare sono disponibili circa 60,5 milioni di persone tra 18 e 49 anni, di cui 52 mln abili al servizio. Le donne sono un numero simili e ogni anno circa 2 mln di ragazzi e altrettante ragazze raggiungono l'età per il militare. Il totale delle F.A. totali arriva a 432 mila persone e le spese sono di 4,74 mld dollari annui, pari circa allo 0,8-3% a seconda delle valutazioni, mentre localmente sono disponibili parecchi gruppi industriali con attività di rilievo. Il nome attuale è Tentara Nasional Indonesia o TNI, ex-Angkatan Bersenjata Republik Indonesia o ABRI. Le branche sono anzitutto l'esercito o TNI-AD, seguito da una buona forza navale (TNI-AL) e infine ad un'aviazione invero piuttosto limitata, specie considerando la superficie da pattugliare ovvero la TNI-AU.

Le F.A. Indonesiane sono state formate durante la rivoluzione post-bellica, che portò alla lotta e alla cacciata degli Olandesi. La Costituzione del 1945 parla del dovere di difendere la nazione da parte di ogni cittadino. Esiste una coscrizione obbligatoria prevista dalle leggi, ma con un numero tale di persone in pratica non ce n'é bisogno e bastano volontari e professionisti. Le donne sono presenti in piccolo numero dal 1992 in un corpo speciale femminile per ciascuna delle F.A., fino alla Polizia, incaricate di lavorare entro la loro condizione di donne, ovvero soprattutto lavori amministrativi e insegnamento inglese e formazione personale.

L'Esercito ha una forza impressionante per gli standard della regione, raggiungendo ben 328.517 effettivi in servizio attivi, che superano largamente i pur considerevoli 74.963 effettivi della Marina e 34.930 dell'Aviazione. Poi vi sono anche ben 540.000 poliziotti della POLRI, la Brigata mobile della polizia o BRIMOB, altri 39.000 effettivi, il MENWA (reggimenti 'universitari') con altri 26.000 uomini e la Difesa Civile, numero non noto ma certo elevato (HANSIP). Vi sono anche modifiche alla struttura delle F.A. con l'istituzione del BPBTNI che prende il comando della struttura militare degli Indonesiani.

Con Suharto la doppia funzione del settore militare (dwifungsi) era relativamente alla difesa dello Stato e al ruolo di formazione civile. Le controversie, nonostante la loro presenza, non hanno causato fortunatamente dai primi anni '60 il ricorso alle armi. Dopo l'era Suharto, ovvero dal 1998, i leader politici sono stati progressivamente 'demilitarizzati' con tanto di termine della rappresentativa diretta dei militari in Parlamento, ma la loro influenza resta ancora forte. Le beghe interne hanno avuto anche risvolti drammatici, come il massacro dei filo-comunisti del '65, che terminò drammaticamente l'era filo-sovietica. I massacri più recenti, specie a Timor-Est, sono un altro tragico evento in cui sono rimasti coinvolti anche i militari.

Quanto all'organizzazione, nel 1985 venne separato il Ministro della Difesa dal vertice dell'allora ABRI. Il Ministero (HANKAM) è comunque stato occupato per lo più da ex-militari. La struttura era costituita dal Ministero, il Segretario generale, ispettore generale, tre direttorati generali e vari centri inferiori. La filosofia operativa era ed è devoluta soprattutto alla difesa dell'arcipelago, con il concetto della 'Difesa Totale popolare', che significa difendere anche con azioni di guerriglia un avversario troppo potente per essere affrontato direttamente. La cosa fu implementata soprattutto dal 1983 con un programma di trasformazione di parecchi villaggi come una serie di punti d'appoggio per la guerriglia e le forze militari irregolari. Nel 1992 gli ufficiali erano circa 53.000, di cui circa l'1 per cento erano di livello generale, formati soprattutto all'Accademia (Akademi TNI) di Magelang, nella provincia di Jawa e in effetti la maggioranza etnica degli ufficiali è Javese.

Delle F.A. vi sono l'esercito, formato come movimento di guerriglia già nel '45, l'aviazione del '46, che dopo la Thailandia è stata la seconda a nascere nella regione (naturalmente eccetto gli anglosassoni e i giapponesi), la Marina (del 22 agosto 1945), anch'essa la seconda a nascere dopo quella siamese (thailandese), recentemente rinforzata con due sottomarini Pr. 636 'Kilo' e vari armamenti russi tra cui 20 BMP-3 più altri 100 in opzione. L'aviazione navale (DINAS o TNI-AL) ha visto tra l'altro 8 Mi-2 comprati (anche se solo due sono stati poi arrivati davvero a Surabaya), per il resto vi sono anche 52 aerei ad ala fissa e 23 elicotteri. I Marines Indonesiani o KorMar nascono il 15 novembre 1945.

Dopo lo tsunami del 2004 gli USA hanno sospeso l'embargo verso l'Indonesia, almeno per le armi non letali e i mezzi militari, a scopo essenzialmente umanitario, tra cui è anche arrivato anche l'ordine per ulteriori C-130 Hercules, fino all'annuncio del 22 novembre 2005 per la restaurazione dei rapporti con l'Indonesia da parte americana, a tutti i livelli, il che ha terminato un bando di 6 anni di durata sulle forniture militari.


Aviazione[8][modifica]

L'Aviazione indonesiana ha attualmente circa 346 velivoli e 27.850 effettivi. Il motto è 'Le ali della madrepatria' e la denominazione completa Tentara Nasional Indonesia Angkatan Udara ovvero TNI-AU.

La guerra e l'attività per i piloti indonesiani cominciarono già nel '45 combattendo gli Olandesi fino al '49, usando per giunta quello che era disponibile, ovvero aerei giapponesi lasciati in zona, come anche aerei ex-olandesi quali i D.XXI e B-10, di prima della geurra.

Tra quelli giapponesi, molto diffusi erano i Ki-43. I loro padroni si erano arresi e subito Sukarno dichiarò l'indipendenza il 17 agosto 1945, formando pochi giorni dopo la Badan Keamanan Rakyat, soprattutto con aerei ex-giapponesi di Java. Aiutati da giapponesi rimasti in loco, gli Indonesiani, dei quali all'epoca c'era solo uno che aveva la licenza di volo per plurimotori, ebbero un contrattacco sulle loro basi il 21 luglio 1947, con la distruzione di molti dei loro aerei. Il 29 nacque l'aviazione vera e propria, almeno come realtà operativa, con 2 K5 e un Ki-51 lanciati all'attacco di Semarang, Saltiga e Ambarawa con bombe incendiarie: un modesto risultato quanto a danni materiali (vennero usate bombe incendiarie per assicurare il maggior danno alle installazioni in legno attaccate), ma un colpo psicologico molto duro per gli Olandesi, che si trovarono sotto minaccia aerea, demolendo la certezza ottenuta giorni prima di avere eliminato l'aviazione indonesiana. Nonostante l'intervento dei potenti P-40E Olandesi, trovare gli incursori (a cui doveva aggiungersi anche un Ki-43, che però ebbe dei problemi prima della missione) non fu possibile. Del resto, inizialmente anche gli Olandesi si arrangiarono con alcuni aerei giapponesi lasciati in zona. Operando da campi remoti, caccia come gli A6M, bombardieri come i D3A e persino i grossi G4M cominciarono ad operare contro gli Olandesi, che su pressione ONU si decisero 2 anni dopo a cedere le colonie all'Indonesia, anche se rimasero nella regione di Papua Occidentale fino al '63, cedendo al contempo gli aerei in zona, tra cui B-35, A-26, P-51 e C-47, più gli idrobombardieri PBY5. I primi aerei a reazione arrivarono grossomodo nel periodo, erano i DH-115 Vampire e in quel periodo lo stemma dell'aviazione cambiò da rotondo a pentagonale, sempre bianco e rosso.

Presto nell'arcipelago cominciarono movimenti di guerriglia coem quello del PRRI, il DI, i separatisti della Repubblica di Maluku ecc, e spesso queste fazioni ebbero anche aerei. Tant'é che ci scapparono anche duelli aerei come quello che vide un P-51 abbattere un A-26 Invader (forse fu colpito anche o soltanto dalle armi a.a. delle navi che stava attaccando) pilotato da un agente CIA. Era il segnale che lo spionaggio americano fosse interessato all'Operazione Haik, ovvero il supporto ai ribelli locali. Il più famoso pilota da caccia indonesiano fu Rusmin Nurjadin, poi Capo di uno squadrone di MiG-21, di un team acrobatico di MiG-17 e capo di CSM dal '66 al '69.

L'influenza sovietica, durata poco, ebbe tuttavia un forte impatto sull'aviazione: nel periodo 1962-65, grazie a Sukarno e al partito comunista, l'Indonesia ebbe un gran quantitativo di aiuti, anche militari. Ottenne persino un incrociatore (l'Irian) e tra gli aerei, fu il secondo cliente per i Tu-16 Badger, di cui 25 del tipo KS con missili vennero consegnati (le armi in dotazione erano gli AS-1 Kennel), anch se uno cadde per incidente alla fine del '62. Si trattava di una flotta importante per pattugliare l'enorme spazio aereo e navale indonesiano, ma giunsero anche MiG-15, 17, 19S, MiG-21F-13 e bombardieri Il-28. Non mancarono nemmeno Mi-4, i grandi Mi-6 e gli An-12 che si aggiunsero, come anche in India e poche altre nazioni, ai coevi C-130A, già consegnati (molto precocemente) all'Indonesia, e ai P-51 già presenti si aggiunsero invece i La-11. I Cinesi fornirono dei Tu-2 per sostituire i B-25, ma non sembra che gli aerei cinesi divennero mai operativi. Restavano in servizio i B-25, P-51, C-47 e i nuovi C-130. Questo gran numero di aerei (qualche centinaio) rendeva l'Indonesia seconda solo alla RAAF in zona, e aiutò anche alla definitiva dipartita olandese da Papua. Nel frattempo, tutta l'azione era guardata dali U-2 basati a Taiwan, del 35th Squadron e che avvertirono anche gli olandesi della superiorità delle forze che si trovavano davanti. Gli Indonesiani dell'AURI persero vari aerei, tra cui P-51, Mi-15 e 21, anche trasporti C-37, ma vinsero contro Olandesi e ribelli.

Il periodo del confronto per la Malesia, grazie al supporto britannico, fu invece sfavorevole e tra le perdite vi fu quella di un C-130 abbattuto da un Javelin, forse costretto ad un errore di pilotaggio, mentre i P-51 Mustang riuscirono a sfuggire piuttosto facilmente ai goffi bireattori britannici. Nell'insieme fu un fallimento e il 30 settembre 1965 le cose andarono anche peggio, con un colpo di stato che rovesciò Sukarno e mise al potere l'anticomunista Suharto, con un massacro di oppositori politici a cui il blocco sovietico-cinese, che fino ad allora era stato in 'avanzata' in Estremo Oriente, reagì ovviamente con il taglio degli aiuti e forniture, tanto che nel ' 68 l'aviazione era in un cattivo stato e nel '70 solo il 15-20 per cento degli aerei era ancora attivo, mentre l'incrociatore, tra l'altro, era demolito per la stessa ragione. I MiG vennero radiati nel '70 quando solo un Tu-16 era ancora in condizioni di volo; i MiG-19, pare che venissero venduti al Pakistan (e quindi quest'ultimo non ebbe solo aerei cinesi di questo tipo); dalla condizione di maggiore forza aerea della regione (eccetto la RAAF) divenne una delle più piccole ed inefficienti. Gli americani aiutarono con 16 OV-10 Bronco, mentre nel '75 l'aviazione indonesiana prese parte all'invasione di Timor Est. Nel frattempo essa stava venendo riequipaggiata con gli F-86 austrialiani, che rimpiazzarono, in mancanza di meglio, i ben più prestanti MiG-21 e rimasero in servizio fino al 1982. Un altro aereo entrato in servizio fu l'Hawk Mk-53, sempre comprato negli anni '70.

Chiaramente non bastavano e allora, negli anni '80 e 90 iniziò la fornitura di parecchi altri mezzi, tra cui 32 A-4E; nel 1982 fu la volta di 16 F-5E ed F al posto dei Sabre e poi vennero aggiornati dal Belgio nel 1995. Nel 1986-88 divenne necessario competere per un nuovo caccia e allora si fecero sotto il Mirage 2000 e l'F-16, ma vinse quest'ultimo sia pure con una modesta ordinazione di 12 apparecchi Block 15 OCU, ordine passato nel 1989. Altri 9 vennero previsti inizialmente, ma poi cancellati grazie alla scelta di ben 24 Su-30KI. Tuttavia questi grossi cacciabombardieri vennero a loro volta cancellati a causa dela crisi economica dei Paesi ASEAN. Così la situazione non decollò: l'Indonesia in tutto ha sovranità su 12 milioni di km2 e per difenderli ha un pugno di aerei: attualmente gli F-16, per l'appunto 1 per milione di km2, sono ridotti a 10, gli altri sono caduti in incidenti, ma anche gli aerei superstiti sono poco efficienti. Non ha aiutato molto nemmeno l'ordine pure ben consistente per gli Hawk, ben 40 aerei, di cui 7 Mk.109 e ben 32 monoposto Mk.209, tutti ordinati nel 1993 e consegnati entro gennaio 1997.

DAl 1998, finito anche il periodo Suharto, le cose sono cambiate ulteriormente. Il referendum a Timor Est per dichiarare l'indipendenza vide l'intervento dell'esercito e delle altre F.A. e il risultato fu un massacro di civili: oltre 1.500, più la distruzione del 70% delle infrastrutture. Questo fu sufficiente per comportare, da parte degli USA e dell'Unione europea un embargo sulle armi, anche se l'Europa fu fin troppo lesta a revocarlo già l'anno dopo (2000), mentre gli USA mantennero tale embargo fino al 2005. Gli Indonesiani, che già una volta, con i sovietici, si erano ritrovati senza armi funzionanti per l'embargo, adesso rischiavano lo stesso con gli americani e così tornarono alla Russia per avere altre armi e velivoli, più radar e SAM. Nel 2002 l'aviazione continuava ad operare contro i separatisti come quelli del GAM di Aceh e dell'OPM di Papua, nel primo caso usando gli OV-10F e Hawk 53 e 209, a quanto pare con notevole successo.

Il luglio 2003 due F-16 indonesiani intercettarono 5 F-18 americani sull'isola di Bawean, vicino a Java, ma non vi furono scambi di missili; nello stesso anno arrivarono due Su-27 e 2 Su-30 pagati parzialmente con olio di palma, ma senza armi consegnati di pari passo. Meno noto l'acquisto di 7 addestratori coreani KT-1.

La TNI si mobilitò anche per lo tsunami, ironicamente per quei territori su cui aveva infierito con le proprie armi, ma che erano adesso colpiti pesantemente dalla furia del maremoto. Già presenti dai tempi di Timor Est (1999) non mancarono gli aiuti internazionali tra cui i G-222, ad operare nella zona. Nel 2005 la crisi logistica si abbatté ancora una volta sulla TNI, che ridussero a poco l'efficienza degli F-16 e degli A-4. Nel 2006 vennero ordinati dei Su-27SKM e Su-30MK2, 3 per ciascun tipo, onde completare uno squadrone, ma le cose non erano facili, perché i 4 aerei comprati nel 2003 erano inattivi e aspettavano l'aggiornamento dei sistemi di comunicazione, problema meno banale di quanto potrebbe sembrare perché per come erano stati consegnati, erano incompatibili con quelli dell'aviazione. Altri 12 KT-1b vennero ordinati nello stesso anno.

Si fa presente che l'idea originaria era di pattugliare lo spazio aereo con almeno 60 F-16, per cui si tratta di una forza decisamente sotto-sviluppata per le esigenze: ha più aerei da combattimento Singapore. In tutto si pensa di comprare altri F-16C e D per lo squadrone, aggiornare i C-130 allo standard C-130J più altri nuovi, nuovi aerei da addestramento avanzato e attacco leggero, radar, sistemi logistici e tra le altre novità, si vorrebbero anche 2 squadroni di Mirage 2000-5 francesi, nuovi o aggiornati (ora che la catena di montaggio è stata chiusa, in pratica solo questi ultimi), con missili MICA e Magic II. Proprio per favorire o forzare la compera del successore Rafaele, la produzione del Mirage è stata chiusa verso la fine del 2008. La confusione è anche maggiore ora che il J-10 'Vigorous Dragon' e il JF-17 Thunder cinesi sono diventati una realtà, per non parlare del piccolo e ragionevolmente economico JAS-39 svedese e l'aggiornamento per gli F-5E e F. Con così tanti pretendenti: F-16, Mirage 2000, Rafaele, J-10, JF-17, JAS-39 e F-5 aggiornati, e così poche risorse, è davvero difficile capire come andranno le cose. Nel frattempo, i vecchi OV-10F sono in fase di sostituzione con 16 EMB-314 Super Tucano, un aereo brasiliano che continua a riscuotere grossi successi anche come aereo d'attacco, verso cui si è evoluto progressivamente.

Fino ad oggi l'aviazione indonesiana ha ottenuto, nella sua pur lunga carriera, solo 4 tipi di missili: il KS-1 Kometa (AS-1 Kennel), K-13 (AA-2), AIM-9 e AGM-65, ovviamente mancano i missili russi per i caccia come gli AA-10, 11 e 12, e i nuovi AA-X-13 Arrow (gli R-37), più i missili Kh-29 (AS-14) AS-13 e AS-17, bombe di vario genere HE e cluster. Attualmente vi sono solo le Mk 82 prodotte su licenza in Indonesia, che sono state adattate anche per i Su-27, come del resto anche gli iraniani fecero con i Su-24 molti anni fa. Si pensa anche ai missili a lungo raggio KS-172, per rispondere all'interesse dell'esercito per comprare i missili SA-17 e SA-10 PMU. Paradossalmente, un settore in cui una F.A. potrebbe offrire copertura, per il solito vecchio principio della rivalità, finisce per essere ricoperto anche da altre F.A., creando un eccesso di capacità e con i relativi costi.

Tra le armi aeronautiche locali vi sono le bombe P-100 della CV di Java Est, testate sui Su-27 e 30, ma ancora non approvata per la produzione in quantità.

La struttura dell'aviazione è con il QG a Jakarta, e controlla due Comandi Operativi dell'aviazione o KOOPSAU, per la regione orientale e occidentale. Molte delle basi sono comunque a Java.

  • Skadron Pendidikan (Addestramento),
    • Skadron Pendidikan 101, Adisucipto International Airport: FFA AS-202-18A, T-41D
    • Skadron Pendidikan 102, Adisucipto International Airport: T-34C, KT-1B
  • Skadron Udara Tempur (Combattimento)
    • Skadron Udara 1 "Elang Khatulistiwa" ("Equatorial Hawks"), Supadio Airport: BAE Hawk Mk. 109/Mk. 209
    • Skadron Udara 3 "Sarang Naga" ("Dragon's Nest), Iswahjudi Airforce Base: F-16A/F-16B Block-15 OCU
    • Skadron Udara 11, Hasanuddin International Airport: Su-27SK/SKM, Su-30MK/MK2, A-4E/TA-4H/TA-4J
    • Skadron Udara 12 "Panther Hitam" ("Black Panthers"), Sultan Syarif Qasim II International Airport: BAE Hawk Mk. 109/Mk. 209
    • Skadron Udara 14, Iswahjudi Airforce Base :F-5E/F-5F
    • Skadron Udara 15, Iswahjudi Airforce Base: BAE Hawk Mk. 53
  • Skadron Udara Angkut (Trasporti e logistica)
    • Skadron Udara 2, Halim Perdanakusuma International Airport: CN235-110M/220M, F27-400M
    • Skadron Udara 4, Abdul Rachman Saleh Airport :NC212M-200
    • Skadron Udara 31, Halim Perdanakusuma International Airport: L100-30, C-130H-30
    • Skadron Udara 32, Abdul Rachman Saleh Airport: C-130B/C-130H KC-130B
  • Skadron Udara VIP/VVIP (VIP)
    • Skadron Udara 17, Halim Perdanakusuma International Airport: B707-3MIC, B737-2Q8, F27-400M, F28 Mk. 1000/Mk. 3000, L100-30, C-130H-30, NAS332L
  • Skadron Udara Patroli Maritim dan AEWACS (Maritime Patrol e AEWACS)
    • Skadron Udara 5, Hasanuddin International Airport: CASA CN235 MPA, B737-2X9
  • Skadron Helikopter (Elicotteri):
    • Skadron Udara 6, Atang Sanjaya Airforce Base: S-58T, NBo105CB, Bell 206, H-500 BK-117
    • Skadron Udara 7, Suryadarma Airforce Base: Bell 47G-3B, Bell 204B, EC.120 Colibri
    • Skadron Udara 8, Suryadarma Airforce Base: SA330J, NSA330L


Inventario:

50 (su 114 ordinati ) Combattimento:

  • 29(32) BAe Hawk 209
  • 0 (16) Rockwell OV-10F, a terra dal 2005
  • 0(33) A-4E e H, ritirati nel 2004
  • 7 F-16A e 3 B OCU (12)
  • 4(12) F-5E
  • 2 Su-27SK, 3 SKM comprati nel 2006 e in consegna nel 2009-10
  • 2 Su-30MK e 3 MK2


76 (112) Addestratori:

  • 28 (su 40 ordinati) FFA AS-202 Bravo
  • 7(7) +12 in ordine KT-1B
  • 15 (19) SF-260M e W donati da Singapore
  • 2 (20) BAe Hawk 53
  • 14 (14) T-34C
  • 8 (8) Hawk Mk.109
  • 0(4) TA-4 Skyhawk (2 H e 2 J)

69 (88) Pattugliamento ,trasporto, VIP:

  • 4 (4) B737 di cui 3 pattugliamento con AN/APS-135 SLAMMR, e 1 VIP
  • 3 (3) DHC-5 Buffalo
  • 8 (24) C-130A/H-30 e 2 (2) KC-130B
  • 6 (8) L-100 Hercules
  • 6(7) F-27-400M e 5(5) F28
  • 6(6) CN-235 e in ordine 3 MPA
  • 28 (28) NC-212 Aviocar da aggiornare in futuro

58 (63) Elicotteri:

  • 11 (11) EC-120B
  • 8 (12) S-58, attualmente radiati
  • 11 (11) NAS-330K Puma
  • 9(9) NAS332 Super Puma e altri 7 in ordine dal 1998
  • 8 (8) Bell 412S e HP
  • 4(5) Bell 204
  • 7 NBO-105

Tra gli incidenti di rilievo, ve ne sono stati due recenti e particolarmente funesti. Il 6 aprile scorso un F-27 è caduto uccidendo tutti i suoi 24 occupanti, tra cui 17 delle Forze speciali. Un L-100-30 seguì il 20 di maggio, e questa volta è stata anche una tragedia peggiore: sono rimaste uccise ben 97 persone e altre 15 ferite, incluse alcune a terra. Stava portando un totale di ben 98 passeggeri e 14 d'equipaggio, quando cadde vicino alla base di Ishayudi AB.


Comandanti dal 9 aprile 1946 ad oggi:


  • Soerjadi Soerjadarma 1946-1962
  • Omar Dani 19 January 1962-1965
  • Sri Mulyono Herlambang (27 nov) 1965-1966
  • Roesmin Noerjadin 1966- 1969
  • Soewoto Sukendar 1969-1973
  • Saleh Basarah 1973-1977
  • Ashadi Tjahyadi 1977-1982
  • Soekardi 1982-1986
  • Oetomo 1986-1990
  • Siboen Dipoatmodjo 1990-1993
  • Rilo Pambudi 1993-1996
  • Sutria Tubagus 1996-3 luglio 1998
  • Hanafie Asnan 1998-2002
  • Chappy Hakim 2002-2005
  • Djoko Suyanto 2005-2006
  • Herman Prayitno 2006-2007
  • Subandrio 28 Dicr 2007-ad oggi

Tra gli aerei indonesiani, al di là dei vecchi velivoli giapponesi, vanno rimarcate le storie temporali di molti di essi. Rilevante la presenza dei 23 Sabre Mk 32 nel 1973-82, i vecchi Vampire T.11, 8 nel 1945-66, F-16 (dal 1989), MiG-15UTI (20 dal 1961-1970), 42 MiG-17 (1961-70), 10 MiG-19S (idem), 22 MiG-21 (idem), di un po' tutti questi aerei del passato vi sono esemplari esposti al museo Dirgantara Udara e anche nel Satria Mandala di Jakarta. I P-51 sono stati 46 nel 1949-76, gli F-5 dal 1989, di cui 2 ancora in condizioni di volo; I B-26 Invader sono stati sei, 1960-77, 42 i B-25 nel 1945-79; 26 i Tu-16 nel 1961-70, di cui purtroppo nessuno è sopravvissuto nei musei locali; Gli Hawk 53 sono in servizio dal 1989, gli Mk.109 e 209 dal 1998; da notare che degli Hawk 53 originali 8 sono stati persi per incidenti e 6 rivenduti alla BAe nel 1999, così alla fine di questi aerei ne restano solo 6, di cui 2 in condizioni di volo. Gli A-4 sono stati comprati da Israele e USA negli anni '80 in un totale di 33 E e F, e 4 H e J, gli OV-10F invece hanno servito in 16 esemplari tra il 1976 e il 2005. Il B707 ha servito nel 1979-2004, i 4 B737 dal 1982 (i tipi MPA) e dal 2005 (il VIP, al posto del 707), gli NC-212 Aviocar sono in servizio dal 1996, i 9 CN-235 sono in servizio dal 1998 su di un ordine di 24 esemplari, mentre i DHC-5 Buffalo sono in servizio dal 1998. I diffusi F-27 Friendship sono stati ordinati in 8 esemplari e sono in servizio dal 1960, gli F-28 in 5 dal 1970 ad oggi. I C-130B sono stati ordinati in 9 esemplari e sono in servizio dal 1960, più 10 H del 1979, 5 H-30 dal 1995, 2 KB-130B (ordinati come C-130B), 8 L-100-30 del 1979.

La produzione in loco è importante con la Nurtario impegnata con CASA, Aerospatiale e MBB nella produzione di parecchi SA 300 Puma, SA330 Super Puma, CN-235, CN-295 (CN sta proprio per CASA-Nurtario), BO-105.

Esercito[9][modifica]

L'Esercito indonesiano, che ha circa 310-330.000 effettivi e 400.000 riserviti, attualmente comandato, dal 2008, dal gen. Agustadi Sasongko Purnomo. Accusato di numerosi crimini ai danni di civili e oppositori, specie a Timor Est e Aceh, comprende soprattutto fanteria leggera. I suoi comandi sono i Kodam e quello di riserva ovvero i Kostrad, e infine il comando Forze speciali Kopassus.

I Kodam sono raggruppati da battaglioni di fanteria e talvolta di cavalleria e artiglieria, nonché di Genio e forze speciali a seconda della loro composizione. Ve ne sono attualmente 12:

  • Kodam Iskandar Muda, Aceh. Ex Kodam I/Bukit Barisan.
  • Kodam I/Bukit Barisan, Sumatra.
  • Kodam II/Sriwijaya, Sumatra meridionale
  • Kodam Jaya, Jakarta capitale.
  • Kodam III/Siliwangi
  • Kodam IV/Diponegoro, Java e Yogyakarta
  • Kodam V/Brawijaya, Java Est
  • Kodam VI/Tanjungpura, varie regioni del Borneo
  • Kodam VII/Wirabuana, Sulawesi
  • Kodam IX/Udayana, Bali
  • Kodam XVI/Pattimura, Maluku
  • Kodam XVII/Cendrawasih, Papua

Le Forze Speciali o Kopassus sono circa 5.530 effettivi in 5 gruppi che sono noti come Grup 1, 2, 3/Parakomando, Pusat Pendidikan Pasukan Khusus (addestramento), SAT 81 (antiterrorismo) e la Guardia Presidenziale o Paspmpres, oltre al Grup 3 Sandhi Yudha (intelligence).

Le varie unità della Riserva sono raggruppate nel Kostrad, forze di circa 40 mila effettivi, con le divisioni 1a (3a e 13a brigata fanteria e 17a aerotrasportata), e la 2a (6a e 9a, più la 18a aerotrasportata). Infine vi è la 3a Bgitata aerotrasportata, unità indipendente e varie altre unità minori.

Infine vi è il Comando aviazione dell'esercito con circa 100 velivoli tra aerei ed elicotteri.


Mezzi Corazzati:

  • 100 FV 101 Scorpion 90, 200 AMX-VCI, 182 AMX-VTT, 78 FV-601 Saladin, 55 Ferret, 58 V-150, 50 V-100, 28 Commando Scout; 40 Alvis Stormer, 200 Ranger, 150 BTR-152, 130 BTR-40 modificati, circa 55 Alvis Saracen, 46 VAB, 14 Pindad e altri 150 ordinati, vari Cougar e 18 VBL 4x4

Mezzi non corazzati:

  • Steyr 700 AP, Nissan Q4W73, DAF YA 400, Land Rover LWB, M-151 Jeep, Leyland 4000 kg, Unimog trucks, Steyr 680M, Bedford MK, Steyr 17M29, Cakra FAV, Flyer FAV, Casspir (used by Kopassus)

Armi leggere: AK-47, Vz 58, Pindad SS1, Pindad SS2, M16, Tokarev TT

Armi di supporto tra cui 12 NDL-40 da 77 mm, 6 RM-70 da 122 mm (per i Marines), 24 BM-14 da 140 mm, cannoni a.a. Bofors e mortai vari.

Velivoli: 3 Bell 47, 10 Bell 205, 28 Bell 412; 1 BN-2A, 2 C-212, 4 Cessna 310, 2 DC-4, 17 elicotteri BO-105 costruiti localmente, 16 Mi-17, 8+6 Mi-35 Hind, 6 elicotteri Schweizer.

Capi recenti dell'esercito:

Gen. Djoko Santoso (2005-2008) Gen. Agustadi Sasongko Purnomo (2008-presenti)


Tra i Comandi operativi, il 5°, ovvero il Komando Daerah Militer V Brawijaya o KODAM V/Brawijaya, è attivo dal 25 ottobre 1948 con QG a Srabaya, Giava orientale. Il comando nacque con tre divisioni, la 5a, 6a 4 7a (rispettivamente Ronggolawe, Narotama e Suropati). Il 17 dicembre 1951 venne fondata anche la 1a Divisione in sostituzione della Divisione Java Est, che raggruppava le tre divisioni di cui sopra dal '48. Ha cambiato nome diverse altre volte, nel '59 era il 5° Esercito territoriale, poi diventato ik KODAM VIII, che divenne il KODAM V nel 1985, durante un processo di riduzione delle dimensioni dell'esercito per farne una forza più efficiente.

Al momento vi sarebbero queste unità:

  • 4 di Riserva (KOREM, le 081, 82, 83 e 84)
  • Quelle attive sono la 16a Brigata di fanteria con i btg di fanteria 500, 512, 516, 511, 521, 527, quello d'artiglieriam l'8o di difesa aerea, 5° Genio, 3° Cavallerai corazzata e la Compagnia d'assalto aereo.
  • Le unità di addestramento (Satuan), 5 in tutto per varie specialità e scopi
  • Le unità di supporto: polizia militare, PR, Medica, topografia ecc. per un totale di almeno 23


Il Kodam VI/Tanjungpura, attivo dal 24 settembre 1949, ha QG a Balikpapan e sorveglia 4 provincie di Kailmantan e altre regioni al confine con due stati Malesi (Sabah e Sarawak).

Numerose anche qui le unità disponibili, tra cui quelle 4 di riserrva (Korem) e altro ancora. Tra le Korem vi sono le 091, 101, 102, 121m con un gran numero di unità ad esse sottoposte, numerate dal 900, 1000, 1010 e 1200 rispettivamente.

Quelle di combattimento sono la 19a Brigata con 8 btg di fanteria, 1 incursori, 2 di artiglieria campale, varie unità minori e di genio.

Infine vi sono le unità d'addestramento sotto il comando del KODAM VI, per un totale di 6.


La Divisione Siliwangi o Kodam III/Siliwangi è stata a suo tempo nota come KODAM III. Nata ai tempi della Rivoluzione nazionale dall'esercito popolare d'allora, il TKR, era a Java occidentale, poi però, in base agli accordi di cessate il fuoco del gennaio 1948, dovette evacuare la zona e cederla agli Olandesi, spostandosi nella zona centrale di Java. Con l'offensiva a sorpresa lanciata dagli Olandesi il dicembre successivo, venne persa la capitale provvisoria di Josgkjakarta e la divisione combatté in ritirata nella jungla in quella che divenen la 'Lunga marcia' locale, per arrivare a Java Ovest. Questo è curioso se si considera che quest'unità fu coinvolta precedentemente nel massacro dei comunisti di Madium, e in seguito divenne nota come emula della ritirata di Mao Tse Tung. Da quest'esperienza nacquero anche i principi di Guerriglia, messi su di un libro dal comandante della divizione, Nasution, un testo famoso nel settore, assieme a quelli di Mao.

La divisione fu anche coinvolta nelle vicende politiche con i Radicali del Nuovo Ordine post-Sukarno, assieme agli esponenti del KODAM II di Sumatra, che volevano lo scioglimento dei partiti politici e il loro rimpiazzo con gruppi non ideologici e con idee progressiste e modernizzatrici. La KODAM VI è rimasta per decenni a guardia del settore Ovest di Java e di Jakarta (dopo il 1990 la capitale passò sotto un comando apposito).

Marina[10][modifica]

La Marina è stata fondata il 22 agosto 1945 e attualmente ha circa 74.000 effettivi con 136 navi. E' al comando dell'ammiraglio Tedjo Edhy Purdijatno. Nota come Tentara Nasional Indonesia Angkatan Laut, TNI-AL, nacque come Servizio di sicurezza navale o Badan Keamanan Rakyat-Laut, poi Angkatan Laut Republik Indonesia e infine, dal 1970, Tentara Nasional Indonesia Angkatan Laut (TNI-AL). Dopo l'infusione di navi ex-DDR, vi sono state altre importanti tappe recenti, tra cui recentemente la KRI Cobra, 2 navi Yakhont e 20 BMP-3F, e le corvette costruite dall'Olanda e vari altri programmi come circa 60 navi da pattugliamento entro i prossimi 10 anni, specie in compiti anti-pirateria.

Il QG è a Surabaya, sotto vi sono due comandi flotta di cui uno Orientale e uno Occidentale, nel primo caso in armonia con i KODAM V, VII e IX, e il Comando dell'Aviazione II. Esso è basato a Jakarta. Il Comando Occidentale a Jakarta, con i KODAM I-IV e VI, più il Comando I dell'Aviazione. Per il resto vi è il comando aviazione navale, quello dei marines, quello dei trasporti navali e le Forze Speciali. Queste sono il Komando Pasukan Katak, che comprende i sommozzatori del Kopaska e il battaglione di ricognizione dei Marines o Yontaifib.

Quanto alle navi, dal 2003 varie sono in produzione localmente, l'elenco è lungo:


Le navi Indonesiane sono siglate KRI che vuol dire Kapal Perang Republik Indonesia ovvero Navi della Repubblica di Indonesia.

Detto questo:

Navi addestramento:

  • classe 'Barquentine', costruita in Germania nel '53: KRI Arung Samudera e KRI Dewaruci
  • classe Hajar Dewantara, costruita in Yugoslavia nel 1981: KRI Ki Hajar (364)
  • classe Khristina Tiyahahu: KRI Martha Kristina Tiyahahu (331) ex-HMS Zulu, in servizio dal 1984


Fregate:

  • Classe Khristina Tiyahahu (GB, classe Tribal, circa 110 m, 28 ktns, 2.200 t, cannoni da 114 mm e missili Seacat, elicottero):
KRI Martha Kristina Tiyahahu (331) 1984-?? ex- HMS Zulu (F124)
KRI Wilhelmus Zakarias Yohanes (332) 1984-1999 ex HMS Gurkha (F122)
KRI Hasanuddin (333) 1984-2009; ex HMS Tartar (F133)
  • Classe Samadikun (USA, ex-Classe P.Jones, 2x76 mm, 25 knts, 1.450 t):
KRI Samadikun (341) 1973-2002+, ex USS John R. Perry (DE-1034)
KRI Martadinata (342) 1974-2002+ ex USS Charles Berry (DE-1035)
KRI Wolter Monginsidi (343) 1974-2002+ ex USS Claud Jones (DE-1033)
KRI Ngurah Rai (344) 1974-2002+ ex USS McMorris (DE-1036)
  • Classe Ahmad Yani (attiva quanto meno fino al 2006, Olanda, Type 12M: 112 m, 2.800 t, 28 knts, 1x76 mm, 8 Harpoon, elicottero):
KRI Ahmad Yani (351) 1986- ex HNLMS Tjerk Hiddes(F804)
KRI Slamet Riyadi (352) 1986- ex HNLMS Van Speijk(F802)
KRI Yos Sudarso (353) 1987- ex RNN HNLMS Van Galen (F803)
KRI Oswald Siahaan (354) 1987- ex RNN HNLMS Van Nes (F805)
KRI Halim Perdanakususma (355) 1989- ex RNN HNLMS Evertsen (F815)
KRI Karel Satsuitubun (356) 1989- ex RNN HNLMS Isaac Sweers (F814)


Corvette/fregate leggere (Olanda, 1.450 t, 84 m, 30 ktns, 1x120 mm, 4xMM.38):

  • Classe Fatahillah:
KRI Fatahillah (361) 1977-
KRI Malahayati ( 362) 1978-
KRI Nala Netherlands (363) 1978-
  • Classe Diponegoro (Olanda):
KRI Diponegoro (365) 2007-
KRI Sultan Hasanuddin (366) 2008-
KRI Sultan Iskandar Muda (367) 2008-
KRI Frans Kaisiepo (368) 2009-
  • Classe Kapitan Patimura (1992-oggi, DDR, le 'Parchim'):
KRI Kapitan Pattimura (371) 1992- ex Prenzlau (231)
KRI Untung Suropati (372) 1992- ex Ribnitz (233)
KRI Nuku (373) 1992- ex Waren (224)
KRI Lambung Mangkurat (374) 1992- ex Angermünde (214)
KRI Cut Nyak Dien (375) 1992- ex Lübz (221)
KRI Sultan Taha Syaifudin (376) 1992- ex Bad Doberan (222)
KRI Sutanto (377) 1992- ex Wismar (241)
KRI Sutedi Senoputra ( 378) 1992- ex Parchim (242)
KRI Wiratno (379) 1992- ex Perleberg (243)
KRI Memet Sastrawiria (380) 1992- ex Bützow (244)
KRI Tjiptadi (381) 1992- ex Bergen (213)
KRI Hasan Basri (382) 1992- ex Güstrow (223)
KRI Imam Bonjol (383) 1992- ex Teterow (234)
KRI Pati Unus ( 384) 1992- ex Ludwiglust (232)
KRI Teuku Umar (385) 1992- ex Grevesmühlen (212)
KRI Silas Papare (386) 1992- ex Gadebusch (211)


Sottomarini:

  • Classe Cakra (Type 209/1200, 56 m, 1.200 t, 21 ktns, 8x533 mm): KRI Cakra (401), dal 1981 e KRI Nanggala (402) dal 1981
  • Tipo 'Kilo': 403 e 404, non ancora ordinati

Pattuglia:

  • Classe Mandau (Corea del Sud):
KRI Mandau (621) 1980--- KRI Rencong (622) 1980--- KRI Badik (623) 1980--- KRI Keris (624) 1980
  • Classe Andau (Indonesia): KRI Andau (650), 1988--- KRI Singa (651), 1988--- KRI Tongkak (652) 1989--- KRI Ajak (653) 1989
  • Classe Pandrong (Indonesia): KRI Pandrong (801),1992--- KRI Sura (802), 1993
  • Classe Todak (Indonesia): KRI Todak(803) 2000--- KRI Hiu(804) 2000--- KRI Layang(805) 2003---

KRI Lemadang (806) 2004--- KRI Dorang

  • Classe Boa (Indonesia):
KRI Boa (807), 2004--- KRI Welang (808), 2004--- KRI Suluh Pari (809) 2004---KRI Katon (810) 2004--- KRI Sanca (815) 2004--- KRI Warakas (816) 2004--- KRI Panana (817) 2004--- KRI Kalakae (818) 2004--- KRI Tedong Naga (819) 2004- -- KRI Kobra (867) 2003--- KRI Anakonda (868) 2003---KRI Patola (869) 2003--- KRI Taliwangsa (870) 2003
  • Classe Kakap:
KRI Kakap (811) 1988- KRI Kerapu (812) 1989- KRI Tongkol (813) 1993- KRI Barakuda (814) 1995-


Navi pattuglia tipo PC-40: 820 KRI Viper -- 821 KRI Piton -- 822 KRI Weling -- 823 KRI Matacora -- 824 KRI Tedung Selar -- 825 KRI Boiga -- 827 KRI Krait -- 829 KRI Tarihu -- 830 KRI Alkura (?)

Nave pattuglia 866 KRI Cucut (ex-RSS Jupiter)

Navi d'attacco Classe Sibarau: 847 KRI Sibarau (ex-HMAS Bandolier )-- 848 KRI Siliman (ex-HMAS Archer ) -- 857 KRI Sigalu (ex-HMAS Barricade ) -- 858 KRI Silea (ex-HMAS Acute ) -- 859 KRI Siribua (ex-HMAS Bombard ) -- 863 KRI Sikuda (ex-HMAS Attack ) -- 864 KRI Sigurot (ex-HMAS Assail )

Spazzamine:

  • Classe T-43 (Pr.244): 701 KRI Pulau Rani
  • Classe Pulau Rengat (Tripartite):711 KRI Pulau Rengat -- 712 KRI Pulau Rupat

Classe Kondor II (Type 89.2): 721 KRI Pulau Rote (ex-811 Wolgast) -- 722 KRI Pulau Raas (ex-353 Hettstedt) -- 723 KRI Pulau Romang (ex-325 Pritzwalk)-- 724 KRI Pulau Rimau (ex-332 Bitterfeld) -- 725 KRI Pulau Rondo (ex-335 Zerbst)-- 726 KRI Pulau Rusa (ex-341 Oranienburg) -- 727 KRI Pulau Rangsang (ex-342 Jüterbog) -- 728 KRI Pulau Raibu (ex-311 Sömmerda)-- 729 KRI Pulau Rempang (ex-336 Grimma)


Navi anfibie: Classi LST 1-511, 512: 501 KRI Teluk Langsa (ex-USS Solano County) -- 502 KRI Teluk Bayur (ex-LST 616) -- 503 KRI Teluk Amboina -- 504 KRI Teluk Kau (ex-LST 652) -- 508 KRI Teluk Tomini (ex-USS Bledsoe County ) --- 509 KRI Teluk Ratai (ex-LST 678, ex-USS Presque Isle ) -- 510 KRI Teluk Saleh (ex-USS Clarke County ) --- 511 KRI Teluk Bone (ex-USS Iredell County )


Tipo Tacoma (LSTH): 512 KRI Teluk Semangka -- 513 KRI Teluk Penyu -- 514 KRI Teluk Mandar -- 515 KRI Teluk Sampit -- 516 KRI Teluk Banten -- 517 KRI Teluk Ende

Type 108 classe Frosch I (LSM):

531 KRI Teluk Gilimanuk (ex-611 Hoyerswerda)
532 KRI Teluk Celukan Bawang (ex-632 Hagenow)
533 KRI Teluk Cendrawasih (ex-613 Frankfurt/Oder)
534 KRI Teluk Berau (ex-634 Eberswalde-Finow)
535 KRI Teluk Peleng (ex-631 Lübben)
536 KRI Teluk Sibolga (ex-612 Schwerin)
537 KRI Teluk Manado (ex-633 Neubrandenburg)
538 KRI Teluk Hading (ex-614 Cottbus)
539 KRI Teluk Parigi (ex-635 Anklam)
540 KRI Teluk Lampung (ex-636 Schwedt)
541 KRI Teluk Jakarta (ex-615 Eisenhüttenstadt)
542 KRI Teluk Sangkulirang (ex-616 Grimmen)

LCU: 580 KRI Dore -- 582 KRI Kupang -- 583 KRI Dili -- 584 KRI Nusa Utara-- un'altra cinquantina di mezzi più piccoli

Mezzi di supporto (LPD/APCR): 990 KRI Dr. Soeharso --- 590 KRI Makassar --- 591 KRI Surabaya

Navi supporto:

Classe Frosch II (Type 109):

543 KRI Teluk Cirebon (ex-E171 Nordperd)
544 KRI Teluk Sabang (ex-E172 Südperd)

Nave comando (AGFH): 561 KRI Multatuli

Cisterne costiere (AOTL) classe 'Khobi': 901 KRI Balikpapan -- 902 KRI Sambu

Classe Rover (AORLH): 903 KRI Arun (ex-RFA Green Rover)

Piccola petroliera: 906 KRI Sungai Gerong

Petroliera di rifornimento (AOTL): 911 KRI Sorong

Classe Achelous di navi officina (ARL): 921 KRI Jaya Wijaya (ex-USS Askari )

Rimorchiatori di squadra (ATF): 922 KRI Rakata (ex-USS Menominee) -- 923 KRI Soputan

Classe Hecla (AGSH): 932 KRI Dewa Kembar (ex-HMS Hydra)

Nave di ricerca (AGOR e AGORH): 933 KRI Jalanidhi --- 931 KRI Burudjulasad

Nave supporto (AKL): 952 KRI Nusa Telu --- 959 KRI Teluk Mentawai (Da qui, tutte classe Telaud/Tisza) 960 KRI Karimata--- 961 KRI Wagio

Navi trasporto truppe (AP):

972 KRI Tanjung Oisina (ex-MV Princess Irene)
973 KRI Tanjung Nusanive (ex-KM Kambuna)
974 KRI Tanjung Fatagar (ex-KM Rinjani)
982 KRI Karang Tekok (ex-KFC Mahakam)

Per il futuro sono previsti i sottomarini 'Kilo' e 'Amur', oppure i Type 214 tedeschi. In tutto, entro il 2024 è calcolato di comprarne 12.


La KRI Dewaruci è una nave d'addestramento a vela per i cadetti, ed è la più grande del suo tipo nella Marina indonesiana. Spesso serve per iniziative pacifiche e per lunghe crociere. La sua costruzione iniziò in Germania nel 1932, poi sospesa durante la II GM e nonostante i danni della guerra venne completata nel 1952, per poi essere basata dall'anno successivo a Surabaya. Partecipa spesso alle corse delle grandi navi a vela e navigazioni attorno al globo. Ha anche una sua banda musicale, un tempo un fatto comune per molte navi da guerra.

Le dimensioni: 58,27 x 9,5 x 4,05 m, altezza 36,48 m, superficie delle vele 1090,5 m2, costruzione in acciaio e 75 persone d'equipaggio.

L'HMAS Bandolier (P 95) è stato varato il 2 ottobre 1968 e in servizio il 14 dicembre stesso, per poi però essere tolto dalla linea il 16 novembre 1973. È una nave d'attacco, anche se per modo di dire: 100-146 t, dimensioni 32,76 x 6,2 x 1,9 m, ha solo 24 nodi (due diesel da 3.460 hp), armato con 1 cannone da 40 mm, un mortaio da 81, 2 mitragliatrici da 12,7 ed eventuali mine e cariche di profondità. L'equipaggio era di 25 elementi. Probabilmente venne pensata per i pattugliamenti in Vietnam e anche per questo venne presto radiata nei primi anni '70, diventando la KRI Sibaru (847) indonesiana.

L'Archer (P 86) venne varata nel 1967 ed entrò in servizio il 15 maggio 1968, venne invece radiata il 21 ottobre 1974 per diventare l'indonesiana Siliman.


Le Corvette classe Sigma sono il futuro della Marina indonesiana. Nate come progetto tedesco, sono state vendute al Marocco e all'Indonesia.

Le caratteristiche:

  • Dimensioni: 90,71x 13,02 x 3,6 m
  • Dislocamento: 1.692 t
  • Motori: 2 x SEMT Pielstick 20PA6B STC da 8.910 kW e 4 generatori Caterpillar da 350 kW, uno da 105 kW di emergenza e due eliche a 5 pale Kamewa della R.R.; velocità 28 nodi, crociera a 18, crociera economica a 14; autonomia 3.600 nm a 18 nodi, a velocità economica di 14 nodi, 4.800 nm.
  • Equipaggio: 80
  • Sensori: sistema Thales Group TACTICOS con 4 consolle multifunzione, radar MW08 3D, IFF TSB 2522, navigazione con radar Sperry ARPA, FCS LIROD Mk 2, datalink Y Mk 2; sonar Thales UMS 4132 Kingklip a media frequenza su scafo; sistema di comunicazioni a fibre ottiche FOCON, SATCOM Nera F, navigazione Raytheon Anshchutz, sistema ESM Thales DR3000, ECM Racal Scorpion 2L, decoy Terma SKWS da 130 mm
  • Armamento: 1 cannone OTO da 76 mm, 4 missili MBDA Exocet MM.40 Block II, 2 lanciatori MBDA Mistral TETRAL, 2 cannoni Denel Vektor G12 (Giat M693) da 20 mm, 2 lanciatori B515 per Eurotorp A244S o MU-90; hangar opzionale, presente la piattaforma d'appontaggio.

Queste navi sono unità di tipo molto moderno, SIGMA del resto sta per Ship Integrated Geometrical Modularity Approach, un altro sistema similare, ma non direttamente discendente, del concetto MEKO. I progetti sono vari nell'ambito della famiglia, che è di tipo modulare. Il progetto 9113 significa che è 91 m di lunghezza per 13 di larghezza, il 10513 è 105 x 13 m. Le 4 navi indonesiane sono in servizio partendo dal 2009, sono le 9113, mentre il Marocco ne ha ordinate 2 del tipo 9813, armate di missili VLS, e una più grande 10513. Le unità indonesiane, oramai già in servizio, sono state allestite dal 2004 e la prima, la KRI Diponegoro, è stata battezzata il 16 settembre 1006 e messa effettivamente in servizio dal 2 luglio 2007. Altre due unità, originariamente in opzione, sono state ordinate effettivamente nel 2006. Vi sono voci secondo le quali i missili MM.40 potrebbero essere sostituiti dai C-802 cinesi, ma nonostante l'indicazione del Jane's, le navi indonesiane hanno già questi moderni missili a bordo e difficilmente li sbarcherebbero al momento.

IL Marocco ha ordinato altre due navi di questo tipo, con un contratto del 6 febbraio 2008 per 1,2 mld di dollari con i cantieri Schelde, per le tre navi di cui già sopra accennato. La più grossa, la 10513, è da 2.335 t e ha due motori diesel da 8910 kW per 26 nodi e un raggio di 4.000 nm a 18. Equipaggio 110. Le due Sigma 9813 sono navi da 97,91 m e 2.075 t, caratteristiche motrici analoghe ma solo 91 membri d'equipaggio.


Le navi indonesiane (data d'impostazione, varo e servizio):

  • KRI Diponegoro (365), 24-Mar-2005-- 16-Sett-2006-- 5-lu-2007
  • KRI Hasanuddin (366), 24-Mar-2005-- 16-Sett-2006-- 24-Nov-2007
  • KRI Sultan Iskandar Muda (367), 8-Mag-2006-- 24-Nov-2007-- 18-Ott-2008
  • KRI Frans Kaisiepo (368), 8-Mag-2006-- 28-giu-2008--- 7-Mar-2009

Marocchine:

  • ? 405-- 15-Apr-2009--Ag-2010-- Ag-2011
  • ? 406-- Mar-2009-- Mar-2011-- Feb-2012
  • ? 407-- Set-2009-- Ott-2011-- Ag-2012

Gli aerei sono i Socata TB-9 Tampico (9), i trasporti Beech Bonanza (3), DHC-5 (2), GAF Nomad (24), C-212 (12), 2 BO-105, 3 EC-120B, 2 Mi-2.



Quanto al KOPASKA, attivo dal 31 marzo 1962, è un'unità speciale della Marina basato a Pondok Dayung Tj, nella flotta occidentale e a Priok Jakarta, in quella orientale. Noto anche come TNI-AL è un'unità di incursori subacquei fondato dal presidente Sukarno per la campagna in Nuova Guinea, basato sul precedente ISKAK di Surabaya. Uno dei suoi impegni è anche offrire squadre di 7 elementi per la sicurezza dei VIP, essenzialmente e soprattutto il presidente e il vice-presidente. Influenzato dall'unità UDT dell'USN e poi dai SEAL, è stata anche addestrata a suo tempo negli USA, ma al contempo, anche in URSS. Le missioni contro gli Olandesi erano l'obiettivo, per preparare le quali però servivano uomini capaci di superare i difficili test di ammissione, cosa che non era facile, con conseguente scarsità di personale. Si pensava addirittura di catturare il contrammieraglio Reeser, il comandante delle Forze Olandesi, e di eseguire azioni con i 'siluri umani' contro la portaerei Karel Doorman. Il KOPASKA ebbe rinforzi da altre unità speciali come quelle dell'esercito RPKAD. Tuttavia le missioni più difficili vennero annullate per il cessate il fuoco con gli Olandesi. Fino ad oggi l'Esercito ha continuato a mandare i suoi migliori uomini (del Kupassus, ovvero l'RPKAD) ad addestrarsi nella scuola incursori della Marina di Surabaya.

Il reclutamento è basato su vari requisiti, tra cui un'età inferiore ai 30 anni, e viene tenuto una volta all'anno. Alla fine, mentre i pretendenti sono tra i 300 e i 1.500, solo 15-20 riescono a passare tutti i procedimenti di selezione iniziale. Dopo di che vengono sottoposti a quello avanzato, e alla fine ne restano se non 'uno solo', un numero comunque ridottissimo, dell'ordine di 5-6. Chiaramente si tratta di un'unità molto piccola in termini numerici che sta molto attenta alle capacità dei suoi operatori, che vengono addestrati per 9 mesi in 4 fasi: fisica, poi subacquea, commando e infine paracadutista. L'armamento è costituito da armi come le Browning HP, Beretta 92, P1 e P2 locali, P226 (l'eterna rivale della Mod 92), MP-5, Micro Uzi, Daewoo K-7; AK-47, AK-103, AK-104, Norinco Type 56-2, QBZ-95C, Colt M4A1, M16A2, Pindad SS1, SIG SG 551 e 552, Galil ARM, Mirco Galil, CZ-58, SAR-21; fucili sniper G3SG, SGI-550, SSG 69, Galatz, Norinco Type 84, CZ-58, K-7; mitragliatrici K-3, Minimi, MAG, Ultimax 100. Al solito quindi, unità di questo tipo hanno ben più armi che uomini, per scegliere quello che gli è più utile per le varie missioni. Gli equipaggiamenti sono per il resto elmetti leggeri PRO-TEC, sistemi scuba commerciali, scooter, battelli Sea Raider e Hull, e forse mini-battelli subacquei.

Forse la situazione più difficile fu la campagna di Trikora, quando a questi soldati venne chiesto di emulare i kamikaze giapponesi: si era arrangiato un battello veloce carico di due testate di siluro e con altrettanti motori Johnson; per non essere uccisi nell'esplosione il pilota era addirittura equipaggiato di un sedile eiettabile di MiG-17. Il tutto era noto come 'Progetto Y'.

Attualmente vi sono due gruppi che comportano una forza complessiva di circa 300 effettivi, di cui uno è per la Flotta occidentale, a Jakarta, l'altro è a Surabaya, in quella orientale. Sono anche limitatamente utili per compiti di ricerca e soccorso e talvolta sono stati mandati oltremare con le missioni ONU.

Denjaka è il nome di un'altra unità speciale della Marina, nome esteso Detasemen Jala Mangkara. È un mix dell'unità speciale Kopaska e dell'unità d'elite dei Marine, in particolar modo del loro battaglione di ricognizione anfibia o Batalyon Intai Amfibi Yontaifib. Venne formato nel 1984 per volontà del capo delle F.A. indonesiane, soprattutto per compiti antiterrorismo e sabotaggio. La storia iniziò nel 1982 con una forza iniziale di 70 elementi del battaglione e dei sommozzatori per formare la nuova unità, chiamata anche Pasusla. Attualmente è costituita da QG, un elemento Commando, uno Genio e tre di combattimento.

Le armi sono praticamente analoghe a quelle degli incursori, a parte l'esclusione delle Beretta 92, l'inclusione dei fucili Benelli M4 a canna liscia e dei mitra UMP-9 e MP7, ammesso che non siano usati anche dagli incursori navali. Vi sono anche altre armi come le mitragliatrici M60 e gli snniper SSG-550 e 3000.


Quanto ai Marines, il Korps Marinir (KorMar) è stato creato già il 15 novembre 1945 con compiti difensivi anti-invasione. La sua più grande missione è stata tuttavia offensiva, quando nei primi anni '60 migliaia di soldati parteciparono all'operazione Jayawijaya sbarcando nell'Irian occidentale, durante la campagna di Trikora in funzione anti-olandese. I Marines indonesiani erano una forza già considerevole, come del resto suggerisce la conformazione della loro nazione insulare, e nel 1999 c'era già un piano per aumentare ancora la forza di 13.000 elementi, ovvero aumentando ogni base del KorMar con 3 brigate di combattimento: una di fanteria, una di cavalleria e una di artiglieria, più i supporti sotto forma di un reggimento, e un altro ancora come unità amministrativa. Le basi saranno 3: Surabaya Est, Jakarta (per il comando centrale) e Rate Island per quello occidentale. Attualmente le unità dovrebbero comprendere in tutto ben 29.000 effettivi, da cui il considerevole numero di effettivi della Marina nel suo insieme. Di fatto è stato creato un vero esercito anfibio per adeguarsi alla natura del territorio. Esso è diviso in due Marine Force o PASMAR, ovvero l'equivalente delle divisioni; più un Reggimento di marines. Peraltro, la mancanza di denaro sufficiente ha ridotto i programmi addestrativi, specie con i mezzi anfibi e corazzati, facendone crollare l'efficienza e sminuendone, proprio con l'aumento del numero, l'efficienza a vantaggio dell'esercito.


Attualmente vi sono:

  • 1a Forza Marine, Surabaya:
1a Brigata di fanteria Marine, con i btg 1, 3 e 5
1° Rgt cavalleria
1° Rgt artiglieria
1° Rgt supporti
1° Rgt amministrativo
1°Btg ricognizione
  • 2a Forza Marine, Jakarta :
2a Brigata di fanteria Marine, con i btg 2, 4 e 6
2° Rgt cavalleria
2° Rgt artiglieria
2° Rgt supporti
2° Rgt amministrativo
2°Btg ricognizione
  • 3a Brigata indipendente fanteria di marina: btg 7, 8 e 9.

I battaglioni di esploratori che sono considerati para-commando, nascono il 18 marzo 1961, e vennero usati per la prima volta a Irian Jaya nell'aprile 1962, con veterani con due anni di esperienza e 7 mesi di addestramento come commandos e uno come parà.

Attualmente il comandante dei Marines indonesiani è Djunaidi Djahri, dal 18 ottobre 2008.

L'armamento è costituito dagli ultimi carri residui dell'epoca sovietica PT-76 e 76B, circa 90, 90 AMX-10P PAC 90 con cannone da 90 mm, 100 AMX-10P, 40 BMP-2, 20 BMP-3 e altri 100 in opzione, 190 BTR-50, 20 BTR-89, mezzi anfibi K-61, PTS-M, lanciarazzi RM-70 (7 in tutto). L'equipaggiamento leggero è costituito da AK-57 e 101, carabine M4, mitra MP5, armi leggere locali SS1 e R5 e altri mezzi, artiglierie, pistole, razzi ecc. di tipo non noto con precisione.

Note[modifica]

  1. Armi da guerra N.106, copertina
  2. Informazioni da: Armi da guerra n. 87
  3. Per queste informazioni, eccetto quando diversamente indicato, si veda il sito di Joe Baugher, già citato nel resto del libro
  4. N.Sgarlato Flanker Internazionali, Aerei Nov dic 2007
  5. Sengupta, Presun, I programmi navali nel S.E. Asiatico, RID Luglio 1993 pagg. 84-91
  6. A&D Mar 2009
  7. dati da wiki.en:
  8. Dati da wiki.en
  9. dati da wiki.en
  10. http://en.wikipedia.org/wiki/Indonesian_Navy