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Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Singapore

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Indice del libro

Questo mini-stato è protagonista di uno dei più notevoli esempi di come le dimensioni territoriali contino relativamente quando si tratta di costruire una forza armata supportata da una ricca economia e una popolazione ragionevolmente numerosa. Nel tempo, Singapore, ex-colonia britannica, ha saputo costruire un dispositivo militare capace di competere con quello di nazioni ben più grandi e potenti, nominalmente, come la Malaysia e l'Indonesia. La ragione è data dalla ricchezza dei suoi commerci e dall'incredibile densità della popolazione, che raggiunge circa 2 milioni di individui su di una superficie di circa 600 km2, non di molto superiore a quella di Andorra. Ma mentre questo stato pirenaico è del tutto irrilevante in termini militari-strategici, Singapore, porto affacciato sul mare, è al contrario una nazione incredibilmente vitale e influente per le sue piccole dimensioni.

Come si diceva all'inizio della pagina, Singapore, con i suoi 618 km2 è più una città-stato che una Nazione intesa in termini classici. La sua fondazione come entità politica autonoma iniziò nel 1959 con l'ottenimento dell'indipendenza dalla Gran Bretagna. Da ricordare che 17 anni prima, vi fu la storica impresa giapponese che portò alla caduta della piazzaforte britannica, con decine di migliaia di prigionieri avviati ad una atroce prigionia, ma condotta dal punto di vista militare in maniera ineccepibile, con grande shock per gli Alleati. Forse anche memore di questo, Singapore non ha lesinato in spese militari. Per 2 anni, comunque, fece parte della Federazione Malese, che comprendeva anche Il Borneo Settentrionale e la 'mitica' isola di Sarawak. I britannici se ne andarono definitivamente ma lasciarono armi varie, di cui poi si dirà. L'Aeronautica venne inizialmente chiamata Singapore Air Defence Command, e fu fondata nel '68 ma come parte del comando supremo dell'esercito. Ovviamente, in uno stato tanto piccolo non c'era molto spazio per le installazioni militari, specie considerando che la popolazione raggiungeva qualcosa come 2-650.000 abitanti (1991) e quindi la densità per kmq era altissima, diciamo circa 20 volte quella d'Italia (il che è come dire, che con la stessa densità nello Stivale potrebbero essere stanziati quasi tutti gli abitanti della Cina). D'altro canto, proprio la ricchezza 'umana' e commerciale hanno consentito di formare forze armate potenti, che altrimenti non avrebbero avuto modo di nascere: dopotutto Singapore è appena più grande di Andorra, che non ha forze armate di sorta. Detto questo, la RSAF divenne indipendente in maniera completa solo il 1 settembre 1975.

Per capire meglio le F.A. di Singapore, basti citare il dato straordinario che riguarda la consistenza dei reparti militari: 300.000 effettivi. Sarebbero qualcosa come 500 per kmq. L'80% era (sempre attorno al 1991) da riservisti mentre i National Servicemen e i militari regolari erano 50.000, cifra che rimaneva tutt'altro che ridotta per un tale piccolo Paese, all'incirca dell'ordine di grandezza delle F.A. Olandesi per intenderci (e pure l'Olanda è una nazione pesantemente armata per le sue dimensioni). Nonostante questo, già agli inizi degli anni '90 si lamentava un declino della 'consistenza' dei reparti di leva, dovuti al declino delle nascite tanto che la nazione aveva raggiunto una 'crescita zero' e i militari di leva, ogni anno, erano solo 15.000. Nel 1990 il bilancio della Difesa ammontava a ben 3.47 miliardi di dollari singaporiani, ovvero 2 miliardi di dollari americani, che costituivano una somma molto consistente, ma nondimeno, pari solo al 6% del PIL, che ammontava di conseguenza a circa 33 miliardi di dollari o circa 12.000 pro-capite. Singapore era quindi una nazione ricca, arricchita dai commerci consentiti dalla sua posizione favorevole nelle rotte lungo la costa cinese. Le basi aeree erano 5: Tangah, Paya, Lebar, Seletar e Sembawang. Anche sull'aeroporto di Changi, recente e moderna infrastruttura, vi è uno spazio riservato ad apparecchi militari. È difficile immaginare come una nazione tanto piccola possa ospitare tante basi aeree, per definizione molto ingombranti e di forte 'impatto ambientale', specie considerando la densità della popolazione: apparentemente sono cose che solo l'efficienza dei singaporiani rendono possibili. In ogni caso, sono sistemate solo nel settore nord dell'isola.


Il build-up dell'aviazione singaporiana iniziò solo nel '70. L'8 settembre decollò, con i colori del No.140 'Osprey' squadron il primo Hunter Mk.74 monoposto, il primo di 47 apparecchi, includente anche i biposto T.Mk 75, con consegne tra il 1970 e il 1973. Erano già macchine obsolete per l'epoca, ma nondimeno questi velivoli, sia con l'armamento pesante contenuto nel muso, sia con gli abitacoli affiancati (caso più unico che raro per un monoreattore da caccia) dei tipi biposto, divennero presto delle 'facce conosciute' svolgendo una preziosa attività di difesa aerea, addestramento avanzato, e poi attacco al suolo. In tutto, Singapore ricevette 34 FGA Mk 74k 4 FR Mk 74 da ricognizione, 9 T Mk.75 biposto. Questi apparecchi erano simili all'FGA Mk.9 di cui erano probabilmente una ricostruzione non essendo aerei nuovi, idem per i T Mk.75 che erano derivati dai T.Mk 66. L'FGA Mk.9 era un aereo d'attacco, derivato dall'F Mk 6 che introdusse gli Avon Mk. 203-7 con 1773 l di carburante interno e 4 punti d'aggancio subalari per non meno di 1361 kg di bombe e razzi, e-o serbatoi di carburante. Attorno al 1991 di questi vecchi apparecchi v'erano almeno una dozzina di superstititi usati anche come ricognitori, appartenenti al No.141 'Merlin' di Paya Lebar, secondo in ordine cronologico a passare sugli agili Hunter, nel 1972. Questa unità aveva anche una sezione OCU che addestrò i primi piloti singaporiani, poi venne sciolto nel 1981 e ricostituito 9 anni dopo, quando ebbe anche gli apparecchi superstiti del No.140. Questo nel frattempo era pronto per volare 'nell'alto dei cieli' con i moderni F-16 Fighting Falcon. Dal No.141 venne originata anche una formazione acrobatica su 5 elementi che era chiamata 'Black Knights', e che si esibì pubblicamente dal 7 giugno 1974. Singapore non si faceva mancare nulla, e l'esibizione arrivò durante la Giornata dell'aviazione singaporiana. Ancora nel '91 non era stato deciso quando i vecchi Hunter sarebbero stati radiati.

Nel frattempo i reparti addestrativi erano pienamente attivi: i singaporiani avevano anche l'ambizione di addestrare in maniera indipendente i loro piloti. Dall'Agosto 1969 venne istituita la Flying Pilot Training School o FTS, che era dotata di aerei semi-civili Cessna 172 nel No.150 squadron 'Falcon' di Changi. Ben presto vennero comprati aerei d'addestramento per i gradini successivi, inaugurando una collaborazione con la SIAI-Marchetti, che significò 16 SF-260MS ma 2 andarono persi prima ancora di entrare in servizio, mentre gli altri hanno rimpiazzato proprio i Cessna. I Cessna 172 vennero trasferiti al Junior Flying Club, che introduceva ragazzini da 16 anni in sù agli aerei.

Gli SF-260 sono aerei di ottime prestazioni per la loro potenza, elegantemente disegnati da Stelio Frati e con carrello retrattile e ridotta resistenza aerodinamica. Nel frattempo venne costituito il No.130 squadron 'Eagle' sempre a Changi, con 16 BAC-167 Strikemaster, il che continuava l'influenza inglese su Singapore. La versione era la Mk.84A, e venne seguita da altri 4 Mk.81 ex-Yemen del Sud, poi arrivarono 5 Mk.82 dall'Oman. Lo Yemen fornì nel '76 anche 5 vecchi Jet Provost Mk.52 che erano gli immediati predecessori degli Strikemaster, solo che non erano altrettanto versati come macchine d'attacco al suolo. Rimasero in servizio comunque solo per 5 anni.

Non era finita qui. Alla fine degli anni '70 vi era la possibilità di addestrare i piloti totalmente a Singapore. Per aiutare ulteriormente tale formazione vennero comprati anche 12 SF-260WL con le loro limitate capacità d'attacco al suolo, ma non usati come aerei anti-guerriglia, ma come macchine per addestrare gli addestrare i Controllori avanzati (=razzi al fosforo?). Altri 5 SF-260MS vennero trasformati in WL con piloni d'armamento subalari. Nel 1980 vennero anche comprati T-33A ex-francesi: 20 vennero assegnati al No.131 'Harrier' Sqn di Tengah.

A dire il vero, tutta questa linea addestrativa non era particolarmente moderna, ma era assai corposa e articolara: il JFC con i Cessna 172, il No.150 con gli SF-260, 130 con gli Strikemaster Mk.77/81/84, 131 con i T-33A come addestratori avanzati-intermedi e infine con macchine come gli Hunter T.Mk 75 del No.141, caratterizzati da una vistosa 'sharkmouth' ben raccordata con il largo muso, effettivamente a mò di squalo, di queste macchine biposto.

Per ridurre il numero e aumentare la modernità di questa linea Singapore divenne uno dei pochissimi clienti dei pregevoli S.211, aerei da addestramento basico-intermedio a reazione, che costituivano sia come preparazione che come cronologia i successori degli SF-260. Questi efficienti apparecchi con un turbogetto a doppio flusso sono particolarmente efficienti ed economici. Ma la loro disgrazia è stata quella di ritrovarsi in concorrenza con gli addestratori a turboelica ad alte prestazioni tipo il Tucano e il PC-7/9 e non hanno nemmeno lontantamente equivalso il successo dei loro predecessori ad elica. La loro velocità è grossomodo pari o inferiore a quella di un caccia della II GM e minore di quella degli Strikemaster e maggior ragione per i T-33A, ma erano più economici e moderni, quindi hanno riequipaggiato, comprati nel dicembre 1983, il No.130 a Paya Lebar AFB. Dopo il primo ordine per 10 apparecchi, ne sono state ordinati altri 20 con parti staccate, da montare dalla Singapore Aircraft Industries (Singapore non si è fatta mancare davvero nulla: è il più piccolo Paese al mondo con una industria aeronautica).

Con la trasformazione dell'aeroporto di Changi in un grande aeroporto internazionale gli addestratori vennero spostati a Paya Lebar, ma per ragioni di traffico si è poi dirottato gli SF-260 a Seletar, assieme ai Cessna, a quel punto ribattezzato No151 Sqn.

L'iter addestrativo era di 16 settimane di teoria, 16 settimane con 60 ore sugli SF-260, poi a Paya Lebar gli allievi superstiti seguivano 8 settimane di teoria e poi 40 settimane per 120 ore di volo sugli S.211. Dei 60 allievi che completavano l'addestramento, 40 erano destinati ai reparti da combattimento e gli altri inviati a Sembawang per il corso elicotteri con 30 ore sugli AS-350 Ecoureil e 12 ore sul Bell UH-1 (RS). DAll'aprile '87 a Peya è disponibile anche un centro di simulazione di volo per familiarizzare i piloti con gli aerei di prima linea della RSAF, e infine il giovane pilota singaporiano era affidato ai reparti operativi con una qualifica grossomo simile all'LCR, Limited Combat Readiness.

La Singapore Aerospace Maintenance Company nel '77 ottenne il supporto e manutenzione della RSAF (che significa Republic of Singapore Air Force) per tutti gli aerei, prima supportati da ditte straniere. Ma era il primo passo: nel 1984 venne la SAMCO venne incorporata nella SAI, Singapore Aircraft Industries, che era proprietà della Singapore Technology Group, colosso appartenente al Ministero della Difesa che includeva anche 48 altre compagnie in 4 settori diversi. Oltre all'assemblaggio degli S.211 del secondo lotto, l'altra attività di rilievo è stato l'aggiornamento degli A-4 Skyhawk. Questi aerei arrivarono nel '72 come cellule di vecchi A-4B e C, ma nel '73 venne firmato con la Lockheed Air Service di Ontario (California) un contratto che permise di aggiornare 50 cellule di A-4B, mantenute all'aperto nell'AMARC in Arizona. Ci vollero almeno 400 modifiche e il primo aereo volò già il 14 luglio '73 ad Ontario.Non bastò: la Lochkeed curò anche la modifica di alcune cellule con un caratteristico abitacolo sopraelevato e fusoliera allungata di 71 cm: era ilTA-4S, da addestramento avanzato. I cannoni Mk 12 vennero rimpiazzati dai potenti Aden da 30 mm, l'avionica modificata e dopo il completamento di 3 TA-4S e 8 A-4S in America e gli altri vennero modificati dalla Lochkeed Air Service Singapore o LASS, che divenne anche in possesso delle strutture di manutenzione a Seletar che curavano tutti gli aerei nazionali. Poi le cose cambiarono, la gestione passò alla SAMCO e l'assemblaggio dei nuovi A-4S passò da Changi, dove inizialmente era basato, a Paya Lebar dove venne costruito uno stabilimento apposito da 15.000 m2. L'addestramento venne almeno inizialmente tenuto con i TA-4 a Leemore, in California.

I reparti con gli A-4 divennero il No. 142 'Gryphon' e il No.143 'Phoenix' ,tutti a Tengah. Il No.143 è stato poi convertito all'A-4S-1 'Super Skyhawk' che è ancora più avanzato dei tipi precedenti. Volò per la prima volta il 19 settembre 1986 ed era caratterizzato dal motore GE F101-GE-100D al posto del Wright J65-W-20. Derivato dal -400 degli F-18 non ha il postbruciatore e consuma meno del predecessore, è più leggero e più durevole, offrendo anche un aumento di spinta del 27%, tant o che 4 elementi della cellula sono stati irrobustiti. Le prestazioni hanno subito una vera 'impennata': 15% in più di velocità massima e +35% di quella di salita, +40% di accelerazione.

I super Skyhawks hanno rwuipaggiato il No.143 e in No.145 'Hornets' e il primo dei due, attorno al '90 per un breve periodo ebbe anche il compito di formare la pattuglia 'Black Knights' stavolta su 6 aerei con colore bianco e rosso (chissà perché, ma Singapore non concepisce l'uso di aerei di seconda linea per questi scopi: per esempio gli S.211). Certo che il vecchio Skyhawk ha dimostrato un bel potenziale di crescita: se vi avessero anche installato il radar APG-66 che altri utenti hanno richiesto, sarebbe stato un 'iper-skyhawk', anche se troppo costoso per il doppio ammodernamento di motore e avionica per un programma completo.

In servizio vi sono anche i caccia supersonici: 43 F-5E e F censiti all'epoca (1991) nei due squadrons, il No.144 'Black Kite' e il No.149 'Shirka' rispettivamente a Paya Lebar e Tengah.

Ordinati nel '77, erano tra gli F-5 più accessoriati: intanto, vennero ordinati in parallelo, e per la prima volta per Singapore, missili aria-aria: un gran numero di AIM-9J con le loro caratteristiche alette a freccia composita. Ma arrivarono anche i missili AGM-65A come mortali ordigni aria-superficie lancia e dimentica. Questi avrebbero anche equipaggiato gli A-4. Il No.144 venne costituito nel febbraio '79 e nel suo ruolino vanta addirittura la partecipazione alle complesse e costose 'Red Flag' americane nell'83 e '85. IL No.144 traslocò proprio quell'anno da Tengah a Paya Lebar, ed è anche il reparto OCU del tipo (Tiger Conversion Unit).

L'F-5 indubbiamente piace in Estremo Oriente. Attorno all'inizio degli anni '90 la SAI stava aggiornando l'aereo con un nuovo sistema di navigazione e attacco con laser-gyro Inertial System e nuovo radar multimode.

L'amore per le macchine semplici ed essenziali si era spinto anche a considerare il degno successore dell'F-5, ovvero l'F.20. Purtroppo per il veloce caccia Northrop venne scelto l'F-16 che negli anni '80 era davvero l'asso pigliatutto, lasciando ben poco ai concorrenti, persino interni alla stessa sua stirpe (leggi: F-16XL). La scelta avvenne nel gennaio 1985 e contribuì alla fine degli F-20, mentre per gli F-16 si concretizzò in un modesto ordine per 8 apparecchi, inizialmente si trattava degli F-16/79 ma siccome la Thailandia era stata autorizzata alla versione F100-PW-200 allora la RSAF richiese prontamente la stessa versione. E così si arrivò all'8 febbraio 1990, quando venne costituito il No.140, almeno ufficialmente perché gli aerei erano in carico già da tempo ai singaporiani, consegnati nel 1988 sulla Luke AFB dove i piloti erano stati inviati ad addestrarsi. Erano 4 C e 4 D. Addirittura, già nel 1989 i piloti singaporiani avevano preso parte ad una Red Flag, nel novembre di quell'anno.

Dal momento che Singapore non può certo tollerare una penetrazione nel proprio territorio, così esiguo, ha istituito una sezione di caccia sulla Clark AFB nelle Filippine e utilizzava i poligoni USAF, per poi accordarsi con l'Indonesia per la creazione di un poligono aria-superficie a Sumatra.

Ma nemmeno questo e nemmeno la poderosa difesa aerea che stava venendo messa in essere, con batterie di SAM tra un grattacielo e un altro, poteva bastare ai singaporiani: già nel 1982 vennero ordinati ben 4 E-2C Hawkeye, con l'addestramento iniziato negli USA dal 1985 e le consegne dal 1987 al sei maggio '88. Così il minuscolo Singapore si è dotato di una componente AEW che manca a moltissime forze NATO, e che consente un margine di almeno 20 minuti rispetto ad un incursore in volo transonico a bassa quota.

Gli elicotteri erano invece a Sembawang, con i primi arrivati il 10 settembre 1970, che erano gli Alouette III del No.120, proveniente da Changi. Questi erano i primi elicotteri di Singapore, ordinati in 8 esemplari nel giugno 1969. per il No.1 sqn 'Alouettes' (fino al dicembre 1974, poi ha cambiato nome). In buona sostanza, a parte l'iniziale influenza inglese, poi Singapore è andata nelle seguenti direzioni: USA per gli aerei da combattimento, Italia per quelli d'addestramento, Francia e USA per gli elicotteri. Radiati nel 1978 questi vecchi elicotteri (che tuttavia, in altri Paesi sono rimasti in servizio per ben più tempo), sono stati rimpiazzati dai Bell UH-1H e 212. Già che c'erano, i singaporiani sono riusciti anche a radiare i Bell 212 e sostituiti dai Bell 205 e AB.205 per un totale di 20 macchine. Poi v'era il No.123 'Sunbird' attivato con una forza iniziale di UH-1B ex-US Army, nel 1980, sulla base di Changi. Questi vecchi elicotteri sono stati ricostruiti dalla SAMCO prima di essere immessi in servizio. Il No.123 è poi giunto a Sembawang nel giugno 1981. Tolti dal servizio questi elicotteri, sono arrivati 5 AS-350B Ecureuil del No.123, consegnati nell'82 a cui stavano seguendo nei primi anni '90 10 AS-350L-2 da osservazione armata.

Ma queste non erano certo le forze principali per l'ala rotante: il No.125 'Starling' aveva ben 21 AS-332B Super Puma, operativi a partire dal luglio del 1985. Utilizzati come trasporti medi, assieme a queste continuavano ad operare gli 'Huey' del 120 per il servizio SAR sul mare con un elicottero pronto al decollo in 15 minuti e uno in 30. Sempre per la ricerca sul mare ma a più lungo raggio v'erano gli Short Skyvan 3M del No.121 'Gannet', basati a Changi dai primi anni '80 e in predicato di essere rimpiazzati da 4 Fokker F50 Maritime Enforcer Mk2 e v'era anche un'opzione per altri 4. Sono aerei armati con 4 piloni anche per missili Exocet, harpoon, Maverick, siluri ASW.

In una piccola ma completa aviazione del genere non potevano mancare anche i trasporti: il No.122 'Condor' aveva 10 Hercules a Paya Lebar, nuovi e o ex-USAF o giordani, di tipo B o H. Spesso sono stati usati per missioni a lungo raggio con missioni umanitarie o di trasporto a lungo raggio, arrivando fino in Giordania. 2 sono stati modificati in KC-130H con sonda e imbuti in due punti d'aggancio subalari.

La RSAF è infatti spesso chiamata all'estero, e in generale utilizza molti aerei in basi oltremare, come anche unità terrestri e navali, per semplice carenza di spazio. Gestiva in particolare lo IADS (Integrated Air Defence System) delle FDAP (Five Power Defence Arrangement) ovvero l'associazione difensiva regionale comprendente anche Nuova Zelanda, Australia, Malaysia e Gran Bretagna. Il comando di questa era a Butterworth, in Malaysia. Lo scopo dell'associazione era soprattutto difendere Singapore e la Malaysia da eventuali aggressioni esterne.

Capito tutto? Proviamo a ricapitolare:

Addestramento:

  • No.150 con gli SF-260, a Seletar
  • No.151 Sqn. con i Cessna 172, a Seletar
  • No.130 con gli S.211, a Paya Lebar

Attacco:

  • No.141 'Merlin' con gli Hunter, a Paya Lebar
  • No. 142 'Gryphon' con A-4,a Tengah
  • No.143 'Phoenix' con A-4,a Tengah
  • No.145 'Hornets' con A-4, a Tengah

Caccia:

  • No.144 'Black Kite' con F-5, a Paya Lebar e Tengah.
  • No.149 'Shirka' con F-5 a Tengah
  • No.il No.140 con F-16

Trasporti:

  • No.120 con Bell 20,5 a Sembawang
  • No.123 'Sunbird' con Ecoreuil, a Sembawang
  • No.125 'Starling' con 21 AS-332B Super Puma, a Sembawang
  • No.121 'Gannet' con Skyvan,a Changi
  • No.122 'Condor' con C-130, a Peya Labar

Successive evoluzioni

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Secondo il sito di Joe Baugher l'ordine degli F-5 ebbe luogo solo nel 1979 e riguardava 18 E e 3 RF-5E, oltre ai missili AIM-9. Questo consentì di togliere i vecchi Hunter dal compito della caccia e relegarli all'attacco al suolo. Poi ne seguirono nel 1981-83 altri 6 e 3 F-5F oltre ai missili AGM-65. Ma non bastando questi apparecchi per un secondo squadrone, ne vennero ordinati altri 6 per il suo riequipaggiamento, deciso dal giugno 1986, per poi essere seguiti da altri 3 F.5F . E nemmeno questo era la fine: altri 5 vennero consegnati nel gennaio-agosto 1989 costruiti con parti di ricambio assemblate: la linea di produzione era infatti chiusa. Questi furono gli ultimi degli onnipresenti F-5 ad essere costruiti e pare che vennero forniti anche al 141 (probabilmente dopo il 1991).

Nel frattempo la SAI ha convertito 8 F-5E in RF-5E così da rimpiazzare anche gli Hunter FR.Mk 74, con pod esterni oltre le macchine interne. Sono stati dati al 141 Sqn. infine nel '94 Singapore comprò 7 F-5 dalla Giordania.

Tra gli aggiornamenti previsti, non è chiaro in che misura applicati, il caccia F-5 nella RSAF venne dotato di HUD Marconi, RWR SPS-2000 israeliano, l'INS LN-93 LINS della Litton, 2 diplay multifunzione, HOTAS etc. con un databus MIL STD-1553B. Ma soprattutto era previsto il radar FIAR Grifo multimodale con 10 modi aria-aria e 14 aria-superficie, che ha comportato la rimozione di uno dei due cannoni M39 da 20 mm. La Elbit divenne partner della FIAR per sistemare l'installazione del radar, però pare che vi siano stati diversi problemi nell'implementazione di questo radar sugli aerei, da designare F-5S/T.

Quanto agli F-16, come detto vi era stato un contratto per 8 F-16/79 e 12 opzionali, poi a metà del 1985, solo pochi mesi dopo questo contratto, venne cambiato l'ordine con quello per gli F-16 con i PW F-100 ma nel tipo Block 15 OCU (Block 15, ma con struttura mutuata dal Block 30, quindi rinforzati), consegnati nel programma 'Peace Carvin' in conto FMS e rimpiazzarono gli Hunter assieme agli F-5.

Vennero consegnati nel febbraio 1988, con un PW F100-PW-220 come propulsore. Non arrivarono però a Singapore (prima erano a Luke AFB) fino al gennaio 1990 per equipaggiare il No.140 di Tengha.

Erano stati ordinati altri 11 F-16 del tipo C/D ma quando la vicina Malaysia ordinò 8 F-18 nel '93, Singapore lasciò perdere e puntò direttamente a comprare 18 Block 52 per restare all'altezza della tecnologia più avanzata senza il costo degli F-18 e superando questi con un maggior numero: 8 C e ben 10 D biposto, ma 9 sono rimasti a Luke per l'addestramento. Il programma era il 'Peace Carvin II'. Dotati di un F100-PW-229, di un sistema di navigazione-attacco Sharpshooter -che è il LANTIRN 'degradato'- per l'attacco, erano quindi aerei potenziati e come accade agli F-16 da 20 anni a questa parte, ottimizzati per l'attacco. Hanno radar APG-68(V)5, sistema IFF avanzato, mentre alcuni degli D sono dotati di una 'spina dorsale ingrandita' per ospitare avionica, tipo gli F-6 israeliani. Consegne avvenute dalla primavera 1998. Adesso, almeno quelli a Singapore, sono a Tengah assieme ai pochi F-16 originari. Il programma prevede anche 12 F-16 Block 42 da usare per l'addestramento negli USA onde rimpiazzare col tempo gli F-16A/B di Luke AFB. Infatti, oltre a comprare 8 F-16 col primo contratto, altri 9 esemplari vennero usati per addestramento negli USA, ex-aerei Thunderbird, non di proprietà della RSAF ma 'in prestito'.

Infine è arrivato un contratto, nell'ottobre 1997, per altri 12 F-16 C/D Block 52 anche in questo caso, con ben 6 biposto. Da notare che sono stati comprati direttamente dalla ditta e non tramite contratto FMS. Si tratta comunque di un contratto chiamato 'Peace Carvin III', come se fossero ancora aerei in conto FMS. Le consegne sono avvenute dal 30 novembre 1999, ma sempre a Luke, per rimpiazzare gli F-16 Block 42 usati per l'addestramento dei piloti singaporiani. Gli F-16 americani sono stati trasferiti al 162rd FW della Arizona ANG, mentre i caccia F-16 di questo ultimo lotto, tutti gli 'D', sono stati incorporati nel 27th/428fs nella Cannon AFB. Non era ancora finita, perché in ballo vi erano, attorno all'inizio nel XXI secolo, altri 6 aerei con motori F100, e per giunta nel luglio 2000 erano in contrattazione altri 20 aerei C/D, semmai chiamati 'Peace Carvin IV', ed equipaggiati con motore F-100-PW-229. Le consegne sarebbero iniziate nel 2003, rimpiazzando presumibilmente tutti gli F-5.

Quindi in tutto Singapore ha avuto: 4 F-16A e 4 B nel contratto P.Carvin I, 8 C e 10 D Block 52 con il P.Carvin II, 12 Block 52 di cui 6 C e 6 D come 'Peace Carvin III', altri 20 con il 'Peace Carvin IV' per un totale di 58 e altri 21 usati per l'addestramento negli USA come 'prestito' da parte dell'USAF.

Naturalmente c'è sempre margine per migliorare, come dimostra l'interesse per l'EF-2000,aereo da quasi 100 milioni di dollari singaporiani al pezzo.

Foto satellitare di Singapore.Le nuvole danno l'idea di quanto sia minuscolo questo pur importante Stato asiatico.All'estrema destra si notano enormi infrastrutture portuali, vicino a cui vi è l'Aeroporto di Changi

Quando gli inglesi si ritirarono nel 1972 lasciarono in eredità ai singaporiani i loro potenti missili Bloodhound. La gittata di queste armi eccedeva largamente la difesa dell'Isola ( anche se tecnicamente si tratterebbe di una 'quasi-isola'), e vennero affidate al Singapore Air Defence Command, l'embrione della futura Republic of Singapore Air Force. Gli inglesi lasciarono indietro anche uno squadrone con gli Hunter. L'Esercito si dotò al contempo di cannoni da 35 mm Oerlikon GDF. Divenne presto evidente che era vantaggioso mettere tutto sotto controllo di un'entità unica e così venne creata, nel 1978, la SADA, Singapore Air Defence Artillery. I reparti di Bloodhound e i cannoni da 35 mm vennero messi sotto controllo di questa entità, e si cominciò ad immaginare una difesa aerea 'a strati' con i caccia per il lungo raggio, i SAM per le medie distanze e i cannoni per la difesa ravvicinata. I singaporiani erano convinti che avrebbero fatto bene ad affidarsi ai missili SAM, e nel '79 vennero inviati dei tecnici in Svezia per addestrarsi per il missile a corta gittata RBS-70, un potente ordigno portatile a guida laser con una testata a frammentazione (si potrebbe definire 'a pallettoni' per via delle numerose biglie metalliche interne). Non contenti di avere cannoni, SAM a corto e a lungo raggio, i singaporiani pensarono bene anche di comprare l'HAWK, che iniziò ad arrivare nell'82, naturalmente nelle versioni più moderne disponibili per l'export. Mancava ancora qualcosa. Visto che c'erano missili a lunga gittata (fino a circa 90-120 km), a medio raggio (30-40 km), a corto raggio portatili (5-6 km) e cannoni da 35 mm, si pensò bene anche di comprare i missili Rapier inglesi, sempre a corto raggio e di circa 6 km di gittata, ma con lanciatore a rampa quadrupla. A dire il vero erano un attimino un doppione rispetto agli RBS-70 che non ricoprivano un ruolo realmente differente, almeno quando schierati a difesa del territorio. I Rapier, missili radioguidati della categoria del Roland e del Crotale, ma pesanti appena una quarantina di kg e molto precisi, vennero consegnati nel 1983. A quel punto Singapore aveva tutti i missili che le servivano per una difesa tra 0 e 120 km e dal livello del mare fino alla stratopausa: davvero un notevole zelo, specie se si pensa che nel contempo erano in servizio anche 2 squadroni di caccia e in arrivo gli F-16 e gli E-2C AEW. Questo autentico arsenale difensivo perse tuttavia presto uno dei suoi componenti, certamente il più caratteristico: i missili Bloodhound, dal costo di gestione troppo elevato. Vennero posti fuori servizio, non senza malincuore, nel 1990 con una solenne cerimonia. Ma non passò molto tempo prima di colmare questo 'lutto' con la ricerca di altri missili. Nel '93 venne adottato il Mistral. Anche se si trattava del primo SAM 'fire and forget' singaporiano, a motivo del suo sofisticato sensore IR, bisogna dire che si trattava di un vero doppione rispetto agli RBS-70, parimenti SAM portatili a corto raggio, ma non spalleggiabili. Questo non sarebbe stato senza ulteriori sviluppi, creando una panoplia di sistemi d'arma ancora una volta più unica che rara nel panorama mondiale.

Tutti questi sistemi erano gestiti da una forza di difesa aerea che, inizialmente inquadrata come brigata, nel '95 venne addirittura passata a livello di divisione, con il nome che divenne Air Defence Systems Division o ADSD. La presenza di una divisione da difesa aerea la dice lunga sull'importanza che la protezione dei cieli ha per Singapore, nonostante il costo astronomico di ogni sistema. Le unità sotto il suo comando sono diventate 3: l'Air Defence Brigade o ADB, la Division Air Defence Brigade o DAB, la Air Systems Brigade o ASB. Al 1999 vi erano 4 ufficiali per il comando generale (General Staff), personale (Manpower), logistica e 'difesa campale'. Lo stato maggiore della Divisione si occupa anche della difesa delle 4 basi aeree di Tengah, Paya Leber, Sembwang e Changi, che erano attive all'epoca.

La Brigata da Difesa aerea, alla fine del XX secolo, era costituita da 4 squadroni: 160, 163, 165 e 201. Il primo era dotato delle GDF, comprate nel '72 e modernizzate nel 1989 con un sistema di controllo del tiro Super Fledermaus e altre modifiche che ne hanno incrementato parecchio l'efficacia operativa, come confermato da parecchie esercitazioni tenute sotto la supervisione dello IADS, che è la struttura di comando e controllo difesa aerea dell'FPDA, l'alleanza delle 5 nazioni. La centrale di tiro Super Fledermaus ha 3 consolle, ma quella centrale è usata solo come riserva. Ovviamente i singaporiani non sono rimasti a lungo soddisfatti di questi cannoni e hanno richiesto n ulteriore quantitativo di cannoni, visti come il sistema da difesa ravvicinata più efficace. I contendenti sono i soliti due 'noti' del dopoguerra: Oerlikon da 35 mm contro Bofors da 40 mm, entrambi presentati con l'aiuto di aziende locali specializzate nel settore difesa. I singaporiani valutavano in particolare la differenza di efficacia tra le munizioni Bofors PFHE con spoletta di prossimità e le AHEAD da 35 mm con spoletta a tempo, effettivamente un confronto molto interessante: il cannone svedese ha come principale vantaggio proprio quello di avere munizioni di prossimità ma se quelle con scoppio preprogrammato del 35 mm fossero risultate superiori, allora sommate alla cadenza di tiro maggiore per via del calibro minore, con una gittata praticamente analoga e traiettorie più tesa, il vantaggio sarebbe passato al cannone da 35 mm, per la prima volta dopo decenni di competizione. Visto che i singaporiani seguivano le evoluzioni della tecnica in maniera molto stretta, i loro requisiti sull'efficacia delle munizioni erano relativi al poter colpire addirittura missili con ridotta RCS, quindi bersagli estremamente piccoli, più sfuggenti anche di un F-117.

Il 163 Squadron aveva invece l'I-HAWK, presente in ben 2 configurazioni diverse: 'americana', con un centro di controllo separato dai radar di sorveglianza, e 'svedese' con controllo e sorveglianza integrati grazie ai radar Giraffe della Ericcson. I missili e i sistemi di terra sono stati aggiornati allo standard PIP II ma non a quello PIP III, il cui rapporto costo-efficacia in effetti ha scoraggiato più di un operatore. Nondimeno laRaytheon stava aggiornando ulteriormente gli HAWK con la Remote Engagement Section, che comprende lanciatori controllati via cavo fino a oltre 10 km.

Il 165o Sqn è invece armato con i Rapier, aggioranti allo standard BIX con incremento generale delle prestazioni e affidabilità.

Il 201imo Sqn ha invece i radar di scoperta Lockheed Martin FPS-117 in banda D e capaci di una portata di 370 km e il 90% di probabilità di scoprire un bersaglio con una RCS di 1 m2.

La Brigata Contraerea Divisionale, differentemente da quella di difesa aerea è maggiormente orientata ad accompagnare le unità dell'esercito singaporiano. Queste unità possono giovarsi del 3o Battaglione, il 6o, il 9o e il 18imo. Le unità dell'esercito principali erano 4 divisioni e le unità contraeree summenzionate erano collegate ai battaglioni antiaerei, rispettivamente la 3a, 6a, 9a e 21ima divisione.

Dei battaglioni il 3o è dotato di RBS-70 dal 1979 e poi aggiornato con un programma di 29 corone svedesi per aggiornare ed estendere di 15 anni la vita operativa di 333 missili, 75 sistemi di puntamento, 80 affusti e 15 simulatori, rendendone necessaria la sostituzione non prima del 2014. I veicoli di lancio sono i Commando V200 ruotati, ma i sistemi sono in genere schierati a terra. Tra gli aggiornamenti un sistema di mira con impianto senza gas freon e un missile portato dal mod. o all'Mk 1. Visto che si tratta di sistemi diurni, per estenderne la vita operativa è stato comprato un sistema di puntamento che era in origine in predicato d'essere il Bofors COND, ma questo lavorava sulle lunghezze d'onda di 8-12 micron, mentre nell'umidità del clima locale v'era maggior propagazione del calore nella lunghezza d'onda 3-5 micron, l'altra finestra in cui i sistemi infrarossi hanno maggiore sensibilità nell'atmosfera. Molto pignolamente, i singaporiani hanno cancellato il contratto e hanno richiesto un apparato adatto alla locale CEO, Chartered Electro Optics.Il 6o e il 9o Battaglione contraereo sono uguali ma sono totalmente in riserva eccetto la struttura di comando.

Il 18imo Battaglione aveva invece il moderno missile Mistral associato al radar di scoperta Lochkeed Martin P-STAR (Portable Search and Target Alerting Radar). Il tutto è trasportabile con le Land Rover. I sensori IR dei Mistral sono eccellenti e il radar molto valido: in pratica anche bersagli molto difficili possono essere agganciati e attaccati entro un raggio di 6-7 km con alte probabilità di distruzione, con la testata di 3 kg di cui 1 di esplosivo e spoletta di prossimità, differentemente dallo Stinger che ha solo quella d'impatto. I Mistral sono considerati, almeno all'epoca, i missili migliori per la difesa dell'Esercito anche di notte.

La Brigata Sistemi Aerei ha gli squadroni 203 che è il SATCC, che controlla il traffico aereo a Changi, e il 200 imo vicino ad una collina dove è basato il Ministero della Difesa. Ufficialmente questo reparto, il 200imo 'HERMES' non è stato mai riconosciuto come reale. L'altro invece ha il compito di cooperare con l'Aviazione civile, la CAAS, e coordina le operazioni nel Mar Cinese Meridionale.

Esiste anche la Scuola di Artiglieria Contraerea, la SOADA, direttamente dipendente dallo Stato Maggiore dell'ASDS. Esistono avanzati sistemi di simulazione avanzati dal 1993 con una struttura del Tactical Air Defence Weapon Trainer, con una struttura emisferica che aiuta ad addestrare il personale dei sistemi SHORAD, cioè quelli a corto raggio. È il primo centro del genere in Asia, con un sistema di simulazione con una cupola speciale entro cui è sistemato il lanciatore e il personale.

La scuola di Comando e Addestramento ai Sistemi, la SCTS per l'addestramento del personale dell'ASB per il 201 e 203 sqn.

L'Air Logistic Squadron si occupava della manutenzione dei vari sistemi, con il programma OEMP hanno migliorato l'efficienza dei sistemi disponibili grazie ad una migliore formazione del personale operante.

Il futuro era parecchio interessante. Dal 1993 i singaporiani hanno guardato con interesse ai sistemi russi per i prezzi bassi rispetto a quelli americani o europei. Così nel 1997 venne firmato un contratto con la russa Rosvoorouzhenie per un valore di 30 milioni di dollari. Con questo prezzo notevolmente ridotto, è stato possibile coprare: 350 missili, 75 lanciatori, equipaggiamenti vari e supporto logistico e opzioni per 500 missili, 80 lanciatori singoli e 40 binati Djigit. Questo missile SAM, il primo di tipo spalleggiabile per Singapore, è stato assegnato alla 25ima Divisione dell'Esercito, senza presumibilmente integrarlo con la Divisione di difesa aerea, del resto sono sistemi privi di data-link con altri apparati, infine si tratta di armi piuttosto moderne e comparabili con la produzione occidentale dello stesso livello. Un altro programma venne firmato a ruota per la commercializzazione degli SA-18 nella regione: si parlava di un massimo di 6.000 missili, 300 lanciatori singoli e 140 Dijit binati, 12 sistemi di prova e 40 d'addestramento.

Un sistema antiaereo tira l'altro e allora un'azienda di Singapore stava sviluppando a fine XX secolo un sistema antiaereo assieme ad un'altra nazione col pallino della difesa aerea, Taiwan. Il sistema era il cannone da 40 mm in versione FADM con radar MPQ-78 taiwanese (della CSIST), con prove di tiro positive nel marzo '97 nel poligono taiwanese di Jin Peng. Quest'arma è stata proposta per il nuovo cannone antiaereo singaporiano, che doveva comprendere ben 150 sistemi per Singapore, ma anche 30 per i marines di Taiwan.

Marina, al 1997[3]

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Costituita il 1 aprile 1975, la Republic of Singapore Navy o RSN o ancora, in malese Angkatan Laut Republik Singapura, segna le navi con la sigla RSS. Nata in origine, ai tempi della dominazione britannica, con due pattugliatori per controllare lo stretto di Malacca e il relativo Straits Settlements Royal Navy Volunteer Reserve venne costituito il 20 aprile 1934; dal '41 divenne la Singaporean Division della Malayan Volunteer Reserve, ma non durò a lungo vista la clamorosa conquista giapponese di quella che per importanza poteva essere considerata la Gibilterra dell'Oriente. Nel '48 il governo locale riformò la Malayan Force che poi divenne la Malayan Navy nel '52, con l'emergenza malese di quegli anni (dovuta alle infiltrazioni indonesiane). Poi si arrivò al 16 settembre del '63, quando Singapore venne ammesso come parte dello Stato di Malesia e la sua Marina divenne la Royal Malaysian Navy o RMN, mentre la Malayan Royal Navy Volunteer Reserve passò dal comando della RN britannica a quello della RMN il 22 settembre successivo, così da diventare la Singapore Volunteer Force. Singapore non rimase a lungo parte della Malaysia e divenne indipendente il 9 agosto 1965. La sua Marina non era certo una realtà importante, con solo 2 navi di legno, le RSS Panglima e Singapura. Continuarono i cambiamenti di nome e il 22 gennaio del '66 la SVF divenne Singapore Naval Volunteer Force, poi nel '67 People's Defence Force (Sea), dipendente dal Sea Defence Command. Nel '68 divenne la Maritime Command, e il 1 aprile del '75, come si è detto, finalmente divenne Royal Singapre Navy. Fino ad allora si può ben dire che la realtà marittima di Singapore avesse avuto più nomi che navi. Poi le cose cambiarono, e in fretta.


Chiaramente Singapore è una potenza marittima, per quanto piccola possa essere e ogni anno, a metà anni '90 100.000 e oltre navi attraccavano nel porto di Singapore. Non solo, ma Singapore è una potenza marittima di suo anche come mercantili: ve n'erano circa 2900 registrate con la sua bandiera. È incredibile a dirsi, ma si trattava dell'11ima flotta per stazza lorda. Nonostante la condivisione dei principi delle Nazioni Unite, inclusa la non aggressione militare, Singapore ha ben pensato di dotarsi, dopo la dipartita inglese, di una forza di 'dissuasione' di tutto rispetto. La dottrina singaporiana era basata sulla 'Sicurezza Totale' (cosa che come si è visto per la difesa aerea, era alacremente perseguita), basata sulla Difesa Totale, ovvero la capacità di reagire ad ogni minaccia con forze armate piuttosto piccole, ma efficienti e incrementabili con i riservisti. Il concetto venne introdotto nel 1984 per assicurare la pace e la stabilità nel Paese. In sostanza, chi invadesse Singapore si troverebbe contro non solo il governo e le F.A., ma anche la popolazione: un concetto di deterrenza quindi totalizzante, di 'popolo' e l'unico modo per trovare le risorse per un Paese di dimensioni irrilevanti come questo. Inoltre la forza non era concepita come unico linguaggio: con il tipico pragmatismo asiatico veniva anche attribuita molta importanza alla diplomazia per avere più amici possibile e infatti Singapore è membro dell'Alleanza delle 5 nazioni summenzionate. La Marina ha come ruoli la sorveglianza dello Stretto di Singapore e delle linee marittime di comunicazione. Non è così semplice, perché nei mari del Terzo mondo c'è un fenomeno ultimamente molto virulento,ovvero la pirateria moderna, che per quanto possa sembrare strano, è diventata un pericolo di notevole importanza per chi viaggia per mari e per fiumi nelle zone. Per affrontare tali minacce una marina molto forte sul piano convenzionale è sprecata, ma nondimeno è necessario avere navi ben equipaggiate perché non si sa con chi si avrebbe a che fare, sul mare le crisi possono scoppiare in maniera piuttosto imprevedibile: dai sottomarini cinesi ai pirati, ogni pericolo dev'essere messo in conto.

Le ammiraglie a metà anni '80 erano le 6 corvette classe 'Victory'. Navi leggermente ingrandite rispetto alle normali motocannoniere missilistiche, erano sostanzialmente un qualcosa di simile a quello delle corvette Fincantieri: ovvero con un armamento contraereo e ASW di un certo rilievo oltre a quello più visibile e più 'semplice', quello antinave.

  • Dislocamento: 530 t p.c.
  • Dimensioni: 62x8.5x3.1 m
  • Prestazioni: 35 nodi, autonomia 4.000 miglia a 18 nodi
  • Armamento: 8 missili Harpoon, 1 sistema lancio missili Barak, 1 cannone da 76 mm, 6 tls da 324 mm per armi A-244S
  • Sensori: 1 radar Sea Giraffe, 1 navigazione Decca, 1 sistema di controllo del tiro Bofors 9LV 200, 1 sonar Sintra TSM 2069, 2 lanciatori di decoy Plessey, 1 sistema di comando controllo, 1 per comunicazioni HF/VHF/UHF
  • Equipaggio: 48

Insomma, sono navi moderne e ben armate caratterizzate da un alto e grosso albero anteriore, dove sono sistemati praticamente tutti i sensori di scoperta (il Sea Giraffe era proprio sulla sommità) e da uno scafo a ponte continuo. Per aiutarle vi erano anche le motocannoniere TNC-45 da 260 t p.c, 44.9x7x2.3 m, velocità di 38 nodi e autonomia 1800 miglia a 15 nodi, armati con 4 Harpoon, 2 Gabriel, cannone Bofors da 57 mm, 1 radar Decca per la scoperta in superficie, uno di tiro WM-28, 1 navigazione DB2000. Sono state messe in servizio dal 1991 e tranne la prima sono state costruite a Singapore. Queste navi sono tedesche, come le TNC-45, ma queste sono navi type MGB-62.

Le corvette e le motorcannoniere sono presenti con 6 esemplari in ciascuno di due gruppi di corvette lanciamissili, mentre il terzo è con 6 pattugliatori ASW 'Fearless'. Tutto questo è disponibile per la 3a squadra (parliamo del 1995), che rispondeva alla compito del combattimento antinave e di prima linea in generale.

La struttura era caratterizzata, nella marina, da 4 comandi: Comando della Flotta (1 e 3a squadra), il COSCOM per il compito costiero, logistico o NALCOM, addestramento TRACOM. VI sono due squadre, la prima aveva una struttura di 3 gruppi di navi da combattimento.

La Terza Squadra aveva 5 navi da sbarco 'County' ex-americane e la SIR LANCELOT, ex-britannica della Royal Navy, e parecchie navi leggere polivalenti e chiatte. Queste erano ripartite in un gruppo di sbarco mezzi corazzati, uno di navi leggere e uno di difesa civile (che non aveva nessuna nave organicamente assegnata, ma eventualmente la navi civili requisite). Le navi della marina singaporiana erano armate anche con missili Mistral a corto raggio.

Il COSCOM ha come compiti della difesa dello stretto di Singapore, con compiti dall'antinquinamento alla lotta antinime. Vi è il Gruppo da Pattugliamento, Gruppo Contromisure mine e quello per il pattugliamento litoraneo:

4 pattugliatori Vosper, 4 navi MCM 'Bedok' (moderni, simili ai 'Landsort' svedesi con un cannone da 40 mm a prua), 1 nave supporto sommozzatori, 12 pattugliatori litoranei.

Esiste anche la Police Coast Guard e la Port of Singapore Authority che cooperano con questo comando di Singapore.

Il comando logistico NALCOM venne creato nel 1986 ed era incaricato di settori come progettazione, trasporto, manutenzione, depositi, manutenzione.

Infine il TRACOM, per l'addestramento che fornisce tutti i servizi dell'addestramento, come il PANGLIMA, per l'addestramento navale, l'Istituto ingegneria navale per il personale tecnico, centro addestramento tattico con tanto di simulatori, il Centro di simulatori operativo dal 1982 degli ufficiali, centro di simulazione addestrativo per gli ufficiali dei pattugliatori, operativo dal 1997. Nel 1996 la Marina di Singapore ha comprato anche un sottomarino svedese classe 'Sjoornen' per valutazione e addestramento.


  1. Ullings, Ben: RSAF, Aerei luglio agosto 1991
  2. Sviluppi nella Difesa aerea di Singapore, RID Marzo 1999 pagg. 70-73
  3. Marina di Singapore, RID Ottobre 1997 pagg. 50-55