Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Polonia: differenze tra le versioni

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La nazione polacca moderna naque dalle ceneri dell'impero prussiano: la sua indipendenza venne riconosciuta con il Trattato di Versailles del 1919, e i polacchi, fatto poco noto, dovettero combattere contro i russi per evitare un'invasione subito dopo. La Germania, seguita poi dall'URSS, la invase in un mese durante il 1939, dopo che la Polonia era riuscita a diventare una delle principali potenze europee, con una industria aeronautica di tutto rispetto, e un potente esercito con numerosi reparti di cavalleria. Molti Polacchi scapparono in Occidente e continuarono a combattere i tedeschi.
La nazione polacca moderna naque dalle ceneri dell'impero prussiano: la sua indipendenza venne riconosciuta con il Trattato di Versailles del 1919, e i polacchi, fatto poco noto, dovettero combattere contro i russi per evitare un'invasione subito dopo. La Germania, seguita poi dall'URSS, la invase in un mese durante il 1939, dopo che la Polonia era riuscita a diventare una delle principali potenze europee, con una industria aeronautica di tutto rispetto, e un potente esercito con numerosi reparti di cavalleria. Molti Polacchi scapparono in Occidente e continuarono a combattere i tedeschi.


I Sovietici, una volta invasi dai tedeschi, organizzarono delle unità polacche combattenti, ma non fecero nulla per raggiungere poi Varsavia quando questa insorse nel 1944 e venne praticamente distrutta dalla reazione tedesca. I polacchi che combatterono con gli Alleati, una volta finita la guerra, ebbero una sorte davvero infausta: dopo avere combattuto contro i tedeschi, essere scappati per lo più attraverso la Romania e avere ripreso a combattere con gli Alleati per liberare la loro nazione, nel dopoguerra si videro imporre dai sovietici il divieto di ritorno nella madrepatria. Questa, schiacciata tra le due potenze Tedesca e sovietica, una volta vinta la guerra da parte di quest'ultima, ne divenne stato satellite e venne governata da un regime comunista. Questo fatto avrebbe portato molti risultati. Da un lato, la Poloni diventò la principale retrovia del Patto di Varsavia, e la nazione militarmente più forte; dall'altro vi sarebbero stati contraccolpi polici molto pesanti, nonostante che in tale nazione non si verificarono le rivolte che insanguinarono la Cecoslovacchia, Germania e Ungheria. La Polonia avrebbe visto il confronto tra Solidarnosch e il generale Jarusevsky, nonchè avrebbe dato al mondo un altro strenuo anticomunista, Giovanni Paolo II.
I Sovietici, una volta invasi dai tedeschi, organizzarono delle unità polacche combattenti, ma non fecero nulla per raggiungere poi Varsavia quando questa insorse nel 1944 e venne praticamente distrutta dalla reazione tedesca. I polacchi che combatterono con gli Alleati, una volta finita la guerra, ebbero una sorte davvero infausta: dopo avere combattuto contro i tedeschi, essere scappati per lo più attraverso la Romania e avere ripreso a combattere con gli Alleati per liberare la loro nazione, nel dopoguerra si videro imporre dai sovietici il divieto di ritorno nella madrepatria. Questa, schiacciata tra le due potenze Tedesca e sovietica, una volta vinta la guerra da parte di quest'ultima, ne divenne stato satellite e venne governata da un regime comunista. Questo fatto avrebbe portato molti risultati. Da un lato, la Poloni diventò la principale retrovia del Patto di Varsavia, e la nazione militarmente più forte; dall'altro vi sarebbero stati contraccolpi polici molto pesanti, nonostante che in tale nazione non si verificarono le rivolte che insanguinarono la Cecoslovacchia, Germania e Ungheria. La Polonia avrebbe visto il confronto tra Solidarnosch e il generale Jarusevsky, nonché avrebbe dato al mondo un altro strenuo anticomunista, Giovanni Paolo II.




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La Polonia era autosufficiente per i materiali dell'esercito in larga misura. In particolare produsse il T-55 fino al 1982 e al momento stava producendo il T-72M.
La Polonia era autosufficiente per i materiali dell'esercito in larga misura. In particolare produsse il T-55 fino al 1982 e al momento stava producendo il T-72M.


L'arma base della fanteria polacca era la famiglia Kalashnikov prodotta dalle industrie nazionali come PKM, copia dell'AK-47 (o AKM?). Esse erano disponibili con calcio fisso o ripiegabile, e sono state esportate anche in Bulgaria. Tra gli altri elementi importanti, da rilevare che i blindati da fanteria erano cecoslovacchi: gli OT-62A erano i BTR-50 ultima versione, con motore potenziato e protezione NBC. Gli OT-64 erano gli ottimi blindati prodotti al posto dei BTR-60/70 sovietici, rispetto a cui erano più pesanti, ma nonostante il peggiore rapporto potenza-peso, con migliori doti di mobilità, corazzatura e sistemazione interna dell'equipaggio. Questo mezzo era dotato, nei tipi cecoslovacchi, in alcuni casi anche di due missili AT-3 sistemati ai lati della torretta, mentre nel caso dei mezzi polacchi alcuni almeno avevano una nuova torretta per le armi da 14,5 e 7,62mm con alzo a 89,5 gradi massimo anzichè 35, per ingaggiare aerei ed elicotteri in maniera più efficace. I mezzi polacchi OT-64C(2) erano noti anche come SKOT-2, non è chiaro se tutti erano dotati di tale torretta.
L'arma base della fanteria polacca era la famiglia Kalashnikov prodotta dalle industrie nazionali come PKM, copia dell'AK-47 (o AKM?). Esse erano disponibili con calcio fisso o ripiegabile, e sono state esportate anche in Bulgaria. Tra gli altri elementi importanti, da rilevare che i blindati da fanteria erano cecoslovacchi: gli OT-62A erano i BTR-50 ultima versione, con motore potenziato e protezione NBC. Gli OT-64 erano gli ottimi blindati prodotti al posto dei BTR-60/70 sovietici, rispetto a cui erano più pesanti, ma nonostante il peggiore rapporto potenza-peso, con migliori doti di mobilità, corazzatura e sistemazione interna dell'equipaggio. Questo mezzo era dotato, nei tipi cecoslovacchi, in alcuni casi anche di due missili AT-3 sistemati ai lati della torretta, mentre nel caso dei mezzi polacchi alcuni almeno avevano una nuova torretta per le armi da 14,5 e 7,62mm con alzo a 89,5 gradi massimo anziché 35, per ingaggiare aerei ed elicotteri in maniera più efficace. I mezzi polacchi OT-64C(2) erano noti anche come SKOT-2, non è chiaro se tutti erano dotati di tale torretta.


===Aeronautica===
===Aeronautica===
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Quanto agli APC, era in programma di sostituire il BMP-1 nel 3° Battaglione meccanizzato nella 10ima Brigata meccanizzata con un APC ruotato, primo di una serie da ordinare nel programma KTO, Kolowy Trasporter Opancerzony. Si prevedeva 3.100 KTO per un esercito di 89.000 persone, cominciando con i 1.000 del programma SUHAK, tra i contendenti il PIRANHA e il PANDUR, da costruire su licenza in Polonia.
Quanto agli APC, era in programma di sostituire il BMP-1 nel 3° Battaglione meccanizzato nella 10ima Brigata meccanizzata con un APC ruotato, primo di una serie da ordinare nel programma KTO, Kolowy Trasporter Opancerzony. Si prevedeva 3.100 KTO per un esercito di 89.000 persone, cominciando con i 1.000 del programma SUHAK, tra i contendenti il PIRANHA e il PANDUR, da costruire su licenza in Polonia.


L''''artiglieria''' vedeva il programma per un nuovo semovente e quello di un MLR. L'artiglieria era notevolmente importante, al solito per il Patto, dove svolgeva molti compiti che nella NATO erano riservati agli aerei tattici e agli elicotteri. Nonostante la radiazione di 400 obici trainati da 122 e 152 mm, e cannoni controcarri da 100 mm, questa specialità aveva ancora il 20% della forza complessiva dell'esercito. La realizzazione di un ambizioso progetto, teso a migliorare al massimo la capacità di combattimento delle artiglierie, era il sistema da 155/52 mm sviluppato dalla OBRUM-Gliwice. Questo semovente è stato battezzato CHROBRY, che significa letteralmente 'Braveheart' in polacco, ma anche il nome di un famoso re polacco che combattè contro i Tedeschi (cosa che forse non sarà stata presa molto bene nel clima di 'collaborazione' tra Germania e Polonia). Peso 45 t, lunghezza 8,1 x 3,5 x 2,15 m per lo scafo, più grande e pesante dell'AS-90 inglese, con 32 t per solo scafo. Perché la comparazione con l'AS-90? Dal momento che la torretta è derivata direttamente da quella di quest'ultimo, e in sostanza si tratta di una versione nazionale dell'AS-90. Dato che il nome dava probabilmente qualche problema di tipo politico, è stato ribattezzato KRAB. Esso ha un motore diesel S850 da 850 hp, ben 60 proiettili e lo scafo può sopportare sistemi d'arma di peso fino a 18 t. I dati per il tiro vengono passati dai datalink PR4G, ovvero sistemi prodotti dalla Radmor Gdynia su licenza di un sistema Thales, mentre la direzione del tiro è affidata ad un computer prodotto e progettato dalla WB Electronics di Varsavia. Da notare che le ruote del treno di rotolamento del prototipo sono state prelevate direttamente da un carro T-72 di riserva, anche se gli ammortizzatori e le barre di torsione sono di nuovo tipo. Il prototipo al 2002 non aveva ancora iniziato le prove di tiro, e persino la modesta acquisizione di 18 KRAB entro il 2006 era messa in forse, come nello stesso periodo, la creazione della prima batteria, con tanto di unità di ricognizione digitale e sistema logistico. Le prove di tiro erano previste nella piuttosto infelice data dell'11 settembre, esattamente un anno dopo l'attentato delle Torri, ma non sono state annullate per questo, ma per le difficoltà finanziarie.
L''''artiglieria''' vedeva il programma per un nuovo semovente e quello di un MLR. L'artiglieria era notevolmente importante, al solito per il Patto, dove svolgeva molti compiti che nella NATO erano riservati agli aerei tattici e agli elicotteri. Nonostante la radiazione di 400 obici trainati da 122 e 152 mm, e cannoni controcarri da 100 mm, questa specialità aveva ancora il 20% della forza complessiva dell'esercito. La realizzazione di un ambizioso progetto, teso a migliorare al massimo la capacità di combattimento delle artiglierie, era il sistema da 155/52 mm sviluppato dalla OBRUM-Gliwice. Questo semovente è stato battezzato CHROBRY, che significa letteralmente 'Braveheart' in polacco, ma anche il nome di un famoso re polacco che combatté contro i Tedeschi (cosa che forse non sarà stata presa molto bene nel clima di 'collaborazione' tra Germania e Polonia). Peso 45 t, lunghezza 8,1 x 3,5 x 2,15 m per lo scafo, più grande e pesante dell'AS-90 inglese, con 32 t per solo scafo. Perché la comparazione con l'AS-90? Dal momento che la torretta è derivata direttamente da quella di quest'ultimo, e in sostanza si tratta di una versione nazionale dell'AS-90. Dato che il nome dava probabilmente qualche problema di tipo politico, è stato ribattezzato KRAB. Esso ha un motore diesel S850 da 850 hp, ben 60 proiettili e lo scafo può sopportare sistemi d'arma di peso fino a 18 t. I dati per il tiro vengono passati dai datalink PR4G, ovvero sistemi prodotti dalla Radmor Gdynia su licenza di un sistema Thales, mentre la direzione del tiro è affidata ad un computer prodotto e progettato dalla WB Electronics di Varsavia. Da notare che le ruote del treno di rotolamento del prototipo sono state prelevate direttamente da un carro T-72 di riserva, anche se gli ammortizzatori e le barre di torsione sono di nuovo tipo. Il prototipo al 2002 non aveva ancora iniziato le prove di tiro, e persino la modesta acquisizione di 18 KRAB entro il 2006 era messa in forse, come nello stesso periodo, la creazione della prima batteria, con tanto di unità di ricognizione digitale e sistema logistico. Le prove di tiro erano previste nella piuttosto infelice data dell'11 settembre, esattamente un anno dopo l'attentato delle Torri, ma non sono state annullate per questo, ma per le difficoltà finanziarie.


Ancora nel 2007 l'Esercito Polacco dispone di ben 257 lanciarazzi multipli BM-21 e RM-70/85. Per sostituire questa rilevante massa di lanciarazzi,intrinsecamente validi ma con autocarri piuttosto vecchi, sono stati proposti sistemi come il lanciarazzi BM-21 aggiornato, in pratica con un nuovo autocarro STAR con cabina alta, simile ai modelli commerciali, e con razzi FENIKS franco-polacchi per munizionamento. I FENIKS-Z da 122 mm sono armi franco-polacche da 32-42 km che hanno testate a submunizioni. Questo, a dire il vero, mentre vengono schierati dall'Occidente vari tipi di razzi guidati, mentre in precedenza vi erano testate a submunizioni mentre il Patto di Varsavia schierava razzi con testate a frammentazione.
Ancora nel 2007 l'Esercito Polacco dispone di ben 257 lanciarazzi multipli BM-21 e RM-70/85. Per sostituire questa rilevante massa di lanciarazzi,intrinsecamente validi ma con autocarri piuttosto vecchi, sono stati proposti sistemi come il lanciarazzi BM-21 aggiornato, in pratica con un nuovo autocarro STAR con cabina alta, simile ai modelli commerciali, e con razzi FENIKS franco-polacchi per munizionamento. I FENIKS-Z da 122 mm sono armi franco-polacche da 32-42 km che hanno testate a submunizioni. Questo, a dire il vero, mentre vengono schierati dall'Occidente vari tipi di razzi guidati, mentre in precedenza vi erano testate a submunizioni mentre il Patto di Varsavia schierava razzi con testate a frammentazione.

Versione delle 13:36, 23 mar 2008

Indice del libro


La Polonia, duramente battura nel 1939 dai tedeschi e occupata sia da loro che dai sovietici, ha vissuto una difficile esistenza nel dopoguerra, diventando la retrovia principale per le forze del Patto di Varsavia e in sostanza, anche la nazione più grande e potente dopo l'URSS. È arrivata a possedere oltre 4000 carri e 700 aerei da combattimento, poi via via ridotti dopo la fine della Guerra fredda.

Storia

La nazione polacca moderna naque dalle ceneri dell'impero prussiano: la sua indipendenza venne riconosciuta con il Trattato di Versailles del 1919, e i polacchi, fatto poco noto, dovettero combattere contro i russi per evitare un'invasione subito dopo. La Germania, seguita poi dall'URSS, la invase in un mese durante il 1939, dopo che la Polonia era riuscita a diventare una delle principali potenze europee, con una industria aeronautica di tutto rispetto, e un potente esercito con numerosi reparti di cavalleria. Molti Polacchi scapparono in Occidente e continuarono a combattere i tedeschi.

I Sovietici, una volta invasi dai tedeschi, organizzarono delle unità polacche combattenti, ma non fecero nulla per raggiungere poi Varsavia quando questa insorse nel 1944 e venne praticamente distrutta dalla reazione tedesca. I polacchi che combatterono con gli Alleati, una volta finita la guerra, ebbero una sorte davvero infausta: dopo avere combattuto contro i tedeschi, essere scappati per lo più attraverso la Romania e avere ripreso a combattere con gli Alleati per liberare la loro nazione, nel dopoguerra si videro imporre dai sovietici il divieto di ritorno nella madrepatria. Questa, schiacciata tra le due potenze Tedesca e sovietica, una volta vinta la guerra da parte di quest'ultima, ne divenne stato satellite e venne governata da un regime comunista. Questo fatto avrebbe portato molti risultati. Da un lato, la Poloni diventò la principale retrovia del Patto di Varsavia, e la nazione militarmente più forte; dall'altro vi sarebbero stati contraccolpi polici molto pesanti, nonostante che in tale nazione non si verificarono le rivolte che insanguinarono la Cecoslovacchia, Germania e Ungheria. La Polonia avrebbe visto il confronto tra Solidarnosch e il generale Jarusevsky, nonché avrebbe dato al mondo un altro strenuo anticomunista, Giovanni Paolo II.


I caccia Lim 1/5

I polacchi costruirono il loro MiG-17F Fresco C nonché il VK-F nella metà degli anni 50', dopo la cessazione della produzione di Lim-2 (il MiG-15bis locale), col primo esemplare uscito di fabbrica nel novembre del 1956. Il caccia MiG-17F, costruito nella fabbrica Mielec, fu designato Lim-5 ed il motore, fabbricato nella fabbrica Rzeszow, Lis-5. Stranamente non sembrano mai esistiti aeroplani designati come Lim-4 o Lim-3. I primi quattro modelli usciti di fabbrica erano asseblati da pezzi forniti dai sovietici, mentre la piena produzione iniziò nel 1957.

La Mielec costruì un totale di 477 Lim-5. Diversamente dal Lim-2, che servì solo nell'aviazione polacca, il Lim-5 fu esportato, particolarmente in Germania Est che ne ottenne almeno 120 esemplari.

Ciononostante l'aeronautica polacca ottenne una dozzina di intercettori MiG-17PF Fresco D dall'URSS nel 1955 e dato che il Paese aveva necessità di più intercettori, si richiese ed ottenne una licenza per costruirli. Il primo Lim-5P, come fu chiamato, uscì di fabbrica nel 1959 seguito da altre centinaia di macchine per un totale di 130 esemplari in totale. Erano l'equivalente degli ultimi modelli di PF sovietico, con il radar RP-2 Izumrud 2 e gli altri aggiornamenti. Alcuni furono anche esportati, di cui 40 in Germania Est.

La WSK-PZL, l'aeronautica polacca, costruì anche la propria variante da supporto tattico del MiG-17F, il Lim-5M, che possedeva due serbatoi ausiliari conformali sulle ali vicino alla radice alare, doppie gomme sul carrello principale a bassa pressione per poter gestire grossi carichi e permettere operazioni da piste semipreparate, portelli dei carrelli più grandi per accomodare il nuovo carrello ed un parafreno. Poteva trasportare due razziere oltre all'artiglieria tipica del MiG-17F di serie. La produzione iniziò nel 1960, nel 1961 ne erano pronti circa 60.

Il Lim-5M non era poi così popolare tra i piloti, dato che, a causa del suo peso, le prestazioni erano assai degradate. Ci furono alcuni progetti di una versione da ricognizione, il Lim-5RM, ma non arrivò mai a qualcosa di più. Si lavorò invece attorno ad una variante del Lim-5M, divenuta poi Lim-6, su cui erano montati ipersostentatori soffiati (ipersostentatori del bordo d'uscita dell'ala su cui era soffiata dell'aria, spillata dal compressore del motore, per evitare il distacco della vena fluida dal dorso e quindi posticipare lo stallo) per migliorarne il decollo e l'atterraggio, ed un certo numero di altri miglioramenti. Il Lim-6 riuscì come una specie di passo indietro: i miglioramenti non miglioravano di molto le prestazioni e gli ipersostentatori soffiati erano meccanicamente irrealizzabili. Ciononostante ben 40 Lim-6 uscirono di fabbrica, ma non furono mai accettati in servizio.

Dopo tutto questo dafare la WSK-PZL essenzialmente ritornò sui propri passi, lasciando perdere il carrello biciclo ed i serbatoi conformi e creando una versione da supporto tattico designata Lim-6bis. Non sembrava molto diverso da un Lim-5 qualsiasi eccetto che per il fatto che mostrava un alloggiamento per il parafreno alla base della deriva ed un pilone in più non lontano dalla radice alare come il MiG-17AS. Il Lim-6bis aveva anche la possibilità di montare razzi per l'assistenza al decollo (RATO, rocket assisted take off, decollo assistito con razzi), ma questa funzione era assai raramente usata in servizio ed i razzi non erano quasi mai nemmeno montati.

La produzione del Lim-6bis vide 70 aerei nel 1963-64 e anche i Lim-5 ed i Lim-6 sopravvissuti furono convertiti al nuovo modello. Uscì di fabbrica anche un certo numero di ricognitori Lim-6M che aveva una fotocamera sia in coda, sotto la fusoliera all'altezza dell'ala, sia in punta appena dietro il cannone.

I polacchi eseguirono anche altre modifiche al loro MiG-17, tra cui bersagli volanti ed una versione da ricognizione detta Lim-5R simile al Lim-6M con circa 35 aerei convertiti.

Agli inizi degli anni 70' un numero di intercettori Lim-5P furono convertiti in Lim-6M d'attacco. Furono aggiornati con i piloni del Lim-6bis e con nuova avionica, fu rimosso il radar malgrado la carena dell'antenna rimanesse al suo posto. Non montavano il parafreno.

Nello stesso periodo, un piccolo gruppo di Lim-5P fu convertito nella configurazione da ricognizione tattica Lim-6MR. Questa configurazione era molto simile al Lim-6M d'attacco, eccetto per la fotocamera sotto la fusoliera e le ali.

In tutto, nonostante una tribolata messa a punto, i Lim-6Bis si dimostrarono efficienti e popolari tra i piloti polacchi, spesso surclassando nelle esercitazioni di attacco al suolo anche i reparti su MiG-21 e Su-7.

1985

La forza della Polonia, nazione relavamente grande (312000km) anche se poco popolata, era in tale anno di 323.000 uomini in armi, 185.000 in servizio di leva, che era di 2 anni eccetto che in marina e servizi speciali dove arrivava a 3. Le riserve stimate erano di 500.000 uomini.

Esercito

La Polonia era ripartita in 3 distretti militari, ovvero Pomerania, Slesia e Varsavia. L'esercito era di 210.000 uomini, 155000 in servizio di leva. L'organizzazione era di tipo 'pesante' come facile da capire considerando il teatro operativo:

  • 5 divisioni corazzate: 5, 10, 11, 16, 20ima
  • 8 di fanteria motorizzate: 1,2, 3, 4, 8, 9, 12, 15ima
  • 1 aviotrasportata, la 6a
  • 3 brigate d'artiglieria
  • un reggimento di artiglieria da campagna
  • 3 reggimenti controcarri autonomi
  • 4 brigate missili Scud
  • una brigata difesa aerea, su 7 reggimenti di SA-6 e 2 di SA-8.


Le dotazioni:

  • 3500 carri armati T-54/55, 100 almeno del tipo T--72,almeno 100 PT-76.
  • Blindati: 800 FUG e BRDM-2
  • APC/IFV: 800 BMP-1 e 2.500 OT-62 e OT-64
  • 150 obici M1937 da 152 mm, 500 obici D-30, M1938, 2S1 da 122mm, 120 D-1 da 152mm, 250 lanciarazzi BM-14 e BM-21 da 140 e 122 mm, WP-8 da 140mm, BM-24 da 240mm.
  • artiglierie controcarri fino al 100mm
  • Lanciamissili Scud (36) e FROG (51)
  • Missili Controcarro: AT-1, AT-3 AT-4.
  • Armi antiaeree: SA-4, 6, 7, 8, 9, cannoni contraerei dei soliti tipi sovietici da 23, 57, 85 e 100mm, i primi due tipi anche semoventi.

La Polonia era autosufficiente per i materiali dell'esercito in larga misura. In particolare produsse il T-55 fino al 1982 e al momento stava producendo il T-72M.

L'arma base della fanteria polacca era la famiglia Kalashnikov prodotta dalle industrie nazionali come PKM, copia dell'AK-47 (o AKM?). Esse erano disponibili con calcio fisso o ripiegabile, e sono state esportate anche in Bulgaria. Tra gli altri elementi importanti, da rilevare che i blindati da fanteria erano cecoslovacchi: gli OT-62A erano i BTR-50 ultima versione, con motore potenziato e protezione NBC. Gli OT-64 erano gli ottimi blindati prodotti al posto dei BTR-60/70 sovietici, rispetto a cui erano più pesanti, ma nonostante il peggiore rapporto potenza-peso, con migliori doti di mobilità, corazzatura e sistemazione interna dell'equipaggio. Questo mezzo era dotato, nei tipi cecoslovacchi, in alcuni casi anche di due missili AT-3 sistemati ai lati della torretta, mentre nel caso dei mezzi polacchi alcuni almeno avevano una nuova torretta per le armi da 14,5 e 7,62mm con alzo a 89,5 gradi massimo anziché 35, per ingaggiare aerei ed elicotteri in maniera più efficace. I mezzi polacchi OT-64C(2) erano noti anche come SKOT-2, non è chiaro se tutti erano dotati di tale torretta.

Aeronautica

Forte di ben 92.000 uomini, comprendeva 30.000 militari di leva e 700 aerei da combattimento.

11 gruppi da difesa aerea su 350-400 MiG-21

18 gruppi d'attacco di cui 12 su 150 MiG-17, 3 con 35 Su-7, 3 con 35 SU-20

6 gruppi ricognitori su Il-28, LIM-6, MiG-21RF

2 reggimenti trasporti su 30 apparecchi vari

3 reggimenti elicotteri con 100 Mi-2, 12 Mi-4, 25 Mi-8, 20 e più Mi.24.

300 aerei da addestramento tra cui gli TS-8 e TS-11 polacchi

3 divisioni difesa aerea con un totale di 50 siti di lancio e 400 rampe di tiro per SA-2 e SA-3 a medio-corto raggio, oltre presumibilmente ad artiglierie antiaeree


Marina

Questo servizio era pure molto forte in termini numerici, con un totale di 22000 uomini, di cui solo 5000 in servizio di leva.

  • 4 sottomarini 'Whiskey'
  • 1 cacciatorpediniere Kotlin SAM
  • 12 navi 'OSA'
  • 5 pattugliatori 'Oblutze'
  • 1 nave pattuglia'Oksywie'
  • 8 navi pattuglia Oblutze mod.
  • nove navi pattuglia Gdansk
  • 8 siluranti 'Wisla'
  • 14 navi pattuglia 'Pilica'
  • 21 navi pattuglia 'Wisloka'
  • 12 dragamine costieri 'Krogulec'
  • 12 dragamine oceanici 'T.43'
  • 23 dragamine 'K8'
  • 23 navi LST 'Polnocny'
  • 3 navi da sbarco 'Marbut'
  • 15 mezzi da sbarco LCP Eichstaden'
  • Molte altre navi ausiliarie, oceaniche, ricerca, oceanografiche
  • 2000 uomini della difesa costiera e altrettanti per l'aviazione navale: questi ultimi con 3 gruppi di MiG-17 d'attacco, uno da ricognizione su MiG-17 e Il-28, 2 gruppi elicotteri Mi-2, Mi-4, Mi-8

Altre forze

Milizia civica di 350.000 uomini, 161.000 truppe di frontiera sotto il controllo del ministero dell'interno, truppe della difesa interna con altri 58.000.


1990

All'epoca vi erano ancora ingenti forze in carico all'Aviazione polacca: 11 reggimenti di difesa aerea (Pulk Lotnicktwa Mysliwskiego o più brevemente, PLM) erano devoluti alla difesa aerea: essi disponevano di oltre 300 caccia MiG-21. 40 MiG-23, 12 MiG-29. Le versioni erano oramai la MiG-21PFM 'Fishbed-F', il MiG-21MF 'J', MiG-21RF 'H', MiG-21US 'Mongol-B'. Nessun MiG-21 quindi era conteggiato (erroneamente) della terza e più prestante generazione, la Bis 'L,M,N'. L'MF era il principale modello, cosa facile da immaginare visto che il PFM era obsoleto, l'RF da ricognizione e l'UM da addestramento. Il MF era dotato di un motre R-13-300, potente a sufficienza da erogare 4.240 kgs a secco e 6.605 a piena potenza, con 2.600 litri interni, peso 5.843/8.950(2 AA-2 e 2 serbatioi da 490l), massimo 9.800 kg con 1.500 kg di bombe, raggio di combattimento (o autonomia?) 740 km con 2 bombe da 250 kg e 2 serbatoi, massimo di trasferimento con tre serbatoi da 490 l sotto le ali e 490 o 800 sotto la fusoliera, 1800 km. Velocità massima: 1300 kmh a quota 0, 2170 a 11.000 metri. La corsa di decollo era di appena 800 m e quella di atterragio, con parafreno, 550m. 9 gruppi erano equipaggiati con i MiG-21. Altri 2 lo erano con i MiG-23MF/UM. La forza di ciacun gruppo era di circa 15-20 aerei.

I MiG-29 erano intanto entrati in lina con i colori della 1° Eskadra del 1° reggimento. Vicino Pila vi era la la 2 a divisione di cacciabombardieri, in sigla con parole polacche: 2 BDLM-B, organizzata in 2 reggimenti, il 6 e l’ 8 PLM-B il primo dei quail operante a Pila, il secondo a Miroslaviec. Il Fitter nella versione Su-22 M4 era il velivolo di punta. Iniziò ad operare con l’aviazione polacca negli anni ’70 affiancando e non sostituendo i Su-20 del 7° PLM-R di POdwiz. La sostituzione ebbe luogo nei confronti dei vecchi Su-7 e dal 1985 i Su-22 sono della versione del modello A-4 Fitter K, che assieme ai biposto Fitter-G erano in servizio, attorno al 1990, in circa 90 esemplari.

Nel frattempo continuava la produzione di carri armati T-72, oramai arrivati a 1.400 esemplari almeno, da cui stava venendo estrapolato il maggiore mezzo da battaglia polacco: il carro PT-91, con nuovo sistema di tiro e corazze reattive ERAWA-1.

1998, Marina

Ecco l'organico della Marina Polacca nel 1998:

Organizzazione:per ottemperare alla difesa della sua ZEE e la difesa costiera, la piccola marina polacca era stata suddivisa in: quartier generale a Gdyna, che comprendeva lo Stato Maggiore, il settore logistico e il settore addestrativo. Quanto alle navi vi erano 67 unità, assieme a 46 aerei e 25 elicotteri.

La ripartizione vedeva:

  • la 3a flottiglia navale, sempre con sede a Gdyna, con due squadroni di motomissilistiche, uno di sottomarini, uno di navi addestrative e il comando logistico
  • la 8a Flottiglia di Difesa costiera, basata a Swinoujiscie, con uno squadrone dragamine, uno ASW, uno posamine, vari comandi NBC e logistici
  • 9a flottiglia di Diesa costiera, basata a Hhl, con: uno squadrone di dragamine, uno ASW, vari comandi settoriali di sorveglianza, comunicazioni e NBC.
  • Brigata di aviazione navale, Gdynia, con squadrone cacciabombardieri, no di elicotteri, uno da di ricognitori.

Navi:

  • 4 sottomarini: 3 'Foxtrot' e 1 classe 'Kilo'
  • 1 cacciatorpediene SAM 'Kashin'
  • 7 corvette: 4 missilistiche 'Tarantul' e 3 'Orkan', simili ma senza missili antinave (anche se appare che vi siano le predisposizioni per ospitarli a mezzanave)
  • 7 motovedette lanciamissili 'Osa I'
  • 1 corvetta 'Kaszud' e altre 8 in programam, di concezione nazionale come le 'Orkan'
  • 8 pattugliatori OBLUZE mod
  • 11 navi ASW PILICA
  • 22 dragamine: 3 KROGULEC, 17 NOTEC, 2 LENIWIKA
  • 5 navi da sbarco e posamine LUBLIN

Infine, l'aviazione navale disponeva di 28 MiG-21bis, 6 TS-11R, 1 An.28 Bryza 1R da pattugliamento, 10 Mi-14PL, 3 Mi-14 SAR, 5 W-3EM SAR

L'aggiornamento di questa grossa flotta di navi, piuttosto piccole e obsolete, vi erano comprendevano gli elicotteri W-3R per il SAR, e i ricognitori marittimi An-28 a breve raggio

1999

L'aeronautica polacca, ovvero la Woijka Lotnicze i Obrony Powietrznej ovvero WLOP, era all'epoca entrata nella NATO dal 19 marzo. Aveva ancora una buona forza di combattimento: precisamente, essa aveva:

  • 18 MiG-29A e 4 UB
  • 8 MiG-23MF e 2 UB
  • 36 MiG-21bis
  • 46 MiG-21MF
  • 19 MiG-21M
  • 25 MIg-21UM
  • 81 Su-22M-4K e M4K/5
  • 19 Su-22UM3K

In totale vi erano dunque 158 caccia e 99 aerei d'attacco, considerando anche i biposto. Una pallida ombra numericamente, delle precedenti 650-700 macchine da combattimento. La qualità dei migliori mezzi era stata però preservata e solo i pochi Su-20 non erano più in servizio.

In breve, però, anche i MiG-23 sarebbero stati posti fuori servizio, oramai sempre di meno e usati tra l'altro, per lanciare missili AA-7 come bersagli per gli SA-3 della difesa aerea.

I velivoli di seconda linea erano:

  • 10 An-26 da trasporto
  • 25 addestratori a turboelica PZL-130
  • 150 addestratori a rezione TS-11
  • 34 aerei da collegamento tra cui An-2, Yak-40 e altri ancora
  • 100 elicotteri circa per impieghi generali
  • reparti SAM con i SA-2 (in fase di eliminazione), SA-3, SA-5, SA-6 passati dall'Esercito all'aviazione di recente.

Organizzazione:

1 KOP (Korpus Obrony Powietrznej) di Bydgoszcz e il 3 KOP di Wroclaw erano devoluti alla difesa aerea con 6 reggimenti, e si occupavano rispettivamente del settore centro-settentrionale e centro-meridionale. Essi avevano un servizio d'allarme rilassato a 15 minuti per ciascuno dei due settori, quando all'epoca della guerra fredda i MiG-21 potevano andare in aria in meno di 3 minuti.

il 4 Korpus Lotniczy a Poznan si occupava di tutte le altre branche dell'aviazione, incluse le due divisioni con 4 reggimenti totali di SU-22. L'accademia aveva invece una gestione autonoma. Le capacità di trasporto, molto ridotte come tutte le nazioni del Patto, erano limitate sopratutto ai 10 An-26. La WLOP venne costituita come la si conosceva in tale forma, solo nel 1990 e nel 1999 aveva 56.100 uomini e donne.

In futuro si prevedeva di cambiare la struttura drasticamente: sostituire i reggimenti con gruppi chiamati ELT con 16 aerei, posti alle dipendenze di 3 brigate che altro non sarebbero state che la trasformazione delle divisioni aeree. Le trasformazioni erano rallentate da vari aspetti, come la mancanza di sufficienti risorse e la necessità di non provvedere a licenziamenti massicci del personale.

In necessità di notevoli cambiamenti, la WLOP era in fase di trasformazione per diventare NATO compatibile con il centro operativo di Kalkar, sito in Germania. Tra le modifiche, appositi sistemi IFF NATO- compatibili.

L'addestramento totalizzava poche ore: 120 per i MiG-29 del htuppo di 4 macchine e sei piloti assegnati alla NATO, ma i MiG-21 spesso non superavano le 70 annue. Va detto che si trattava di macchine molto semplici e mono-ruolo, prive di sonde per il rifornimento in volo e di armamenti molto sofisticati. Un caso tipico di reggimento era il 41PLM di Malbork, con 30 piloti e 13 MiG21bis, 5 UM e 2 TS-11 Iskra. In gerere l'attività di volo veniva limitata ad alcune giornate alla settimana. La differenza in sofisticazione era data anche dalla differenza dell'iter addestrativo per l'ottimizzazione per i vari caccia nei reparti operativi (eccetto l'accademia di volo basica, beninteso): 70 ore per i MiG-21, 100 per i SU-22, 160 per i MiG-29.

Alla fine del 1999 12 Su-22M del 7PLR, con altri 4 in riserva, avrebbero posto il loro servizio nella NATO. I Su-22 erano, a tutti gli effetti, i migliori aerei polacchi: essi erano circa 100 macchine, ben equipaggiate e potenti per missioni d'attacco, nonostante la loro sagoma fosse tutt'altro che sfuggente. Tra le esercitazioni che sostenne la WLOP vi fu all'epoca la Ocelo '99, incentrata su di una missione di peacekeeping, tanto per aiutare i polacchi a integrarsi con le altre forze NATO.

Gli aeroporti polacchi continuavano ad essere pesantemente protetti, con ampi shelter e ben mimetizzati con vegetazione che cresceva direttamente sopra tali strutture. VI erano anche 21 striscie di volo d'emergenza per operare con le macchine fuori dagli aeroporti normali. Un'altra caratteristica positiva era la migliore integrazione dei caccia con i missili SAM.

Organizzazione al 1/8/99:

Caccia:

  • 1plma 'Warszawa', basato a Minske Mazowiecki con MiG 29A/B
  • 3 plm 'Poznan', basato a Poznan-Kresiny, con MiG-21MF/UM
  • 9 plm , basato a Zegre-Pomorskie su MiG-21bis/UM
  • 10 plm, basato a Lask su MiG-21MF/UM
  • 41 plm, basato a Malbork su MiG-21Bis/UM

Attacco:

  • 6 plmb a Pila su SuM4/UM3
  • 7 plmb a Powidz su SuM4/UM3
  • 8 plmb a Miroslawiec su SuM4/UM3
  • 40 plmb a Swidwin su SuM4/UM3

Trasporto:

  • 2 elt a Bygoszcz su An-2, Mi-2,
  • 3 elt a Wroclaw idem
  • 13 plt a Krakow-Balice su An-26/28D,An-2, Mi-2
  • 36 splt a Warszawa Okecie su Tu-154M, Yak-40, Bell 412HP, Mi-8S, Sokol

Addestramento:

  • 47 szps, Nowe Miasto con W-3T, Mi-2 (elicotteristi)
  • 58 lspzs, Dreblinm TS-11 (avanzato)
  • 60 lpsz, Radom, PZL-103TC, TS-11 (iniziale-basico)
  • 61 lpszb, Biala Podlaska su TS-11 (pre-operativo)

Manutenzione:

  • wzl 1 , lodz, elicotteri
  • wzl 2, Bydgoszcz, caccia-addestratori
  • wzl 4, Warszawa, motori

2002:Esercito

L'esercito polacco entrò nel dopo-Guerra fredda con una forza molto potente, strutturata in maniera aggressiva per lanciare le forze corazzate e meccanizzate verso la Germania settentrionale tagliando i collegamenti con la penisola danese. Dopo la fine del Patto l'esercito venne ridotto e riorganizzato in funzione difensiva, riducendo la sua forza dai 310.000 uomini del 1990. Nel 1999 la Polonia entrò nella NATO e qui servì mettere in campo la qualità, necessariamente a scapito della quantità. Alla fine, venne raggiunto un livello di forze terrestri ridotto a 116.000 persone soltanto. E nel 2002, dopo che il nuovo governo di sinistra andò al potere venne posto mano ad altri tagli: il problema era il deficit di 34-46 miliardi di zloty, ovvero 8-9 miliardi di dollari, ovvero il 4% abbondante del PIL, ma pare che il deficit fosse addirittura di 60-90 miliardi, con entrate di 139 miliardi ed uscite di quasi 100 miliardi maggiori. Il generale Edward Pietrzyk, capo dell'Esercito, doveva chiudere 35 guarnigioni e unità terrestri tra il 2001 e 2003. Per il 2006 erano previsti 89.000 uomini nell'esercito, di cui il 45% professionisti e il 30% armato ed addestrato in maniera adeguata (=standard NATO). Può sembrare un obiettivo minimalista, ma con i problemi finanziari di cui sopra non era facile ottemperare a questo come ad altri 100 requisiti operativi e 70 programmi di acquisizione. In ogni caso, la Polonia si avviava ad essere una potenza del tutto marginale, dopo che fino al 1990 era la seconda forza armata del Patto di Varsavia, massicciamente armata ed equipaggiata in particolare per l'esercito, che continuava ancora nel 2002 ad avere il 60% degli effettivi di tutte le F.A.

In termini di organizzazione, sono stati creati 2 Corpi d'armata meccanizzati per compiti di reazione rapida, il 1o Corpdo Meccanizzato e il 2o. Le ripartizioni territoriali erano il distretto di Pomerania e quello Di Slesia, ovvero quello settentrionale e meridionale. Tra le strutture logistiche da segnalare la 10ima Brigata di Supporto logistico, in fase di formazione ad Opole, dov'era la 10ima Divisione corazzata (il che da un'idea di come l'Esercito sia stato ridotto).

In termini di equipaggiamento, le vicissitudini erano sopratutto collegate ai sistemi più complessi e, inutile a dirsi, costosi. Questi erano essenzialmente i carri, mezzi da fanteria, elicotteri, artiglieria. Quanto ai primi, epigoni degli oltre 3.500 carri dell'epoca sovietica (a cui si aggiungevano i carri sovietici di stanza in Polonia), restavano in servizio i T-55, T-55A, T-72M e il PT-91, l'unico del 'dopo-Guerra fredda', anche se basato su di un progetto già esistente.


Il PT-91 è il T-72M prodotto su licenza a Bumar-Labedy. Essa ha la direzione di tiro SKO-1M, ovvero il DRAWA, un sistema relativamente semplice e limitato, ma ragionevolmente capace e molto meno costosa di altri sistemi occidentali. Ha una camera termica di visione fino a 2.000 m, sistema di visione TNK-72 per il pilota del tipo IL e capace di offrire 400 m di visione utile. La corazzatura è stata migliorata con piastrelle di piccole dimensioni del tipo ERA, laser, computer di tiro, autononomia aumentata a 650 km. La produzione dei T-72 è arrivata a 1.400 mezzi tra T-72 e PT-91.

Complessivamente vi erano 805 T-55, 684 T-72M e 233 PT-91. I primi sarebbero stati tolti dal servizio, oramai di poca importanza. Bisogna dire che i carri di questo tipo non erano ferri vecchi, infatti alcuni erano i T-55AM con corazzatura aggiuntiva e sistema di controllo del tiro polacco MERIDA. La 10ima Brigata di Cavalleria Corazzata, Swietoszov (vicino il confine con la Germania) era la più importante delle brigate corazzate polacche. Ha ricevuto per prima i PT-91, ma è stata integrata nella 7ima Divisione corazzata tedesca, e questo ha comportato il passaggio ai Leopard 2 per 'standardizzazione', mollandi i suoi carri nazionali per i Leopard 2A4 di seconda mano, comprati in 128 esemplari e altri equipaggiamenti per riequipaggiare totalmente la brigata con un costo di 90-100 milioni di dollari. 116 mezzi sono stati consegnati alla Brigata, altri 12 per addestramento e riserva. Certo, i Leopard 2A4 sono -nonostante siano superati rispetto agli ultimi tipi- superiori rispetto ai PT-91 e ancor più rispetto ai T-72M. Sono meglio corazzati, con munizioni meglio protette, con un sistema di stabilizzazione del cannone molto superiore. Ma nondimeno, la 'leopardizzazione' della NATO sta praticamente annichilendo la 'biodiversità' nel settore. Il fatto è che, con 2000 Leopard 2 di cui circa i due terzi in eccesso, è stato possibile fornire numerosi eserciti con lotti sufficienti per una-due brigate corazzate. Inoltre, la standardizzazione con la NATO vede anche la 'leopardizzazione' dei T-72 da aggiornare eventualmente, per esempio, con il cannone da 120 mm. In ogni caso, altri 27 T-72M erano previsti, nel 2001-06 per l'aggiornamento allo standard PT-91 per 89 milioni e altri 51 a 'standard NATO' (col 120?) spendendone altri 349 milioni.

Quanto agli APC, era in programma di sostituire il BMP-1 nel 3° Battaglione meccanizzato nella 10ima Brigata meccanizzata con un APC ruotato, primo di una serie da ordinare nel programma KTO, Kolowy Trasporter Opancerzony. Si prevedeva 3.100 KTO per un esercito di 89.000 persone, cominciando con i 1.000 del programma SUHAK, tra i contendenti il PIRANHA e il PANDUR, da costruire su licenza in Polonia.

L'artiglieria vedeva il programma per un nuovo semovente e quello di un MLR. L'artiglieria era notevolmente importante, al solito per il Patto, dove svolgeva molti compiti che nella NATO erano riservati agli aerei tattici e agli elicotteri. Nonostante la radiazione di 400 obici trainati da 122 e 152 mm, e cannoni controcarri da 100 mm, questa specialità aveva ancora il 20% della forza complessiva dell'esercito. La realizzazione di un ambizioso progetto, teso a migliorare al massimo la capacità di combattimento delle artiglierie, era il sistema da 155/52 mm sviluppato dalla OBRUM-Gliwice. Questo semovente è stato battezzato CHROBRY, che significa letteralmente 'Braveheart' in polacco, ma anche il nome di un famoso re polacco che combatté contro i Tedeschi (cosa che forse non sarà stata presa molto bene nel clima di 'collaborazione' tra Germania e Polonia). Peso 45 t, lunghezza 8,1 x 3,5 x 2,15 m per lo scafo, più grande e pesante dell'AS-90 inglese, con 32 t per solo scafo. Perché la comparazione con l'AS-90? Dal momento che la torretta è derivata direttamente da quella di quest'ultimo, e in sostanza si tratta di una versione nazionale dell'AS-90. Dato che il nome dava probabilmente qualche problema di tipo politico, è stato ribattezzato KRAB. Esso ha un motore diesel S850 da 850 hp, ben 60 proiettili e lo scafo può sopportare sistemi d'arma di peso fino a 18 t. I dati per il tiro vengono passati dai datalink PR4G, ovvero sistemi prodotti dalla Radmor Gdynia su licenza di un sistema Thales, mentre la direzione del tiro è affidata ad un computer prodotto e progettato dalla WB Electronics di Varsavia. Da notare che le ruote del treno di rotolamento del prototipo sono state prelevate direttamente da un carro T-72 di riserva, anche se gli ammortizzatori e le barre di torsione sono di nuovo tipo. Il prototipo al 2002 non aveva ancora iniziato le prove di tiro, e persino la modesta acquisizione di 18 KRAB entro il 2006 era messa in forse, come nello stesso periodo, la creazione della prima batteria, con tanto di unità di ricognizione digitale e sistema logistico. Le prove di tiro erano previste nella piuttosto infelice data dell'11 settembre, esattamente un anno dopo l'attentato delle Torri, ma non sono state annullate per questo, ma per le difficoltà finanziarie.

Ancora nel 2007 l'Esercito Polacco dispone di ben 257 lanciarazzi multipli BM-21 e RM-70/85. Per sostituire questa rilevante massa di lanciarazzi,intrinsecamente validi ma con autocarri piuttosto vecchi, sono stati proposti sistemi come il lanciarazzi BM-21 aggiornato, in pratica con un nuovo autocarro STAR con cabina alta, simile ai modelli commerciali, e con razzi FENIKS franco-polacchi per munizionamento. I FENIKS-Z da 122 mm sono armi franco-polacche da 32-42 km che hanno testate a submunizioni. Questo, a dire il vero, mentre vengono schierati dall'Occidente vari tipi di razzi guidati, mentre in precedenza vi erano testate a submunizioni mentre il Patto di Varsavia schierava razzi con testate a frammentazione.

I mortai da 98 mm, calibro del tutto insolito, sono stati concepiti in Polonia e con un valore di 10 milioni, i primi 48 erano previsti d'entrar presto in servizio, con la sigla M-98. Sempre previsto nel piano di modernizzazione 2001-06 era previsto anche di comprare 44 sistemi ZUR-23-2TG, ovvero degli affusti modernizzati ZU-23da 23 mm con nuovi sistemi di tiro e due missili SAM a quida IR del tipo GROM, apparentemente una sorta di clone polacco dell'SA-18. La spesa era di 70 milioni. Altro importante programma era quello chiamato MOSKIT per missili controcarri a medio raggio per fanteria, a lungo raggio per veicoli corazzati e elicotteri e a lunghissimo raggio -10 km- per i Mi-24 modernizzati.

Elicotteri: i due reggimenti di Mi-24 erano una forza potente ma bisognosa di modernizzazione sopratutto per i sistemi missilistici controcarro. Le due brigate aeromobili erano dotate di elicotteri Mi- 8, Mi-17 e SOKOL W-3, ovvero gli elicotteri di produzione nazionale. Questi erano considerati gli unici tipi realmente moderni in servizio, ma è piuttosto opinabile visti i Mil disponibili. I W-3 sono niente di meno che i Mi-2, che l'URSS passò alla Polonia come carico completo di produzione, il che consentì di dedicarsi alle macchine pesanti e medie, ma impedì nell'insieme la dovuta attenzione agli elicotteri leggeri che rimasero relegati in Polonia. La WZL ne produsse circa 4,000 di quello che può essere considerato l'equivalente, tecnicamente, dell'UH-1. A differenza di questo adottava un rotore a 4 pale di tipo articolato, piuttosto obsoleto (specie in termini di maneggevolezza), ma anche carrello a ruote e due motori anziché uno come nei primi UH-1. Il W-3 è la versione modernizzata, con una fusoliera ridisegnata abbastanza similmente ad un Lynx, comunque più 'aguzza' e grande del precedente tipo russo. La modernizzazione dei Mi-24 avrebbe comportato una spesa di 828 milioni entro il 2006 per 40 macchine, ed era la principale preoccupazione per l'aviazione dell'esercito, ma nondimeno era anche espressa la volontà di dotarsi di 12 elicotteri da combattimento A.129 o AH-1Z, con l'Agusta favorita dal fatto che in Polonia aveva già una linea di montaggio per parti di fusoliera, alla PZL. Altri programmi erano quelli di comprare un sostituto per i Mi-8/17 nel futuro non vicino.

I missili elilanciabili potevano essere il BRIMSTONE, l'Hellfire l'HOT-3 o il Rafael NT-D-

Quanto ai sistemi contraerei, il LOARA era l'ambizioso progetto di montare su scafo del T-72 una torretta che era in pratica quella del Gepard, e in prospettiva anche un nuovo sistema missilistico SAM a corto raggio su di una versione specifica del mezzo. Lo scafo del T-72 è stato ritenuto troppo pesante, così dopo il prototipo venne pensato di sviluppare uno scafo differente e più specifico. Nel frattempo si pensava di comprare 9 semoventi per 447 milioni, sempre entro il piano quinquennale 2001-06. In tutto, però, era segnalata la necessità di ben 160 sistemi, piuttosto incongrua per un esercito in tanto rapida riduzione. Nel frattempo, per dare un semovente alla 10ima Brigata all'altezza della situazione, è stato digitalizzato l'OSA ovvero l'SA-8, già valido sistema a corto raggio da 10-12 km,per estenderne la vita operativa al 2016. Un altro intervento simile per il KUB, ovvero l'SA-6, era in valutazione.


Dei missili GROM, 312 esemplari da comprare al costo di 258 milioni di zloty. Sono missili prodotti dalla ZM Mesko di Skarzysji Kamienna. In seguito, entro il 2006 sarebbero stati comprati anche sistemi mobili per la difesa aerea ZWR-10 LOWCZA per i sistemi SA-6 e 8. I programmi per i mortai sono vertenti sul pezzo da 98 mm con 48 armi M-98 per 10 milioni con munizioni a lungo raggio speciali, mentre i sistemi di comando e controllo digitalizzato TOPAZ, simile a quello dei obici semoventi 2S1.

Infine, veniva considerato 'possibile' il programma per un UAV per la sorveglianza sul campo di battaglia e anche da combattimento. 2 corpi speciali con 5 UAV l'uno erano considerati adeguati.


2005-7

Altre notizie parlano dell'aggiornamento dei sistemi e di nuovi progetti.

Tra i moderni mezzi ordinati recentemente da ricordare i ruotati 6x6 e 8x8 Patria AMV finlandesi, con un contratto firmato attorno al 2003 per 690 veicoli, con costo di 1,2 miliardi di euro. 313 mezzi sono stati ordinati del tipo 8x8 con torretta da 25 mm di tipo HITFIST e 354 8x8 di altri modelli, e infine solo 32 veicoli del tipo 6x6. Dopotutto non v'è molto da meravigliarsi, perché i polacchi erano già abituati da decenni alla serie di mezzi 8x8 come gli OT-64 e i BTR russi. Questo mezzo finlandese, molto moderno, ha vinto contro i Pandur II e Piranha III. Le consegne saranno, grazie alla produzione su licenza della WZM Semianowice Slaskie tra il 2004 e il 2013.

Gli F-16: con una scelta a dire il minimo discussa, specialmente da parte dei francesi, già ingiustamente sconfitti in Korea per i nuovi caccia (loro avevano proposto i Rafaele, che risultavano superiori, ma gli USA premettero opportunamente per i loro F-15 ultima generazione), i polacchi hanno scelto gli F-16 per sostituire i loro ultimi 75 MiG-21. Questo contratto, del valore di ben 3,5 miliardi di dollari venne accreditato alla GD americana, ovvero la Lockheed-Martin, con un totale di 36 caccia F-16C e 12 D. Niente male per quello che naque come caccia leggero ed economico, quasi 80 milioni al pezzo come media. La concorrenza, pure variopinta e numerosa degli europei venne superata essenzialmente per ragioni politiche visto il governo apertamente filo-USA dell'epoca, e in particolare si trattava del Mirage 2000-5 e del Gripen, quindi non le macchine bimotore delle ultime generazioni. Gli F-16 sono stati ordinati con apparato ECM di ultima generazione ALQ-211 e radar APG-68(V)9, motori potenziati PW F-100-229 da realizzare dlla WSK di Rzeszow. I biposto sono i primi ad essere consegnati, le consegne al ritmo di 12 all'anno saranno svolte tra il 2006 e il 2008.Vi sono inclusi anche 24 pod PANTERA, la versione export dello SNIPER, pod di navigazione e attacco notturno, missili AIM-120 e AIM-9X, missili AGM-154 JSOW e link 16 per i collegamenti con l'USAF. Serge Dassault ha commentato: 'se un Paese vuole entrare in Europa deve comprare europeo, sennò é meglio che stia fuori'.


I lanciarazzi multipli BM-21 e RM-70, come si è detto, erano ancora in servizio con 257 esemplari. Allora la WITU e la WB Electronics hanno messo a punto, con altri patner internazionali, il BM-21 M LANGUSTA, con un prototipo apparso nel 2006, che è assai diverso, con una cabina più bassa e lunga, del primo tipo di alcuni anni prima. In sostanza si tratta di prendere i lanciatori di razzi poco modificati e sistemarli sui nuovi autocarri Jelcz Kompnenty P 622.D 35-G 27, con cabina corazzata 144WPP per un totale di 6 uomini, con motore Iveco da 352 hp Euro 3, che dà 85 kmh e 650 km su strada. Il mezzo è un 6x6 e somiglia molto ad autocarri come i MAN tedeschi. Usa razzi standard M-21 OF o 9M22 da 20,4 km a frammentazione, il FENICS Z della FPS Bolechow, con una testata HE chiamata SPALL o una CBU del tipo HEYST. La prima ha 6,1 kg di esplosivo TGAF 5 e incolucro scheggiabile in 6000 frammenti, nonche ben 42 km di gittata. La seconda ha solo 30 km ma con 42 submunizioni controcarro da 0,29 kg capaci di perfore nondimeno 120 mm. I razzi sono sparabili in 20 secondi per tutti i 40 tubi, poi accellerano a quasi 4500 kmh (il doppio del precedente tipo), praticamente una velocità che li renderebbe a tiro diretto pericolosi anche contro bersagli corazzati. Per appoggiare al meglio queste prestazioni balistiche, è stata approntata una vetronica sofisticata: sistema di tiro TOPAZ con computer DD 9620 e schermi LCD, sistema di gestione del campo di battaglia ROP, entrambi della WB Electronics locale, sistema navigazione INS TALIN 4000 della Honeywell, sistem automatico EP 100 per la regolazione delle spolette elettroniche CEZAR 100M, sistema WB Electronics FONET IP per com VHF e radio tattiche portatili o veicolari. Si programma di utilizzare lo chassis addirittura per lanciare razzi MLRS da 227 mm, a somiglianza di come hanno fatto gli slovacchi, ma in questo caso vi sono anche razzi di ricarica rapida.

Le munizioni per i carri Leopard 2 non sono le stesse approntate per i T-72, e allora il fatto che i 128 Leopard 2A4 consegnati da gennaio 2002 hanno causato un problema di logistica, essendo stati consegnati solo con poche munizioni da combattimento e esercitazione. Facendo di necessità virtù. dall'anno successivo il WITU, istituto militare per le tecnologie degli armamenti, ha cominciato a sviluppare munizioni proprie. Queste saranno prodotti dalla ZPS di Pionki, che è il principale produttore polacco di esplosivi militari e minerari. Si tratta di una famiglia completa: la decalibrata ad alta velocità con penetratore di tungsteno ha una velocità do 1650 ms per un nucleo di 6,6 kg, pari a quasi 9 MJ, mentre la granata d'addestramento, avendo solo un nucleo di acciao pesa 4,8 kg ma consente 1715 ms. Le granate HE (NB non si tratta di proiettili HEAT-MP, poco efficaci contro bersagli generali) pesano 19 kg con una carica di TNT, con involucreo d'acciaio, alette d'allumio e spoletta russa V429Ye, probabilmente del tipo programmabile a tempo. La versione addestrativa ha materiale inerte e polvere nera, con spoletta C8. La velocità iniziale in entrambi i casi è di 950 ms. Quantunque nulla di straordinario, queste munizioni sono state sviluppate con rapidità e adesso sono capaci di garantire la'autosufficienza per i Leopard polacchi e sono più utili a maggior ragione se si considera che forse anche alcuni T-72 verranno dotati del 120, destinato a diventare il calibro standard. Inoltre sono disponibili anche per l'export.