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Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-13: differenze tra le versioni

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[[Immagine:XM213-M213_.50_cal_UH-1_mount_Wings_over_Wine_Country_2007.JPG|190px|left|thumb|]]
 
Qui vi è una gamma di armamenti notevole da mensionare, ma in effeti tutto partì dalladalle '''Colt-Browning M2''' da 12.7 mm, armi da 30 kg con cadenza di tiro, nella versione aerea, portata da 500 a 750-800 c. min per munizioni da circa 48 gr e velocità massima di 840 ms. nonostante la riduzione della canna da 1114 a 914 mm. La versione migliorata era la M3 con cadenza di 1200 c.min, pronta per la fine della II GM e usata intensamente negli anni successivi. Nel frattempo venne utilizzato il cannone Hispano-Suiza da 20 mm dagli intercettori pesanti e dai caccia della Marina, che era stata più lesta a sostituire due dei 6 M2 su alcuni caccia Hellcat e poi rimpiazzare tutte le 6 armi da 12.7 mm con 4 cannoni e abbondante munizionamento. Erano armi potenti da 600-700 c.min, peso 50 kg, v.iniziale 850 ms (in effetti con una traiettoria simile a quella delle M2) e peso proiettili da 130 gr. Armi migliorate, come queste, continuarono ad essere imbarcate come per esempio le M12. La successiva generazione furono i cannoni-revolver a cadenza di tiro aumentata, ovvero i derivati dell 'MG213 tedesco, che in Europa vennero sviluppati nel calibro 30 mm con i DEFA e Aden, ma negli USA rimasero al pezzo da 20 mm, e vennero creati gli M39. In effetti, i razzi FFAR da 70 mm erano imprecisi già contro i bombardieri, per cui non v'era da attendersi molto contro i caccia molto più piccoli e manovrieri. L'F-86K per esempio derivava dal D ma aveva 4 cannoni da 20 anziché 24 razzi da 70 mm Mighty Mouse, anch'essi derivati da progetti tedeschi, ovvero gli R4M da 55 mm che erano armi supersoniche. 4 M39 erano per esempio montati sugli F-100 per un totale di ben 6000 c.min, ma nella Marina continuarono i cannoni Mk.12 ben meno rapidi in cadenza di tiro.
 
 
[[Immagine:Vulcan1.jpg|280px|left|thumb|]]
Alla fine entrambi i servizi vennero accontentati con l''''M61 Vulcan''', pensato per un compito diverso: siccome i caccia supersonici non solo erano sempre più veloci ma anche con meno spazio per i cannoni, la batteria da 4 armi M39 venne sostituta da un solo M61 Vulcan, che tra l'altro poteva logorare meno le canne che i cannoni a canna singola, e nell'insieme quest'arma da 102 kg consentiva la stessa cadenza di tiro che 4 M39. Il Vulcan, con proiettili molto leggeri per il suo calibro, era in compenso capace con la sua munizione col bossolo da 102 mm di una traiettoria molto tesa e precisa, fino a che l'arma era capace di raggiungere il massimo della gittata utile pratica, circa 450-600 m. I cannoni Vulcan hanno avuto vasta diffusione anche come armi contraeree trainate M167 e su veicoli M113 del tipo M163, oltre che come CIWS nel sistema Phalanx. Ma vi sono state altre applicazioni: alcuni Vulcan vennero sistemati in gunpod di cui gli F-4C, senza cannone interno, ebbero anche 3 esemplari come massimo, altri furono utilizzati in alcuni Cobra d'attacco, ma sopratutto ne venne utilizzata una versione con 3 canne e 800-1500 colpi.min per la torretta degli AH-1 Cobra, arma trovata consona per un elicottero leggero.
 
Tutti i tentativi di rimpiazzarlo con armi più avanzate, letali e con maggiore gittata sono andati per il momento nel nulla. Vi è stato persino il tentativo di utilizzare cannoni da 45 mm con proiettili guidati per l'F-22, ma presto annullato.
 
da notare l'uso di mitragliatrici per elicotteri: vi sono state impiegate sopratutto le '''M60''' da 7.62 mm, ma anche le '''Minigun''' paricalibro e a 6 canne rotanti e 4000-6000 c.min. Inoltre, da alcuni anni sono disponibili anche le 12.7 mm a 3 canne rotanti come armamento difensivo per elicotteri, anche se sono relativamente poco diffuse.
 
Per l'attacco al suolo invece il Vulcan, nato come arma speciale per lo straordinario F-104 (sul Phantom venne montato solo in un secondo tempo e solo nel modello E/F), non era chiaramente sufficiente. Allora è arrivato per l'A-10 un pezzo formidabile: l'Avenger II o '''GAU-8''' che aveva 7 canne da 30 mm e cadenza di 2100 o 4200 c.min., munizione con bossolo da 173mm che supera anche il 30x165 mm sovietico ed è usata anche dal KCA del Viggen, con una riserva di ben 1300 colpi per l'A-10, che in effetti è stato bisognoso di essere progettato in funzione di questo cannone.
 
[[Immagine:GAU-8_avenger.jpg|250px|left|thumb|Quando le immagini parlano da sole: l'Avenger contro il Maggiolino]]
Per i caccia F-16 è stato approntato un pod con lo stesso formidabile cannone ma solo 300 colpi, poco utilizzato. Un'arma più pratica è il cannone da '''25 mm''' degli AV-8B, con cannone a 5 canne, 3000 c.min e 300 colpi disponibili. Esso è molto meno pesante e impegnativo del cannone dell'A-10 e offre un buon compromesso tra potenza e cadenza di tiro. Tutte queste armi possono avere i famigerati proiettili perforanti DU aumentandone l'efficacia, ma solo del tipo perforante iperveloce, non decalibrati per non rischiare di far ingoiare al motore dell'aereo i sabot dei colpi sparati. Un altro 30 mm, poco ricordato, è stato l'Aden da 30 mm che gli americani hanno utilzzato in un tipo specifico di aereo, ovvero l'AV-8A/C dei Marines. Questo perché l'aereo non era molto diffuso e non ha avuto modo di farsi vedere a lungo, limitato ai Marines e rapidamente sostituito dall' AV-8B.
 
[[Immagine:M230 30mm gun.jpg|250px|left|thumb|]]
Un terzo tipo di cannone è l''''M230''' 'Chain Gun' destinato quasi esclusivamente agli [[w:AH-64 Apache|AH-64 Apache]], che hanno 600-800 colpi-min e una dotazione di ben 1200 proiettili che spesso sono ridotti a 320 o 830 per ragioni di peso. Il loro munizionamento, data la debolezza della munizione 30x113, compatibile con quella dei DEFA, era adatto come arma con colpi esplosivi, ma non tanto con quella perforante. La sua efficacia era tuttavia incrementata da un programma crash che ha portato alla munizione M789 che è un minuscolo proiettile HEAT, capace di perforare più o meno quei 50-100 mm equivalenti a quelli perforabili con cannoni ad alta velocità tipo quello dell'[[w:Fairchild A-10|A-10]]. Ovviamente per la gittata utile pratica non v'è stato molto da fare, data la velocità iniziale bassa. La torretta sotto il muso è abbinata al casco del pilota. La cadenza di tiro non è alta, e per l'impiego aria-aria il Vulcan dell'AH-10 tutto sommato è meglio. Tom Cooper si riferisce all'M230 come ad una 'catapulta romana' in termini di cadenza di tiro. Questo non toglie che abbia ottenuto abbattimenti contro aerobersagli, ma i Cobra iraniani hanno ottenuto vittorie anche contro un paio di jet irakeni a bassa quota e velocità: cadenza di tiro e velocità iniziale elevate sembrano più utili nell'azione aria-aria della potenza.
 
I grossissimi calibri sono appannaggio dell'USAF. I pezzi da 40 mm Bofors sono stati adattati agli '''AC-130''', con la loro velocità iniziale di 830 ms e granata da 0,9 kg nonché cadenza di tiro di 120 c.min (se si stratta degli L60 di vecchia generazione). Uno di questi AC-130H mise KO tre BTR-60 a Grenada, utilizzando appena 4 colpi. Non essendo proiettili perforanti sono stati nondimeno sufficienti per mettere KO questi leggeri blindati. Il pilota ebbe un cicchetto per avere sprecato il 25% dei proiettili sparati dai contribuenti..ignoto se stesse scherzando, al contrario si trattò di una prestazione straordinaria.
 
Infine il pezzo da 105mm, un obice '''M102''' che rispetto al precedente M1/M101 era più leggero ma di simili capacità balistiche. Erano armi improbabili per una cannoniera volante, ma questo venne fatto e i risultati sono micidiali, anche contro carri armati. Di fatto è l'unica arma che attualmente funziona bene sui più recenti AC-130U, per il resto armati di un pezzo da 25 e uno da 40 mm.
 
==Razzi==
I sistemi originari erano i razzi da 127 mm '''HVAR''', sostituti di armi meno veloci apparse precedentemente. Gli 'Holy Moses' vennero sostituiti dagli Zuni, che in genere erano utilizzati in contenitori da 4 razzi essendo ad alette retrattili. Il loro uso è rimasto fino ai nostri giorni data la loro potenza. Uno di questi razzi, in Vietnam, distrusse un MiG-17 vietnamita sparato da un A-4.Il peso è di circa 60 kg di cui quasi la metà per la testata, in genere semiperforante. Per quanto vecchi, sono stati a lungo un'arma popolare con i Marines, anche sui loro moderni F-18. Solo in Corea i razzi lanciati da Marina e Marines sono stati dichiarati in 272.000, assieme a 120.000 t di bombe.
[[Immagine:Hydra 70 01.jpg|250px|left|thumb|Razziere Hydra 70 irte di razzi di diverso tipo, e quindi differente lunghezza]]
I razzi ben più diffusi sono però quelli da '''70 mm''', prima come armi aria-aria del tipo 'Mighty Mouse' derivati dai razzi R4M tedeschi da 55 mm, ruolo in cui vennero utilizzati anche in 104 colpi suddivisi in 2 razziere nel caso degli F-89 e CF-101, poi quando vennero rimpiazzati dai missili aria-aria vennero utilizzati per attacco al suolo, in contenitori da 7 o 19 colpi, sempre più spesso utilizzati dagli elicotteri per un massimo di 76 razzi. Hanno nel tempo ottenuto miglioramenti e perfezionamenti vari. Realizzati in milioni di pezzi, esportati ampiamente, sono utilizzati con testate HE, fumogene/incendiarie, HEAT, persino con testate a submunizioni. Il peso è di circa 7 kg, velocità 600 ms, testata 3 kg. Di recente ne sono arrivate versioni potenziate anche come motore, e addirittura si punta a modelli con guida semiattiva laser, per trasformarli da ordigni di saturazione d'area, con gittata utile di poche centinaia, massimo qualche migliaio di metri a razzi capaci di colpire e distruggere singoli obiettivi in maniera più economica che impiegando, per esempio, un Hellfire. Anche quest'arma è essenzialmente aria-superficie, ma verrà trattata in un'altra sezione del libro, quella sugli armamenti terrestri.
 
[[Immagine:AIR-2A_Genie_2.jpg|300px|left|thumb|]]
 
Un'arma particolare, che era simile nel compito ai razzi da 70 mm aria-aria, era ill' '''AIR-2A''' Genie. Tutt'altro che geniale, seguiva la paranoia della Guerra fredda: in quale altro periodo storico, per distruggere eventuali 'formazioni' di bombardieri sovietici si poteva concepire di sparargli contro addirittura un'arma nucleare? Eppure con i Falcon nucleari e con i Genie accadde. I Genie erano tutt'altro che 'geniali' essendo armi non guidate: un singolo intercettore portava quest'arma e la tirava con una gittata massima di 8 km e testata bellica di 1.5 kT, poi una volta lanciata si lanciava in una ripida picchiata invertendo la rotta: dopo pochi secondi l'esplosione dell'ordigno, che se lanciato a bassa quota poteva spianare agevolmente una cittadina (1.5 kT sono 1.500 t di TNT, sufficienti per devastare un'aerea di circa 1 km di raggio..).
 
==Missili aria-aria==
[[Immagine:USAF_F-15C_fires_AIM-7_Sparrow.jpg|300px|left|thumb|]]
L'AIM-7 Sparrow è un missile aria-aria (AAM - Air to Air Missile) a medio raggio con guida radar semi-attiva prodotto dagli Stati Uniti. Lo Sparrow e i suoi derivati sono stati i missili BVR (beyond visual range - con portata oltre l'orizzonte visivo) più utilizzati dall'Occidente nel periodo compreso tra gli anni 1950 e gli anni 1990.
 
Lo Sparrow è ancora in uso presso l'United States Air Force, l' US Navy e l' United States Marine Corps, nonché presso molte aviazioni militari mondiali, anche se è prevista la sostituzione con il più moderno AIM-120 AMRAAM, peraltro molto più costoso. Attualmente la versione più utilizzata è l'AIM-7M e il derivato AIM-7P con avionica più aggiornata. Il primo Sparrow venne realizzato negli anni '50, poi arrivarono modelli più recenti, e la generazione attuale Sparrow III è arrivata nel 1958, in una ulteriore serie di sottoversioni, come la E-4 per radar ad alta potenza, come quelli dell'F-14. La produzione raggiunse i 25.000 esemplari, poi fu la volta di migliaia di AIM-7F dal 1977, che introducevano una elettronica molto più compatta che lasciava molto più spazio per il motore a razzo Hercules, e anche per la testata, passata da 29 a 39,5 kg. La guida era ancora di tipo a scansione conica, piuttosto superato all'epoca in cui Aspide e Sky Flash, rispettivamente un missile derivato e l'adattamento dello Sparrow E, erano in fase di introduzione, entrambi dotati di testata monopulse. Questa comparve con lo Sparrow M del 1982, che era la versione totalmente maturata del progetto. In seguito sarebbe arrivato anche lo Sparrow P di cui sopra che peraltro non pare avere lasciato molta traccia di sè visto che in genere si continua a vedere impiegati missili del tipo M, apparenemte molto più diffusi, mentre l'R, con un seeker ausiliario IR non ebbe seguito. La produzione si è poi spostata verso le armi della generazione ESSM, ma questo non riguarda i missili AAM, ma solo la loro versione navale. Infatti lo Sparrow fu presto utilizzato in lanciatori ottupli come arma navale, capace di fornire una considerevole copertura in quota e distanza alle unità fino a livello di corvetta. La versione terrestre venne pure introdotta, sia pure con minor successo non essendo né abbastanza maneggevole né abbastanza potente, al più per la difesa di obiettivi strategici su lanciatori quadrupli. La sua eventuale versione a guida radar attiva è stata forse prodotta in Cina. In effetti lo Sparrow è stato prodotto come modello derivato e potenziato dalla BAe come Skyflash, mentre l'Italia ne ha ricavato l'Aspide, che notare bene, venne fuori non prima che 1000 AIM-7E NATO vennero prodotti dalla Selenia. La Cina ha anch'essa prodotto copie sia dello Sparrow (PL-10) che dell'Aspide (PL-11). In tutto, decine di migliaia di questi missili sono stati prodotti per utenti di quasi tutto il mondo. La versione con guida radar attiva sarebbe stata certamente migliore anche dell'AMRAAM, se non altro perché la massa di 230 kg consente un motore ben più potente del piccolo AMRAAM da 163 kg circa. Lo studio venne portato avanti dagli inglesi e italiani, con l'Active Skyflash e con l'Aspide Mk2 o l'Idra, ma l'arrivo dell'AMRAAM ha posto fine anche questi sviluppi. La dotazione tipica di ciascuno degli oltre 1000 F-15 e 4.000 Phantom prodotti vedeva 4 AIM-7 sotto la fusoliera, talvolta ridotti a due in missioni cacciabombardiere. Anche l'F-16ADF, l'F-18, l'F-104S e altri tipi ancora lo hanno avuto, in genere in 2 esemplari per missione. La sua carriera bellica in Vietnam non è stata nondimeno esaltante: per vari problemi, non solo relativi al missile, ha dato solo un Pk dell'8%, mentre il più piccolo Sidewinder è riuscito ad ottenere il 16%. Peraltro, lo Sparrow consentiva ingaggi con cattivo tempo, frontali, a distanze di decine di km, tutte capacità impossibili per l'AIM-9. Anche gli israeliani hanno ottenuto poco o niente dal suo impiego, con un numero ridotto di vittorie da parte dei loro Phantom e Eagle, molto secondario rispetto a quelle ottenute con missili e persino cannoni. Gli iraniani invece lo hanno utilizzato con successo contro gli irakeni anche con tiri a lungo raggio da parte degli F-14, mentre la definitiva consacrazione è avvenuta con gli F-15 USAF nel Golfo nel 1991. Poi, nei conflitti successivi, l'hanno sostituito sempre di più i missili AMRAAM, come sul Kossovo, oppure semplicemente non vi sono state occasioni di utilizzo degli AAM come nelle guerre del 2001 e 2003.
 
Tipo: AAM con guida SARH
*Costruttore: Raytheon
*Anno introduzione: 1955 primi modelli, 1958 AIM-7E, 1977 AIM-7F, 1982 AIM-7M, 1987 AIM-9P
*Dimensioni: lunghezza 3,68 m, apertura alare 1.02 m, diametro 203 mm.
*Peso: 193 kg E, 229 kg M, testata 29,5 kg E, 39 kg F/M con spolette ad impatto, prossimità, ritardata
*Prestazioni: velocità max. mach 3 E, 3,9 F/M, versione SAM 2-2,5 mach, gittata 30+km E, 45+ km F/M, versione SAM 15-22 km.
*Costo: circa 200.000$
 
 
[[Immagine:AIM-120_AMRAAM_and_AIM-9_Sidewinder.JPG|300px|left|thumb|]]
L'AIM-120 Advanced Medium-Range Air-to-Air Missile, o AMRAAM, spesso indicato tra gli specialisti come "Slammer", è un moderno missile aria-aria (AAM) a medio raggio a guida radar attiva (ARH = Active Radar Homing).
 
Il missile viene guidato nella prima parte da un sistema di guida inerziale INS che può essere coadiuvato da aggiornamenti sui parametri del bersaglio se il caccia che lo ha lanciato continua ad illuminare il bersaglio, diversamente il sistema si limita a raggiungere un punto di navigazione preprogrammato dove entra in funzione il radar del missile stesso che a quel punto prosegue autonomamente verso il bersaglio permettendo all'aereo lanciatore di compiere manovre evasive.
 
Il missile, prodotto dalla Hughes e dalla Raytheon, rientra nella categoria dei missili BVR (Beyond visual range - con portata oltre l'orizzonte visivo) ed è nato come successore dell'AIM-7 Sparrow caratterizzandosi come un missile di concezione avanzata.
 
Impiegato tutt'ora da molte forze aeree, è stato sviluppato in 3 versioni principali, la A (del 1991), la B (sviluppata nel 1994) e la C. Mentre l'AIM-120B non è che un semplice aggiornamento tecnologico rispetto arsione A, la versione AIM-120C è nata per equipaggiare i caccia F-22A stealth grazie ad una riduzione dell'apertura alare delle alette che sono state troncate ed una diminuzione di lunghezza, migliorando inoltre le prestazioni sui modelli precedenti.
 
Dagli anni '90 è stato usato ormai in diverse occasioni: il 27 dicembre 1992, un MiG-23 iracheno diveniva la prima vittima dell'AIM-120 (sparato da un F-16 USAF sulla No-Fly-Zone). Da allora, nel Gennaio 1993, un secondo caccia iracheno (un MiG-25) è stato abbattuto e quindi nel 1994 un Orao serbo è stato abbattuto sulla No-Fly-Zone imposta sulla Bosnia (in quel combattimento altri 3 Orao sono stati abbattuti con missili AIM-9 Sidewinder dai 2 F-16C USAF che li hanno attaccati). Fino a quel momento per ognuno dei 3 AMRAAM sparati in combattimento reale un bersaglio era stato distrutto, per questo sul finire degli anni 1990 gli è stato dato il nomigniolo di "Slammer". A partire 1998 si sa che è stato usato ancora sulle No-Fly-Zone irachene in una o due diverse occasioni, ma questa volta registrando solo fallimenti, probabilmente più perché sparato ai limiti del suo raggio che per particolari doti di combattimento aereo dei piloti iracheni. Nella primavera del 1999, con i bombardamenti aerei della Jugoslavia, l'AMRAAM ha visto il suo impiego più massiccio: 6 MiG-29 sono stati abbattuti dai caccia NATO (4 da F-15C, 1 da F-16CG USAF, 1 da F-16A olandese), tutti con AIM-120A/B/C, anche se il numero preciso di missili lanciati è stato superiore al numero di bersagli distrutti. In tutto, finora, l'AIM-120 AMRAAM ha 9 vittorie all'attivo (6 MiG-29, 1 MiG-25, 1 MiG-23, 1 J-22 Orao).
 
Tipo: AAM con guida ARH
*Costruttore: Hughes / Raytheon
*Anno introduzione: 1991
*Dimensioni: lunghezza 3,66 m, apertura alare 526 mm, diametro 178 mm
*Peso: 152 kg
*Prestazioni: velocità mach 4, gittata AIM-120A/B: 75 km
*Costo: 386 000 $ (2003)
 
 
[[Immagine:AIM-4D.jpg|250px|left|thumb|AIM-4D sull'estrattore di un F-106.Notare un AIM-26 in posizione centrale]]
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Entrambi i tipi di missili sono stati a loro tempo esportati in Giappone, Svizzera, Svezia, Taiwan e Turchia. Gli Svedesi hanno prodotto come Rb.27 e 28 questi missili.
 
 
 
Il missile Falcon era fallimentare nei combattimenti aerei, ma nondimeno la versione AIM-26B con la testata convenzionale venne esportata e a lungo convisse con i Sidewinder sui caccia J35 e J37. Il vantaggio di questi missili era quello di essere molto compatti e con un disegno di bassa resistenza aerodinamica. Per i tiri a lungo raggio era un disegno valido e come prestazioni riusciva ad essere più veloce e di maggiore gittata utile rispetto ai Sidewinder. L'AIM-26 era un'arma presumibilmente valida anche se mai usata in combattimento.
 
 
[[Immagine:AIM-47.jpg|280px|left|thumb|]]
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[[Immagine:AIM-54_Phoenix.jpg|320px|left|thumb|]]
 
L'[[w:AIM-54|AIM-54]] Phoenix era un missile aria-aria a lungo raggio, impiegato, fino ad un massimo di sei unità, dal Grumman F-14 Tomcat, l'unico caccia intercettore che aveva integrata questo tipo di arma.
 
il Douglas F6D Missileer fu il primo caccia concepito con un grande radar e missili a lunga gittata, come il successivo F-111B non ebbe seguito, in quest'ultimo caso per via del peso eccessivo per operare dalle portaerei, specie quelle meno moderne con le catapulte da 76 m.
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[[Immagine:USAF_F-15C_fires_AIM-7_Sparrow.jpg|300px|left|thumb|]]
L'[[w:AIM-7|AIM-7]] Sparrow è un missile aria-aria (AAM - Air to Air Missile) a medio raggio con guida radar semi-attiva prodotto dagli Stati Uniti. Lo Sparrow e i suoi derivati sono stati i missili BVR (beyond visual range - con portata oltre l'orizzonte visivo) più utilizzati dall'Occidente nel periodo compreso tra gli anni 1950 e gli anni 1990.
 
Lo Sparrow è ancora in uso presso l'United States Air Force, l' US Navy e l' United States Marine Corps, nonché presso molte aviazioni militari mondiali, anche se è prevista la sostituzione con il più moderno AIM-120 AMRAAM, peraltro molto più costoso. Attualmente la versione più utilizzata è l'AIM-7M e il derivato AIM-7P con avionica più aggiornata. Il primo Sparrow venne realizzato negli anni '50, poi arrivarono modelli più recenti, e la generazione attuale Sparrow III è arrivata nel 1958, in una ulteriore serie di sottoversioni, come la E-4 per radar ad alta potenza, come quelli dell'F-14. La produzione raggiunse i 25.000 esemplari, poi fu la volta di migliaia di AIM-7F dal 1977, che introducevano una elettronica molto più compatta che lasciava molto più spazio per il motore a razzo Hercules, e anche per la testata, passata da 29 a 39,5 kg. La guida era ancora di tipo a scansione conica, piuttosto superato all'epoca in cui Aspide e Sky Flash, rispettivamente un missile derivato e l'adattamento dello Sparrow E, erano in fase di introduzione, entrambi dotati di testata monopulse. Questa comparve con lo Sparrow M del 1982, che era la versione totalmente maturata del progetto. In seguito sarebbe arrivato anche lo Sparrow P di cui sopra che peraltro non pare avere lasciato molta traccia di sè visto che in genere si continua a vedere impiegati missili del tipo M, apparenemte molto più diffusi, mentre l'R, con un seeker ausiliario IR non ebbe seguito. La produzione si è poi spostata verso le armi della generazione ESSM, ma questo non riguarda i missili AAM, ma solo la loro versione navale. Infatti lo Sparrow fu presto utilizzato in lanciatori ottupli come arma navale, capace di fornire una considerevole copertura in quota e distanza alle unità fino a livello di corvetta. La versione terrestre venne pure introdotta, sia pure con minor successo non essendo né abbastanza maneggevole né abbastanza potente, al più per la difesa di obiettivi strategici su lanciatori quadrupli. La sua eventuale versione a guida radar attiva è stata forse prodotta in Cina. In effetti lo Sparrow è stato prodotto come modello derivato e potenziato dalla BAe come Skyflash, mentre l'Italia ne ha ricavato l'Aspide, che notare bene, venne fuori non prima che 1000 AIM-7E NATO vennero prodotti dalla Selenia. La Cina ha anch'essa prodotto copie sia dello Sparrow (PL-10) che dell'Aspide (PL-11). In tutto, decine di migliaia di questi missili sono stati prodotti per utenti di quasi tutto il mondo. La versione con guida radar attiva sarebbe stata certamente migliore anche dell'AMRAAM, se non altro perché la massa di 230 kg consente un motore ben più potente del piccolo AMRAAM da 163 kg circa. Lo studio venne portato avanti dagli inglesi e italiani, con l'Active Skyflash e con l'Aspide Mk2 o l'Idra, ma l'arrivo dell'AMRAAM ha posto fine anche questi sviluppi. La dotazione tipica di ciascuno degli oltre 1000 F-15 e 4.000 Phantom prodotti vedeva 4 AIM-7 sotto la fusoliera, talvolta ridotti a due in missioni cacciabombardiere. Anche l'F-16ADF, l'F-18, l'F-104S e altri tipi ancora lo hanno avuto, in genere in 2 esemplari per missione. La sua carriera bellica in Vietnam non è stata nondimeno esaltante: per vari problemi, non solo relativi al missile, ha dato solo un Pk dell'8%, mentre il più piccolo Sidewinder è riuscito ad ottenere il 16%. Peraltro, lo Sparrow consentiva ingaggi con cattivo tempo, frontali, a distanze di decine di km, tutte capacità impossibili per l'AIM-9. Anche gli israeliani hanno ottenuto poco o niente dal suo impiego, con un numero ridotto di vittorie da parte dei loro Phantom e Eagle, molto secondario rispetto a quelle ottenute con missili e persino cannoni. Gli iraniani invece lo hanno utilizzato con successo contro gli irakeni anche con tiri a lungo raggio da parte degli F-14, mentre la definitiva consacrazione è avvenuta con gli F-15 USAF nel Golfo nel 1991. Poi, nei conflitti successivi, l'hanno sostituito sempre di più i missili AMRAAM, come sul Kossovo, oppure semplicemente non vi sono state occasioni di utilizzo degli AAM come nelle guerre del 2001 e 2003.
 
Tipo: AAM con guida SARH
*Costruttore: Raytheon
*Anno introduzione: 1955 primi modelli, 1958 AIM-7E, 1977 AIM-7F, 1982 AIM-7M, 1987 AIM-9P
*Dimensioni: lunghezza 3,68 m, apertura alare 1.02 m, diametro 203 mm.
*Peso: 193 kg E, 229 kg M, testata 29,5 kg E, 39 kg F/M con spolette ad impatto, prossimità, ritardata
*Prestazioni: velocità max. mach 3 E, 3,9 F/M, versione SAM 2-2,5 mach, gittata 30+km E, 45+ km F/M, versione SAM 15-22 km.
*Costo: circa 200.000$
 
 
[[Immagine:AIM-120_AMRAAM_and_AIM-9_Sidewinder.JPG|300px|left|thumb|]]
L'AIM-120 Advanced Medium-Range Air-to-Air Missile, o AMRAAM, spesso indicato tra gli specialisti come "Slammer", è un moderno missile aria-aria (AAM) a medio raggio a guida radar attiva (ARH = Active Radar Homing).
 
Il missile viene guidato nella prima parte da un sistema di guida inerziale INS che può essere coadiuvato da aggiornamenti sui parametri del bersaglio se il caccia che lo ha lanciato continua ad illuminare il bersaglio, diversamente il sistema si limita a raggiungere un punto di navigazione preprogrammato dove entra in funzione il radar del missile stesso che a quel punto prosegue autonomamente verso il bersaglio permettendo all'aereo lanciatore di compiere manovre evasive.
 
Il missile, prodotto dalla Hughes e dalla Raytheon, rientra nella categoria dei missili BVR (Beyond visual range - con portata oltre l'orizzonte visivo) ed è nato come successore dell'AIM-7 Sparrow caratterizzandosi come un missile di concezione avanzata.
 
Impiegato tutt'ora da molte forze aeree, è stato sviluppato in 3 versioni principali, la A (del 1991), la B (sviluppata nel 1994) e la C. Mentre l'AIM-120B non è che un semplice aggiornamento tecnologico rispetto arsione A, la versione AIM-120C è nata per equipaggiare i caccia F-22A stealth grazie ad una riduzione dell'apertura alare delle alette che sono state troncate ed una diminuzione di lunghezza, migliorando inoltre le prestazioni sui modelli precedenti.
 
Dagli anni '90 è stato usato ormai in diverse occasioni: il 27 dicembre 1992, un MiG-23 iracheno diveniva la prima vittima dell'AIM-120 (sparato da un F-16 USAF sulla No-Fly-Zone). Da allora, nel Gennaio 1993, un secondo caccia iracheno (un MiG-25) è stato abbattuto e quindi nel 1994 un Orao serbo è stato abbattuto sulla No-Fly-Zone imposta sulla Bosnia (in quel combattimento altri 3 Orao sono stati abbattuti con missili AIM-9 Sidewinder dai 2 F-16C USAF che li hanno attaccati). Fino a quel momento per ognuno dei 3 AMRAAM sparati in combattimento reale un bersaglio era stato distrutto, per questo sul finire degli anni 1990 gli è stato dato il nomigniolo di "Slammer". A partire 1998 si sa che è stato usato ancora sulle No-Fly-Zone irachene in una o due diverse occasioni, ma questa volta registrando solo fallimenti, probabilmente più perché sparato ai limiti del suo raggio che per particolari doti di combattimento aereo dei piloti iracheni. Nella primavera del 1999, con i bombardamenti aerei della Jugoslavia, l'AMRAAM ha visto il suo impiego più massiccio: 6 MiG-29 sono stati abbattuti dai caccia NATO (4 da F-15C, 1 da F-16CG USAF, 1 da F-16A olandese), tutti con AIM-120A/B/C, anche se il numero preciso di missili lanciati è stato superiore al numero di bersagli distrutti. In tutto, finora, l'AIM-120 AMRAAM ha 9 vittorie all'attivo (6 MiG-29, 1 MiG-25, 1 MiG-23, 1 J-22 Orao).
 
Tipo: AAM con guida ARH
*Costruttore: Hughes / Raytheon
*Anno introduzione: 1991
*Dimensioni: lunghezza 3,66 m, apertura alare 526 mm, diametro 178 mm
*Peso: 152 kg
*Prestazioni: velocità mach 4, gittata AIM-120A/B: 75 km
*Costo: 386 000 $ (2003)
 
 
 
[[Immagine:Aim-9l.JPEG|230px|left|thumb|L'AIM-9L]]
L'[[w:AIM-9|AIM-9]] Sidewinder è un missile aria-aria (in inglese: AAM - Air to Air Missile) a corto raggio, a ricerca infrarossa di calore, prodotto negli Stati Uniti ed utilizzato da molti tipi di aerei da combattimento. Il nome Sidewinder (crotalo ceraste) proviene dall'omonimo serpente a sonagli che è in grado di percepire le proprie prede attraverso il calore corporeo che emanano. Il Sidewinder non è stato il primo ad entrare in servizio tra gli AAM, ma è stato il primo ad effettuare un abbattimento nel 1958. Le ultime varianti di produzione sono attualmente in servizio presso molte aviazioni militari ed il progetto originale è stato utilizzato per diverse copie estere.
 
Nel 1949 un piccolo gruppo di tecnici del NOTS (Naval Ordnance Test Station), poi NWC (Naval Weapons Center, China Lake), diretto dal dottor McLean, studiava il problema della guida infrarossa, con fondi limitati. Sorprendentemente, il risultato di questa ricerca dal profilo basso portò a risultati di rilevanza mondiale. Dato che la scarsità dei fondi non era una restrizione sufficiente, lo stesso gruppo si impose una limitazione aggiuntiva: scelse una struttura di soli 5 pollici di diametro (127 mm), dove infilare l'elettronica necessaria. Si trattava semplicemente di un modo di far diventare 'guidato' un razzo HVAR da 127 mm. La ricerca portò ad un contratto, vinto dalla Philco nel 1951, per una testa cercante IR.
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Il primo esemplare, designato XAAM-N-7, fu sparato l'11 settembre del 1953. Il nuovo missile raggiunse la piena produzione nel 1956. Le designazioni erano N-7 (per l'US Navy), GAR-8 (USAF) e SW-1 per i prototipi. La designazione AIM-9 venne assegnata solo nel 1962.
 
[[Immagine:AIM-9B.png|180px|leftright|thumb|L'AIM-9B]]
*AIM-9, AIM-9A, AIM-9B, AIM-9F: La versione originale venne costruita in 3 varianti abbastanza simili, la maggioranza della produzione incentrata sulla versione 9B. Uscirono di fabbriche Philco (poi Ford) e Raytheon 80.900 missili ed altri 15.000 furono costruiti da un consorzio europeo. Lo AIM-9B FGW.2 è una modifica introdotta nei missili europei verso la fine degli anni 60', che adottava una nuova testa cercante con una finestra ottica in silicio (il silicio è più trasparente del vetro ai raggi infrarossi), ed un sistema di raffreddamento ed elettronica allo stato solido. In sostanza, venne ribattezzato AIM-9F o AIM-9B NATO.
 
[[Immagine:AIM-9D.png|180px|leftright|thumb|L'AIM-9J]]
*AIM-9C, AIM-9D: I modelli C e D sono entrambi realizzazioni dello stesso modello, lo SW-1C costruiti dalla Motorola e dalla Ford rispettivamente, le quali introducono il nuovo motore a razzo Rocketdyne Mk.36, il quale fornisce un raggio d'azione maggiore (circa 8 km anziché 3.7), ed un nuovo sistema di guida che era abbinato al radar APQ-94 dell'F-8C Crusader. Il -9C era in effetti una variante SARH (semi-active radar homing, guida radar semi attiva) per l'F-8 Crusader ma si dimostrò inutilizzabile, mentre il 9D offriva un sistema IR raffreddato con azoto liquido, con un duomo in fluoruro di magnesio. Il modello -9D offriva un campo visivo più ristretto a causa della sagomatura della punta, ma un sistema di tracciamento della rotta più veloce, alette più grandi comandate da attuatori più potenti ed una testata da 22,4 libbre che rimpiazzava quella da 10. Si trattava di un missile di capacità maggiori ai tipi precedenti, in servizio specificatamente per l'US Navy, da 2.87 m e 88 kg, e si sarebbe fatto valere negli ultimi anni in Vietnam e in altri conflitti.
 
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*AIM-9G, AIM-9H: l'AIM-9G era la prima versione ad includere il sistema cosiddetto SEAM (Sidewinder Expanded Acquisition Mode, modo di acquisizione espanso), praticamente una testa cercante dello AIM-9D migliorata con la collaborazione di un sistema di designazione da parte del caccia lanciatore (vennero utilizzati anche caschi di designazione, poi però abbandonati), ma fu subito reso obsoleto dal nuovo AIM-9H. Quest'ultimo fu il primo modello ad offrire una limitata capacità ognitempo, così come una elettronica allo stato solido ed superfici di controllo a doppio-delta, che permettevano una migliore manovrabilità rispetto ai modelli più vecchi. Il sistema SEAM poteva scaricare i dati dal radar del vettore oppure acquisire il bersaglio direttamente dalla testa cercante del missile.
 
[[Immagine:AIM-9J.png|180px|leftright|thumb|L'AIM-9J]]
* AIM-9J, AIM-9J-1, AIM-9J-3, AIM-9N, Rb 24: Lo AIM-9J è sostanzialmente un AIM-9E modificato, il quale sacrifica il suo raggio d'azione per una maggiore velocità. Adotta elettronica allo stato solido ed un razzo più potente. Il sistema di ricerca ha la capacità di agganciare un bersaglio in coda, invece che solamente allo scarico. Lo AIM-9J-1 divenne poi lo AIM-9N. Lo Rb 24 è l'AIM-9J prodotto dalla Svezia.
 
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Nel frattempo i Sidewinder L compirono un maggiore passo in avanti e nel 1982 alle Falklands ottennero facili vittorie (ma solo da settori poppieri, in sostanza il loro sistema di ricerca sofisticato capace di agganci frontali era utilizzato piuttosto per un affidabile aggancio posteriore) con 18 abbattimenti con 27 lanci, mentre anche in Libano ottennero vittorie contro i siriani. Molte vittorie anche per gli iraniani, mentre i pakistani ne ottennero 8 contro velivoli russi e afghani, in genere erano armati con due 'Lima' (L) e due 'Papa' (P), da utilizzare questi ultimi per gli ingaggi più facili. Relativamente rari i successi dei Sidewinder nel 1991 perché per la prima volta, la superiorità aerea americana con gli F-15 e gli AWACS riuscivano ad identificare e attaccare bersagli con ingaggi su radar da oltre 30 km. Il trend è continuato nel 1999 con 0 successi su 6 vittorie, tutte per gli AMRAAM. Di fatto, il miglior contributo del Sidewinder, costruito su licenza in Germania per la NATO (addirittura, nel 1986 si raggiunsero già i 10.000 esemplari), copiato in URSS (Atoll) e Cina (PL-2, poi migliorato come PL-5), è stato quello di dare alle aviazioni mondiali una diffusa e letale arma da combattimento aereo versatile ed efficiente, piccola e con pochissime richieste per la piattaforma di lancio. Per tutti questi motivi ne sono stati costruiti fin'oggi centinaia di migliaia di esemplari, e oltretutto missili come gli Shafir/Python, e forse anche i Magic sono partiti dalle sue tecnologie, e sono rimasti compatibili con esso.
 
 
==Aria superficie strategici==
[[Immagine:Bell_XGAM-63_Rascal_USAF.jpg|250px|left|thumb|]] Come sia stato possibile, Roswell o meno, che gli americani in pochi anni passassero da macchine e progetti assolutamente convenzionali a sistemi assolutamente avveniristici e dalle prestazioni che a tutt'oggi sembrano avanzatissime, è difficile spiegarselo. Uno dei missili 'fantastici' che simboleggiava bene la volontà degli USA di porre la loro capacità industriale al servizio della tecnologia avanzata (magari con l'apporto di scenziati tedeschi..) era il '''RASCAL''', un missile assolutamente d'avanguardia, supersonico e capace di trasportare una testata nucleare. Il programma iniziò nei tardi anni '40 e assieme al successivo Skybolt si potrebbe considerare il più audace e forse anche velleitario tra gli armamenti aria-superficie americani. Dopo anni di prove e problemi, alla fine il RASCAL venne cancellato. Lo avrebbero sostituito sistemi prestanti ma molto più tradizionali come l'Hound Dog.
 
 
[[Immagine:Hounddog.jpg|300px|left|thumb|]]
Il North American Aviation AGM-28 '''Hound Dog''' era un missile nucleare (precisamente termonucleare) aria-superficie americano, in servizio a partire dagli anni sessanta fino al 1975.
 
La designazione di fabbrica del progetto era GAM-77, ma fu ribattezato Hound Dog a causa di una contemporanea canzone di successo di Elvis Presley.
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[[Immagine:Xagm-48a.jpg|320px|left|thumb|]]
Il GAM-87/AGM-48 '''Skybolt''' era un missile balistico nucleare aviolanciato ALBM (Air-Launched Ballistic Missile) prodotto dalla Douglas.
 
In conseguenza di studi effettuati nel 1958 che affermavano la fattibilità del lancio di missili balistici nucleari da bordo di aerei in alta quota, venne commissionata nel 1959 una fornitura alla Douglas di missili da utilizzare sui B-52H Statofortress americani. In piena guerra fredda, nell'ambito degli accordi di collaborazione sulle tecnologie strategiche, si unì al programma la RAF programmando l'utilizzo di questi sistemi d'arma sugli Avro Vulcan.
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[[Immagine:Sram.jpg|250px|left|thumb|]]
L'AGM-69 '''SRAM''' era un missile aria-superficie a corto raggio nucleare, con una velocità ipersonica e una gittata di circa 80-200 km, tipicamente 160, con sistema di guida inerziale e antiradar passiva. Esso è entrato in servizio agli inizi degli anni settanta con i bombardieri B-52 (fino a 20), B-1B e FB-111 (1-6), ma ha avuto molti problemi di messa a punto, così la versione migliorata (anche in gittata) è stata abbandonata. I sovietici lo hanno copiato con l'AS-16 nel decennio successivo.
 
*Anno di sviluppo: 1964
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[[Immagine:ALCMCruiseMissile.JPG|300px|left|thumb|]] L'ALCM, ovvero l''''AGM-86''', era un'arma da attacco strategico aviolanciabile dai bombardieri, in particolare dai B-52, armati anche con 20 missili. Dagli anni '70 in linea, dagli anni '90 venne impiegata anche la versione da attacco convenzionale, con testate particolarmente potenti per la taglia del missile (molto maggiori che nel caso del BGM-109 di taglia similare).
 
Dati:
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==Antiradar==
[[Immagine:AGM-45_Shrike.jpg|320px|left|thumb|]]
Il missile [[w:AGM-45 Shrike|AGM-45 Shrike]] è stato il primo missile antiradar statunitense. Esso deriva dallo AIM-7 Sparrow, con una testata aumentata da 29 a ben 66 kg, di cui 22 di esplosivo, il resto era l'involucro ad effetto schegge e le spolette. Lo Shrike venne usato ampiamente in Vietnam, ma la limitatezza dell'elettronica dell'epoca faceva sì che non avesse circuiti di memoria e quindi se il radar smetteva di emettere esso proseguiva in traiettoria libera.
Inoltre per coprire tutte le frequenza radar erano necessarie ben 13 teste di ricerca intercambiabili, per cui bisognava sapere con cosa si aveva a che fare ed avere la testata giusta sottomano in reparto. E dire che in Vietnam l'unico bersaglio valido erano solitamente le batterie di SA-2, mentre il Patto di Varsavia aveva anche gli SA-1 Guild, 2, 3, 4 ,5 e 6.
 
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[[Immagine:Agm-78.jpg|320px|left|thumb|]]
 
L'AGM-78 '''Standard ARM''' è un missile antiradar. Era la versione antiradar dello Standard SAM, per cui era tre volte più pesante dello AGM-45 Shrike, circa 600 kg, utilizzato su distanze maggiori.
 
La testa di ricerca nella versione iniziale era la stessa del predecessore e così aveva anche gli stessi limiti. Nel modello B venne dotato di circuito di memoria ed altre migliorie. Sebbene capace di gittate di 40-110 km, esso era lontano dall'essere un'arma ideale, con una gestione complessa richiedente aerei specifici, quali gli F-105G (gli F-105F non potevano usare che gli Strike), pesante e con un circuito di memoria men che soddisfacente. Ecco perché venne prodotto in pochi esemplari (1000, più probabilmente 3000) e non sostituì mai lo Shrike, limitato ma semplice.
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L'AGM-122 '''Sidearm''' era stato prodotto riutilizzando missili AIM-9C che erano stati messi fuori servizio. L'AIM-9C era una variante dell' AIM-9 Sidewinder, sviluppato per l'F-8 Crusader dell'US Navy, impiegato solo per un periodo limitato di tempo. Un requisito dell' United States Marine Corps[1] per fornire missili antiradar per autodifesa agli elicotteri di attacco, portò a sviluppare l'arma, sostituendo al Sidewinder la parte di ricerca all'infrarosso con un ricevitore a langa banda, in grado di dirigere il missile contro i sensori radar. IL "Sidearm" (in inglese arma da fianco, pistola per autodifesa) derivava il suo nome dalla fusione di "Sidewinder" e "ARM". Il Sidearm è stato testato la prima volta nel 1981. Nel 1984 la Motorola fu incaricata di convertire ed aggiornare l'AIM-9C allo standard AGM-122A e tra il 1986 e il 1990 ne furono prodotti circa 700.
 
L'AGM-122 aveva prestazioni inferiori rispetto a quelle dei missili ARM più evoluti, quali l' AGM-88 HARM, ma risultava più economico e leggero, tanto da poter essere adottato sugli elicotteri d'attacco , oltre che da caccia e bombardieri, quantomeno per difendersi dalle minacce portate dai temuti semoventi sovietici ZSU-23-4 Shilka
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[[Immagine:AGM-88_HARM_on_FA-18C.jpg|320px|left|thumb|]]
Il missile [[w:AGM-88 HARM|AGM-88 HARM]] è un missile antiradar della Texas Instruments (la stessa dello AGM-45 Shrike) che ha cambiato il modo di fare la guerra contro le difese aeree. Esso è un missile di 360 kg, molto veloce (Hig-speed Anti Radiaton Missile) per non dare tempo sufficiente a spegnere i radar, con una velocità prossima a Mach 3. Ha una testa di ricerca molto flessibile ed una traiettoria programmabile per essere lanciato anche con angoli di 90 gradi su bersagli predeterminati, ma spesso è usato con lancio in direzione generica del bersaglio, in caso questo si attivi. Lanciato in oltre 2000 esemplari durante Desert Storm, ebbe il suo successo, ma l'esordio avvenne nel 1986 contro la Libia, anche qui con successo. Durante la guerra del 1999 ne sono stati lanciati oltre 1000, con pochissimi centri. Col tempo gli operatori iracheni hanno imparato tanto a temerlo ma anche a ridurre la vulnerabilità ad esso. Gli americani negli ultimi anni di battaglia contro la contraerea irachena, che cercava di abbattere almeno qualche aereo USA, usarono quasi esclusivamente bombe guidate e missili aria-terra di impiego generico, sebbene l'HARM abbia avuto molti progressi, inclusa la testata a frammentazione in tungsteno (nel modello AGM-88B) per una maggiore letalità ( con effetto shrapnel). Oltre 12 000 ne furono ordinati già nel 1992. Entrato in servizio nel 1984, dopo oltre 10 anni di sviluppo.
[[Immagine:F-4G_37FW_AIM-7F_AGM-65A_AGM-88_1988.JPEG|250px|left|thumb|Un F-4G completo di Maverick, Sparroe e Harm]]
La chiamata radio che viene effettuata dai piloti dopo un lancio di un AGM-88 è "Magnum"
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[[Immagine:AGM-12C.jpg|250px|left|thumb|]]
Il missile AGM-12 '''Bullpup''' era un missile aria-superficie radioguidato statunitense. Ampiamente impiegato in guerra durante le campagne di bombardamento in Vietnam, esso non ottenne sufficienti successi, perché difficoltoso nell'impiego e poco potente. Poco tempo dopo venne sostituito dal Maverick, dotato di capacità lancia e dimentica. Perciò ben più utile per aerei come i veloci cacciabombardieri monoposto, che non potevano soffermarsi a lungo sopra un singolo bersaglio. In ogni caso per essere un missile degli anni '50 era un successo non indifferente. I Fury della Marina americana ne portavano fino a 5 nelle ultime versioni, anche se dovevano rinunciare praticamente a tutto il resto. Il raggio era attorno agli 8 km con una testata tipicamente da 113 kg semiperforante, poi utilizzata anche dai missili Penguin.
 
 
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[[Immagine:AGM-65_Maverick_MG_1382.jpg|270px|left|thumb|]]
 
L'[[w:AGM-65|AGM-65]][[ Maverick]] è un missile tattico aria-superficie, progettato per il supporto aereo ravvicinato, interdizione e missioni di soppressione delle difese aeree. È in grado di colpire un gran numero di obbiettivi tattici, compresi mezzi corazzati, difese aeree, imbarcazioni, mezzi di trasporto, infrastrutture e depositi di carburante. Originariamente progettato per le esigenze dell'USAF, le sue qualità lo hanno fatto adottotare anche dall'US Navy e poi da un gran numero di utenti nel mondo.
 
Sviluppato come il primo missile tattico fire and forget multiuso, il Maverick ha avuto l'esigenza di essere leggero, compatto, con una potente testata capace, data la precisione, di distruggere ogni obiettivo tattico. dato che il missile da sostituire era l'AGM-12 Bullpup radio-guidato e assai deludente, il nuovo ordigno era molto superiore già nelle specifiche. Con la sua primitiva intelligenza 'artificiale' esso aveva una capacità di discriminazione tra l'ambiente circostante e l'obiettivo designato, il nuovo missile a guida TV dava ai cacciabombardieri una capacità che prima esisteva solo nelle macchine di categoria superiore, con i missili Walleye. I lanciatori utilizzati erano poi disponibili anche in versione tripla, in quanto il peso e l'ingombro non eccedeva quello delle bombe Mk.82.
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[[Immagine:Agm-142_on_B52H.jpg|250px|left|thumb|]]
 
L'AGM-142 '''Have Nap''' è la denominazione statunitense del missile aria-superficie israeliano anche noto come Popeye. Questi missili, venduti anche all'USAF come arma a medio raggio, sono ultimamente prodotti anche nella versione con turbogetto, seguendo l'indirizzo dell'AS-18, e si sospetta che possano trasportare anche testate nucleari.
 
Tipo: ASM tattico-strategico
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[[Immagine:AGM-154 JSOW 01.jpg|200px|left|thumb|]]
 
Infine da non dimenticare lo '''JSOW''', ovvero un nuovo missile cruise tattico-strategico che grossomodo è una sorta di dispenser, con caratteristiche tipiche di un mezzo stealth, necessarie per ridurre il rischio di essere abbattuto nel volo verso l'obiettivo, dopo che è stato rilasciato da alta quota e ha dispiegato le alette superiori.
 
==Bombe guidate==
Le bombe guidate sono state studiate essenzialmente dopo la seconda guerra mondiale. Basandosi su disegni tedeschi come le Fritz-X vennero estrapolati ordigni come i '''RAZON''' e '''TARZON''', utilizzate in Corea da 3 bombardieri B-29 per distruggere ponti e altri obiettivi.
[[Immagine:Walleye on A-7.jpg|250px|left|thumb|]]
Nondimeno, passarono poi parecchi anni prima che a questi primordiali ordigni radioguidati ne seguissero altri, a cominciare dalla '''Walleye'''. Quest'arma, designata AGM-62 era il frutto delle ricerche del Naval Weapons Center di China Lake. Essa era in sostanza un'ordigno tozzo, con 4 sole superfici di controllo, con una poderosa testata bellica.La guida, elemento fondamentale, era di tipo TV, quindi una sorta di antenato dei Maverick. Le consegne vennero fatte dalla Hughes nel 1966 e nel 1967 dalla Martin Marietta. Questi missili erano per la Marina USA. L'AGM-62A Walleye I e venne prodotta in ben 4531 esemplari. Poteva essere lanciata fino a quote di 10.670 m e trasportata fino a mach 1.9 e usata nella guerra in Vietnam. Essa era indicata contro obiettivi 'duri' come ponti, ma mentre contro le strutture tipo ponti in legno era efficace, contro obiettivi in cemento era meno potente. Ovviamente gli ineffabili tecnici americani arrivarono rapidamente a fornire il prodotto adatto anche per questa missione di distruzione: così vennero ricostruite 1481 Walleye I e costruite ex-novo altre 529 Walleye come Walleye II, da parte della Martin Marietta. Queste nuove bombe avevano una capacità di esplosivo più che doppia, e come se non bastasse, la loro poderosa testata era a carica cava,anche se è strano che si utilizzi un tale sistema per distruggere una struttura di cemento. Certo, con una tale potenza la Walleye è forse l'unica arma capace di distruggere qualunque carro armato, anche i più moderni, e a dire il vero ha almeno un precedente: la colossale testata da 1.8 t del Mistel, capace di perforare circa 20 m di terreno e 3 m di cemento. Infine apparve l'Extender Range Data-Link: con i primi modelli quando il pilota lancia l'arma ne perde il contatto, ma con questo sistema l'arma è ancora puntabile dal pilota in quanto gli trasmette quello che la sua telecamera vede. La produzione iniziò nel 1972 e in questo modo vennero trasformate 1400 Walleye I e poi prodotte altre 2400 Walleye II, non chiaro se anche per trasformazione delle precedenti. Questo consente ad un aereo di lanciare l'ordigno senza vedere affatto (nè lui nè la telecamera della bomba) l'obiettivo, ma un secondo aereo con pod data-link può intervenire, vedere sullo schermo TV quanto gli invia la bomba, e guidarla verso un obiettivo designato dal pilota. Quest'arma venne utilizzata in 3 esemplari nel '72 colpendo il bersaglio, senza essere in nessun caso visibile al pilota dell'aereo lanciatore. Pensata per essere utilizzata principalmente dagli A-7, in questo modo può essere utilizzata al meglio della sua gittata senza esporre il velivolo lanciatore. Naturalmente il data-link può teoricamente essere disturbato o l'aereo che guida l'ordigno può essere abbattuto. Tra il 1970 e il 1979 un'ulteriore versione della Walleye ha trovato impiego: quella nucleare con testata W72 da 150 kT, trasformandola in ordigno d'attacco nucleare strategico, ad alta precisione. Anche Israele ha utilizzato la Walleye, e probabilmente da questa ha ricavato l'esperienza per il missile Popeye. La Walleye, potente arma d'attacco a bersagli essenzialmente stazionari, è rimasta in servizio fino a non molti anni fa. Il suo successore diretto è stato lo SLAM, ovvero la versione (praticamente con lo stesso tipo di guida) dell'Harpoon, che nonostante una testata minore da 227 kg ha un turbogetto che lo rende più costoso ma capace di oltre 90 km di gittata utile, e anch'esso debuttò nel 1991 quando la Walleye venne usata forse per l'ultima volta.
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La GBU-16/B Paveway II ha la Mk 83 e pesa circa 512 kg. La GBU-17/B Paveway II ha la bomba HSM, la GBU-21 Paveway III ha una bomba da penetrazione speciale, la GBU-22 III era dotata di Mk82, la GBU-23 con la Mk.83 , la GBU-24 con la Mk.84.
 
A parte questo arrivò la bomba HOming BOmb System o '''HOBOS''' per l'USAF, con un sistema modulare basato su un sensore elettro-ottico TV, poi sostituito da un sistema IR per l'impiego notturno. Prima era il KMU-353A/B e KMU-390/B per la guida TV, poi il KMU-359/B con sistema IR. Sono utilizzati sia cone le bombe M1118 che con le armi ben più frequenti Mk 84. Il GBU-15 è la sua versione planante, subito mandato anche agli 'amici' d'Israele, con modulo anteriore cruciforme, modulo controllo e di stabilizzazione posteriore nonché uno per la trasmissione dati. Era in sostanza la versione per l'USAF della Walleye anche se solo in termini filosofici, visto che le tecnologie erano diverse. Essa è armata con bomba Mk 84 o distributore SUU-54 con le sue 1800 bombeete BLU-63 o 66. La versione a razzo è l'AGM-130. Questo cambio di designazione indica chiaramente che viene considerata come un missile. Insomma, presa una bomba munendola di 'intelligenza', le si diede anche il motore e a quel punto divenne in sostanza un missile tattico a breve raggio, con un CEP di circa 6 m e raggio di 24 km a bassa quota. Uno degli utilizzatori di quest'arma è l'F-111. L'F-111C australiano le ha avuote, ma anche gli F-111F dell'USAF l'avevano: di fatto le bombe laser erano le loro uniche munizioni guidate anche se non vennero utilizzate per l'incursione su Tripoli dell'86. Sarebbero invece state ampiamente utilizzate nel '91 in Irak, dove vennero impiegati gli Aaadwark. In totale vennero utilizzati non meno di 10 EF-111A del 366th TFW e 66th TFW, 22 F-111E del 20th TFW, e sopratutto i 46 F-111F del 48th TFW che lanciarono 5500 bombe di cui ben 4660 guidate (fino a 4 per missione) con 2200 bombe stimate a segno nell'arco di 2500 missioni belliche. Distrussero o colpirono 920 mezzi corazzati, 245 shelters, 113 postazioni fortificate, 252 pezzi d'artiglieria, 13 piste e 64 ponti. Nell'occasione vennero anche utiilzzate 2 GBU-28 'Joe Louis', bombe speciali da penetrazione ricavate provvisoriamente niente di meno che dai cannoni degli incrociatori 'Salem' da 203 mm, segati e riempiti d'esplosivo per un totale di 2130 kg sul centro di comando della base di Al Thaj. In seguito arrivarono bombe di tipo meno improvvisato, sempre pensate per penetrare anche di 30 metri nel terreno (la prima di queste sperimentata a Eglin, penetrò tanto nel terreno che non si riuscì a recuperarne i resti..).
[[Immagine:AGM-130.jpg‎|300px|left|thumb|Una AGM-130]]
Quanto ai costi e numeri vari, da considerare che le bombe dei kit T.I. sono state costruite già all'inizio dell'87 in qualcosa come 145.000 pezzi. Gli ordini per la GBU-24 dell'USAF erano state ordinate in ben 4.000 esemplari, e altri 1429 per altri operatori. Il costo dei una GBU-16/B alla fine degli anni '70 era di 10.270 dollari, anche se col tempo si è praticamente decuplicato. Infine i mezzi e i sensori: gli aerei sono praticamente tutti quelli tattici americani, dagli F-4D e F-111F agli F-5E opportunamente aggiornati. I pod di designazione sono sistemi come i Pave Tack, i Lantirn, il Pave Spike per rispettivamente gli F-111 e F-4, F-15 e 16, F-4. I sistemi LGB possono essere anche aiutati da 'marcatori' basati a terra, con illuminatori portatili tipo il MULE ovvero Modular Universal Laser Equipment. Infine gli aerei come gli A-10, privi di illuminatore laser hanno almeno un ricevitore di scoperta laser come il Pave Penny che indica al pilota dove i designatori laser sono puntati per lanciare la bomba. Anche gli inglesi con gli Harrier, Jaguar e Tornado avevano un sistema simile, come l'LRMS, visto che sulle loro bombe Mk13 da 454 kg montavano il kit Paveway.
 
 
 
 
 
 
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[[Immagine:GBU-31_xxl.jpg|320px|left|thumb|]]
 
Le Joint Direct Attack Munition ('''JDAM''') sono munizioni guidate che utilizzano una piattaforma inerziale e il GPS per avere una precisione elevata sul bersaglio senza la necessità di avere costosi - e disturbabili - sensori per 'vederlo'.
 
Le munizioni sono più economiche rispetto alle bombe LGB (kit di guida circa 20.000 dollari contro i 100.000 delle LGB). Sommando la semplicità di costruzione con tanto di kit (prodotti oltretutto da una una fabbrica molto piccola, con solo alcune decine di dipendenti), capacità ognitempo, elevata precisione, potenza distruttiva.
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*Dimensioni e peso: 225 - 900 kg, lunghezza 3,0 - 3,9 m, apertura alare 483 - 635 mm
*Raggio d'azione: 28 km
*Tangenza: 13 .700 m
 
Paesi utilizzatori: USA, Israele, Danimarca, Italia, Australia, Norvegia, Olanda, Singapore, Cile, Arabia Saudita, Corea del Sud
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Quanto alle bombe, le prime erano ordigni di tipo bellico, che però avevano una eccessiva resistenza aerodinamica per i moderni jets: siccome l'attrito aumenta al quadrato con la velocità, quello che a 500 kmh non è un problema grave lo diventa eccome a 800, e a questo si aggiunga pure che i caccia a reazione erano già di loro a corta autonomia rispetto ai loro predecessori. Inoltre una forma aerodinamica non consona alterava la traiettorie delle bombe, rendendole meno precise nonostante la grande stabilità come piattaforma di tiro che i jet dimostravano d'essere. Per stabilizzarle ci volevano impennaggi rilevanti, ma questi per l'appunto avevano elevata resistenza aerodinamica.
[[Immagine:M117 bomb.jpg|250px|left|thumb|M117]]
Uno dei prodotti moderni fu la bomba '''M117''', ancora piuttosto corpulenta, da 750 lbs ovvero 340 kg nominali, in pratica attorno ai 363. Essa venne impiegata sopratutto dai B-52 sul Vietnam. La precisione era buona, e in ogni caso con i bombardamenti a tappeto non v'era molto da stare a disquisire. Ampiamente diffusa anche all'estero (per esempio, noto è che l'F-104S porta fino a 7 bombe M117), era un'arma a involucro sottile, con una forte carica di esplosivo, ovvero un'arma da demolizione. Un'altra bomba da demolizione, sempre ad involucro sottile e quindi con una grossa quantità di esplosivo, era la poderosa M118 da ben 1361 kg, anch'essa destinata, seppure con scarsa diffusione, ai kit Paveway. Ma negli anni '60 per i cacciabombardieri ad alte prestazioni erano oramai prodotte le bombe della serie Mk 80.
 
[[Immagine:MK-84veMK-82ler.JPG|250px|left|thumb|Mk 82 e Mk 84]]
Già alla fine della Seconda guerra mondiale venne chiesto al Bureau of Aeronautics di riesaminare le bombe per dargli una minore resistenza aerodinamica ma questo prese troppo tempo, allora si adottarono quelle studiate dalla Douglas con il progetto Aero 1A, che erano caratterizzate dal rapporto diametro-lunghezza di 1:8,3, ritenuto ottimale per coniugare l'aerodinamica al carico utile: la '''Mk 81''' da 113 kg (250 lbs), Mk 82, 83 e 84, ognuna di peso doppio rispetto all'altra. La loro forma era altamente aerodinamica, il che si sposava bene con i computer balistici, visto che la traiettoria era altamente prevedibile pur con piccole superfici di coda. Ma il contenuto di esplosivo era di appena il 45% nei tipi più grandi, anche per questo la Mk 81 non ha avuto molta fortuna, e se è per questo, nemmeno la Mk 83 (quando invece la RAF usa quasi esclusivamente bombe da 1000 lbs). L'effetto frammentazione è elevato e letale, data l'abbondanza dell'involucro. La bomba Mk 84 ha un raggio letale per la sola esplosione di almeno 90-120 m, con le schegge arriva anche a 360 m, mentre alcune di queste schegge possono arrivare a migliaia di metri,costituendo ancora un pericolo seppure marginale (ma un conto sono le singole persone, un conto bersagli grandi e fragili come un aereo). Le bombe della serie M e Mk sono state utilizzate in milioni di esemplari nella sola guerra in Vietnam, con costi di poche centinaia, al massimo 2000 dollari al pezzo. Si consideri solo che vi sono statistiche che parlano di 6.3 milioni di tonnellate di ordigni sganciati in tutto il conflitto.
 
A parte l'uso come armi a caduta libera, hanno trovato grande uso anche come LGB, EOGB (bombe con sensore elettro-ottico) e di recente, come armi JDAM, quelle 'definitive' per attacchi fire and forget e ognitempo, dati da un sistema INS e GPS combinati, il tutto a costo molto minore delle LGB. Di fatto gli arsenali di chi si può permettere tali sistemi si stanno svuotando delle bombe normali e riempiendo di JDAM, finalmente armi abbastanza economiche e che non richiedono particolari attrezzature per il velivolo lanciatore: ci pensa il GPS e le coordinate caricate in memoria a fare 'il lavoro'.
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Di recente sono stati avviati anche programmi per le 'Small Diameter Bombs', con peso ridotto, per esempio 113 kg, e involucro di materiali sintetici con bassa produzione di schegge pesanti, e quindi la capacità di utilizzare tali armi anche in ambito urbano con pochi 'effetti collaterali', specie se abbinate a sistemi di guida di vario genere.
 
A parte questo, vi sono le bombe a grappolo, '''CBU''', Cluste Bombs Units, che non sono un'invenzione recente (anche durante la II GM vennero utilizzate ampiamente). I modelli in uso sono tantissimi, e le submunizioni sono altrettanto numerose, essenzialmente o antipersonale o anticorazzati-antipersonale. Tra le forze armate americane, la Marina trascurò inizialmente il loro sviluppo, mentre l'Aeronautica, forse memore dei bombardamenti a tappeto, le sviluppò alacremente. Nondimeno, è stata proprio un'arma della Marina americana ad avere successo e notorietà: la Mk 20 '''Rockeye''', ovvero un'arma che venne utilizzata da Israele nella guerra del Kippur. Essa tuttavia pare non essere molto adatta per le bassissime quote, dove nazioni che possono scegliere, tipo l'AMI italiana, preferiscono le BL-755. Compariamo le due: la BL-755 ha un peso di 272 kg, e contiene 147 submunizioni che vengono espluse da 7 sezioni della bomba, ciascuna da oltre 1 kg e capace di perforare oltre 30 cm d'acciaio, per giunta maggiore nella versione Mk II. La bomba ha avuto vasta diffusione e impiego. La Rockeye, invece, è diversa: pesa appena 227 kg, ma si apre a conchiglia disseminando ben 247 submunizioni, esattamente 100 in più pur pesando di meno. La capacità distruttiva di queste munizioni è ovviamente minore, con una capacità di perforazione dell'ordine dei 20 cm d'acciaio, ma è ancora più che sufficiente per perforare il tetto dei carri armati e di qualunque mezzo corazzato leggero non dotato di piastrelle ERA, e con una diffusione maggiore sul terreno, saturandolo.
 
Altre CBU americane contengono munizioni antipersonale APAM, grosse come palle da tennis e con capacità di frammentazione, spesso usate come la migliore arma contro barchini veloci e imbarcazioni leggere. Le CBU americane dell'USAF hanno per esempio tra di loro le CBU-87/B con 202 submunizioni SUU-64/B a doppio effetto, anzi triplo: frammentazione, HEAT controcarro, incendiario. Molte le CBU utilizzate per la guerra in Vietnam come le CBU-19A/B e le CBU-30/A, ma questo conflitto è stato più famoso per i bombardamenti a tappeto, ma anche per il lancio dei terribili ordigni incendiari. Questi ultimi sono stati essenzialmente quelli al fosforo, incendiari ma con scarsa persistenza, utilizzati in realtà anche come armi fumogene o per marcare obiettivi, e quelle al napalm che è benzina gelatinizzata. Da notare che, a parte l'orrendo effetto antipersonale di cui sono capaci, queste armi sono state utilizzate molto (in Corea, per esempio) contro veicoli, anche contro carri armati, e dimostrandosi efficace, sebbene possa sembrare strano che un carro possa prendere fuoco. Certo che comunque i carristi erano ben più protetti dei fanti da tali armi. Per potenziare il napalm e farlo bruciare anche sott'acqua, visto che c'era il pericolo che qualcuno si gettasse in acqua per non bruciare, venne aggiunto anche fosforo o altri additivi al napalm. Tuttavia non tutte erano armi tanto letali: le bombe CBU 19 e 30 erano per esempio caricate con submunizioni caricate con gas CS lacrimogeno, con lo scopo di stanare i guerriglieri dalle foreste. Le CBU-52 erano invece con bombette a frammentazione anche contro le difese antiaeree, di cui queste armi sono i principali nemici.
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Ben più sofisticate sono le mine del sistema ERAM, formidabile sistema di tecnologie avanzate per gli anni '80. In sostanza, era previsto allora di utilizzare contenitori SUU-65/B con le CBU-92/B. Che cosa è questo tipo di mina? Niente di meno che un sistema di ricerca e distruzione di carri a distanza. Ogni contenitore ne porta nove. Scendendo col paracadute, come se fossero una sorta di sonda spaziale aliena, aprono 4 gambe telescopiche di stabilizzazione, poi dispiegano tre antenne acustiche e azionano un apparato miniaturizzato di ricerca infrarossa, poi puntano con la loro torretta mobile verso il veicolo e il calcolatore stima la distanza e prevede la posizione futura. Poi spara una delle due submunizioni Skeet, che sono dotate di un sensore IR che 'sente' quando si trova sopra il veicolo dal suo calore. Allora esplode sopra di questo, a diversi metri di distanza, e l'esplosione della carica HEAT non lo colpisce direttamente, ma deforma il disco di rame che ha di fronte trasformandolo in un proiettile che, nonostante sia fatto di materiale relativamente soffice, perfora diversi cm di acciaio, sul tetto, dove anche un carro armato è vulnerabile, e in genere sul comparto motore da dove arriva più calore. Per quanto incredibile, questi letali arnesi, così complessi e dai principi di funzionamento tutt'altro che semplici ed economici, vennero sperimentati già con le tecnologie disponibili negli anni '80.
 
Un altro tipo di bombe sono quelle '''FAE''', ovvero Fuel, Air Explosive. Sono poco utilizzate, e quando lo sono, per impieghi tipo eliminare campi minati o aprire varchi nella foresta per elisbarchi. Ve ne sono di vari tipi, caricati con polvere d'alluminio o altri combustibili: hanno il vantaggio di costare poco e non portando con sè l'ossigeno (che nel TNT conta per il 42% del peso) possono emettere una energia molto superiore rispetto ai normali edifici. Il principio è quello che viene applicato quando una casa satura di gas salta in aria. Lo svantaggio è la necessità di un innesco che accende la nube di combustibile al momento giusto, e del fatto che v'è bisogno di aria per l'esplosione, oltre questo la pressione massima non è molto alta: non si possono distruggere obiettivi duri con cariche di questo tipo, come per esempio i carri armati.
[[Immagine:MOABAFAM.JPG|250px|left|thumb|]]
Le bombe più grandi sono le mostruose 'Daisy Cutter' da 6 t sganciate da C-130, ma di recente è stata sviluppata la '''MOAB''' da ben 9 t ancora più micidiale. Da non dimenticare le superbombe convenzionali 'Gland Slam' americane, simili a quelle inglesi e quindi pensate come queste armi del '45 per penetrare nel terreno prima di esplodere, facendo un effetto terremoto capace di far crollare strutture in cemento armato. Le armi inglesi erano da 9979 kg, quelle americane, portabili in un paio di esemplari dai B-36, erano da ben 18 t.
 
==Atomiche==
Da qui si arriva alle bombe nucleari. Vi sarebbe da parlare qui dell'intero programma nucleare americano, ma davvero sarebbe un compito improbo. Dalle bombe nucleari primigenie, che spianarono Hiroshima e Nagasaki la tecnologia nucleare non si distaccò molto per i primi anni. Poi si riuscì a produrre armi nucleari compatte, grazie ad una migliore progettazione e all'uso di isotopi di trizio nel processo di fissione per potenziarla. La rivoluzione furono le bombe H, che potenzialmente non hanno limiti in termini di MT, quantomeno fino al livello, potenzialmente, di supernova. Sono state realizzate numerose armi nucleari di ogni genere, da quelle per cacciabombardieri tattici a quelle per i bombardieri strategici. Vi sono armi come le '''B-28''', '''B-43''' pesanti (anche 25 MT), come quelle leggere come le '''B-61''' e '''B-83'''.
 
Ecco una lista di armi nucleari americane a caduta libera:
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